Tirocini all’estero di marzo

Ecco le opportunità per del mese di fare un’esperienza durante o dopo gli studi, con un tirocinio all’estero!

Per studenti e laureati – JRC – Centro Comune di Ricerca della Commissione europea – Ispra (IT), Geel (BE), Karlsrhue (DE)
Durata: fino a 5 mesi
Requisiti: lauree varie, a seconda del settore, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: previsto un contributo mensile
Scadenze varie tra il 29 marzo e il 10 aprile

Per neolaureati – Agenzia Europea per a Sicurezza e la Salute sul Lavoro – Bilbao e Bruxelles
Durata: da 6 a 12 mesi
Requisiti: conoscenza di almeno due lingue ufficiali dell’UE, di cui una deve essere l’inglese, e conoscenze relative al profilo per cui ci si presenta (Resource and Service Centre- Human Resources, Network Secretariat – Liaison Office or Quality, Communication and Promotion, Prevention and Research Unit)
Retribuzione: previsto un contributo di circa 1.176 euro mensili
Scadenza: 22 marzo

Per laureati – Eu External Action Agency – Delegazione EU in Montenegro
Durata: 6 mesi
Requisiti: buona conoscenza di Word ed Excel, ottima conoscenza dell’inglese
Retribuzione: prevista
Scadenza: 20 marzo

Per laureati – Tirocinio in Research & Market Analysis – Banca europea per gli investimenti – Lussemburgo
Durata: 5 mesi con inizio al più presto
Requisiti: laurea in economia o finanza, ottima conoscenza di Excel, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: prevista
Scadenza: 25 marzo

Per laureati – Mediatore EuropeoStrasburgo o Bruxelles
Durata: da 4 a 11 mesi
Requisiti: laurea in giurisprudenza, buona conoscenza dell’inglese e del francese
Retribuzione: previsto un contributo mensile per la durata di 3 mesi
Scadenza: 31 marzo

Tirocinio per studenti – Software Development Internship, con ESPA – Belfast (Irlanda del Nord)
Durata: 6 mesi
Requisiti: laurea attinente, conoscenza di ASP.NET MVC, C#, SQL Server e JavaScript, buone capacità comunicative, conoscenza dell’inglese a livell B2
Retribuzione: previsto alloggio con utenze pagate e trasporto locale
Scadenza: non indicata

Tirocinio per studenti – Journalism Internship, con ESPA – Belfast (Irlanda del Nord)
Durata: 6 mesi
Requisiti: capacità analitiche, neutralità, capacità di costruire relazioni e curare la reputazione dell’organizzazione ospitante, conoscenza dell’inglese a livello B2
Retribuzione: previsto alloggio con utenze pagate e trasporto locale
Scadenza: non indicata

Per neolaureati – Agency for the Cooperation of Energy Regulators – Lubiana
Durata: 6 mesi con inizio a marzo e settembre di ogni anno
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua ufficiale dell’UE; laurea attinente al dipartimento scelto per il tirocinio
Retribuzione: prevista una borsa mensile di 500 euro per chi non beneficia di altri finanziamenti; rimborso delle spese di viaggio e trasporti locali
Scadenza: senza scadenza

Per laureati – Comitato economico e sociale europeo – Bruxelles (BE)
Durata: 5 mesi con inizio a metà settembre
Requisiti: lauree varie, a seconda del dipartimento scelto, e buona conoscenza di almeno due lingue ufficiali dell’UE, di cui una deve essere francese o inglese
Retribuzione: 1190 euro circa mensili
Scadenza: 31 marzo

Per laureati – Comitato delle regioni – Bruxelles (BE)
Durata: 5 mesi con inizio a metà settembre
Requisiti: lauree varie, ottima conoscenza di una lingua ufficiale dell’UE, e buona conoscenza di francese o inglese
Retribuzione: 1195 euro circa mensili e rimborso viaggio
Scadenza: 31 marzo

Per studenti e laureati – Consiglio dell’Unione europea – Bruxelles (BE)
Durata: 5 mesi con inizio a settembre
Requisiti:cittadinanza di uno dei paesi membri, buona conoscenza di almeno due lingue ufficiali dell’UE, di cui una deve essere francese o inglese; laurea preferibilmente in giurisprudenza, scienze politiche, relazioni internazionali, economia e simili, ma ci sono posizioni anche nelle risorse umane, traduzione, comunicazione, scienze informatiche, multimedia, biochimica, sanità, energia e altri settori tecnici.
Il Consiglio offre anche la possibilità di svolgere tirocini curricolari non retribuiti della durata di 2-5 mesi
Retribuzione: prevista retribuzione mensile di 1196 euro circa, rimborso dell’indennità di viaggio
Scadenza: 1 aprile

I corsi per imparare la tradizione marchigiana

In un mondo sempre più globalizzato, come quello in cui stiamo vivendo, tramandare le tradizioni è importantissimo, soprattutto in Italia dove ciascun territorio ha peculiarità e identità specifiche.

Anche i prodotti locali sono a volte l’espressione della storia e della cultura di ciascun territorio. Ecco perché i distretti culturali hanno lo scopo di riunire tutto ciò che viene prodotto in un territorio che abbia una valenza di tradizione originale e autonoma.

La storia e le tradizioni sono fondamentali ma vanno viste come opportunità e non come motivo di contrapposizione tra un territorio e l’altro.

In questo senso si colloca il bando della Regione Marche che finanzia ben 48 corsi di formazione nel settore agroalimentare rivolti alle persone disoccupate, volti a formare figure professionali specifiche che tutelino e tramandino l’arte del saper fare degli antichi mestieri marchigiani.

Si tratta di un’iniziativa volta a favorire lo sviluppo del sistema economico locale, supportando l’inserimento occupazionale dei disoccupati, tenendo conto dei fabbisogni formativi espressi dal tessuto produttivo locale.

Le Marche vantano, infatti, una forte tradizione agroalimentare, radicata e di grande qualità: un’eccellenza riconosciuta ormai a livello internazionale, che è anche un importante volano per il turismo.

Le Marche si caratterizzano per un gran numero di piccole aziende, molto spesso a conduzione familiare che, di fronte all’impossibilità di competere sui mercati esteri in termini di riduzione del prezzo, hanno puntato sulla valorizzazione dell’unicità dei propri prodotti.

In totale i corsi finanziati con questo bando regionale sono 48; di questi 30 rilasciano qualifiche o specializzazioni riconosciute e prevedono uno stage pari al 30% delle ore totali, gli altri 18 invece sono corsi di aggiornamento che hanno lo scopo di trasmettere le conoscenze e le competenze necessarie per facilitare l’inserimento lavorativo dei disoccupati nel settore agroalimentare.

Sono richieste figure con competenze tecniche agronomiche, ma anche conoscenze manageriali, di mercato, ambientali e sociali: dall’apicoltore al maestro di bottega enogastronomo, dal coltivatore di piante officinali al maniscalco, dal coltivatore di vigne, tartufi, olivi al produttore di latte e formaggi, senza dimenticare la birra artigianale, la norcineria, la gelateria, la pasta, la floricoltura, i vivai, gli allevamenti e tutte quelle figure in grado di valorizzare le produzioni tipiche marchigiane attraverso un buon marketing e l’organizzazione di eventi e manifestazioni.

Per ciascuna tipologia di figura professionale sono state individuate le sedi di realizzazione dei corsi in tutte le province delle Marche.

Come sempre potete fare riferimento al nostro Informagiovani per ricevere i bandi e la relativa modulistica di domanda di ciascun corso oltre che consultarli on line alla pagina dedicata del nostro sito.

