Donare il sangue non è solo altruismo

La prima volta che ho donato il sangue non me la dimenticherò facilmente. Così come non dimentico come ci sono arrivato a fare questo gesto. Sono un donatore “tardivo” perché ho iniziato a donare il sangue solo in età adulta avanzata. Sono stato (e in buona parte sono ancora ora) terrorizzato dagli ambienti sanitari: ospedali, cliniche e ambulatori mi creano disagio al solo pensiero. Per mia fortuna l’ospedale mi ha visto, oltre che alla nascita, solo poche volte nell’arco della mia vita (a contarle bastano le dita di una mano). Per cui recarmi in questi posti per me è stata sempre una piccola sofferenza, anche quando non ero io il diretto interessato. E non vi sto a raccontare poi il mio rapporto con aghi e siringhe, anche perché, lo so, cadrei nel ridicolo.

Questa premessa è solo per dire che conosco bene e sono perfettamente consapevole della paura (la vogliamo chiamare così?) di chi vorrebbe ma non riesce a superare questa debolezza per diventare un donatore di sangue. So anche che è un gesto semplice, semplicissimo ma molto difficile da fare se non si è convinti per primi. Non nego che mi ci sono voluti anni prima di donare il sangue e l’ho fatto solo quando ho deciso da solo, quando non è stato qualcuno ad accompagnarmi o a sostenermi. Al mio cervello c’è voluto un po’ di tempo (forse troppo) per metabolizzare l’idea, capire quanto fosse importante, decidere che era davvero stupido non farlo. La mia parte razionale ha dovuto superare la paura dell’ago, il sudore freddo del primo “pic” e il timore (infondato) di eventuali conseguenze fisiche.

Al mio cuore invece è bastato un attimo, dopo averlo fatto la prima volta, per capire che questo gesto è davvero bello e coinvolgente. Ricordo che dopo la prima donazione ero sollevato, lieve e felice così come non mi capitava da quando ero piccolo e segnavo il gol per vincere la partita. Sono stato davvero bene, in tutti i sensi. Ora, troverete un sacco di gente e un sacco di racconti che vi parleranno di come donare sangue sia un gesto che salva la vita di un altro essere umano, che sia solidarietà concreta, che risponde a un bisogno mai soddisfatto come è quello del sangue (serve alle trasfusioni ma anche per interventi chirurgici e terapie di alcune malattie). Ma la verità è che donare il sangue non solo altruismo. Farlo è un gesto che risponde per primo e, forse, soprattutto, al nostro bisogno di sentirci persone migliori, di essere capaci di un piccolo gesto “eroico”, di farci sentire “numeri 1”. Beh, diventate donatori di sangue e poi mi direte se son davvero queste le sensazioni.

PS: se sono stato convincente e volete diventare donatori il primo passo è quello di rivolgervi, per esempio, al centro AVIS più vicino a voi

Tandem linguistico

Si dice che per imparare una lingua straniera non ci sia niente di meglio che trovarsi un partner madrelingua: certo, ma è una parola! Poi magari siamo già impegnati, e comunque la cosa è complicata.

Possiamo senz’altro trovare una soluzione semplice, come il tandem linguistico: un amico o una amica vanno benissimo, a patto che riusciamo ad incontrarci ogni tanto per due chiacchiere vis à vis.

Il tandem linguistico consiste proprio in questo, incontrarsi di persona per parlare del più e del meno, o di argomenti che ci interessano, con un madrelingua della lingua che vogliamo imparare, e che invece vuole imparare la nostra lingua madre.

Il tandem si basa su questo scambio, sul fatto che due persone mettano a disposizione un po’ del proprio tempo (e di pazienza!) per aiutare l’altro a imparare la propria lingua madre. Un principio di base del tandem linguistico è l’autoapprendimento, cioè la capacità e la volontà di imparare qualcosa da soli, con mezzi autonomi.

I vantaggi sono diversi, come è facile immaginare: si possono imparare espressioni colloquiali, di uso comune; si è molto più stimolati a imparare con di fronte una persona come noi, che sta affrontando anche lei le difficoltà di imparare una nuova lingua.

Inoltre il tandem è divertente, ci permette di conoscere persone diverse, che ci possono far conoscere nuove idee e modi di vedere, esperienze diverse da quelle che ci possono raccontare i nostri amici e conoscenti. E poi si può fare al bar o al parco, al mare, a cena o passeggiando per negozi. Infine, last but not least, è praticamente gratis.

Ora, come si possono trovare persone madrelingua nella mia città, senza attraversare l’oceano o la Manica? Ci sono alcune possibilità, anche in una città come Ancona che al momento non è esattamente una metropoli multiculturale. Molte iniziative riguardano la lingua inglese, ma si possono trovare contatti anche per altre lingue.

Da qualche anno esiste un gruppo che si chiama Ancona Language Exchange costituito da persone di varia provenienza che si organizzano per fare assieme attività varie (cene, aperitivi, gite, sport e altro) e sfruttare queste occasioni per esercitare varie lingue, in particolare l’inglese.

Un’altra risorsa da non sottovalutare sono gli studenti Erasmus che frequentano l’Università Politecnica delle Marche. Probabilmente molti non sanno (purtroppo, perché sono una grande ricchezza sotto vari punti di vista) che due volte all’anno arrivano ad Ancona circa sessanta studenti che vengono letteralmente da tutto il mondo, e che in genere rimangono qui circa 6 mesi. L’associazione studentesca ESAN, che raccoglie studenti locali  partiti per l’Erasmus e tornati, organizza per e con loro una serie di attività, per facilitare e velocizzare l’apprendimento dell’italiano, aiutarli in tutte le piccole necessità di chi non conosce la città e i servizi disponibili, e naturalmente per divertirsi insieme. Tra le attività organizzate ci sono i tandem linguistici, organizzati periodicamente in vari locali del centro.
L’associazione è comunque un buon punto di partenza per farsi mettere in contatto con qualche studente madrelingua, per poter chiedere una eventuale disponibilità al tandem.

