Ohana meetup, come cambiare il mondo (del lavoro)
Quante volte avete (abbiamo) pensato che la situazione lavorativa in cui ci troviamo non è quella che speravamo? Quante volte vi siete (siamo) detti: “bisogna fare qualcosa?” Quante volte poi, alla fine, avete davvero fatto qualcosa? Non so che idea ha chi legge questo post, ma io credo che cambiare qualcosa la prima mossa spesso è quella di cambiare un po’ noi stessi. Non vorrei che questo risultasse un invito mistico ad una vita più rilassata, spirituale eccetera eccetera. Sono convinto invece che molto spesso quando qualcosa non ci piace siamo portati a trovare un “colpevole” (alibi direbbe qualcuno) per sentirci meno costretti a dover fare qualcosa. Non vi pare?
Il passaggio successivo, quello in cui decidiamo di non darci degli alibi, è quello di trovare delle soluzioni e la cosa spesso è difficile. Anche perché in alcuni casi la soluzione non è che la possiamo trovare autonomamente o in breve tempo. faccio un esempio. Una questione che secondo me riguarda una gran parte di chi lavora (ma anche di chi il lavoro lo sta cercando) è che gli stipendi, in media, in Italia sono piuttosto bassi (anche in relativamente al costo della vita). Quindi se ho questo problema è chiaro che il primo istinto è quello di imprecare contro imprenditori, governo, sindacati e quanto altro mi viene in mente per cercare un colpevole (fase uno: l’alibi). Fase due: in un momento di riflessione, pensiamo se possiamo fare qualcosa… panico! In realtà su questo aspetto, da soli, forse possiamo fare ben poco. Credo invece che abbiamo una risposta anche a una situazione del genere: possiamo parlare, confrontarci e cercare soluzioni con altri. Sembra una stupidaggine ma non lo è affatto.
Con questo metodo, che potrei definire forse partecipativo, nei secoli scorsi sono nate nazioni, partiti politici, organizzazioni che si occupano di temi universali e anche aziende di successo. Con lo stesso metodo della partecipazione e del confronto ogni giorno ci sono persone che cercano di affrontare questioni pratiche, minime (se ci pensate, non si utilizzano confronto e partecipazione anche quando si decide chi prende l’automobile per andare a mangiare la pizza o fare la gita?). Lo facciamo probabilmente anche tutti noi in famiglia, piccola o grande che sia, quando le scelte da fare non sono così scontate. Quello che vi propongo oggi è di prendere in considerazione il metodo della partecipazione e del confronto anche per un tema grande e importante come quello di cambiare il mondo del lavoro. E di farlo dentro una famiglia (ohana in hawaiano) che si chiama Ohana Meetup. L’Ohana Meetup è una “festa” per cambiare il mondo del lavoro senza fare una rivoluzione (perlomeno nel senso che noi intendiamo tradizionalmente) ma cercando di compiere un’evoluzione, personale e di gruppo. Ve lo dice chi ha già partecipato alla prima edizione (quella del 2018, la prossima sarà a marzo 2019 ma per partecipare è necessario iscriversi entro il 15/12): se ti piacerebbe che le cose cambiassero, non c’è modo migliore per passare all’azione che farlo con qualcun altro che, sorridendo, ti dice: “perchè no?”. Ci vediamo all’Ohana Meetup!
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