Rigenerare

A partire dal 2005 tutti gli anni in questo periodo si celebra una giornata dedicata al risveglio della coscienza ecologica che ognuno di noi dovrebbe avere (un po’ più sveglia tutti i giorni a dir la verità). Nel 2005 infatti nasceva “M’illumino di meno“, la campagna di sensibilizzazione al risparmio energetico ideata e promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar in onda su Rai Radio Due.

L’idea al tempo era quella di spegnere le luci in situazioni dove non fossero necessarie e si potesse trovare un metodo alternativo all’energia elettrica per illuminare o per farle senza energia. Il metodo, un po’ giocoso, lasciava spazio alla fantasia ma anche alla riflessione sul fatto che, spesso, più che consumare tendiamo allo spreco (con più facilità se la cosa non compromette il nostro equilibrio e benessere finanziario). M’illumino di meno è un’iniziativa fatta proprio per porre l’accento sul fatto che lo spreco di risorse, indipendentemente da quante ce ne possiamo permettere, è comunque dannoso per l’ambiente in cui viviamo. Sprecare risorse non è rispettoso dell’ambiente e nemmeno delle persone che, magari, a quelle risorse non hanno un facile accesso come noi. e non riguarda solo l’energia elettrica

Il fatto che non paghiamo l’acqua quando facciamo la doccia in piscina o in uno stabilimento balneare, non ci autorizza a comportarci da spreconi lasciando aperti inutilmente i rubinetti senza ritegno. e lo stesso vale con il riscaldamento (o il raffreddamento) in ufficio. Ecco, dovremmo essere tutti più attenti ai nostri comportamenti in modo da lasciare un’impronta ecologica il meno calzata possibile. Avere una coscienza ecologica significa anche qualcosa in più: preoccuparsi anche di come l’energia che utilizziamo è prodotta e cercare di entrare in una dinamica in cui allo spreco di sostituisce il riuso, il riciclo, la riqualificazione. Si chiama economia circolare (contrapposta all’economia lineare).

L’economia circolare è l’economia attraverso la quale passa la salvezza del genere umano sulla Terra: riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, abolire “il fine vita” dei prodotti che realizziamo e utilizziamo, mantenere, recuperare, rigenerare. Quello che accade con il riciclo degli imballaggi per esempio (per i quali in Italia siamo i primi; per una volta, che bello!). Come dicono gli organizzatori e gli ideatori di “M’illumino di meno”, l’economia circolare è “quella di una seconda opportunità. E di una terza e di altre ancora. Senza fine“.

PS: proprio questa settimana anche la rivista Internazionale è uscita con l’articolo di copertina dedicato ai giovani e i temi ambientali. Lo trovate qui.

Lavorare nella ricerca al JRC!

La laurea è un traguardo che richiede impegno e dedizione, ma ancora prima di arrivare al giorno della discussione della tesi è inevitabile chiedersi: e poi? che farò?

A volte può sembrare quasi impossibile trovare un’occasione professionale entusiasmante e di alto livello, e si finisce con proporsi per un lavoro che ha poco a che fare con il percorso che avevamo deciso di intraprendere. Oppure ci si allontana dal settore specialistico di cui eravamo appassionati, per mancanza di occasioni di approfondimento e carriera.

Per molti neolaureati o studenti magistrali, l’occasione potrebbe arrivare dal JRC – Joint Research Centre o Centro Comune di Ricerca della Commissione europea! Il Centro ha sei sedi in Europa, tra cui una in Italia, a Ispra (Varese), che è il terzo sito europeo per grandezza e impiega più di 2000 persone in settori diversi. Le altre sedi si trovano a Siviglia (ES), Petten (NL), Karlsruhe (DE), Geel e Bruxelles (BE).

Il JRC è il servizio scientifico della Commissione europea che svolge attività di ricerca in tutti i settori di interesse dell’Unione e fornisce consulenze scientifiche indipendenti per la definizione delle politiche comunitarie future e per il controllo di quelle in atto. Al suo interno lavorano ricercatori nei campi più disparati, in un contesto internazionale e multiculturale.

Per dimostrare a tutti i giovani laureati che aspirare a un lavoro nella ricerca è possibile, abbiamo organizzato un evento con chi ce l’ha fatta, partendo proprio da Ancona! Il prossimo 11 marzo sarà con noi Elisabetta Canuti, ingegnere nata e cresciuta ad Ancona, a raccontarci il suo percorso da un liceo anconetano fino all’incarico al Centro Comune di Ricerca della Commissione europea di Ispra (VA). Insieme a lei conosceremo quali sono le attività del JRC e le opportunità che ci sono per laureati nei settori scientifico, tecnico, informatico, economico e amministrativo.

Vuoi sapere anche tu come riuscire ad arrivare fin là? Qual’è il percorso, le difficoltà, le competenze necessarie, le possibilità di carriera e le condizioni di lavoro? Partecipa all’incontro di lunedì 11 marzo, l’ingresso è gratuito!

Qui trovi le slide dell’intervento dell’ing. Elisabetta Canuti, complete dei link e dei buoni consigli: buona fortuna!

Borse di studio per la scuola secondaria

Anche per il corrente a.s. 2018/2019 il MIUR ha emesso il bando con il quale prevede la concessione di borse di studio per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Una borsa di studio è un finanziamento agli studi che viene concesso a studenti che non dispongano di adeguato sostegno economico, al fine di garantire a tutti il diritto all’istruzione e allo studio.

Non tutti, infatti, sono in grado di sostenere le spese che comportano gli studi e molte famiglie pertanto rinunciano a far proseguire gli studi ai propri figli.

Lo Stato, dal canto suo, ha il dovere di rendere effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze da attribuire tramite concorso.

A questo scopo risponde, appunto, il bando del MIUR per borse di studio scuola secondaria di 2°grado a.s. 2018/2019.

Le borse sono rivolte agli studenti e alle studentesse marchigiani/e iscritti alle scuole secondarie di 2° grado statali o paritarie, il cui reddito ISEE 2019 (riferito al nucleo familiare) non superi i € 10.632,94, esattamente come per accedere al contributo relativo alla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo.

La borsa di studio consiste in un bonifico di € 200,00, da ritirare presso qualsiasi sportello di Poste Italiane.

Può essere utilizzata per coprire le spese per l’acquisto dei libri di testo, per la mobilità e il trasporto e per l’accesso a beni e servizi culturali.

La domanda va presentata al proprio Comune di residenza secondo i termini stabiliti dallo stesso.

Per quanto riguarda il Comune di Ancona, la domanda va presentata entro l’11 marzo 2019.

Entro il termine del 15 marzo 2019, tutti i Comuni dovranno trasmettere alla Regione Marche, dopo averne valutato l’ammissibilità, l’elenco delle istanze ricevute, affinché i competenti uffici regionali possano provvedere a predisporre la graduatoria unica regionale da presentare al MIUR.

Le borse di studio saranno concesse, infatti, sulla base di tale graduatoria fino ad esaurimento delle risorse assegnate alla nostra Regione.

Chi fosse interessato a questo bando può scaricarlo dal sito del Comune alla pagina dedicata oppure chiederne una copia all’Informagiovani.

stavoltavoto

Stavolta voto, e tu?

Siamo gocce di un oceano in balia delle correnti, o possiamo far sentire la nostra voce dove si decide ogni giorno del nostro futuro? Può sembrare incredibile, ma abbiamo una voce, e la possiamo far sentire direttamente!

Ogni cinque anni possiamo scegliere i nostri rappresentanti a livello europeo, e la prossima occasione sarà domenica 26 maggio, quando tutti i maggiorenni europei potranno votare per il Parlamento europeo!
Ma perché è così importante votare? Il Parlamento europeo è l’unica istituzione che rappresenta tutti ed è a elezione diretta, può avanzare delle proposte su temi di interesse dei cittadini e inoltre controlla la Commissione e il bilancio dell’UE.