Si può anche tentare di trovare qualche contatto per un tandem linguistico su portali dedicati, come Conversation Exchange, My Language Exchange, Tandem.net, Open Language Exchange.

Per chi ha disponibilità di un divano o un letto in più, c’è la possibilità di ospitare attraverso il couchsurfing. Anche questa è una idea per incontrare persone madrelingua e migliorare la conoscenza di una lingua straniera.

Bene, a questo punto non ci resta che scegliere la lingua che ci interessa, e buon tandem!

Tutto a posto

Questo blog scrive di solito di argomenti che riguardano i giovani e la loro autonomia. Oggi, invece, lo utilizziamo per una piccola comunicazione di servizio. Vogliamo rassicurare tutti, dopo l’incidente di ieri, che all’Informagiovani è tutto a posto. L’allarme antincendio di ieri è scattato per un piccolo focolaio all’interno delle condotte dell’aria che ha prodotto tutto il fumo che poi ha invaso i locali. Stamattina sono state fatte le verifiche necessarie ed è stato pulito il condotto dell’aria nel quale si è prodotto l’incidente; è stato verificato anche il sistema antincendio (che, come ci si è accorti, funziona bene).

All’interno dei locali non si registra nessun danno ai materiali e tanto meno alle persone (i locali erano vuoti al momento dell’incidente). L’Informagiovani è tornato operativo (stamattina era chiuso per una giornata di formazione degli operatori) e già da oggi pomeriggio riprende le sue attività normali. Compresi gli eventi, primo fra tutti la “Giornata mondiale dell’acqua” che celebreremo qui mercoledì pomeriggio.

Vorremmo ringraziare tutti coloro che si sono adoperati perché il tutto si risolvesse nel migliore dei modi, il personale tecnico e chi è intervenuto tempestivamente al momento dell’accaduto. E anche tutti coloro che, in diversi modi, si sono preoccupati delle nostre sorti. Come detto, tutto bene. Vi aspettiamo qui con la solita accoglienza e i servizi di sempre. A presto!

 

Giornata mondiale dell’acqua

La Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day) è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, risultato della conferenza di Rio la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente (Summit della Terra).

In quell’occasione fu inserita in Agenda 21 (la serie di attività che le Nazioni Unite prevedevano di fare in tema ambientale nel XXI secolo) anche a giornata mondiale dell’acqua che venne fissata nel 22 marzo.  L’intento fu quello di evidenziare l’importanza dell’acqua e la necessità di preservarla e renderla accessibile a tutti. L’acqua è un elemento determinante per la nostra sopravvivenza, ma spesso ne facciamo un uso e un abuso con una considerazione del tutto egoistica. Sono circa 50 milioni, secondo l’Unicef, le persone nel mondo che non hanno accesso all’acqua potabile, mentre noi l’abbiamo perfino nel gabinetto e la utilizziamo senza pensarci troppo.

Al di là di qualsiasi considerazione caritatevole sarebbe importante capire che, oltre all’uso, dovremmo averne rispetto come bene universale non solo con riguardo al suo consumo per fini personali, ma anche a come la “gestiamo” pensando all’inquinamento e alle alterazioni che ne compromettono le sue qualità.

Quest’anno la giornata mondiale dell’acqua verrà ricordata in maniera particolare anche ad Ancona, ed in particolare presso il nostro Informagiovani. Multiservizi SPA in collaborazione con Università Politecnica delle Marche e Fosforo, organizza una giornata dedicata alla “sperimentazione” per conoscere meglio questo elemento naturale essenziale per la nostra vita: workshop, giochi, esperienze pratiche e approfondimenti per imparare a trattare bene, rispettare e non sprecare l’acqua.

Nella sala dell’Informagiovani sarà possibile partecipare a tre laboratori, della durata di circa 20 minuti ciascuno: uno sarà dedicato ad una attività didattica sulla presenza delle microplastiche nelle creme e nei prodotti di bellezza che finiscono in acqua quando ci laviamo e sarà a cura del cura del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche. Il secondo ha cme titolo “Il Sommelier dell’Acqua” e aiuterà a riconoscere le proprietà delle varie acque in circolazione: assaporando il gusto dell’acqua saremo capaci di giudicare le varie proprietà (questo laboratorio didattico sarà a cura di Fosforo: la festa della scienza).
Il terzo dei laboratori è “H20 Splash” in cui protagonista con l’acqua sarà la fisica; divertenti incursioni nel mondo del liquido più famoso al mondo con esperimenti e dimostrazioni scientifiche (anche questo a cura di Fosforo: la festa della scienza)

L’ingresso a tutte le iniziative che si svolgeranno presso la sala dell’Informagiovani di Ancona in Piazza Roma (underground) sono libere e gratuite previa prenotazione attraverso uno dei moduli che trovate in questa pagina. Vi aspettiamo!

Tirocini all’estero di primavera

In tanti siete alla ricerca di una possibilità di mettere alla prova ciò che avete studiato o state studiando, magari attraverso un tirocinio da svolgere in un paese estero, per ottimizzare il tempo investito e migliorare anche la conoscenza di una lingua straniera.
Va ricordato che il livello di conoscenza della lingua che potete dimostrare prima della partenza è determinante per poter accedere a un tirocinio di qualità, che sia legato il più possibile al vostro percorso di studi e vi permetta una forte interazione con altre persone anche in contesti complessi.
Ecco quali sono le opportunità per cui dovete fare domanda al più presto.

