Reddito di cittadinanza: è iniziato il countdown

Il reddito di cittadinanza, introdotto con il decreto (D.L. n. 4/2019) collegato alla legge di Bilancio 2019, è una misura di sostegno al reddito il cui importo varia in base alla situazione economica del nucleo familiare.

Come strumento contro la povertà, il reddito di cittadinanza non è una novità prettamente italiana ma è istituito anche in diversi paesi in Europa, con il nome di reddito di base o reddito minimo garantito, allo scopo di sostenere, non solo economicamente, le persone che hanno perso il lavoro involontariamente oppure che non hanno un reddito o infine che hanno un reddito da lavoro troppo basso da garantire una vita dignitosa.

Con questo strumento, il Governo italiano vuole garantire a ogni cittadino una vita dignitosa, politiche per la ricerca attiva del lavoro, percorsi di qualificazione e riqualificazione professionale, istruzione per i figli, accesso alle cure e inclusione sociale e anche un supporto psicologico.

Tutte le informazioni su cos’è e come funziona e su chi può richiedere il Reddito di cittadinanza (RdC) possono essere consultate sul sito ufficiale; proviamo comunque a sintetizzare gli aspetti più importanti.

Le domande possono essere presentate a partire dal 6 marzo 2019 direttamente on line sul sito ufficiale redditodicittadinanza.gov.it oppure presso tutti gli Uffici Postali o i CAF. Per poter accedere alla procedura on line sul sito ufficiale, bisogna essere in possesso di una Identità Digitale Spid.

Tutte le richieste verranno verificate dall’INPS; se la domanda verrà accettata, dal 27 aprile sarà possibile ritirare presso gli Uffici Postali la carta (carta RdC) sulla quale saranno caricate le varie mensilità. Si tratta di una carta bancomat dove vengono tracciate tutte le spese effettuate tra quelle ammesse, verificare e controllare il saldo e l’utilizzo dei soldi e il blocco in caso di violazione delle norme. Non sarà permesso il risparmio che anzi verrà penalizzato e non saranno permesse spese “immorali” ma solo spese di prima necessità.

Dopo l’accettazione il beneficiario, in funzione dei suoi requisiti, sarà contattato dai Centri per l’Impiego per sottoscrivere un Patto per il Lavoro o dai Comuni per sottoscrivere un Patto per l’Inclusione sociale.

Il RdC è una misura attiva; pertanto il beneficiario dovrà accettare di partecipare a un piano di reinserimento nel mondo del lavoro. Secondo la proposta di legge, infatti, le persone che richiedono il reddito di cittadinanza devono iscriversi ai Centri per l’Impiego, dimostrare di passare almeno due ore al giorno cercando un lavoro, iscriversi a corsi di qualifica professionale ed essere disponibili a partecipare a progetti utili alla collettività otto ore a settimana.

Saranno i navigator ad avere il compito di guidare chi ha chiesto il reddito di cittadinanza alla ricerca di un nuovo lavoro o all’attivazione di un percorso di formazione.

L’importo del reddito è di 780 euro mensili per le persone singole disoccupate; la somma aumenta in caso di famiglie con figli.

Il RdC spetta anche ai cittadini extracomunitari con residenza in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi due in via continuativa e con permesso di soggiorno CE lungo soggiornanti.

La durata del Rdc è di 18 mesi + 18 mesi: dopo i primi 18 mesi lo Stato verificherà la sussistenza dei requisiti e in caso di esito positivo garantirà l’erogazione del contributo per ulteriori 18 mesi, con uno stop di un mese tra un rinnovo e l’altro.

L’argomento è ancora in fase di aggiornamenti e quindi vi consigliamo di continuare a seguirci sul blog.

Piccoli suggerimenti per orientarsi

In questi giorni stiamo lavorando alla pubblicazione dedicata alle smart skill esplorate durante i nostri appuntamenti Be Smart. Scrivere un libro (o un manuale) è un lavoro faticoso e a volte stressante (lo sa bene Luca che lo sta seguendo più da vicino e con intensità). In questo caso però è anche una piccola operazione amarcord, nonostante il tempo passato non sia così tanto (l’ultimo evento è stato lo scorso 26 ottobre).

Ripercorrendo le cose dette dai relatori dell’edizione dello scorso anno abbiamo trovato un sacco di cose che continuano a convincerci del fatto che per guardare un po’ meglio al futuro il segreto non è quello di indovinare la mossa giusta ma muoversi nel modo giusto. Tutti i relatori ci hanno parlato metodo, progetto, di attitudine e quasi mai di scelte, perlomeno di scelte pratiche. Qualcuno ha esortato a fare le scelte, ma nessuno ci ha detto cosa scegliere nello specifico. Studiare matematica o approfondire italiano, scegliere giurisprudenza piuttosto che medicina (ma anche non fare alcuna scelta universitaria), partire per l’estero o avviare un’attività sono tutti passaggi che riguardano ciascuno di noi in maniera troppo individuale perché si possa lasciare a qualcun altro il dovere (e il diritto) di farlo al posto nostro.

Nel libro che presenteremo probabilmente il prossimo mese di marzo ci sono invece un sacco di suggerimenti (ed esperienze) su come muoversi, adattarsi, darsi degli obiettivi, riuscire a raggiungerli. E anche su qual è la strategia migliore per essere soddisfatti, entusiasti e felici. Trovo veramente che sarà un documento prezioso per tutti quelli che stanno cercando una strada che si fa fatica a vedere con chiarezza e di questo devo ringraziare in particolare i 12 relatori che hanno dato il loro meglio.

Mentre stavo scrivendo mi è tornato alla mente un episodio di qualche giorno fa. Padre e figlio seduti davanti a me: il più grande, malcelando apprensione con una forzata serenità, chiedeva indicazioni e suggerimenti per la scelta professionale futura del figlio. Il più piccolo, mostrando una sincera e apprezzata noia mista a insofferenza, si interrogava sull’utilità di quell’incontro. E aveva ragione. Nonostante tutte le precauzionali indicazioni sul fatto che io non fossi un oracolo, il padre voleva da me la scelta che il figlio non stava facendo. Il figlio invece aveva capito (o magari solo intuito senza consapevolezza) che nel contesto in cui si trova non avrà una sorte chiara, predefinita e soprattutto certa. Dovrà informarsi un po’, sperimentare qualcosa, stare sempre all’erta: muoversi seguendo un flusso i cui contorni non sono così definiti. Diventerà qualcosa (e così il padre sarà contento, forse) ma soprattutto sarà qualcuno. Ecco, il libro su cui stiamo lavorando e che presenteremo a marzo, non serve a diventare qualcosa ma, mi auguro e in qualche caso ne sono certo, a essere qualcuno.

Bebè in famiglia: novità 2019

Nel 2019 diventano operative alcune novità e proroghe previste dalla Legge di Bilancio a favore della maternità, paternità e nuclei familiari con un bebè.

Vediamo cosa viene confermato e cosa cambia entrando un po’ più nel dettaglio delle varie azioni.

Il congedo  di paternità obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti, diventa di cinque giorni da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Può essere allungato a sei giorni se fruito in alternativa a un giorno di maternità della madre e può essere goduto anche in modo non continuativo.

Le future mamme possono lavorare fino al parto, sempre con parere favorevole del medico, in modo da poter usufruire di cinque mesi di congedo di maternità interamente dopo la nascita del bambino.

Ora vediamo le proroghe e modifiche del Bonus bebè e Bonus nido erogate dall’Inps.

Il Bonus bebè, noto come assegno di natalità, consiste in un assegno mensile erogato dall’Inps per dodici mesi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. La richiesta di questa agevolazione è riservata alle famiglie a basso reddito e quindi vi sono dei precisi requisiti a livello di reddito Isee richiesti al fine di fare domanda.