Il Parlamento è composto al momento da 751 deputati: alle prossime elezioni all’Italia ne saranno assegnati 73 (76 se il Regno Unito uscirà dall’UE), che sono una percentuale importante del totale, dato che il Parlamento rappresenta tutti i 28 paesi che fanno parte dell’Unione.

Ad oggi ci sono otto gruppi parlamentari, che danno voce a posizioni diverse, e se vogliamo che in futuro il Parlamento si occupi delle questioni importanti e decida secondo le nostra visione, è necessario che ognuno partecipi ed esprima una preferenza su chi andrà a rappresentare anche gli interessi dell’Italia.

Come europei ci troviamo infatti a dover affrontare molte sfide nei prossimi anni, dalla gestione dei flussi migratori ai cambiamenti climatici, dai diritti sociali al miglioramento dell’occupazione e alla protezione dei dati. Viviamo in un mondo sempre più globalizzato e competitivo in cui è indispensabile ragionare sulle strategie e sul futuro in relazione al panorama internazionale. La dimensione sovranazionale dell’Unione europea è quella che può giocare un ruolo decisivo per garantire pace, sicurezza, stabilità, libertà fondamentali, diritti sociali e crescita economica a tutti gli stati.

Votare è importante, ma questa volta abbiamo la possibilità di fare di più, e cioè diventare testimonial in prima persona e promotori del voto alle prossime elezioni!
Partecipando alla campagna istituzionale #Stavoltavoto saremo proprio noi a a fare la differenza e a diffondere, ognuno con i propri mezzi e la propria creatività, la consapevolezza sull’importanza dell’appuntamento elettorale del 26 maggio.

La campagna #Stavoltavoto nasce dall’aver osservato che molti degli astenuti alle ultime elezioni parlamentari erano persone che non avevano partecipato perché non si erano rese conto dell’importanza del voto o per difficoltà tecniche ad accedere a questo diritto. Questa volta vogliamo che sia diverso, e non siamo soli!
Sono testimonial della campagna personaggi come Mika e Samantha Cristoforetti !

Per decidere di partecipare alla campagna di sicuro c’è una cosa da sapere, e cioè, che cosa fa l’UE per me? Ecco il sito che si chiama proprio così, semplice e accessibile per rispondere a questa domanda fondamentale!

Cicloturismo: turismo salutare e sostenibile

Il cicloturismo è una forma di turismo praticata in bicicletta. È una modalità di viaggiare particolarmente economica, che fuoriesce dai canoni e dai consueti itinerari del turismo di massa.

É anche una forma ecologica e sana di viaggio perché, non utilizzando il trasporto motorizzato, contribuisce sia a ridurre l’inquinamento sia a combattere la scarsa attività fisica con conseguenze positive sulla salute delle persone che la praticano.

I cicloturisti sono quasi sempre accomunati da una forte sensibilità ambientale, da una grande passione per la bicicletta come mezzo di trasporto e come stile di vita, da una vivace curiosità per i luoghi sconosciuti al grande pubblico e da una grande adattabilità alle situazioni impreviste.

Vari paesi europei hanno in questi anni puntato sul cicloturismo come risorsa economica ed effettuato investimenti, nella realizzazione di ciclovie, nella loro dotazione di servizi finalizzati e nella promozione.

L’escursionismo in bicicletta sta conoscendo anche in Italia uno sviluppo crescente; anche le Marche stanno cogliendo questi segnali promuovendo il cicloturismo come forma alternativa di turismo salutare e sostenibile.

Gli stessi operatori turistici della nostra regione stanno chiedendo sempre più un’ampia offerta di servizi di accompagnamento cicloturistico.

Rispondono a queste esigenze i corsi di formazione per “Accompagnatore cicloturistico” finanziati dalla Regione Marche volti al rilascio della qualifica professionale di II° livello valida per l’inserimento nell’apposito elenco regionale (D.G.R. 74/2019).

L’accompagnatore cicloturistico avrà quindi il compito di guidare sia nella breve escursione giornaliera che nella vacanza in bici di più giorni varie tipologie di utenti: individui, famiglie, gruppi associativi o aziendali, gruppi scolastici. Dovrà essere in grado di fornire anche in lingua straniera informazioni sul territorio e proporre itinerari ciclistici in relazione alle capacità, alle richieste e agli interessi degli utenti (ambiente, cultura, enogastronomia…).

Questi corsi sono rivolti a persone maggiorenni disoccupate ai sensi di legge e quindi iscritte al CIOF di propria competenza, residenti o domiciliate in regione, in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado e della necessaria dotazione tecnica: bicicletta, abbigliamento specifico, casco, scarpe da trekking, zaino.

Sono ammessi ai corsi anche le persone straniere purché dimostrino di possedere una buona conoscenza della lingua italiana sia scritta sia orale e siano in possesso di un titolo di studio equivalente al nostro diploma.

L’accesso ai corsi è subordinato al superamento di una prova pratica e di un test culturale. La prova pratica è propedeutica al test culturale e attiene alla conduzione della bicicletta. Il test è, invece, finalizzato ad accertare la conoscenza di argomenti specifici, quali codice della strada, nozioni generali di tecnica ciclistica e nozioni generali sul territorio marchigiano.

Se siete interessati a ottenere la qualifica di accompagnatore cicloturistico, potete presentare domanda per questi corsi entro il 18 marzo 2019. È previsto un corso per ogni provincia delle Marche.

Per saperne di più potete consultare i bandi riportati nell’elenco corsi gratuiti sul nostro sito alla pagina formazione o inviarci una mail a formazione@informagiovaniancona.com

tirocini estero febbraio

Tirocini all’estero di febbraio

State per laurearvi e credete che una esperienza di tirocinio all’estero sarebbe ideale? Siete ancora studenti ed è il momento di organizzare il vostro periodo di stage curricolare, ma non sapete da dove cominciare?
Ecco le nostre proposte del mese per aiutarvi a trovare l’opportunità che avete sognato!

Per studenti universitari – EAC European Astronaut Centre– Colonia (DE)
Durata: da 3 a 6 mesi, a partire dal 1 ottobre 2019
Requisiti: studi attinenti al settore e al dipartimento scelto (Spaceship EAC, Space Medicine Team, Space Training Team, EAC Communication Office)
Retribuzione: previsto un rimborso spese di 600 euro
Scadenza: 28 febbraio

Per studenti e neolaureati – BEI Banca Europea degli Investimenti – Lussemburgo
Durata: 5/6 mesi, fino a 12
Requisiti: essere studenti o neolaureati in materie economico-finanziarie, buona conoscenza dell’inglese o del francese
Retribuzione: prevista, più spese di viaggio coperte
Scadenza: scadenze varie tra il 20 e il 24 febbraio (vedi le varie offerte) 
La Banca Europea degli Investimenti offre anche un programma di Summer jobs for students della durata di 2/4 settimane tra luglio e settembre. Le candidature vanno inviate tra metà febbraio e metà marzo.