Per laureati o laureandi in materie economiche – azienda settore logistica – Seeboden (Austria)
Tirocinio segnalato dal consulente EURES del CIOF di Macerata (scarica l’allegato), nell’ambito del programma Your first Eures job (e quindi con possibilità di usufruire dell’assegno di relocation) per candidati con buona conoscenza dell’inglese e conoscenze di base nel settore della contabilità.
Prevista una retribuzione di circa € 1050
Scadenza: 31 marzo

Per studenti che devono svolgere un tirocinio obbligatorioSegretariato Generale del Consiglio UE – Bruxelles
L’SGC (il Segretariato Generale) offre ogni anno circa 20 tirocini non retribuiti, destinati agli studenti universitari del terzo, quarto o quinto anno che devono svolgere un periodo di formazione obbligatorio nel quadro del loro corso di studio. E’ richiesta buona conoscenza di inglese e francese.
I tirocini, che possono durare da uno a cinque mesi, si svolgono in due diversi periodi: dal 1 febbraio al 30 giugno e dal 1 settembre al 31 gennaio (scadenza per la candidatura 1 aprile).

Per neolaureati – Tirocini presso l’International Atomic Energy Agency  IAEA – Vienna
Durata: dai 3 ai 12 mesi
Requisiti: laurea in ingegneria, medicina o simili; buona padronanza dell’inglese e possibilmente di un’altra delle lingue ufficiali dell’ IAEA (arabo, cinese, russo, francese, spagnolo); capacità di adattamento e interazione in un contesto multiculturale; buone capacità comunicative e di lavoro in gruppo.
E’ previsto un rimborso spese di € 500
Scadenza: 21 e 31 marzo 2017

Per laureati – Tirocini per traduttori presso il Parlamento Europeo – Lussemburgo
Durata: 3 mesi a partire da ottobre 2017
Requisiti: perfetta conoscenza di una delle lingue ufficiali dell’Unione europea o della lingua ufficiale di uno dei paesi candidati, e una conoscenza approfondita di altre due lingue ufficiali dell’Unione europea.
E’ prevista una borsa di studio di circa € 1200 mensili.
Scadenza: apertura candidature il 15 marzo
N.B. – è possibile accedere a tirocini di formazione per traduttori per coloro che siano in possesso di un diploma di scuola superiore e delle conoscenze linguistiche sopra indicate. In questo caso i tirocini durano da 1 a 3 mesi e la borsa di studio prevista è di € 300 circa.

Per laureati o studenti – Tirocini presso QED meeting organizer – Bruxelles
Durata: 6 mesi a partire da fine aprile 2017
Requisiti: ottima conoscenza di inglese e francese, studi nel settore del management, capacità di lavorare e comunicare efficacemente in ambiente multiculturale, spirito d’iniziativa.
E’ previsto l’inquadramento con Contrat d’immersion professionelle secondo la legislazione belga.
Scadenza: al più presto

Se non hai trovato quello che cercavi, passa a trovarci per un consiglio personalizzato!

Professionisti delle vacanze: secondo appuntamento!

Tutto pronto per il secondo appuntamento di Professionisti delle vacanze, il format dell’Informagiovani di Ancona pensato per far incontrare i potenziali professionisti delle vacanze con gli operatori del settore.

Durante l’incontro avrete modo di conoscere da vicino 4 agenzie di animazione e la loro offerta per la stagione estiva.

Ciascuna agenzia, infatti, presenterà le figure ricercate e le proprie attività e rimarrà a vostra disposizione per chiarire tutti i vostri dubbi e le vostre curiosità.

Alla fine della presentazione, i partecipanti potranno sostenere i colloqui di selezione con tutte o solo con alcune delle 4 agenzie.

Per partecipare ai colloqui occorre avere un c.v. con foto da lasciare alle agenzie.

Se no lo avete o semplicemente volete qualche consiglio su come migliorarlo, potete rivolgervi all’Informagiovani.

Le figure ricercate sono non solo quelle strettamente attinenti all’animazione turistica ma anche figure di altri tipo. Quali? Lo scoprirete giovedì.

Gli aspiranti professionisti delle vacanze dovranno possedere il requisito della maggiore età entro giugno 2017.

L’appuntamento è per giovedì 16 marzo all’Informagiovani.

L’incontro è gratuito ma è necessario iscriversi a questo link.

Questione di opinioni

La tecnologia in generale e quella digitale in particolare ha un difetto (tra gli altri potrebbe dire qualcuno) che è anche un handicap per il suo sviluppo ulteriore (non è mai abbastanza!). Il difetto è questo: essere, tendenzialmente, ripetitiva e ciclica. Mi spiego meglio: le macchine apprendono attraverso un processo matematico, estremamente e rigidamente logico. Uno o zero, positivo o negativo, vero o falso, bianco o nero. E con questo principio poi apprendono tutto il resto (in maniera vertiginosamente veloce).

La questione è che non sempre, per noi umani, una sequenza vero/falso è “educativa”. Per intenderci non è detto che, per esempio, quando sbagliamo, vogliamo la volta successiva cambiare comportamento e viceversa. Faccio un esempio che aiuta anche a capire dove voglio arrivare. Se oggi compro un libro giallo non è detto che vorrò leggere libri gialli per il resto della mia vita solo perché il primo che ho letto mi è piaciuto. Potrei voler cambiare per una serie di motivi (o anche solo uno) che non dipendono dalla verifica logica della precedente esperienza. Anche voi adesso, come me, state pensando a quello che accade con i logaritmi di Amazon? 🙂

Ma la questione è valida anche quando navighiamo senza acquistare nulla, ma semplicemente stiamo leggendo i post sui social network o “googoliamo” alla ricerca di qualcosa che ci interessa. Dall’altra parte una macchina analizza il nostro comportamento cercando poi di prevedere o suggerirci il futuro. Se da una parte questo ci aiuta a trovare più facilmente quello che cerchiamo ed essere vicini agli “amici” che maggiormente apprezziamo, dall’altra limita un po’ troppo il nostro orizzonte. Questa costrizione è stata chiamata bolla: viviamo, cioè, all’interno di un contesto limitato dai logaritmi che studiano il nostro comportamento e che ci costringono sostanzialmente a trovare sempre e soltanto conferma alle nostre opinioni, a rafforzare le nostre convinzioni, inasprire i nostri pregiudizi.