L’assegno è pari a 192 euro al mese con Isee pari o inferiore a 7mila euro, 80 euro in caso di Isee fino a 25mila euro. La novità del 2019 consiste in un incremento del 20% delle suddette somme per l’arrivo di un secondo figlio, quindi si sale rispettivamente a 192 euro o 96 euro in base all’Isee.

Anche per il 2019, i requisiti richiesti ai genitori sono: la cittadinanza italiana, di uno Stato europeo o di uno Stato extraeuropeo con regolare permesso di soggiorno; la residenza in Italia; la convivenza con il figlio e il nucleo familiare in possesso di un reddito Isee non superiore a 25mila euro annui, per tutta la durata dell’assegno.

Come nel 2018 l’incentivo viene corrisposto sotto forma di assegno, a partire dal giorno di nascita o di ingresso del figlio nella famiglia e fino al compimento del primo anno di età o al primo anno dall’ingresso nel nucleo.

La domanda va presentata secondo apposito modello predisposto dall’Inps, disponibile sul sito  www.inps.it, deve essere accompagnata dall’autocertificazione dei requisiti che danno titolo all’assegno, deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso del figlio adottato nel nucleo familiare. Se la domanda viene presentata in ritardo, si ha comunque diritto a ricevere l’importo sino al limite di età del bambino, ma si perde il diritto agli arretrati.

Infine vediamo le novità relative al Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione. Dal 2019 l’importo del Bonus su base annua sale a 1.500 euro, invece dei precedenti 1.000, in favore del genitore che iscriva bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016 ad uno degli asili nido pubblici e privati autorizzati. Il beneficio spetta anche in favore dei bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, per i quali le famiglie si avvalgono di servizi assistenziali domiciliari. Questa misura è stata prorogata fino al 2021.

Il premio è corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore.

Il Bonus asilo nido viene erogato con cadenza mensile, parametrando l’importo massimo di 1.500 euro su 11 mensilità, per un importo massimo di 136,37 euro, direttamente al genitore richiedente che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata.

Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta e non è cumulabile con le detrazioni fiscali frequenza asilo nido.

Nel caso di Bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione, il premio viene erogato dall’Inps in un’unica soluzione direttamente al genitore richiedente. a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino,  di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti la situazione.

Dal 28 gennaio è possibile presentare la domanda utilizzando l’apposito servizio Inps.

Entrambi i Bonus possono essere richiesti utilizzando la modalità on line del servizio Inps, quindi ricordiamo ai genitori  (più o meno giovani ) che possono venire all’Informagiovani dove hanno la possibilità di utilizzare gratuitamente le postazioni internet  o la WiFi accedendo con un proprio dispositivo.

Sarà sufficiente portare un documento d’identità per effettuare la prima registrazione con un operatore, il quale rilascia le credenziali di accesso. Non esitate a contattarci per qualsiasi chiarimento.

Il cv in formato europeo

Per molti esiste solo questo, per molti altri è quello “giusto”, per alcuni è più professionale o più serio.

Proviamo a capire come usarlo e quali sono i vantaggi e le criticità di questo tipo di documento di cui si parla spesso.

Il cv in formato europeo fa parte di una serie di strumenti elaborati per facilitare la comprensione delle competenze e delle capacità dei cittadini nell’ambito del mercato del lavoro a livello europeo. Per questo motivo l’intento è quello di organizzare le informazioni in modo ordinato e dettagliato, cercando di far emergere tutti i elementi rilevanti delle varie sezioni. L’insieme di questi documenti è detto Europass, e infatti il formato europeo si chiama anche cv Europass.

Il cv Europass cerca di integrare le esigenze e le modalità di stesura del cv di tanti paesi diversi, e per questo è molto articolato, dettagliato e a volte complesso da compilare, soprattutto per chi non si è mai confrontato prima con la scrittura di un curriculum.

Essendo stato studiato pensando ad un lavoratore che si sposta da un paese all’altro, il formato standard vi chiede di inserire per ogni esperienza di lavoro e per ogni formazione l’indicazione della città, e anche dell paese. Per lo stesso motivo viene richiesto di inserire il livello della formazione in base al EQF – Quadro europeo delle qualifiche, che serve a far capire a un datore di lavoro di un altro paese a cosa corrisponde la vostra laurea o diploma nel suo sistema di formazione.

Tutti questi dettagli rendono spesso il cv Europass inadeguato alle esigenze di chi cerca un lavoro a livello locale: che senso ha, infatti, indicare il paese per ogni voce, o il livello di corrispondenza europeo del mio titolo di studio, se ho studiato e lavorato sempre nella stessa regione, e mi sto candidando per una posizione in zona? Sono informazioni ridondanti, cioè dati non rilevanti, e quindi finiscono solo per appesantire il mio cv.
Inoltre il cv in formato europeo ha una impostazione rigida, molto legata all’ordine cronologico delle esperienze, e per questo molti trovano difficile inserire le informazioni del proprio percorso, spesso frammentario, all’interno di questo schema.

Un’ultima osservazione che possiamo fare è legata all’ordine delle varie sezioni: seguendo il cv in formato europeo finiscono in fondo alla pagina, e molte volte nella seconda pagina (a cui i selezionatori nemmeno arrivano) informazioni sempre più rilevanti. Mi riferisco alle soft skill, anche dette competenze trasversali, che sempre più spesso sono importanti quanto il percorso formativo e professionale: siete in grado di imparare cose nuove in poco tempo? Siete capaci di gestire un ritmo di lavoro elevato? Di definire le priorità? Di organizzare il vostro tempo? Siete affidabili? Ecco, queste sono tra le informazioni che un datore di lavoro vuole conoscere per prime.

Parliamo poi dello scopo che il cv deve avere: se non dobbiamo occuparci di problemi di comprensione reciproca dovuta alla differenza di lingua e cultura, è importante ricordare che il cv serve per distinguerci dagli altri candidati, e non ad appiattire il nostro profilo all’interno di una griglia preimpostata (ne abbiamo già parlato tempo fa).

Allora, quando va usato il cv in formato europeo, e perché spesso ci viene richiesto o consigliato?

Il cv formato europeo vi viene richiesto ogni volta che partecipate ad un progetto o una iniziativa promossa e finanziata dall’UE (un corso di formazione, un bando per borse lavoro, un finanziamento per una mobilità all’estero).
Questo formato è anche quello richiesto in caso di selezioni pubbliche, forse per esigenze di standardizzazione (parliamo di concorsi per enti pubblici, quindi Comune, Regione, Asur, aziende partecipate, università e simili).
Usatelo ogni volta che vi viene richiesto espressamente: inviare un cv significa presentarsi al meglio, ma sempre pensando al destinatario e alle sue preferenze. Se siete in dubbio su quale formato usare, potete anche chiedere al referente della selezione se preferisce questo formato o uno scelto da voi.

In generale, le aziende non lo preferiscono, perché gli impedisce di capire subito chi siete: il formato europeo di cv (come qualsiasi altro modello preimpostato) è impersonale perché uguale per tutti, e non vi permette di organizzare le informazioni sulla pagina mettendo in risalto le vostre specificità, a seconda del profilo per cui vi presentate e del vostro percorso.

Alcuni selezionatori invece lo preferiscono, perché trovano le informazioni organizzate secondo uno schema che già conoscono.

In conclusione, ricordate che il formato europeo di cv è uno strumento, usatelo quando è il migliore per raggiungere l’obiettivo!

Il nuovo Esame di Maturità

Vecchio Esame di maturità addio! Già da ottobre 2018 il MIUR aveva reso nota la circolare con tutte le novità introdotte dalla Riforma dell’Esame di Maturità, modificata ulteriormente dal Ministro Bussetti.

La prima importante modifica è l’abolizione della terza prova, il tanto temuto quizzone a carattere multidisciplinare che negli anni passati non ha fatto dormire sonni tranquilli ai maturandi.