Tirocini per neolaureati – Consiglio dell’Unione europea – Bruxelles (Belgio)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea in legge, relazioni internazionali, scienze politiche, economia (ma ci sono posizioni anche per altri tipi di laurea), buona conoscenza dell’inglese o del francese
Retribuzione: 1176 euro al mese, con rimborso delle spese di viaggio Scadenza: 15 marzo

Volontariato/tirocinio – Interreg project partner at AVITEM – Marsiglia (Francia)
Durata: 4/5 mesi a partire da marzo 2019
Requisiti: 18-30 anni, passione ed esperienza nella comunicazione, conoscenza dell’inglese e del francese
Retribuzione: 26 euro al giorno
Scadenza: non indicata

Tirocinio per laureati – JRC – Sealing system automation, Nuclear Security and Safeguards Department – Ispra (Italia)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea magistrale in ingegneria elettronica o equivalente, conoscenza dell’inglese a livello B2 e del linguaggio di programmazione C/C++ o C#
Retribuzione: prevista (25% di quella di un dipendente di grado AD5/1)
Scadenza: 28 febbraio

Tirocini per laureati – ENISA EU Agency for Network and Information Security – Atene (Grecia)
Durata: dai 3 ai 12 mesi
Requisiti: laurea nel settore scelto tra Network Information Security, Administration and Support, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: 1100 euro mensili
Scadenza: 18 giugno 2020

Tirocinio per laureati o studenti – EUROPOL – La Hague (Francia)
Durata: dai 3 ai 6 mesi

Requisiti: laurea in archivistica, storia o scienze dell’informazione, buona conoscenza dell’inglese e del Pacchetto Office
Retribuzione: 808 euro mensili
Scadenza: 24 febbraio 2019

Tirocinio per studenti – Azienda meccanica, con ESPA – Dungannon (Irlanda del Nord)
Durata: 6 mesi, con inizio entro i prossimi 3 mesi
Requisiti: essere studenti di ingegneria meccanica con un minimo di esperienza in heavy equipment design, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: previsto alloggio con utenze pagate e trasporto locale
Scadenza: al più presto

Non hai trovato quello che cercavi? Contattaci al 346 0042917, via email a europa@informagiovaniancona.com, o vieni a trovarci per una consulenza gratuita personalizzata con Eurodesk Ancona!

Reddito di cittadinanza: è iniziato il countdown

Il reddito di cittadinanza, introdotto con il decreto (D.L. n. 4/2019) collegato alla legge di Bilancio 2019, è una misura di sostegno al reddito il cui importo varia in base alla situazione economica del nucleo familiare.

Come strumento contro la povertà, il reddito di cittadinanza non è una novità prettamente italiana ma è istituito anche in diversi paesi in Europa, con il nome di reddito di base o reddito minimo garantito, allo scopo di sostenere, non solo economicamente, le persone che hanno perso il lavoro involontariamente oppure che non hanno un reddito o infine che hanno un reddito da lavoro troppo basso da garantire una vita dignitosa.

Con questo strumento, il Governo italiano vuole garantire a ogni cittadino una vita dignitosa, politiche per la ricerca attiva del lavoro, percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale, istruzione per i figli, accesso alle cure e inclusione sociale e anche un supporto psicologico.

Tutte le informazioni su cos’è e come funziona e su chi può richiedere il Reddito di cittadinanza (RdC) possono essere consultate sul sito ufficiale; proviamo comunque a sintetizzare gli aspetti più importanti.

Le domande possono essere presentate a partire dal 6 marzo 2019 direttamente on line sul sito ufficiale redditodicittadinanza.gov.it oppure presso tutti gli Uffici Postali o i CAF. Per poter accedere alla procedura on line sul sito ufficiale, bisogna essere in possesso di una Identità Digitale Spid.

Tutte le richieste verranno verificate dall’INPS; se la domanda verrà accettata, dal 27 aprile sarà possibile ritirare presso gli Uffici Postali la carta (carta RdC) sulla quale saranno caricate le varie mensilità. Si tratta di una carta bancomat dove vengono tracciate tutte le spese effettuate tra quelle ammesse, verificare e controllare il saldo e l’utilizzo dei soldi e il blocco in caso di violazione delle norme. Non sarà permesso il risparmio che anzi verrà penalizzato e non saranno permesse spese “immorali” ma solo spese di prima necessità.

Dopo l’accettazione il beneficiario, in funzione dei suoi requisiti, sarà contattato dai Centri per l’Impiego per sottoscrivere un Patto per il Lavoro o dai Comuni per sottoscrivere un Patto per l’Inclusione sociale.

Il RdC è una misura attiva; pertanto il beneficiario dovrà accettare di partecipare a un piano di reinserimento nel mondo del lavoro. Secondo la proposta di legge, infatti, le persone che richiedono il reddito di cittadinanza devono iscriversi ai Centri per l’Impiego, dimostrare di passare almeno due ore al giorno cercando un lavoro, iscriversi a corsi di qualifica professionale ed essere disponibili a partecipare a progetti utili alla collettività otto ore a settimana.

Saranno i navigator ad avere il compito di guidare chi ha chiesto il reddito di cittadinanza alla ricerca di un nuovo lavoro o all’attivazione di un percorso di formazione.

L’importo del reddito è di 780 euro mensili per le persone singole disoccupate; la somma aumenta in caso di famiglie con figli.

Il RdC spetta anche ai cittadini extracomunitari con residenza in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi due in via continuativa e con permesso di soggiorno CE lungo soggiornanti.

La durata del Rdc è di 18 mesi + 18 mesi: dopo i primi 18 mesi lo Stato verificherà la sussistenza dei requisiti e in caso di esito positivo garantirà l’erogazione del contributo per ulteriori 18 mesi, con uno stop di un mese tra un rinnovo e l’altro.

L’argomento è ancora in fase di aggiornamenti e quindi vi consigliamo di continuare a seguirci sul blog.

Piccoli suggerimenti per orientarsi

In questi giorni stiamo lavorando alla pubblicazione dedicata alle smart skill esplorate durante i nostri appuntamenti Be Smart. Scrivere un libro (o un manuale) è un lavoro faticoso e a volte stressante (lo sa bene Luca che lo sta seguendo più da vicino e con intensità). In questo caso però è anche una piccola operazione amarcord, nonostante il tempo passato non sia così tanto (l’ultimo evento è stato lo scorso 26 ottobre).

Ripercorrendo le cose dette dai relatori dell’edizione dello scorso anno abbiamo trovato un sacco di cose che continuano a convincerci del fatto che per guardare un po’ meglio al futuro il segreto non è quello di indovinare la mossa giusta ma muoversi nel modo giusto. Tutti i relatori ci hanno parlato metodo, progetto, di attitudine e quasi mai di scelte, perlomeno di scelte pratiche. Qualcuno ha esortato a fare le scelte, ma nessuno ci ha detto cosa scegliere nello specifico. Studiare matematica o approfondire italiano, scegliere giurisprudenza piuttosto che medicina (ma anche non fare alcuna scelta universitaria), partire per l’estero o avviare un’attività sono tutti passaggi che riguardano ciascuno di noi in maniera troppo individuale perché si possa lasciare a qualcun altro il dovere (e il diritto) di farlo al posto nostro.

Nel libro che presenteremo probabilmente il prossimo mese di marzo ci sono invece un sacco di suggerimenti (ed esperienze) su come muoversi, adattarsi, darsi degli obiettivi, riuscire a raggiungerli. E anche su qual è la strategia migliore per essere soddisfatti, entusiasti e felici. Trovo veramente che sarà un documento prezioso per tutti quelli che stanno cercando una strada che si fa fatica a vedere con chiarezza e di questo devo ringraziare in particolare i 12 relatori che hanno dato il loro meglio.

Mentre stavo scrivendo mi è tornato alla mente un episodio di qualche giorno fa. Padre e figlio seduti davanti a me: il più grande, malcelando apprensione con una forzata serenità, chiedeva indicazioni e suggerimenti per la scelta professionale futura del figlio. Il più piccolo, mostrando una sincera e apprezzata noia mista a insofferenza, si interrogava sull’utilità di quell’incontro. E aveva ragione. Nonostante tutte le precauzionali indicazioni sul fatto che io non fossi un oracolo, il padre voleva da me la scelta che il figlio non stava facendo. Il figlio invece aveva capito (o magari solo intuito senza consapevolezza) che nel contesto in cui si trova non avrà una sorte chiara, predefinita e soprattutto certa. Dovrà informarsi un po’, sperimentare qualcosa, stare sempre all’erta: muoversi seguendo un flusso i cui contorni non sono così definiti. Diventerà qualcosa (e così il padre sarà contento, forse) ma soprattutto sarà qualcuno. Ecco, il libro su cui stiamo lavorando e che presenteremo a marzo, non serve a diventare qualcosa ma, mi auguro e in qualche caso ne sono certo, a essere qualcuno.