Voi direte che, però, su Facebook è molto presente la polemica, la discussione aspra ed anche il forte contrasto; che, insomma, quella è una specie di piazza in cui ognuno può dire quello che vuole. In realtà però anche il contrasto di opinioni, se mal post, ci fa rimanere nella stessa bolla. “Studi psicologici hanno dimostrato che le persone manifestano un “pregiudizio di conferma”: significa che se hanno un’opinione su una certa tematica, questa loro convinzione sarà rafforzata dalle argomentazioni faziose provenienti da entrambe le parti del dibattitoscrive Tyler Cowen in un interessante articolo riportato da Il Post.

Come facciamo ad uscire da questa bolla? Nello stesso articolo Tyler propone una soluzione: “Bryan Caplan della George Mason University ha elaborato quello che chiama “il test di Turing ideologico”. Il test di Turing originale serve a verificare se le risposte date da un computer sono indistinguibili da quelle di un essere umano. L’obiettivo di un test di Turing ideologico è vedere se siete in grado di scrivere l’argomentazione di un sostenitore di Trump o Clinton, o comunque di un punto di vista contrario al vostro, in un modo che risulti indistinguibile da quello dei loro veri sostenitori.” E voi, sareste in grado si sostenere una posizione a voi contrario per mettere alla prova la vostra capacità critica?

Un nuovo 8 marzo

É di nuovo la festa della donna, e un po’ di noia assale tutti al pensiero delle solite frasi, delle solite mimose, delle solite serate organizzate con la scusa di questa ricorrenza.
Noia, ma sempre più anche fastidio, dal momento che negli ultimi anni e mesi sembra di assistere ad un crescendo globale di discriminazioni e violenze (verbali, fisiche e sociali) nei confronti delle donne.

A tutto ciò il mondo femminile sta reagendo, e il 2017 è cominciato con le manifestazioni del 21 gennaio (675 in tutto il mondo, di cui 3 anche in Italia) che hanno preso il via negli USA in risposta ai comportamenti e alle parole sessisti e irrispettosi del nuovo presidente Trump.

Ma non è certo l’ennesimo uomo al potere con idee razziste e modi arroganti l’unico motivo che sta facendo muovere migliaia di donne in tanti paesi: c’è un nuovo femminismo, che ha come obiettivo la promozione delle condizioni sociali e lavorative di tutte le donne, di qualsiasi nazionalità e provenienza. Un movimento internazionale, che presta occhi e orecchie alla condizione delle donne all’interno delle numerose questioni di rilevanza globale che in questo momento tutti gli Stati sono chiamati ad affrontare: dai conflitti e la povertà estrema di alcune aree del mondo e le conseguenti migrazioni, alla tratta di esseri umani, dalle nuove schiavitù alle condizioni di lavoro discriminatorie.

Questo nuovo femminismo si differenzia dal precedente, che proponeva alle donne di auto-promuovere le proprie condizioni di vita facendosi avanti nell’ambito familiare, sociale e lavorativo, ma che non è applicabile a un grandissimo numero di persone che non hanno le risorse personali e gli appoggi adeguati per farlo.
I nuovi movimenti sorti nei vari paesi aspirano al cambiamento in un contesto più ampio e si rivolgono a tutte le forme di violenza contro le donne, chiedono il riconoscimento dei diritti in campo lavorativo e retributivo, nel settore sanitario e riproduttivo (libertà di decidere del proprio corpo, diritto all’aborto), per quanto riguarda l’orientamento sessuale (lotta all’omofobia) e la provenienza (lotta alle politiche migratorie xenofobe).
Sarebbe quindi il momento di guardarsi intorno e cominciare tutti (e tutte) a considerare questo argomento e a vivere l’8 marzo in modo diverso, andando oltre il racconto e l’esposizione delle storie di violenza fisica, come troppo spesso si è fatto, e a volte anche in modi controproducenti alla causa (purtroppo ne abbiamo esempi anche vicini) continuando a diffondere stereotipi senza fondamento nella realtà dei fatti e dei numeri.

Che questo 8 marzo sia solo il primo giorno di una nuova vita di convivenza pacifica e rispettosa dei bisogni, dei diritti e delle libertà di ognuno in quanto essere umano: è un augurio, un sogno realizzabile, ma solamente con il contributo di tutti.

Camminare all’aria aperta

La primavera quest’anno è arrivata con un po’ di anticipo e con essa il desiderio di stare all’aria aperta.

Le strade iniziano a riempirsi di ciclisti, di runners ma anche di persone amanti delle passeggiate.

Indipendentemente dal tipo di attività praticata, il desiderio comune a tutti è quello di liberarsi dal torpore invernale oltre che mantenersi in forma.

Quale miglior modo per risvegliare il proprio corpo e la propria mente di camminare all’aria aperta e respirare in riva al mare o in montagna, lontano dallo stress quotidiano e dallo smog?

La camminata, inoltre, è un’attività fisica adatta a tutti perché non richiede grande preparazione, in quanto è un movimento innato nell’uomo.

Tanti sono i benefici che possiamo trarre dal passeggiare: nono solo fisici ma anche psicologici.

Questi benefici aumentano se la camminata avviene in ambienti montani.

I monti hanno la capacità di conferire tranquillità a chi ha la fortuna di poterle frequentare o addirittura viverci stabilmente.

Infatti essere circondati dalla natura, respirare aria con ossigeno rarefatto e pulito lontano dal caos e dallo smog cittadino, ascoltare il silenzio della montagna, è un’esperienza rilassante.