Da giugno 2019 infatti le prove scritte saranno solo due: la prima prova di italiano, la seconda prova basata su due materie caratterizzanti ogni indirizzo. L’elenco di queste materie è stato pubblicato sul sito del MIUR nei giorni scorsi. Alcuni esempi: Latino e Greco al Liceo classico, Matematica e Fisica allo Scientifico, Scienze umane e Diritto ed Economia politica per il Liceo delle Scienze umane – opzione economico sociale, Discipline turistiche e aziendali e Inglese per l’Istituto tecnico per il turismo, ecc.

Per sostenere gli studenti nella loro preparazione, il MIUR ha previsto le simulazioni delle due prove scritte che si svolgeranno tra febbraio e aprile.

Altra importante novità è rappresentata dalle griglie nazionali di valutazione in base alle quali verranno corrette entrambe le prove scritte. Le griglie sono state elaborate con lo scopo di consentire alle commissioni di garantire una maggiore equità e più omogeneità nella correzione degli scritti.

Al posto della terza prova scritta è stato introdotto il TEST INVALSI, che servirà a valutare le competenze dei maturandi in italiano, matematica e inglese.

I TEST INVALSI non costituiscono però requisito per l’ammissione all’esame di maturità e il loro esito non conterà ai fini del voto finale d’esame. Verranno svolti un paio di mesi prima dello stesso; il MIUR ha già stabilito le date che vanno dal 4 al 30 marzo 2019.

Anche la prova orale subirà dei cambiamenti: la commissione proporrà ai candidati di analizzare testidocumenti, esperienze, progetti problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Nel corso del colloquio, il candidato esporrà, con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro svolte. Il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione. La commissione dovrà comunque tenere conto del percorso scolastico dell’ultimo triennio, indicato in un documento di classe stilato dai docenti interni in cui viene indicato il percorso scolastico effettivamente svolto.

Per essere ammessi all’esame occorre invece avere la sufficienza in tutte le materie, condotta compresa;è ammessa una sola insufficienza ma in questo caso il maturando viene ammesso all’esame con un numero di crediti inferiore.

Cambiano, infine,anche i punti per le prove scritte e per l’orale.

Dopo tante novità non ci resta che dare le date di svolgimento degli esami: 19 giugno (prima prova), 20 giugno (seconda prova) mentre le date degli orali sono definite dalle singole scuole.

In bocca al lupo a tutti i maturandi 2019!

Professionisti delle vacanze 2019: la fiera del lavoro stagionale

Ebbene sì, torna anche quest’anno l’evento Professionisti delle vacanze, l’ormai tradizionale appuntamento dell’Informagiovani di Ancona dedicato alle opportunità lavorative nel settore del turismo e delle vacanze organizzate.

L’edizione 2019, però, si presenta con un look completamente rinnovato. Sarà come una fiera di settore, visitabile liberamente dalla mattina fino al tardo pomeriggio. Nell’arco della giornata si potrà entrare nei locali dell’Informagiovani, partecipare agli workshop tematici tenuti dalle agenzie di animazione, parlare con i referenti delle agenzie stesse, sostenere i colloqui di selezione o soltanto dare un occhio alle presentazioni che scorreranno più volte in video.

Per l’intera giornata si alterneranno sessioni plenarie e incontri individuali con le agenzie durante i quali le stesse effettueranno le selezioni per la prossima stagione estiva o invernale.

Tra le varie proposte lavorative e formative, l’ambito del turismo e delle vacanze organizzate apre la strada a importanti opportunità.

I ragazzi avranno la possibilità (la prima per molti) di mettersi alla prova affrontando un vero colloquio di selezione con dei potenziali datori di lavoro. Questo comporta che i ragazzi partecipanti dovranno prepararsi per presentarsi al meglio alle agenzie; quindi arrivare con un curriculum vitae aggiornato e curato. Per arrivare preparati a questo momento potete fare affidamento sui sevizi, gratuiti, dell’Informagiovani, dove troverete operatori in grado di aiutarvi nella supervisione e revisione del c.v. e con consigli utili per prepararsi al colloquio di lavoro.

Lavorare in strutture turistiche offre anche la possibilità di mettersi alla prova con un lavoro retribuito e in grado di far sviluppare delle caratteristiche e competenze, utili alla propria crescita professionale e personale. Oltre ai requisiti specifici dei vari profili professionali ricercati, chi aspira a diventare animatore dovrò possedere una notevole facilità di comunicazione, un temperamento allegro, spontaneità, creatività, fantasia, capacità di resistenza, autocontrollo, flessibilità, dinamismo e capacità organizzative. L’unico requisito comune a tutti i profili è la maggiore età entro giugno 2019.

Saranno le agenzie stesse a spiegare, durante gli workshop, quali sono i trucchi del mestiere e le tecniche principali utilizzate durante l’animazione: un modo divertente e interattivo per vedere realmente quello che può fare un animatore.

Le agenzie avranno quindi la possibilità di incontrare ragazzi e ragazze potenzialmente interessati ed effettuare le selezioni nella zona di Ancona e dintorni.

Professionisti delle vacanze si terrà giovedì 21 febbraio ore 10.30 – 18.30 nei locali dell’Informagiovani di Ancona, in piazza Roma.

La partecipazione è gratuita ma è necessaria l’iscrizione a questo link: informagiovaniancona/professionistivacanze

Potete scegliere a quale parte della giornata volete partecipare, se il mattino o il pomeriggio o giornata intera.

Se siete interessati a cercare un lavoro per la stagione estiva non perdete questa occasione!

Norway Calling, al lavoro in Norvegia!

Sapevate che la Norvegia è la patria del ventottenne campione mondiale di scacchi Magnus Carlsen, del famoso pittore Edvard Munch e di Ada Hegerberg, la prima ragazza che ha vinto il Pallone d’Oro come miglior giocatrice di calcio?
E che Roald Dahl, il creatore de “La Fabbrica di Cioccolato” e altre famosissime storie per ragazzi, è di origine norvegese?

La Norvegia, paese di vichinghi e di Sami, di grandi sciatori ed esploratori, ha molto più che sport invernali da offrire!
Pur non essendo un paese membro dell’UE, la Norvegia fa parte dello Spazio Economico Europeo dal 1994 ed è tra i paesi che rientrano nell’area Schengen.
Oggi è un paese con uno stile di vita attento al work-life balance, cioè ad un adeguato bilanciamento tra i tempi di vita e lavoro, e consapevole dell’importanza del tempo libero.
Tra i settori che impiegano grandi numeri di lavoratori, oltre all’industria legata al petrolio e alle costruzioni, ci sono il settore sanitario, la pesca e il turismo.

Proprio nel turismo e nella ristorazione ci sono opportunità per gli italiani, tanto che grazie alla rete Eures è stato organizzato “Norway Calling” un tour di informazione e reclutamento in Italia, con una data nelle Marche (il 31 gennaio) e una in Emilia Romagna, a Bologna (il 29 gennaio).

Le figure ricercate da alberghi e ristoranti norvegesi sono chef, cuochi, pizzaioli, gelatai, camerieri, receptionist, con titolo di studio ed esperienza. Molto importante, come ripetiamo sempre, è la conoscenza dell’inglese, almeno a livello intermedio, per poter interagire efficacemente sul posto di lavoro ma anche per la sopravvivenza quotidiana in un paese estero.

Attenzione però che la partecipazione all’incontro è possibile solo se inviate il vostro cv e venite invitati! La candidatura può essere inviata per email entro il 20 gennaio, quindi se volete provare a candidarvi o comunque andare a scoprire quali sono le opportunità offerte e le condizioni di lavoro, dovete veramente affrettarvi.

Sul portale Eures Marche trovate tutti i dettagli relativi alle figure ricercate e ai profili richiesti, alle modalità di invio del cv e di partecipazione alle giornate “Norway Calling”.