Bebè in famiglia: novità 2019

Nel 2019 diventano operative alcune novità e proroghe previste dalla Legge di Bilancio a favore della maternità, paternità e nuclei familiari con un bebè.

Vediamo cosa viene confermato e cosa cambia entrando un po’ più nel dettaglio delle varie azioni.

Il congedo  di paternità obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti, diventa di cinque giorni da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Può essere allungato a sei giorni se fruito in alternativa a un giorno di maternità della madre e può essere goduto anche in modo non continuativo.

Le future mamme possono lavorare fino al parto, sempre con parere favorevole del medico, in modo da poter usufruire di cinque mesi di congedo di maternità interamente dopo la nascita del bambino.

Ora vediamo le proroghe e modifiche del Bonus bebè e Bonus nido erogate dall’Inps.

Il Bonus bebè, noto come assegno di natalità, consiste in un assegno mensile erogato dall’Inps per dodici mesi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. La richiesta di questa agevolazione è riservata alle famiglie a basso reddito e quindi vi sono dei precisi requisiti a livello di reddito Isee richiesti al fine di fare domanda.

L’assegno è pari a 192 euro al mese con Isee pari o inferiore a 7mila euro, 80 euro in caso di Isee fino a 25mila euro. La novità del 2019 consiste in un incremento del 20% delle suddette somme per l’arrivo di un secondo figlio, quindi si sale rispettivamente a 192 euro o 96 euro in base all’Isee.

Anche per il 2019, i requisiti richiesti ai genitori sono: la cittadinanza italiana, di uno Stato europeo o di uno Stato extraeuropeo con regolare permesso di soggiorno; la residenza in Italia; la convivenza con il figlio e il nucleo familiare in possesso di un reddito Isee non superiore a 25mila euro annui, per tutta la durata dell’assegno.

Come nel 2018 l’incentivo viene corrisposto sotto forma di assegno, a partire dal giorno di nascita o di ingresso del figlio nella famiglia e fino al compimento del primo anno di età o al primo anno dall’ingresso nel nucleo.

La domanda va presentata secondo apposito modello predisposto dall’Inps, disponibile sul sito  www.inps.it, deve essere accompagnata dall’autocertificazione dei requisiti che danno titolo all’assegno, deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso del figlio adottato nel nucleo familiare. Se la domanda viene presentata in ritardo, si ha comunque diritto a ricevere l’importo sino al limite di età del bambino, ma si perde il diritto agli arretrati.

Infine vediamo le novità relative al Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione. Dal 2019 l’importo del Bonus su base annua sale a 1.500 euro, invece dei precedenti 1.000, in favore del genitore che iscriva bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016 ad uno degli asili nido pubblici e privati autorizzati. Il beneficio spetta anche in favore dei bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, per i quali le famiglie si avvalgono di servizi assistenziali domiciliari. Questa misura è stata prorogata fino al 2021.

Il premio è corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore.

Il Bonus asilo nido viene erogato con cadenza mensile, parametrando l’importo massimo di 1.500 euro su 11 mensilità, per un importo massimo di 136,37 euro, direttamente al genitore richiedente che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata.

Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta e non è cumulabile con le detrazioni fiscali frequenza asilo nido.

Nel caso di Bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione, il premio viene erogato dall’Inps in un’unica soluzione direttamente al genitore richiedente. a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino,  di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti la situazione.

Dal 28 gennaio è possibile presentare la domanda utilizzando l’apposito servizio Inps.

Entrambi i Bonus possono essere richiesti utilizzando la modalità on line del servizio Inps, quindi ricordiamo ai genitori  (più o meno giovani ) che possono venire all’Informagiovani dove hanno la possibilità di utilizzare gratuitamente le postazioni internet  o la WiFi accedendo con un proprio dispositivo.

Sarà sufficiente portare un documento d’identità per effettuare la prima registrazione con un operatore, il quale rilascia le credenziali di accesso. Non esitate a contattarci per qualsiasi chiarimento.

Il cv in formato europeo

Per molti esiste solo questo, per molti altri è quello “giusto”, per alcuni è più professionale o più serio.

Proviamo a capire come usarlo e quali sono i vantaggi e le criticità di questo tipo di documento di cui si parla spesso.

Il cv in formato europeo fa parte di una serie di strumenti elaborati per facilitare la comprensione delle competenze e delle capacità dei cittadini nell’ambito del mercato del lavoro a livello europeo. Per questo motivo l’intento è quello di organizzare le informazioni in modo ordinato e dettagliato, cercando di far emergere tutti i elementi rilevanti delle varie sezioni. L’insieme di questi documenti è detto Europass, e infatti il formato europeo si chiama anche cv Europass.

Il cv Europass cerca di integrare le esigenze e le modalità di stesura del cv di tanti paesi diversi, e per questo è molto articolato, dettagliato e a volte complesso da compilare, soprattutto per chi non si è mai confrontato prima con la scrittura di un curriculum.

Essendo stato studiato pensando ad un lavoratore che si sposta da un paese all’altro, il formato standard vi chiede di inserire per ogni esperienza di lavoro e per ogni formazione l’indicazione della città, e anche dell paese. Per lo stesso motivo viene richiesto di inserire il livello della formazione in base al EQF – Quadro europeo delle qualifiche, che serve a far capire a un datore di lavoro di un altro paese a cosa corrisponde la vostra laurea o diploma nel suo sistema di formazione.

Tutti questi dettagli rendono spesso il cv Europass inadeguato alle esigenze di chi cerca un lavoro a livello locale: che senso ha, infatti, indicare il paese per ogni voce, o il livello di corrispondenza europeo del mio titolo di studio, se ho studiato e lavorato sempre nella stessa regione, e mi sto candidando per una posizione in zona? Sono informazioni ridondanti, cioè dati non rilevanti, e quindi finiscono solo per appesantire il mio cv.
Inoltre il cv in formato europeo ha una impostazione rigida, molto legata all’ordine cronologico delle esperienze, e per questo molti trovano difficile inserire le informazioni del proprio percorso, spesso frammentario, all’interno di questo schema.

Un’ultima osservazione che possiamo fare è legata all’ordine delle varie sezioni: seguendo il cv in formato europeo finiscono in fondo alla pagina, e molte volte nella seconda pagina (a cui i selezionatori nemmeno arrivano) informazioni sempre più rilevanti. Mi riferisco alle soft skill, anche dette competenze trasversali, che sempre più spesso sono importanti quanto il percorso formativo e professionale: siete in grado di imparare cose nuove in poco tempo? Siete capaci di gestire un ritmo di lavoro elevato? Di definire le priorità? Di organizzare il vostro tempo? Siete affidabili? Ecco, queste sono tra le informazioni che un datore di lavoro vuole conoscere per prime.

Parliamo poi dello scopo che il cv deve avere: se non dobbiamo occuparci di problemi di comprensione reciproca dovuta alla differenza di lingua e cultura, è importante ricordare che il cv serve per distinguerci dagli altri candidati, e non ad appiattire il nostro profilo all’interno di una griglia preimpostata (ne abbiamo già parlato tempo fa).

Allora, quando va usato il cv in formato europeo, e perché spesso ci viene richiesto o consigliato?