Un altro vantaggio della camminata in montagna è che è possibile praticarla sia da soli che in compagnia.

È uno tra gli sport più economici e che danno il massimo in termini di resa fisica.

È anche un modo per socializzare se praticato con altre persone che condividono la stessa passione per la natura.

Proprio questa passione e il desiderio di socializzazione sono alla base delle escursioni del Treno Trekking Ancona.

Si tratta di un’iniziativa, che si svolge da oltre vent’anni, che organizza escursioni in montagna servendosi di un mezzo ecologico e poco inquinante come il treno.

Le escursioni vengono svolte la domenica e quest’anno prendono il via il 23 aprile.

Possono essere di tipo turistico (T) e quindi adatte a tutti, anche i meno allenati, e di tipo escursionistico (E), quindi adatte a chi è più abituato alla camminata.

Il programma generale per tutto l’anno e quello specifico per le singole uscite è consultabile sul sito dell’Informagiovani di Ancona.

YUC Tirocini e non solo

In questi giorni si è avviato il progetto YUC Youth Urban Center, progetto di partecipazione e co-design per la città di Ancona, promosso dall’Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Ancona in collaborazione con ActionAid Italia Onlus, Singlossa, Communia, Giovani Cooperatori, Univpm , Scholanova, realizzato con il cofinanziamento della Regione Marche.

Yuc è un progetto per la creazione di un luogo di co-progettazione e incubazione di servizi per la città, che vede come protagonisti i giovani. L’Informagiovani vuole diventare sempre più uno spazio dei giovani cittadini per elaborare idee e proposte, per lo sviluppo delle capacità e competenze personali.

Il progetto si sviluppa in una serie di attività: la formazione di un gruppo di giovani di riferimento che animino lo spazio; l’attivazione di tirocini formativi per supportare i giovani nelle attività di animazione dello YUC e l’avvio di una Scuola di co-progettazione di servizi per il territorio.

Il bando per attivare 3 tirocini formativi di 6 mesi è già pubblico, è rivolto a giovani under 35 con titolo accademico conseguito da non più di 12 mesi. Il tirocinio si svolgerà presso il servizio Informagiovani e sarà retribuito con un compenso di circa 800 euro al mese. Per partecipare si deve presentare domanda entro le ore 12.00 del 20 marzo secondo le modalità indicate da bando scaricabile alla pagina “Tirocini” dello spazio web dedicato: yuc.informagiovaniancona.com/lavora-con-yuc

Oltre ai tirocini, YUC prevede l’avvio di una scuola gratuita e rivolta a giovani e anche ad amministratori locali, dai 18 ai 35 anni.  L’obiettivo della formazione è quello di fornire conoscenze e strumenti di co-design dei servizi che saranno incentrati su due temi pilota: “Ambiente e territorio” e “Cultura, turismo e creatività”. Per co-design di servizi si intende un approccio, le modalità e gli strumenti per definire un’idea imprenditoriale, creare un team di lavoro, condividere obiettivi e porre in essere una strategia di business.

La scuola prevede un incontro a settimana dal 27 Marzo al 16 Giugno 2017. Le iscrizioni devono essere presentate compilando l’apposito modulo alla pagina “iscrizioni” entro il 20 Marzo 2017.

In primis e non da ultimo il progetto YUC sarà presentato martedì 14 Marzo 2017 alle ore 17:30 presso l’Informagiovani con un evento lancio grazie allo spettacolo gratuito di Piero Massimo Macchini attore, fantasista e clown http://www.pieromassimomacchini.it/chisono.html
Vi aspettiamo numerosi!

Perché Carnevale

Il Carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica.

È tradizionalmente il periodo che precede la quaresima ed è festeggiato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze.

I festeggiamenti consistono spesso in pubbliche sfilate di elementi giocosi e fantasiosi; la caratteristica del carnevale è l’uso del mascheramento.

Esistono varie teorie sull’origine del nome “carnevale”.

C’è chi dice che derivi da car navalis, il rito della nave sacra portata in processione su un carro.

Secondo altri significa carnes levare (“togliere la carne”) o carne vale (“carne, addio”) e allude ai digiuni quaresimali, dato che il Carnevale si conclude con il martedì grasso, il giorno che precede, nei paesi cattolici, il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima veniva fatto divieto di consumare carne.

I festeggiamenti nel periodo del Carnevale hanno un’origine molto lontana.

Nei tempi antichi il Carnevale era la grande festa della fecondità della terra, che doveva svegliarsi dopo il sonno invernale e nutrire le mandrie, le greggi e gli esseri umani.

Il Carnevale univa riti di fecondità con l’allegria. Ridere sconfigge la morte e il lutto; secondo antiche tradizioni il riso, le danze e le burle sono collegate alla fertilità della natura e degli uomini.

Testimonianze documentarie farebbero risalire il carnevale già all’VIII secolo d.C. in concomitanza con i saturnali, festività della religione romana in cui ci si lasciava andare ai piaceri del cibo e del corpo.

Durante tutto il periodo dei saturnali si verificava un sovvertimento delle gerarchie e degli ordini sociali che portava allo scambio di ruoli e al camuffamento della propria identità.

Da qui l’uso delle maschere.

I maggiori festeggiamenti avvengono il giovedì grasso e il martedì grasso, ossia l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima dell’inizio della Quaresima.

Ad Ancona il Carnevale è iniziato il 14 febbraio con i tanti eventi di “Aspettando El Carnevalò”.

L’evento conclusivo per la città di Ancona è la tradizionale sfilata in maschera “El Carnevalò” che si terrà domenica 5 marzo.

Evento imperdibile grazie al ricco e affascinante corteo mascherato che invade il cuore della città, con la partecipazione di gruppi da tutta Italia.

Madrine d’eccezione della XX edizione saranno le fatine Winx, le magiche eroine che hanno conquistato le bambine di oltre 150 paesi nel mondo.