Nel frattempo, per saperne di più sulla Norvegia e su come andare a vivere e lavorare là, lo strumento più facile e affidabile da usare è il portale Work in Norway, gestito direttamente da tutti i servizi nazionali norvegesi dedicati al lavoro e all’immigrazione. Qui troverete tutte le informazioni e le indicazioni necessarie su documenti da preparare, registrazioni per l’accesso ai servizi pubblici, condizioni di lavoro, diritti, vita e famiglia in Norvegia.

E se volete conoscere più da vicino la vita che potrebbe aspettarvi in Norvegia anche dal punto di vista culturale e sociale, il sito Life in Norway offre news, informazioni su sport, musica, storia del paese, e segnala blog di expat che ne parlano, dal punto di vista di persone che hanno già fatto il percorso a cui state pensando voi (anche in podcast)!

Buona esplorazione!

L’Informagiovani non è il centro per l’impiego

Ogni giorno l’Informagiovani di Ancona viene contattato da utenti che vi si rivolgono pensando di parlare con il Centro per l’Impiego. Probabilmente agli occhi dei non addetti ai lavori questi servizi sembrano uguali ma nella pratica così non è.

Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza.

Sia i Centri per l’impiego sia gli Informagiovani sono servizi per il lavoro ma differenti sono sia l’origine di questi servizi sia le modalità con le quali operano.

I Centri per l’Impiego sono uffici pubblici, attualmente gestiti dalle Regioni, che offrono servizi ai cittadini e alle imprese. Sono stati istituiti con il D.Lgs 469/97 che ha abolito gli Uffici di collocamento e ha assegnato ai Centri per l’impiego una serie di funzioni e attività: informazione e orientamento, incrocio domanda e offerta di lavoro, supporto per la gestione di pratiche burocratiche.

Attualmente, però, i centri per l’impiego svolgono soprattutto attività amministrativa: gestiscono l’elenco anagrafico dei lavoratori, nel quale viene registrata la storia lavorativa (compresi i periodi di disoccupazione) di ogni persona che ha domicilio nel territorio di competenza del Centro per l’impiego; si occupano dell’ iscrizione alle liste di mobilità e dell’iscrizione agli elenchi e graduatorie delle categorie protette; registrano le assunzioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro presso aziende private e Enti pubblici.

Iscriversi al Centro per l’impiego oggi è diventato una questione più che altro burocratica, nel senso che è necessario iscriversi per sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), con la quale si ottiene lo stato di disoccupazione, ossia il riconoscimento formale del proprio stato di disoccupato. Questo è un documento amministrativo che vi consentirà di richiedere l’esenzione dal ticket sanitario, l’indennità di disoccupazione (Naspi) se ricorrono i presupposti di legge, di godere delle agevolazioni per le assunzioni di disoccupati e giovani inoccupati, e di partecipare a bandi della Pubblica Amministrazione che richiedono il requisito dello stato di disoccupazione (corsi FSE, iscrizione a Garanzia Giovani, borse lavoro, ecc…). L’ottenimento dello stato di disoccupazione comporta la necessità periodica (ora diventata annuale) di confermare tale stato e la disponibilità al lavoro.

Non basta però essere iscritti al Centro per l’impiego per trovare lavoro; occorre attivarsi nella ricerca, quindi cercare offerte di lavoro attinenti al proprio profilo professionale. I Centri per l’impiego pubblicano sui loro siti le offerte che passano tramite il loro canale ma come potete immaginare queste non sono tutte. Quelle relative ai CIOF delle Marche le troverete a questo link.

Altre offerte di lavoro si possono trovare rivolgendosi ad altri servizi per il lavoro tra i quali gli Informagiovani. Questi sono servizi pubblici, in genere comunali, nati con l’obiettivo di fornire informazioni ai giovani ma allo stato attuale la fascia d’età degli utenti si è notevolmente spostata in avanti.

Questo in linea generale, perché poi ogni ufficio Informagiovani si connota in maniera specifica per alcuni servizi rispetto ad altri.

L’Informagiovani di Ancona nel corso degli anni ha sviluppato una serie di servizi che vanno oltre la semplice informazione, offrendo infatti consulenza e orientamento su vari settori: lavoro, formazione, estero, casa, sociale e tempo libero.

In questa sede mi preme evidenziare le attività e i servizi che l’Informagiovani di Ancona offre nel settore lavoro: dalla messa a disposizione delle offerte di lavoro sia in forma cartacea che on line alla pagina dedicata, al servizio di revisione e consulenza del curriculum vitae, ai servizi di orientamento nella ricerca attiva del lavoro, al servizio di banca dati lavoro, un servizio di incrocio domanda – offerta di lavoro di cui possono usufruire sia le persone in cerca di lavoro sia le aziende in cerca di lavoratori.

Tutti possono accedere e usufruire in maniera gratuita dei servizi dell’Informagiovani che vengono erogati con lo scopo prioritario di rendere gli utenti AUTONOMI nella ricerca del loro percorso professionale, formativo, personale.

Gli operatori dell’Informagiovani “non trovano il lavoro” ma danno le basi per muoversi in maniera autonoma nella ricerca dello stesso. Nessuno può cercare e trovare al tuo posto il lavoro a te più adatto, solo tu puoi farlo partendo sicuramente da un buon orientamento.

Se volete saperne di più potete venire a trovarci nei nostri orari di apertura; troverete operatori pronti a consigliarvi varie strade e opportunità.

Tirocini all’estero di gennaio

Ecco come cominciare bene il 2019, cercando una buona occasione per fare un tirocinio all’estero professionalizzante e utile per il nostro profilo e per il nostro futuro.

Questo mese ci sono opportunità per molti profili diversi, buona ricerca!

Per studenti di ingegneria e materie scientifiche – Programma Vulcanus in Giappone presso aziende – Giappone
Durata: 12 mesi a partire da settembre 2019
Requisiti: studenti al 4 anno o al penultimo di studi
Retribuzione: gli studenti selezionati ricevono una borsa di 1.900.000 yen per la copertura dei costi di viaggio, vitto e spese simili; il corso di lingua giapponese e l’alloggio sono gratuiti e inclusi nel programma
Scadenza: 20 gennaio

Per laureati in ingegneria elettronica o informatica – Tirocini presso Eurocontrol – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi
Requisiti: conoscenza del linguaggio MATLAB o C, Neural Network, ottima conoscenza dell’inglese
Retribuzione: 900 euro mensili
Scadenza: 13 gennaio

Per laureati e studenti – Tirocini alla Corte dei Conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4, o 5 mesi, a partire da maggio 2019
Requisiti: laureati o studenti che abbiano completato almeno 4 semestri di studio, interessati a una formazione pratica in uno dei settori d’attività della Corte dei Conti; conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’UE e buona conoscenza di almeno un’altra lingua ufficiale UE
Prevista una retribuzione (1350 euro mensili) o meno, a seconda della disponibilità di bilancio della Corte dei Conti
Scadenza: 31 gennaio

Per laureati – Tirocini presso la Commissione Europea (settore amministrativo) – Bruxelles (Belgio)
Durata: 5 mesi, a partire da ottobre 2019
Requisiti: laurea e ottima conoscenza di almeno due lingue ufficiali dell’UE, una delle quali dovrà essere inglese, francese o tedesco
Retribuzione: è prevista una borsa di circa 1.176 euro mensili e il rimborso delle spese di viaggio. Viene inoltre offerta un’assicurazione sanitaria e per gli incidenti. I tirocinanti disabili riceveranno un supplemento alla borsa.
Scadenza: 4 febbraio (dal 10 gennaio)

Per diplomati o qualificati settore alberghiero – tirocinio orientativo programma Vogtland – Germania
Durata: 10 giorni
Requisiti: cittadinanza italiana o europea, qualifica o esperienza di almeno 3 anni nel settore alberghiero e ristorazione; tirocini orientativi per programma di inserimento lavorativo in Germania con Eurocultura-InGermania
Retribuzione: non specificata
Scadenza: 16 gennaio