Il cv formato europeo vi viene richiesto ogni volta che partecipate ad un progetto o una iniziativa promossa e finanziata dall’UE (un corso di formazione, un bando per borse lavoro, un finanziamento per una mobilità all’estero).
Questo formato è anche quello richiesto in caso di selezioni pubbliche, forse per esigenze di standardizzazione (parliamo di concorsi per enti pubblici, quindi Comune, Regione, Asur, aziende partecipate, università e simili).
Usatelo ogni volta che vi viene richiesto espressamente: inviare un cv significa presentarsi al meglio, ma sempre pensando al destinatario e alle sue preferenze. Se siete in dubbio su quale formato usare, potete anche chiedere al referente della selezione se preferisce questo formato o uno scelto da voi.

In generale, le aziende non lo preferiscono, perché gli impedisce di capire subito chi siete: il formato europeo di cv (come qualsiasi altro modello preimpostato) è impersonale perché uguale per tutti, e non vi permette di organizzare le informazioni sulla pagina mettendo in risalto le vostre specificità, a seconda del profilo per cui vi presentate e del vostro percorso.

Alcuni selezionatori invece lo preferiscono, perché trovano le informazioni organizzate secondo uno schema che già conoscono.

In conclusione, ricordate che il formato europeo di cv è uno strumento, usatelo quando è il migliore per raggiungere l’obiettivo!

Il nuovo Esame di Maturità

Vecchio Esame di maturità addio! Già da ottobre 2018 il MIUR aveva reso nota la circolare con tutte le novità introdotte dalla Riforma dell’Esame di Maturità, modificata ulteriormente dal Ministro Bussetti.

La prima importante modifica è l’abolizione della terza prova, il tanto temuto quizzone a carattere multidisciplinare che negli anni passati non ha fatto dormire sonni tranquilli ai maturandi.

Da giugno 2019 infatti le prove scritte saranno solo due: la prima prova di italiano, la seconda prova basata su due materie caratterizzanti ogni indirizzo. L’elenco di queste materie è stato pubblicato sul sito del MIUR nei giorni scorsi. Alcuni esempi: Latino e Greco al Liceo classico, Matematica e Fisica allo Scientifico, Scienze umane e Diritto ed Economia politica per il Liceo delle Scienze umane – opzione economico sociale, Discipline turistiche e aziendali e Inglese per l’Istituto tecnico per il turismo, ecc.

Per sostenere gli studenti nella loro preparazione, il MIUR ha previsto le simulazioni delle due prove scritte che si svolgeranno tra febbraio e aprile.

Altra importante novità è rappresentata dalle griglie nazionali di valutazione in base alle quali verranno corrette entrambe le prove scritte. Le griglie sono state elaborate con lo scopo di consentire alle commissioni di garantire una maggiore equità e più omogeneità nella correzione degli scritti.

Al posto della terza prova scritta è stato introdotto il TEST INVALSI, che servirà a valutare le competenze dei maturandi in italiano, matematica e inglese.

I TEST INVALSI non costituiscono però requisito per l’ammissione all’esame di maturità e il loro esito non conterà ai fini del voto finale d’esame. Verranno svolti un paio di mesi prima dello stesso; il MIUR ha già stabilito le date che vanno dal 4 al 30 marzo 2019.

Anche la prova orale subirà dei cambiamenti: la commissione proporrà ai candidati di analizzare testidocumenti, esperienze, progetti problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Nel corso del colloquio, il candidato esporrà, con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro svolte. Il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione. La commissione dovrà comunque tenere conto del percorso scolastico dell’ultimo triennio, indicato in un documento di classe stilato dai docenti interni in cui viene indicato il percorso scolastico effettivamente svolto.

Per essere ammessi all’esame occorre invece avere la sufficienza in tutte le materie, condotta compresa;è ammessa una sola insufficienza ma in questo caso il maturando viene ammesso all’esame con un numero di crediti inferiore.

Cambiano, infine,anche i punti per le prove scritte e per l’orale.

Dopo tante novità non ci resta che dare le date di svolgimento degli esami: 19 giugno (prima prova), 20 giugno (seconda prova) mentre le date degli orali sono definite dalle singole scuole.

In bocca al lupo a tutti i maturandi 2019!

Professionisti delle vacanze 2019: la fiera del lavoro stagionale

Ebbene sì, torna anche quest’anno l’evento Professionisti delle vacanze, l’ormai tradizionale appuntamento dell’Informagiovani di Ancona dedicato alle opportunità lavorative nel settore del turismo e delle vacanze organizzate.

L’edizione 2019, però, si presenta con un look completamente rinnovato. Sarà come una fiera di settore, visitabile liberamente dalla mattina fino al tardo pomeriggio. Nell’arco della giornata si potrà entrare nei locali dell’Informagiovani, partecipare agli workshop tematici tenuti dalle agenzie di animazione, parlare con i referenti delle agenzie stesse, sostenere i colloqui di selezione o soltanto dare un occhio alle presentazioni che scorreranno più volte in video.

Per l’intera giornata si alterneranno sessioni plenarie e incontri individuali con le agenzie durante i quali le stesse effettueranno le selezioni per la prossima stagione estiva o invernale.

Tra le varie proposte lavorative e formative, l’ambito del turismo e delle vacanze organizzate apre la strada a importanti opportunità.

I ragazzi avranno la possibilità (la prima per molti) di mettersi alla prova affrontando un vero colloquio di selezione con dei potenziali datori di lavoro. Questo comporta che i ragazzi partecipanti dovranno prepararsi per presentarsi al meglio alle agenzie; quindi arrivare con un curriculum vitae aggiornato e curato. Per arrivare preparati a questo momento potete fare affidamento sui sevizi, gratuiti, dell’Informagiovani, dove troverete operatori in grado di aiutarvi nella supervisione e revisione del c.v. e con consigli utili per prepararsi al colloquio di lavoro.

Lavorare in strutture turistiche offre anche la possibilità di mettersi alla prova con un lavoro retribuito e in grado di far sviluppare delle caratteristiche e competenze, utili alla propria crescita professionale e personale. Oltre ai requisiti specifici dei vari profili professionali ricercati, chi aspira a diventare animatore dovrò possedere una notevole facilità di comunicazione, un temperamento allegro, spontaneità, creatività, fantasia, capacità di resistenza, autocontrollo, flessibilità, dinamismo e capacità organizzative. L’unico requisito comune a tutti i profili è la maggiore età entro giugno 2019.

Saranno le agenzie stesse a spiegare, durante gli workshop, quali sono i trucchi del mestiere e le tecniche principali utilizzate durante l’animazione: un modo divertente e interattivo per vedere realmente quello che può fare un animatore.

Le agenzie avranno quindi la possibilità di incontrare ragazzi e ragazze potenzialmente interessati ed effettuare le selezioni nella zona di Ancona e dintorni.

Professionisti delle vacanze si terrà giovedì 21 febbraio ore 10.30 – 18.30 nei locali dell’Informagiovani di Ancona, in piazza Roma.

La partecipazione è gratuita ma è necessaria l’iscrizione a questo link: informagiovaniancona/professionistivacanze

Potete scegliere a quale parte della giornata volete partecipare, se il mattino o il pomeriggio o giornata intera.

Se siete interessati a cercare un lavoro per la stagione estiva non perdete questa occasione!

norwaycalling

Norway Calling, al lavoro in Norvegia!

Sapevate che la Norvegia è la patria del ventottenne campione mondiale di scacchi Magnus Carlsen, del famoso pittore Edvard Munch e di Ada Hegerberg, la prima ragazza che ha vinto il Pallone d’Oro come miglior giocatrice di calcio?
E che Roald Dahl, il creatore de “La Fabbrica di Cioccolato” e altre famosissime storie per ragazzi, è di origine norvegese?