Lo SVE, che cos’è?

Lo SVE, come spesso lo avrete sentito chiamare, sta per Servizio Volontario Europeo, ed è un progetto di mobilità internazionale finanziato dal programma europeo Erasmus+.
Si tratta di un periodo che si può passare all’estero come volontari presso una organizzazione a scelta, durante il quale si è finanziati per le spese fondamentali.
Il periodo di volontariato può durare dai 2 ai 12 mesi, a seconda del progetto che scegliamo, e può essere svolto in una varietà di settori davvero incredibile: dall’inclusione sociale alla protezione dell’ambiente, nel settore giovani o anziani, per il contrasto al cambiamento climatico o al bullismo, nel settore della cultura, della comunicazione o delle nuove tecnologie.
Si può andare a fare un volontariato presso una associazione, o un ente locale, una Onlus o una fondazione, a patto che siano accreditati come enti di accoglienzacioè che siano elencate nel database dedicato. L’accreditamento significa che hanno dimostrato di poter garantire una serie di servizi e uno standard di qualità dell’esperienza per il volontariato che accoglieranno.
Lo SVE impegna il volontario per circa 30 ore a settimana, e non è retribuito. D’altra parte però lo SVE offre una serie di vantaggi che sono ben più di una retribuzione: vitto, alloggio, trasporto locale, parte del viaggio e assicurazione pagati, oltre a supporto linguistico, una persona di riferimento sul posto per qualsiasi necessità, un documento di attestazione finale delle competenze acquisite.
Inoltre ad ogni volontario è riconosciuta una piccola somma mensile, a rimborso di spese accessorie. che varia a seconda del paese. Insomma, siete a posto!

Ma per chi è lo SVE, e come si fa a partecipare?
Lo SVE è rivolto a tutti i giovani tra i 17 e i 30 anni residenti in un paese del programma o in un paese partner, senza distinzione per quanto riguarda il titolo di studio o l’esperienza professionale perché il volontario non va a sostituire un altro lavoratore, ma è inteso come risorsa umana che porta un valore aggiunto all’organizzazione.
Questa caratteristica dello SVE è molto importante, perché di fatto non ci sono molti altri programmi di mobilità finanziati accessibili a giovani che non siano studenti (universitari o di scuola secondaria).

Sono richiesti interesse, spirito di iniziativa e voglia di mettersi in gioco, di impegnarsi e di “spendersi” nel settore e nel progetto scelto.

Si può accedere ad un progetto SVE rivolgendosi a quello che si definisce ente di invio: si tratta di organizzazioni che hanno sede nel proprio paese di residenza, anch’essi accreditati come gli enti di accoglienza, a cui i giovani interessati possono rivolgersi per poter avviare le necessarie formalità per accedere ai finanziamenti e realizzare il nostro progetto di esperienza all’estero di volontariato.

Ci è sfuggito qualche dettaglio? Qui trovate quasi tutto, ma per domande, dubbi e un sostegno pratico per cominciare a dar forma al vostro progetto, ci trovate all’Informagiovani!

Tirocini Garanzia Giovani

Nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, dal 20 gennaio 2017 è aperto il bando regionale che finanzia 600 tirocini extracurriculari anche in mobilità geografica per giovani NEET.

Il tirocinio è un’esperienza formativa che fa acquisire, attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro, competenze utili in vista di un successivo inserimento lavorativo.

Il tirocinio, infatti, non si configura giuridicamente come un rapporto di lavoro ma come un periodo di orientamento e di formazione al lavoro.

I tirocini previsti dal bando sono rivolti ai giovani tra 18 e 29 anni, disoccupati, non impegnati in un regolare corso di studi o di formazione, iscritti al programma Garanzia Giovani e possono essere svolti sia in regione, sia fuori regione sia all’estero.

Il tirocinio, retribuito, ha una durata che varia da 3 a 6 mesi, a seconda della tipologia del soggetto tirocinante.

Il bando prevede tre tipologie di tirocini:

  • extracurriculare, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale e/o operativa nella Regione Marche;
  • extracurriculare in mobilità geografica nazionale ovvero Tirocinio interregionale, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale nella Regione Marche e sede/unità operativa dove svolgere il tirocinio in altra Regione italiana;
  • extracurriculare in mobilità geografica Transnazionale, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale nella Regione Marche e sede/unità operativa dove svolgere il tirocinio all’estero.

I giovani in possesso dei requisiti di cui sopra si devono rivolgere ad un soggetto promotore di tirocini autorizzato dalla Regione.

L’elenco regionale dei soggetti promotori è consultabile a questo link.

Il promotore accompagna il giovane nell’individuazione del datore di lavoro e segue le procedure necessarie all’avvio del percorso, con la firma della convenzione e la sottoscrizione del progetto formativo individuale.

Nel caso in cui un giovane sia stato selezionato direttamente per un tirocinio, perché il percorso sia attivato nell’ambito di Garanzia Giovani – con le relative agevolazioni per l’impresa – il giovane deve essere iscritto al programma e la convenzione deve essere siglata con un soggetto promotore autorizzato.

Il bando rimane aperto fino al 31/12/2017 salvo esaurimento fondi.

La domanda va presentata esclusivamente on line.

Assistenti di lingua italiana all’estero

Se la lingua italiana è la tua passione, e hai concluso da poco il percorso di studi universitari, è il momento di andare a diffondere all’estero la conoscenza della lingua di Dante!

Entro il 4 marzo si può presentare domanda al MIUR per prestare servizio come assistente di lingua italiana per il prossimo anno scolastico, presso scuole di diverso ordine e grado in diversi paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Irlanda, Germania, Regno Unito e Spagna).

Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per poter partecipare a questa selezione.