Per studenti universitari – EAC European Astronaut Centre– Colonia (DE)
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: studi attinenti al settore e al dipartimento scelto
Retribuzione: previsto un rimborso spese di 600 euro
Scadenza: le candidature vengono accettate durante tutto l’anno

Per laureati e dottorandi – Tirocini presso la Banca Centrale Europea – Francoforte (Germania)
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: studi in economia, statistica, finanza, scienze informatiche, matematica o simili; conoscenza dei linguaggi MATLAB o Stata; buona conoscenza dell’inglese
Scadenza: 14 gennaio

Per laureati o laureandi – KYC Trainee e Procurement Trainee presso Banca europea degli investimenti – Lussemburgo
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea o studi universitari attinenti all’area di impiego, buona conoscenza dell’inglese, capacità analitiche
Retribuzione: è previsto un rimborso mensile a copertura delle spese
Scadenza: 18 e 29 gennaio

Per studenti o laureati – Development of CMS presso Europol – L’Aia (Olanda)
Durata: tra 3 e 6 mesi
Requisiti: studi attinenti alla posizione (computer science, software engineer, information retrieval, web development), conoscenza di JavaScript, HTML, CSS, esperienza in sviluppo web app, conoscenza dei linguaggi Python, Ruby e Java, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: previsto un contributo per le spese di 800 euro mensili
Scadenza 27 gennaio

 

Prepariamo il nuovo anno, e salutiamo il 2018!

Siamo a dicembre e oltre a guardare a quanto abbiamo fatto durante i mesi scorsi è il momento per proiettarci in avanti al nuovo anno che sta arrivando.

A dicembre di solito si fa il bilancio di quanto fatto, possibilmente ricordandoci di quali erano gli obiettivi che ci eravamo dati (i famosi buoni propositi per l’anno nuovo!). Non sappiamo se siamo riusciti a fare meglio dell’anno precedente in quanto a informazione, orientamento e promozione delle opportunità europee per i giovani, ma possiamo dare alcune cifre che ci danno un’idea del lavoro svolto.

Nel 2018 abbiamo organizzato 11 eventi dedicati all’estero, per farvi conoscere le varie opportunità (studiare, svolgere tirocini, lavorare nel settore sanitario, fare pratica per avviare una impresa, ospitare uno studente straniero, svolgere all’estero il Servizio Civile, fare volontariato) e per farvi ascoltare testimonianze di chi ha viaggiato. Un centinaio di ragazzi e ragazze sono stati seguiti singolarmente nella ricerca dell’opportunità che cercavano, per capire come fare ad andare a studiare nel paese estero scelto, come candidarsi per un lavoro in un altro paese o come trovare una posizione di au pair, un volontariato estivo, un corso di lingua in una vacanza lavoro.
Abbiamo visto crescere il numero di voi che si è iscritto ai nostri due canali di informazione sulle opportunità europee (WhatsApp e Telegram) e i like alla nostra pagina FB Eurodesk Ancona.
Abbiamo partecipato agli Erasmus Days di ottobre, e alla formazione dedicata ai punti locali Eurodesk a Bruxelles, per rimanere sempre aggiornati su quello che c’è di nuovo per i giovani in Europa, e confrontarci con i colleghi europei per migliorare quello che stiamo facendo (fino al 9 gennaio tutti i ragazzi e le ragazze tra i 13 e i 35 anni possono aiutarci a capire come migliorare ancora rispondendo al sondaggio Eurodesk).

Poi siamo già pronti ad affrontare il 2019 con entusiasmo e nuove proposte per farvi conoscere tutto il meglio dell’Europa, e cominceremo l’anno con una buona notizia, che ci riguarda tutti molto da vicino: anche per il prossimo anno l’Informagiovani del Comune di Ancona ha aderito alla rete Eurodesk Italy e sarà Agenzia Locale!
Potremo così continuare a supportare i vostri progetti e i vostri sogni di partecipare (o organizzare) una esperienza all’estero, con informazioni personalizzate, orientamento e promozione delle migliori possibilità da cogliere!

Nel frattempo queste sono le ultime novità nel settore Europa e giovani: è stato da poco pubblicato l’Invito a presentare proposte del Corpo europeo di Solidarietà, con un budget di più di 96 milioni di euro, che permetterà a circa 100.000 giovani tra il 2019 e il 2020 di partecipare a esperienze finanziate di tirocinio, lavoro o volontariato in tanti progetti di solidarietà, in Italia e in Europa. L’invito è aperto anche a organizzazioni locali che vogliano promuovere attività sul territorio in cui operano e accogliere volontari da altri paesi.
Dal mese scorso è aperto anche l’Invito a presentare proposte Erasmus+ 2019, con le prime scadenze a febbraio: il programma supporta e finanzia progetti di mobilità ai fini di apprendimento per studenti, docenti, giovani e chi lavora con loro.

Per il prossimo anno continueremo a segnalarvi mensilmente le possibilità di fare tirocini all’estero per studenti e laureati, e a informarvi di sempre nuove occasioni attraverso i nostri canali WhatsApp , Telegram e Facebook. Abbiamo già in programma nuovi eventi e siamo determinati a migliorare la qualità della nostra promozione per poter raggiungere tutti i giovani destinatari delle nostre iniziative.
Per il 2019 abbiamo come obiettivo anche partecipare di più ad eventi esterni, quindi non esitate a invitarci!

Last but not least (come si dice nei migliori show), è il momento di fare a tutti voi i migliori auguri per queste feste e per il nuovo anno che sta per cominciare, e di ringraziarvi per averci seguito fino a qui: speriamo di rimanere in contatto anche in futuro e di proporre iniziative sempre interessanti (ci stiamo già lavorando)!

Vacanze e compiti: esigenze conciliabili?

Le vacanze di Natale sono ormai alle porte e tutti gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, pensano già a come trascorrere le lunghe giornate di vacanza.

Per i giovani studenti il periodo delle vacanze di Natale significa relax e svago, per le loro famiglie significa potersi godere finalmente i propri figli, liberi dagli impegni scolastici e da quelli extra, dato che anche tutte le altre attività, sportive e ricreative o culturali, concedono una pausa in questo periodo.

Dopo i primi tre mesi di scuola, che in genere sono quelli che richiedono maggiore energia da parte degli studenti, la pausa natalizia ha il significato di far riacquistare ai ragazzi le forze per affrontare la seconda parte dell’anno scolastico, far trascorrere più tempo con i propri familiari e amici e allo stesso tempo anche divertirsi e coltivare la propria crescita personale.

A favorire queste esigenze di svago, relax e riavvicinamento familiare sembra indirizzata la circolare del Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, inviata nei giorni scorsi alle scuole con la quale invita gli insegnanti a limitare l’assegnazione di compiti per le vacanze di Natale.

Come è facile da immaginare la richiesta del Ministro ha suscitato subito molteplici polemiche da parte dei c.d. pro-compiti per le vacanze.

Come si suol dire: la ragione sta sempre a metà. Gli studenti hanno sicuramente bisogno di staccare e rallentare i ritmi scolastici e rilassarsi ma questo non è necessariamente in contrasto con lo svolgimento di qualche compito assegnato per le vacanze.

Infatti a parte i primi giorni di vacanza, quando tutti gli studenti sono al settimo cielo per potersi concedere finalmente la meritata pausa, poi anche loro stessi tendono ad annoiarsi.

Le giornate senza scuola sono decisamente lunghe e quindi basterebbe organizzarsi in maniera ragionevole per essere in grado sia di fare qualche compito sia di dedicarsi ad altre attività di proprio interesse.

Anche questo è un modo per diventare autonomi e imparare a organizzarsi, qualità e doti utili nella vita di tutti i giorni e in quella professionale.