La Norvegia, paese di vichinghi e di Sami, di grandi sciatori ed esploratori, ha molto più che sport invernali da offrire!
Pur non essendo un paese membro dell’UE, la Norvegia fa parte dello Spazio Economico Europeo dal 1994 ed è tra i paesi che rientrano nell’area Schengen.
Oggi è un paese con uno stile di vita attento al work-life balance, cioè ad un adeguato bilanciamento tra i tempi di vita e lavoro, e consapevole dell’importanza del tempo libero.
Tra i settori che impiegano grandi numeri di lavoratori, oltre all’industria legata al petrolio e alle costruzioni, ci sono il settore sanitario, la pesca e il turismo.

Proprio nel turismo e nella ristorazione ci sono opportunità per gli italiani, tanto che grazie alla rete Eures è stato organizzato “Norway Calling” un tour di informazione e reclutamento in Italia, con una data nelle Marche (il 31 gennaio) e una in Emilia Romagna, a Bologna (il 29 gennaio).

Le figure ricercate da alberghi e ristoranti norvegesi sono chef, cuochi, pizzaioli, gelatai, camerieri, receptionist, con titolo di studio ed esperienza. Molto importante, come ripetiamo sempre, è la conoscenza dell’inglese, almeno a livello intermedio, per poter interagire efficacemente sul posto di lavoro ma anche per la sopravvivenza quotidiana in un paese estero.

Attenzione però che la partecipazione all’incontro è possibile solo se inviate il vostro cv e venite invitati! La candidatura può essere inviata per email entro il 20 gennaio, quindi se volete provare a candidarvi o comunque andare a scoprire quali sono le opportunità offerte e le condizioni di lavoro, dovete veramente affrettarvi.

Sul portale Eures Marche trovate tutti i dettagli relativi alle figure ricercate e ai profili richiesti, alle modalità di invio del cv e di partecipazione alle giornate “Norway Calling”.

Nel frattempo, per saperne di più sulla Norvegia e su come andare a vivere e lavorare là, lo strumento più facile e affidabile da usare è il portale Work in Norway, gestito direttamente da tutti i servizi nazionali norvegesi dedicati al lavoro e all’immigrazione. Qui troverete tutte le informazioni e le indicazioni necessarie su documenti da preparare, registrazioni per l’accesso ai servizi pubblici, condizioni di lavoro, diritti, vita e famiglia in Norvegia.

E se volete conoscere più da vicino la vita che potrebbe aspettarvi in Norvegia anche dal punto di vista culturale e sociale, il sito Life in Norway offre news, informazioni su sport, musica, storia del paese, e segnala blog di expat che ne parlano, dal punto di vista di persone che hanno già fatto il percorso a cui state pensando voi (anche in podcast)!

Buona esplorazione!

L’Informagiovani non è il centro per l’impiego

Ogni giorno l’Informagiovani di Ancona viene contattato da utenti che vi si rivolgono pensando di parlare con il Centro per l’Impiego. Probabilmente agli occhi dei non addetti ai lavori questi servizi sembrano uguali ma nella pratica così non è.

Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza.

Sia i Centri per l’impiego sia gli Informagiovani sono servizi per il lavoro ma differenti sono sia l’origine di questi servizi sia le modalità con le quali operano.

I Centri per l’Impiego sono uffici pubblici, attualmente gestiti dalle Regioni, che offrono servizi ai cittadini e alle imprese. Sono stati istituiti con il D.Lgs 469/97 che ha abolito gli Uffici di collocamento e ha assegnato ai Centri per l’impiego una serie di funzioni e attività: informazione e orientamento, incrocio domanda e offerta di lavoro, supporto per la gestione di pratiche burocratiche.

Attualmente, però, i centri per l’impiego svolgono soprattutto attività amministrativa: gestiscono l’elenco anagrafico dei lavoratori, nel quale viene registrata la storia lavorativa (compresi i periodi di disoccupazione) di ogni persona che ha domicilio nel territorio di competenza del Centro per l’impiego; si occupano dell’ iscrizione alle liste di mobilità e dell’iscrizione agli elenchi e graduatorie delle categorie protette; registrano le assunzioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro presso aziende private e Enti pubblici.

Iscriversi al Centro per l’impiego oggi è diventato una questione più che altro burocratica, nel senso che è necessario iscriversi per sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), con la quale si ottiene lo stato di disoccupazione, ossia il riconoscimento formale del proprio stato di disoccupato. Questo è un documento amministrativo che vi consentirà di richiedere l’esenzione dal ticket sanitario, l’indennità di disoccupazione (Naspi) se ricorrono i presupposti di legge, di godere delle agevolazioni per le assunzioni di disoccupati e giovani inoccupati, e di partecipare a bandi della Pubblica Amministrazione che richiedono il requisito dello stato di disoccupazione (corsi FSE, iscrizione a Garanzia Giovani, borse lavoro, ecc…). L’ottenimento dello stato di disoccupazione comporta la necessità periodica (ora diventata annuale) di confermare tale stato e la disponibilità al lavoro.

Non basta però essere iscritti al Centro per l’impiego per trovare lavoro; occorre attivarsi nella ricerca, quindi cercare offerte di lavoro attinenti al proprio profilo professionale. I Centri per l’impiego pubblicano sui loro siti le offerte che passano tramite il loro canale ma come potete immaginare queste non sono tutte. Quelle relative ai CIOF delle Marche le troverete a questo link.

Altre offerte di lavoro si possono trovare rivolgendosi ad altri servizi per il lavoro tra i quali gli Informagiovani. Questi sono servizi pubblici, in genere comunali, nati con l’obiettivo di fornire informazioni ai giovani ma allo stato attuale la fascia d’età degli utenti si è notevolmente spostata in avanti.

Questo in linea generale, perché poi ogni ufficio Informagiovani si connota in maniera specifica per alcuni servizi rispetto ad altri.

L’Informagiovani di Ancona nel corso degli anni ha sviluppato una serie di servizi che vanno oltre la semplice informazione, offrendo infatti consulenza e orientamento su vari settori: lavoro, formazione, estero, casa, sociale e tempo libero.

In questa sede mi preme evidenziare le attività e i servizi che l’Informagiovani di Ancona offre nel settore lavoro: dalla messa a disposizione delle offerte di lavoro sia in forma cartacea che on line alla pagina dedicata, al servizio di revisione e consulenza del curriculum vitae, ai servizi di orientamento nella ricerca attiva del lavoro, al servizio di banca dati lavoro, un servizio di incrocio domanda – offerta di lavoro di cui possono usufruire sia le persone in cerca di lavoro sia le aziende in cerca di lavoratori.

Tutti possono accedere e usufruire in maniera gratuita dei servizi dell’Informagiovani che vengono erogati con lo scopo prioritario di rendere gli utenti AUTONOMI nella ricerca del loro percorso professionale, formativo, personale.

Gli operatori dell’Informagiovani “non trovano il lavoro” ma danno le basi per muoversi in maniera autonoma nella ricerca dello stesso. Nessuno può cercare e trovare al tuo posto il lavoro a te più adatto, solo tu puoi farlo partendo sicuramente da un buon orientamento.

Se volete saperne di più potete venire a trovarci nei nostri orari di apertura; troverete operatori pronti a consigliarvi varie strade e opportunità.

Tirocini all’estero di gennaio

Ecco come cominciare bene il 2019, cercando una buona occasione per fare un tirocinio all’estero professionalizzante e utile per il nostro profilo e per il nostro futuro.

Questo mese ci sono opportunità per molti profili diversi, buona ricerca!