Per quanto riguarda il titolo di studio, è richiesta una laurea magistrale o specialistica, conseguita da non più di un anno, e durante la quale bisogna aver sostenuto almeno due esami attinenti l’area linguistica del paese di destinazione, e due relativi a lingua, letteratura o linguistica italiana.

Tra gli altri requisiti, età inferiore a 30 anni, cittadinanza italiana, e non avere rapporti di lavoro con amministrazioni pubbliche per il periodo in cui è previsto l’assistentato.

La durata dell’esperienza è di circa 8 mesi (settembre 2017 – maggio 2018) e comporta un impegno settimanale di circa 12 ore. Questo significa che si avrà tempo per un sacco di altre attività, come conoscere meglio la città in cui ci si trova, visitare il paese, approfondire la conoscenza della lingua straniera, fare nuove conoscenze, allargare la propria rete di contatti, provare a cercare opportunità lavorative interessanti da considerare al termine dell’assistentato.

L’opera prestata come assistenti è retribuita secondo i parametri di ogni paese, e l’attività in classe consiste nell’affiancare i docenti in servizio per promuovere la conoscenza della lingua e della cultura italiane.

Una esperienza unica, formativa ed entusiasmante per chi vuole aprirsi al mondo dopo gli studi, mettersi alla prova nel settore dell’insegnamento e conoscere come funziona la scuola in altri paesi!

Un’alternativa post diploma

L’esame di maturità si sta avvicinando e quindi molti, se non tutti, i diplomandi cominciano a chiedersi quale via intraprendere dopo il diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

Entrare nel mondo del lavoro o continuare a studiare?

Molti hanno già le idee chiare, altri invece ancora brancolano nel buio.

La scelta più praticata, soprattutto dai liceali, è il percorso universitario.

L’università, però, non è l’unica scelta possibile.

Infatti, il sistema italiano di istruzione superiore comprende, oltre e a volte in alternativa al sistema universitario, anche quello non universitario.

Quest’ultimo viene impartito attraverso Scuole o Istituti che offrono una formazione di alto livello in vari settori.

Nell’ampia gamma di proposte formative rivolte ai diplomati è possibile trovare delle tipologie di corsi di formazione gratuiti, finanziati dal FSE, che mirano a fornire una formazione  specialistica.

Oltre agli ITS, già trattati in un precedente articolo, ci sono i corsi IFTS, che sono un canale formativo integrato (realizzato in collaborazione tra Scuola, Università, Impresa, Agenzie Formative) di tipo non universitario finalizzato alla formazione di Tecnici Specializzati.

Queste sono figure professionali a livello post-secondario, rispondenti alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato,  con particolare riguardo al sistema dei servizi, degli enti locali e dei settori produttivi interessati da innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati secondo priorità indicate dalla programmazione economica regionale.

I corsi IFTS sono rivolti a giovani e adulti, occupati o disoccupati, che siano in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Hanno lo scopo di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro ma allo stesso tempo di facilitare anche l’eventuale prosecuzione degli studi all’interno di percorsi formativi successivi.

Rilasciano infatti crediti formativi spendibili nel sistema universitario per l’iscrizione a corsi di laurea.

Hanno una durata di due semestri (800 ore).

L’elenco dei corsi IFTS che verranno avviati nel 2017 lo trovate a questo link.

Sul nostro sito alla pagina formazione tra i corsi gratuiti troverete i bandi di questi corsi mano a mano che escono.

Facili prede

Questa è stata una settimana in cui, come ha già scritto qualcun altro su questo blog, abbiamo incontrato tanti ragazzi di un’età nella quale ci si trova davanti a una scelta importante per il proprio futuro: alla soglia dei 20 anni dobbiamo decidere che cosa faremo da grandi, la prima volta in cui abbiamo la consapevolezza di decidere del nostro futuro.

Di ragazzi e ragazze in questa fase ne abbiamo incontrati qualche centinaio nel giro di pochi giorni e voglio dirvi che ho provato due sensazioni distinte. La prima: ma quanto è bello avere 20 anni (o giù di lì) nel 2017? Credo davvero che questa sia un’epoca di grandi opportunità per chi è all’inizio della propria “carriera”. La seconda: come fanno a districarsi con tutto quello che arriva loro addosso? Come scelgono a chi dare retta? A chi si affidano? Ecco, penso che il tema dell’affidamento, della sana fiducia, dei riferimenti sia una questione sulla quale se fossi ancora giovane mi troverei in difficoltà (più oggi che allora quando è toccato a me).

Lo stesso pensiero sulla fiducia e su quanto al contempo rischiamo di essere ingannati lo ho avuto quando ho visto, su una vela promozionale, l’annuncio che vedete nella foto di questo articolo. Un annuncio promozionale, una pubblicità a pagamento per cercare collaboratori. Con la disoccupazione giovanile al 40% non vi sembra che ci sia qualcosa che non quadra? Ok, potrebbe darsi che il profilo ricercato sia difficile da trovare. Ma, ed è la seconda cosa che non quadra, nell’annuncio non c’è scritto chi cercano, cosa cercano (collaboratori, sì, ma de che?).

Quell’annuncio quattro-per-tre (sono le misure della vela, ndr) è lì ormai da qualche giorno e mi chiedo: quanti hanno inviato il proprio cv per mail? Che cosa ci hanno scritto? Quanti messaggi ha ricevuto il telefono messo come recapito? La mia speranza è che siano pochi, la mia paura è che siano troppi. Non riesco a cogliere il motivo vero per cui è comparso quell’annuncio (se non facendo appello alla mia malafede, ma non voglio farlo). Di certo è che con un minimo di spirito critico e un briciolo di ragionamento (basta poco, giusta l’avvio di un paio di rotelle del cervello) si può arrivare a capire che quella non è un’occasione ma una perdita di tempo.