I compiti mantengono in esercizio la mente, aiutano a consolidare i concetti ma questo non contrasta con la possibilità di esercitare le proprie conoscenze magari visitando delle città culturali oppure andando a vedere dei musei, delle mostre o ancora dedicare qualche ora alla visione di un buon film, all’ascolto di un concerto, alla lettura di un buon libro, ….

In ogni città c’è un ricca varietà di iniziative culturali e non solo per allietare le nostre e le vostre giornate; per Ancona il programma degli eventi è scaricabile qui.

Non mi resta che augurarvi Buon Natale e buone feste.

Tirocini all’estero di dicembre

Le feste si avvicinano ma non è ancora tempo di rilassarsi!
Questo è il momento per programmare un tirocinio per il prossimo anno, sia che siate studenti, laureandi o neolaureati. Ecco alcune possibilità di tirocini da cogliere nei prossimi giorni:

Per laureati – Internship SGHSI – Smart Grid and Smart Home Interoperability presso JRC- European Joint Research Centre – Petten (Olanda)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea in ingegneria, fisica, scienze applicate, informatica e simili, conoscenza dell’inglese scritto e parlato a livello B2, conoscenza base di scripting, linguaggi di programmazione (es. Python, YAML, JavaScript), sviluppo (CSS, HTML), database, networks, protocolli informatici
Retribuzione: 25% della retribuzione di un funzionario AD5/1
Scadenza: 7 gennaio

Per laureati – Internship SciArt presso JRC- European Joint Research Centre – Ispra (Italia)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea in materie umanistiche (Storia dell’arte, Scienze museali, e simili), per collaborazione all’organizzazione del Resonances Festival 2019, conoscenza dell’inglese scritto e parlato a livello B2, buone capacità analitiche e di problem solving
Retribuzione: 25% della retribuzione di un funzionario AD5/1
Scadenza: 20 dicembre

Per studenti – KPMG Summer Internship programme 2019 – Irlanda
Durata: da 3 a 10 settimane
Requisiti: essere studenti di facoltà economiche e finanziarie, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: non prevista
Scadenza: non specificata

Per studenti – Campus Internship 2018/2019 azienda DOW – Terneuzen (Paesi Bassi) e altre sedi
Durata: da concordare
Requisiti: essere studenti di fisica, scienze dei materiali, ingegneria chimica, matematica o computer science, e simili; buona conoscenza della lingua inglese
Retribuzione e scadenza : non specificate

Per laureati, dipartimenti vari – tirocini presso ACER – Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia – Lubiana (Slovenia)
Durata: 6 mesi (con inizio a marzo o a settembre)
Requisiti: laurea attinente al dipartimento scelto, livello B2 della seconda lingua
Retribuzione: 500 euro mensili più abbonamento trasporto locale
Scadenza: non c’è scadenza per la candidatura

Per laureati e studenti – Tirocini alla Corte dei Conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4, o 5 mesi, a partire da maggio 2019
Requisiti: laureati o studenti che abbiano completato almeno 4 semestri di studio; interessati a una formazione pratica attinente ad uno dei settori d’attività della Corte dei Conti; conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’Unione Europea e una conoscenza soddisfacente di almeno un’altra lingua ufficiale
Prevista una retribuzione (1120 euro mensili) o meno, a seconda della disponibilità di bilancio.
Scadenza: 31 gennaio

Per studenti e laureati – tirocini presso ERA – EU Agency for Railways – Valenciennes (Francia)
Durata: da 3 a 5 mesi con inizio a marzo (per laureati)
Requisiti: laurea attinente, ottima conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua comunitaria (laureati)
Retribuzione: 1.200 euro mensili e rimborso viaggio (per i laureati)
Scadenza: 6 gennaio per laureati, non specificata per studenti

 

Per chi non avesse trovato la sua opportunità perfetta, è possibile ricevere indicazioni personalizzate scrivendo a europa@informagiovaniancona.com. Vi ricordo anche che potete ricevere aggiornamenti sulle opportunità europee via Whatsapp inviando un messaggio con scritto Newseuropa al numero 3460042917.

Scuola: è tempo di iscrizioni

Come ormai da qualche anno, le iscrizioni al primo anno delle scuole di ogni ordine e grado, ad eccezione delle scuole dell’infanzia, devono essere effettuate on line, così come quelle ai corsi dei centri di formazione professionale delle Regioni che hanno aderito al sistema (tra le quali ci sono anche le Marche).

Come sempre l’iscrizione on line è obbligatoria per le scuole statali mentre rimane facoltativa per quelle paritarie.

Ma quest’anno c’è una novità: il periodo delle iscrizioni è stato anticipato. Le iscrizioni per l’a.s. 2018/2019 saranno infatti aperte dalle 8.00 del 7 gennaio alle 20.00 del 31 gennaio 2019. Ma già a partire dalle 9.00 del 27 dicembre 2018 si potrà accedere alla fase di registrazione su www.iscrizioni.istruzione.it.

Le domande di iscrizione, però, non sono vincolanti e quindi le famiglie possono chiedere il trasferimento a un altro indirizzo di studio o a un’altra scuola entro l’inizio della scuola o nei primi mesi del nuovo anno scolastico.

Un’altra interessante novità riguarda l’app Scuola in Chiaro grazie alla quale tutte le famiglie potranno scaricare facilmente sul loro tablet o telefonino le informazioni relative agli istituti di loro interesse attraverso QR code che saranno resi disponibili sui siti delle scuole o nel corso degli open day che si stanno svolgendo in tutta Italia per la presentazione dell’offerta formativa.

La procedura online prevede alcuni passaggi.

In primo luogo occorre registrarsi sul sito del MIUR (a partire dal 27 dicembre) per ottenere le credenziali di accesso; chi è già in possesso di un’identità digitale SPID non deve fare la registrazione e potrà accedere direttamente al servizio per le iscrizioni.

Ottenute le credenziali, si procederà con la compilazione on line della domanda di iscrizione e con l’invio della stessa alle scuole scelte (dal 7 al 31 gennaio). Nella domanda, infatti, è possibile indicare, in ordine di preferenza, fino a tre scuole di interesse.

Segue poi una terza fase in cui le famiglie vengono aggiornate sullo stato di avanzamento della domanda e l’eventuale accettazione da parte della scuola.

In caso di eccessive domande per una stessa scuola, verranno applicati i criteri di scelta stabiliti dal MIUR, tra i quali non rientra la precedenza temporale in base all’ordine di arrivo delle domande. Quindi avete tutto il tempo per prendere informazioni sulle varie scuole e sui vari indirizzi esistenti.

Se avete ancora qualche perplessità sulla scelta della scuola, all’Informagiovani potete trovare operatori pronti a fornirvi chiarimenti e a orientarvi nella scelta.

IEC International Experience Canada – Working Holiday 2019

Il Canada è un paese immenso, relativamente poco popolato (rispetto all’Europa) e caratterizzato da un marcato  multiculturalismo, e ad oggi si conferma come uno dei paesi più accoglienti e aperti a persone provenienti da altre parti del mondo.
Questo non significa naturalmente che l’ingresso in Canada avvenga senza regole, ma ci sono possibilità offerte a chi è interessato a questo paese come destinazione per una esperienza di viaggio e lavoro, attraverso i programmi dell’IEC International Experience Canada.

Per i giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliono trascorrere fino a un anno in Canada per esplorare il paese e lavorare per mantenersi c’è il programma di vacanza lavoro IEC – International Experience Canada, che anche quest’anno mette a disposizione 1000 visti vacanza lavoro per gli italiani.

Il programma è cambiato dal 2016, in particolare nella modalità di domanda di visto.

Per il 2019 il procedimento è lo stesso: una volta verificata la propria idoneità a partecipare (in base alla nazionalità, età, condizione familiare, formazione) compilando un semplice questionario online, si procede a creare un proprio profilo sul portale ufficiale e si viene inseriti in un bacino (pool) di potenziali destinatari del visto.
Solo quando si riceve l’invito si può effettivamente fare domanda per il visto vero e proprio: a quel punto ci sono 10 giorni per accettare l’invito, e 20 giorni dopo aver accettato per fare domanda di visto, sempre attraverso il portale.