Per studenti di ingegneria e materie scientifiche – Programma Vulcanus in Giappone presso aziende – Giappone
Durata: 12 mesi a partire da settembre 2019
Requisiti: studenti al 4 anno o al penultimo di studi
Retribuzione: gli studenti selezionati ricevono una borsa di 1.900.000 yen per la copertura dei costi di viaggio, vitto e spese simili; il corso di lingua giapponese e l’alloggio sono gratuiti e inclusi nel programma
Scadenza: 20 gennaio

Per laureati in ingegneria elettronica o informatica – Tirocini presso Eurocontrol – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi
Requisiti: conoscenza del linguaggio MATLAB o C, Neural Network, ottima conoscenza dell’inglese
Retribuzione: 900 euro mensili
Scadenza: 13 gennaio

Per laureati e studenti – Tirocini alla Corte dei Conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4, o 5 mesi, a partire da maggio 2019
Requisiti: laureati o studenti che abbiano completato almeno 4 semestri di studio, interessati a una formazione pratica in uno dei settori d’attività della Corte dei Conti; conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’UE e buona conoscenza di almeno un’altra lingua ufficiale UE
Prevista una retribuzione (1350 euro mensili) o meno, a seconda della disponibilità di bilancio della Corte dei Conti
Scadenza: 31 gennaio

Per laureati – Tirocini presso la Commissione Europea (settore amministrativo) – Bruxelles (Belgio)
Durata: 5 mesi, a partire da ottobre 2019
Requisiti: laurea e ottima conoscenza di almeno due lingue ufficiali dell’UE, una delle quali dovrà essere inglese, francese o tedesco
Retribuzione: è prevista una borsa di circa 1.176 euro mensili e il rimborso delle spese di viaggio. Viene inoltre offerta un’assicurazione sanitaria e per gli incidenti. I tirocinanti disabili riceveranno un supplemento alla borsa.
Scadenza: 4 febbraio (dal 10 gennaio)

Per diplomati o qualificati settore alberghiero – tirocinio orientativo programma Vogtland – Germania
Durata: 10 giorni
Requisiti: cittadinanza italiana o europea, qualifica o esperienza di almeno 3 anni nel settore alberghiero e ristorazione; tirocini orientativi per programma di inserimento lavorativo in Germania con Eurocultura-InGermania
Retribuzione: non specificata
Scadenza: 16 gennaio

Per studenti universitari – EAC European Astronaut Centre– Colonia (DE)
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: studi attinenti al settore e al dipartimento scelto
Retribuzione: previsto un rimborso spese di 600 euro
Scadenza: le candidature vengono accettate durante tutto l’anno

Per laureati e dottorandi – Tirocini presso la Banca Centrale Europea – Francoforte (Germania)
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: studi in economia, statistica, finanza, scienze informatiche, matematica o simili; conoscenza dei linguaggi MATLAB o Stata; buona conoscenza dell’inglese
Scadenza: 14 gennaio

Per laureati o laureandi – KYC Trainee e Procurement Trainee presso Banca europea degli investimenti – Lussemburgo
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea o studi universitari attinenti all’area di impiego, buona conoscenza dell’inglese, capacità analitiche
Retribuzione: è previsto un rimborso mensile a copertura delle spese
Scadenza: 18 e 29 gennaio

Per studenti o laureati – Development of CMS presso Europol – L’Aia (Olanda)
Durata: tra 3 e 6 mesi
Requisiti: studi attinenti alla posizione (computer science, software engineer, information retrieval, web development), conoscenza di JavaScript, HTML, CSS, esperienza in sviluppo web app, conoscenza dei linguaggi Python, Ruby e Java, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: previsto un contributo per le spese di 800 euro mensili
Scadenza 27 gennaio

 

Prepariamo il nuovo anno, e salutiamo il 2018!

Siamo a dicembre e oltre a guardare a quanto abbiamo fatto durante i mesi scorsi è il momento per proiettarci in avanti al nuovo anno che sta arrivando.

A dicembre di solito si fa il bilancio di quanto fatto, possibilmente ricordandoci di quali erano gli obiettivi che ci eravamo dati (i famosi buoni propositi per l’anno nuovo!). Non sappiamo se siamo riusciti a fare meglio dell’anno precedente in quanto a informazione, orientamento e promozione delle opportunità europee per i giovani, ma possiamo dare alcune cifre che ci danno un’idea del lavoro svolto.

Nel 2018 abbiamo organizzato 11 eventi dedicati all’estero, per farvi conoscere le varie opportunità (studiare, svolgere tirocini, lavorare nel settore sanitario, fare pratica per avviare una impresa, ospitare uno studente straniero, svolgere all’estero il Servizio Civile, fare volontariato) e per farvi ascoltare testimonianze di chi ha viaggiato. Un centinaio di ragazzi e ragazze sono stati seguiti singolarmente nella ricerca dell’opportunità che cercavano, per capire come fare ad andare a studiare nel paese estero scelto, come candidarsi per un lavoro in un altro paese o come trovare una posizione di au pair, un volontariato estivo, un corso di lingua in una vacanza lavoro.
Abbiamo visto crescere il numero di voi che si è iscritto ai nostri due canali di informazione sulle opportunità europee (WhatsApp e Telegram) e i like alla nostra pagina FB Eurodesk Ancona.
Abbiamo partecipato agli Erasmus Days di ottobre, e alla formazione dedicata ai punti locali Eurodesk a Bruxelles, per rimanere sempre aggiornati su quello che c’è di nuovo per i giovani in Europa, e confrontarci con i colleghi europei per migliorare quello che stiamo facendo (fino al 9 gennaio tutti i ragazzi e le ragazze tra i 13 e i 35 anni possono aiutarci a capire come migliorare ancora rispondendo al sondaggio Eurodesk).

Poi siamo già pronti ad affrontare il 2019 con entusiasmo e nuove proposte per farvi conoscere tutto il meglio dell’Europa, e cominceremo l’anno con una buona notizia, che ci riguarda tutti molto da vicino: anche per il prossimo anno l’Informagiovani del Comune di Ancona ha aderito alla rete Eurodesk Italy e sarà Agenzia Locale!
Potremo così continuare a supportare i vostri progetti e i vostri sogni di partecipare (o organizzare) una esperienza all’estero, con informazioni personalizzate, orientamento e promozione delle migliori possibilità da cogliere!

Nel frattempo queste sono le ultime novità nel settore Europa e giovani: è stato da poco pubblicato l’Invito a presentare proposte del Corpo europeo di Solidarietà, con un budget di più di 96 milioni di euro, che permetterà a circa 100.000 giovani tra il 2019 e il 2020 di partecipare a esperienze finanziate di tirocinio, lavoro o volontariato in tanti progetti di solidarietà, in Italia e in Europa. L’invito è aperto anche a organizzazioni locali che vogliano promuovere attività sul territorio in cui operano e accogliere volontari da altri paesi.
Dal mese scorso è aperto anche l’Invito a presentare proposte Erasmus+ 2019, con le prime scadenze a febbraio: il programma supporta e finanzia progetti di mobilità ai fini di apprendimento per studenti, docenti, giovani e chi lavora con loro.

Per il prossimo anno continueremo a segnalarvi mensilmente le possibilità di fare tirocini all’estero per studenti e laureati, e a informarvi di sempre nuove occasioni attraverso i nostri canali WhatsApp , Telegram e Facebook. Abbiamo già in programma nuovi eventi e siamo determinati a migliorare la qualità della nostra promozione per poter raggiungere tutti i giovani destinatari delle nostre iniziative.
Per il 2019 abbiamo come obiettivo anche partecipare di più ad eventi esterni, quindi non esitate a invitarci!

Last but not least (come si dice nei migliori show), è il momento di fare a tutti voi i migliori auguri per queste feste e per il nuovo anno che sta per cominciare, e di ringraziarvi per averci seguito fino a qui: speriamo di rimanere in contatto anche in futuro e di proporre iniziative sempre interessanti (ci stiamo già lavorando)!