Ora, mi sono immaginato questo: da una parte ci sono centinaia di ragazzi confusi, incerti e un po’ spaventati per il proprio futuro; dall’altra un’esca facile facile, che non pone tante domande, facile da raggiungere. Secondo voi, chi vincerà?

L’Informagiovani, il servizio per cui lavoro, ha come missione proprio questa: distogliervi dalle esche facili e provare a darvi delle indicazioni più utili e giuste. Ma chi è indeciso dovrebbe collaborare con un po’ di consapevolezza e capacità critica. Insomma, mi raccomando, sempre svegli! 

Professionisti delle vacanze: il lavoro estivo passa per l’Informagiovani

Torna anche quest’anno Professionisti delle vacanze, il format pensato dall’Informagiovani di Ancona per far incontrare gli operatori del settore con ragazzi e ragazze pronti a diventare potenziali professionisti delle vacanze.

Si tratta di un matching tra domanda ed offerta del settore in occasione delle selezioni per la stagione estiva organizzato in collaborazione con alcune agenzie di animazione selezionate dall’Informagiovani.

Possono partecipare ragazzi e ragazze interessati ad un’esperienza stagionale nel settore delle vacanze organizzate.

Gli unici requisiti richiesti a tutti sono la maggiore età (da compiersi entro giugno 2017), la disponibilità a viaggiare e spostarsi anche per lunghi periodi, la conoscenza delle lingue straniere, buone doti comunicative e buona capacità di adattamento.

Tra le diverse proposte di formazione e lavoro, l’ambito turistico e delle vacanze organizzate apre numerose possibilità interessanti e diversificate.

Per i ragazzi è una doppia opportunità.

Possono in primis sperimentare un confronto con il mondo del lavoro e con il processo di selezione: redigere un curriculum in maniera corretta, preparare una propria presentazione, affrontare un colloquio di lavoro sono esperienze che generano solitamente una certa ansia. Avere la possibilità di farlo all’interno di un contesto organizzato e curato da un servizio come l’Informagiovani mette al riparo dalle brutte figure più comuni ma anche dalle brutte sorprese.

L’Informagiovani, infatti, dà la possibilità ai ragazzi di revisionare o scrivere ex novo il proprio curriculum vitae sotto la supervisione gratuita degli operatori, al fine di migliorarlo e renderlo più appetibile.

La seconda opportunità per i ragazzi è l’occasione di poter eventualmente lavorare per un periodo, in Italia o all’estero, e conoscere il mondo del lavoro, sviluppare competenze utili per la propria crescita personale e professionale, mettersi alla prova concretamente con un lavoro regolare e retribuito.

Gli appuntamenti previsti sono il 14 febbraio e il 16 marzo alle ore 15 nella sede dell’Informagiovani di Ancona in piazza Roma.

Per ciascuna delle due date saranno presenti 4 differenti agenzie che presenteranno le figure ricercate e le proprie attività.

Ai tutti i partecipanti verrà poi data la possibilità di svolgere il colloquio di selezione.

La partecipazione è completamente gratuita ma è necessaria l’iscrizione. Si può partecipare ad una delle due date o ad entrambe.

Per iscriversi basta contattare l’Informagiovani di Ancona o andare sul sito dell’Informagiovani all’indirizzo https://sviluppo.informagiovaniancona.com/professionistivacanze

Progetta il tuo futuro

Questa settimana, grazie alle attività di orientamento che abbiamo svolto all’Informagiovani, presso il Savoia Benincasa e  all’Università Politecnica delle Marche, abbiamo incontrato tanti studenti delle scuole superiori, entusiasti di progettare il loro futuro.

Con alcuni di loro abbiamo avuto modo di parlare in maniera più approfondita, con altri solo di sfuggita, ma di certo di certo sono state occasioni preziose per confrontarci con un target non sempre facile da raggiungere in contesti non formali.

Fino a giovedì 9 febbraio saremo presenti  alle Giornate di orientamento dell’Università Politecnica delle Marche per illustrare alcuni dei nostri servizi. Ogni giorno vengono ospitati ed accolti centinaia di studenti di Ancona e non solo.

Parlando con loro  abbiamo visto che molti dei ragazzi partecipanti sono ben consapevoli che decidere quale strada intraprendere in futuro, dopo il diploma, non è di certo un passo facile da compiere.

In maniera del tutto innovativa rispetto agli anni scorsi, ad accoglierli il 2 febbraio insieme al rettore Sauro Longhi c’è stato il cantautore Brunori Sas che ha intervallato musica e parole per affrontare la presentazione del tema centrale oggetto delle giornate: progettare il proprio futuro partendo dallo studio.

Proprio Brunori ad un certo punto parlando con il ragazzi del pubblico ha sottolineato e toccato alcuni aspetti fondamentali: “oggi siete qua anche un po’ contenti, come io facevo alla vostra età, perché saltate una mattinata di scuola ma io so bene che dentro di voi scegliere che cosa fare dopo il diploma crea ansia e paura. La paura dell’incertezza, che io ho affrontato nella canzone del mio nuovo disco “Canzone contro la paura” , credo possa essere esorcizzata confrontandoci. Secondo me la paura si sconfigge con la conoscenza, le capacità e le competenze.”

Anche noi operatori dell’Informagiovani durante i colloqui di orientamento trasmettiamo ai ragazzi le fondamenta su cui poter basare le scelte per il futuro. Studiare è la base “sine qua non” per qualsiasi progetto professionale. Il trinomio: conoscenze, competenze, capacità deve essere mixato non solo per far curriculum, come alcuni credono, ma per avere una vita migliore qualsiasi sia la professione.

Le occasioni di esperienze innovative ed extracurriculari sono molteplici e tra i tanti canali che effettuano proposte c’è  proprio le Università, centro studi per eccellenza e l’Informagiovani, un servizio gratuito a vostra disposizione per affrontare il tema che oggi è da voi più sentito: la scelta futura!