Questo è il momento di pagare il fee, la quota richiesta (intorno a 150 dollari canadesi) e inserire i documenti per dimostrare ciò che abbiamo dichiarato quando abbiamo creato il profilo.
Durante l’anno ci sono più tornate di inviti, le rounds of invitations: è possibile rifiutare l’invito e rimanere iscritti nella pool per tutta la durata della sua validità (circa un anno) per poter essere invitati di nuovo in una tornata successiva.

Che cosa fare mentre aspettate l’invito?
passaporto: è opportuno farlo al più presto se non lo avete già, o se la scadenza del passaporto non copre tutta la durata della vostra possibile permanenza in Canada
– preparate il cv, o resume, per cercare contatti e inviare candidature di lavoro (per la ricerca partite da qui)

Fate attenzione a non acquistare biglietti aerei e assicurazioni sanitarie prima di aver ricevuto l’approvazione della domanda di visto, e a non impegnarvi ancora con un possibile datore di lavoro o affittuario. Non lasciate impieghi o corsi di studio già intrapresi prima di avere la certezza di partire, non è ancora il momento!
La possibilità di iscriversi al programma per il 2019 è stata aperta il 4 dicembre, se vi interessa il Canada è il momento di candidarsi!

Dovremmo uscire da Facebook?

Quello che scrivo oggi lo raccolgo da una suggestione condivisa da Luca Conti, un esperto di media digitali, marketing e nuovi orizzonti della comunicazione on-line (che ho la fortuna di avere anche come amico). L’altro giorno Luca ha condiviso un articolo del New York Times il cui titolo aveva questa domanda: “Hai il dovere morale di abbandonare Facebook?“. Non è la prima volta che si leggono cose che riguardano il social network blu (è diventato talmente presente e nominato che la ricerca dei sinonimi per chiamarlo è quasi leziosa), ma stavolta il giornalista americano propone un tema meno pratico e più legato al nostro stile di vita, a quello che decidiamo di fare della nostra vita e all’idea che abbiamo del mondo in cui vogliamo vivere.

Una prospettiva interessante perché, credo, mai come in questa epoca l’evoluzione tecnologica è talmente veloce, pervasiva e per certi versi incomprensibile che non è più questione che ci sta cambiando la vita nel modo di fare le cose, nella pratica. In un un tempo poco più lungo dell’immediato, mai come in altre epoche, la tecnologia sta cambiando il nostro modo di pensare, ragionare, immaginare e costruire il nostro futuro. L’articolo del NYT pone l’accento sul fatto che Facebook, da questo punto di vista, gioca un ruolo importante: raccoglie circa 2 miliardi di iscritti, le persone ci trascorrono (noi ci trascorriamo) un sacco di tempo, lo utilizziamo come fonte di informazione (lo abbiamo sostituito ai giornali, non vi pare?). Ma come lo gioca questo ruolo?

Secondo il filosofo ce ha scritto l’articolo del NYT decisamente male. Facebook è stato usato (o, forse, per come la si può intendere, si è fatto usare) per fare propagande politiche che sminuiscono il valore della democrazia (in tutti quei casi in cui questo social media è diventato un canale di diffusione anche di voci razziste o sessiste per esempio), è stato usato (si è fatto usare) per diffondere l’odio tra le persone (il cyberbullismo vi dice niente?), è stato usato (o si è fatto usare) per divulgare notizie false o culture che rimettono in discussione studi scientifici o elementari conoscenze di base (in primis nel campo della salute). La prima osservazione che viene in mente é: ma Facebook che c’entra? Sono le persone che sbagliano e utilizzano il media in modo sbagliato. In parte questo è vero, manca l’educazione all’utilizzo. In aula ultimamente faccio questo esempio: ho fatto lo scout e avevo, anche in tenera età, sempre con me un coltellino svizzero; non mi è mai venuto in mente di utilizzarlo per offendere qualcuno grazie al fatto che ho avuto un contenitore (lo scoutismo) che mi ha insegnato come utilizzarlo senza offendere. Non voglio esagerare dicendo che FB è un’arma, ma se è vero che può essere utilizzato in maniera pericolosa, è altrettanto vero che non c’è nessun contenitore “culturale” che ne insegni l’uso corretto (non solo come principi ma anche come tecniche). D’altro canto però non credo che Facebook possa legittimamente sentirsi senza colpe, soprattutto perché ci ha costruito un business. Ancora una volta, non voglio esagerare ma, sinceramente, è credibile che i produttori di armi non abbiano nessun ruolo sullo sviluppo delle guerre?

Chiaramente la faccenda con Facebook non è così drammatica, non è una guerra insomma. E capisco anche che è un ragionamento comprensibile quello di chi afferma che “ma io lo uso solo per postare le foto dei miei gatti o di quello che mangio”. Però la semplice fruizione del mezzo dovrebbe comunque farci sentire qualche responsabilità: siamo comunque dentro, condizioniamo altri ad entrarci, siamo “dati” che alimentano il business, possiamo essere utilizzati per fare esperimenti (digitali chiaramente). Tutto questo forse dovrebbe farci sorgere qualche domanda sulla nostra permanenza su Facebook. Personalmente me la sono posta e, unitamente alle analisi profonde sul senso dell’iscrizione a Facebook, mi sono chiesto anche che tipo di vantaggio (pratico e intellettuale) possa avere rimanere lì dentro. La mia risposta è che i vantaggi sono davvero pochi e, piano piano, nella mia personalissima scala valoriale sono superati da una serie di altri svantaggi (come quello di perdere tempo togliendolo non tanto al lavoro quanto ad attività, come lo sport e la lettura, che mi fanno sentire meglio). E voi, ve la siete fatta una domanda? E che risposta avete da condividere?

 

Torna DiscoverEU!

Vi ricordate DiscoverEU, l’iniziativa della Commissione europea che ha permesso a migliaia di diciottenni di viaggiare gratis in treno per l’Europa?
La buona notizia è che ci sono altri pass Interrail disponibili per la prossima primavera ed estate!
I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato e vinto il pass a giugno sono stati 15.000, sono diventati Ambasciatori DiscoverEU e qui trovate le immagini dei loro favolosi viaggi.

Domani avete una seconda possibilità di partecipare: dalle ore 12 di giovedì 29 novembre alle ore 12 di martedì 11 dicembre, almeno altri 12 000 giovani avranno la possibilità di vincere il pass per viaggiare in tutta Europa.

Il pass è per viaggi in treno o, dove non sarà possibile, in bus o altri mezzi, così da poter attraversare i vari paesi, e ammirare i cambiamenti di paesaggio mentre si va di città in città.
Per dare la possibilità ai tutti di partecipare, il biglietto permette di prendere anche altri mezzi di trasporto, come autobus e traghetti. In casi eccezionali e quando non sono disponibili altri mezzi, si potrà anche prendere l’aereo, soprattutto nel caso in cui i partecipanti vivono in zone isolate o sulle isole.

Il 2018 è anche anno europeo del patrimonio culturale: ne siamo circondati ogni giorno e spesso nemmeno ce ne accorgiamo, ma la ricchezza di cui godiamo è infinita e ha forme diverse: città, festival, natura, storia e arte sono sparsi ad ogni angolo d’Europa!
Potresti andare a visitare la Capitale europea della cultura (sai quali due città sono le Capitali della cultura quest’anno?), partecipare ad un festival musicale o teatrale, o ad altri spettacoli. O magari andare a visitare quel famosissimo museo di cui tutti parlano e che finora non hai avuto occasione di vedere.
Approfitta della possibilità di circolare per l’Unione in tutta libertà, capire meglio la diversità dell’Europa, apprezzarne la ricchezza culturale, fare nuove amicizie e, soprattutto, scoprire qualcosa di nuovo su te stesso!

Ecco i dettagli dell’iniziativa:
– non possono partecipare i ragazzi e le ragazze che hanno già vinto un pass a giugno;
puoi partecipare solo se hai 18 anni al 31 dicembre 2018, devi quindi essere nato tra il 1° gennaio 2000 (incluso) e il 31 dicembre 2000 (incluso);
– devi avere la cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione europea al momento della decisione di aggiudicazione dei pass Interrail (prevista per metà gennaio 2019);
devi avere un documento di identità valido (passaporto o carta di identità), per poter inserire il numero nel modulo di domanda online.

Per partecipare, a partire da domani alle 12 dovrai andare sul sito DiscoverEU e cliccare su Partecipa, fornire i tuoi dati personali e informazioni su come ti preparerai per il viaggio. Dovrai rispondere a 5 domande di un quiz a risposta multipla sulla cultura europea e la sua diversità, e sulle iniziative dell’UE per i giovani.
Ecco alcuni siti per conoscerle tutte!
Portale europeo dei giovani, Portale dei giovani, Eurodesk il punto d’incontro dei giovani con l’Europa

Se vuoi viaggiare in gruppo, quando compili la domanda, puoi invitare altre 4 persone: una volta compilato il modulo di domanda, dovrai rispondere al quiz e alla domanda di spareggio. Sullo schermo comparirà un codice che deve essere comunicato agli altri membri del gruppo e gli permetterà di registrarsi sul Portale europeo per i giovani e di inserire i loro dati personali. Tutti i membri del gruppo devono avere 18 anni.

Se sei selezionato, ecco cosa potrai fare:
– partire da un paese Stato membro dell’Unione europea;
– programmare un viaggio di almeno 1 giorno e al massimo 30 giorni;
viaggiare tra il 15 aprile 2019 e il 31 ottobre 2019;
– andare in almeno un paese straniero che sia un paese membro dell’Unione europea;
– diventare anche tu ambasciatore DiscoverEU.
Per chi ha esigenze particolari saranno forniti informazioni e consigli, e potrebbero essere coperte le spese di assistenza speciale (persona di accompagnamento, cane per partecipanti ipovedenti, ecc.).

Mancano poche ore, siete pronti a vincere questa grande avventura?? 🙂

Ohana meetup, come cambiare il mondo (del lavoro)

Quante volte avete (abbiamo) pensato che la situazione lavorativa in cui ci troviamo non è quella che speravamo? Quante volte vi siete (siamo) detti: “bisogna fare qualcosa?” Quante volte poi, alla fine, avete davvero fatto qualcosa? Non so che idea ha chi legge questo post, ma io credo che cambiare qualcosa la prima mossa spesso è quella di cambiare un po’ noi stessi. Non vorrei che questo risultasse un invito mistico ad una vita più rilassata, spirituale eccetera eccetera. Sono convinto invece che molto spesso quando qualcosa non ci piace siamo portati a trovare un “colpevole” (alibi direbbe qualcuno) per sentirci meno costretti a dover fare qualcosa. Non vi pare?

Il passaggio successivo, quello in cui decidiamo di non darci degli alibi, è quello di trovare delle soluzioni e la cosa spesso è difficile. Anche perché in alcuni casi la soluzione non è che la possiamo trovare autonomamente o in breve tempo. faccio un esempio. Una questione che secondo me riguarda una gran parte di chi lavora (ma anche di chi il lavoro lo sta cercando) è che gli stipendi, in media, in Italia sono piuttosto bassi (anche in relativamente al costo della vita). Quindi se ho questo problema è chiaro che il primo istinto è quello di imprecare contro imprenditori, governo, sindacati e quanto altro mi viene in mente per cercare un colpevole (fase uno: l’alibi). Fase due: in un momento di riflessione, pensiamo se possiamo fare qualcosa… panico! In realtà su questo aspetto, da soli, forse possiamo fare ben poco. Credo invece che abbiamo una risposta anche a una situazione del genere: possiamo parlare, confrontarci e cercare soluzioni con altri. Sembra una stupidaggine ma non lo è affatto.

Con questo metodo, che potrei definire forse partecipativo, nei secoli scorsi sono nate nazioni, partiti politici, organizzazioni che si occupano di temi universali e anche aziende di successo. Con lo stesso metodo della partecipazione e del confronto ogni giorno ci sono persone che cercano di affrontare questioni pratiche, minime (se ci pensate, non si utilizzano confronto e partecipazione anche quando si decide chi prende l’automobile per andare a mangiare la pizza o fare la gita?). Lo facciamo probabilmente anche tutti noi in famiglia, piccola o grande che sia, quando le scelte da fare non sono così scontate. Quello che vi propongo oggi è di prendere in considerazione il metodo della partecipazione e del confronto anche per un tema grande e importante come quello di cambiare il mondo del lavoro. E di farlo dentro una famiglia (ohana in hawaiano) che si chiama Ohana Meetup. L’Ohana Meetup è una “festa” per cambiare il mondo del lavoro senza fare una rivoluzione (perlomeno nel senso che noi intendiamo tradizionalmente) ma cercando di compiere un’evoluzione, personale e di gruppo. Ve lo dice chi ha già partecipato alla prima edizione (quella del 2018, la prossima sarà a marzo 2019 ma per partecipare è necessario iscriversi entro il 15/12): se ti piacerebbe che le cose cambiassero, non c’è modo migliore per passare all’azione che farlo con qualcun altro che, sorridendo, ti dice: “perchè no?”. Ci vediamo all’Ohana Meetup!

Tirocini all’estero di novembre

Che sia obbligatorio o facoltativo, un tirocinio all’estero apre molte porte e soprattutto apre gli occhi sul mondo e su se stessi!
Ecco alcune buone opportunità da considerare, per studenti, laureandi o neolaureati.

Per studenti – tirocini presso l’ESAC _European Space Astronomy center  – Madrid (Spagna)
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: conoscenza dell’inglese e studi attinenti all’attività scelta
Retribuzione: previsto un minimo rimborso
Scadenza: 28 dicembre

Per studenti e laureati – settori vari – JRC – Joint Research Centre – sedi varie (Italia, Olanda)
Durata: da 3 a 5 mesi
Requisiti: essere studenti universitari che devono preparare la tesi di laurea, o laureati in ingegneria, scienze, biologia o simili; conoscenza certificata di due lingue comunitarie, una delle quali deve essere inglese, francese o tedesco.
Retribuzione: previsto un assegno pari al 25% della retribuzione di un funzionario di livello AD5/1
Scadenza: scadenze varie tra fine novembre e dicembre 2018

Per laureati, dipartimenti vari (HR, IT, comunicazione, analisi di mercato e dati) – tirocini presso ACER – Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia – Lubiana (Slovenia)
Durata: 6 mesi (con inizio a marzo o a settembre)
Requisiti: laurea attinente al dipartimento di assegnazione, livello B2 della seconda lingua
Retribuzione: 500 euro mensili
Scadenza: non c’è scadenza per la candidatura

Per studenti o laureati – tirocini vari presso International Diabetes Federation – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi da marzo/aprile 2019
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese scritto e parlato, buona conoscenza del pacchetto Office
Retribuzione: non indicata
Scadenza: non indicata

Per laureati – tirocini Schuman presso il Parlamento europeo 
Durata 5 mesi a partire da marzo 2019
Requisiti: laurea attinente e conoscenze linguistiche come da guida ai tirocini
Retribuzione: prevista
Scadenza: 30 novembre

Per laureati – tirocini presso l’ERA – EU Agency for Railways – Valenciennes (Francia)
Durata: da 3 a 5 mesi con inizio a marzo
Requisiti: laurea attinente, ottima conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua comunitaria
Retribuzione: 1.200 euro mensili e rimborso viaggio
Scadenza: 31 dicembre (è possibile fare domanda a partire dal 1 dicembre)