Lavoro in Europa, per te c’è Eures

Andare a fare un’esperienza di lavoro all’estero è sicuramente consigliabile e in Europa Eures è il servizio pubblico e gratuito che supporta i lavoratori interessati a questa opportunità.

Eures – European Employment Services – è la rete europea dei servizi per l’impiego coordinata dalla Commissione europea attraverso il quale si mette in pratica il principio della libera circolazione dei lavoratori all’interno dello spazio economico europeo e si promuove l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Vediamo in che modo questa rete di esperti, sparsi sul territorio e in comunicazione tra loro, può fornirci aiuto se stiamo pensando di metterci alla prova in un contesto lavorativo diverso da quello che conosciamo. Rivolgendomi a uno dei consulenti Eures, e consultando il sito, posso ottenere informazioni e consigli sul paese o i paesi che mi interessano, sul mercato del lavoro relativo ad un determinato settore, sulla legislazione in materia di lavoro e i contratti di lavoro.

Sul sito di Eures troviamo già pronte molte informazioni sulle condizioni di vita e lavoro nei vari paesi europei, che sono importanti da conoscere per arrivare preparati a vivere al meglio la nostra esperienza e che ci facilitano molti passaggi necessari al trasferimento, sia esso temporaneo o di lunga durata.

Una delle sezioni più importanti del sito è senz’altro quella della banca dati delle offerte di lavoro: Eures offre la possibilità a chi cerca lavoro di utilizzarla per la ricerca di un’offerta interessante mentre i datori di lavoro possono pubblicare le proprie offerte per trovare personale anche al di fuori dei confini del paese in cui hanno sede.

I lavoratori possono inoltre inserire il proprio cv in una banca dati consultabile dalle aziende: sia per i lavoratori che per le aziende è prevista la registrazione al portale prima dell’utilizzo, in modo da monitorare un uso appropriato degli strumenti offerti.
Si possono anche contattare consulenti nei paesi o nelle città di interesse, per informazioni aggiornate e dettagliate sulla situazione locale. Alcuni di loro sono addirittura disponibili in chat in orari e giorni specifici.

La rete Eures svolge le proprie attività in collaborazione con i centri per l’impiego dei Paesi dello Spazio economico europeo, la Svizzera e con altre istituzioni pubbliche locali e nazionali. In Italia fanno parte di questa rete 66 consulenti e circa 300 assistenti, dislocati sul territorio nazionale.
Tra le attività promosse da Eures ci sono anche eventi informativi sulle opportunità di vita e lavoro nei vari paesi, e sempre più spesso anche giornate di vero e proprio reclutamento, durante le quali è possibile incontrare consulenti Eures di altri paesi e affrontare un primo colloquio di lavoro per verificare le effettive opportunità per il proprio profilo professionale.

Ultimo ma non meno importante, ci si può rivolgere ai consulenti Eures per partecipare ai programmi di supporto alla mobilità per lavoratori YfEj – Your first Eures job (per under 35) e ReActivate (per over 35).

Tredici anni, il tempo delle scelte

La terza meda rappresenta un anno cruciale per uno studente, in quanto dovrà non solo sostenere gli esami ma anche iniziare a valutare la scelta della scuola superiore.

Si tratta di una decisione molto importante, perché questo determinerà poi il destino professionale di ciascuno.

Gennaio e febbraio sono in genere i mesi in cui si tengono le iscrizioni e spesso molti studenti arrivano all’ultimo momento senza avere le idee chiare su quale sia la scuola più adatta a loro.

Per questo motivo le scuole si stanno già muovendo con l’orientamento per le classi terze della scuola secondaria di primo grado così che gli studenti riescano ad avere un’idea di cosa studieranno e quali sono gli sbocchi lavorativi di licei, istituti tecnici e istituti professionali.

Nelle scuole superiori infatti sono già iniziati gli open day per orientare la scelta dei genitori (sempre più confusi) sul futuro dei figli (sempre più smarriti). A questi si aggiungono già in molte scuole l’iniziativa studente le “lezioni aperte” ovvero la possibilità, da parte dei futuri “primini”, di assistere a normali lezioni accanto agli studenti più grandi.

Nonostante tutte queste iniziative di orientamento, tuttavia non tutti riescono ad effettuare la scelta giusta e così molti si ritrovano in una scuola che non rispecchia le loro attitudini, li rende svogliati e poco propensi a continuare gli studi.

Per una scelta consapevole, occorre innanzitutto conoscere l’organizzazione del sistema scolastico che dal settembre 2010 prevede: 6 licei, gli istituti tecnici suddivisi in 2 settori con 11 indirizzi e gli istituti professionali suddivisi in 2settori con 6 indirizzi.

I licei  non offrono una specifica preparazione professionale, ma  ampliano l’ orizzonte culturale  e soprattutto  insegnano un metodo di studio , fondamentale per continuare a studiare all’università.  Gli istituti tecnici e professionali permettono di apprendere un mestiere  o  una professione  ed entrare prima nel  mercato del lavoro.

Nella scelta certamente non va trascurato l’aspetto soggettivo, quindi tenere conto degli interessi e delle abilità del/la ragazzo/a in quanto impegnarsi in una cosa per cui si è portati sicuramente renderà più semplice il cammino.

Altri aspetti che possono influenzare la scelta sono la volontà dei genitori e anche le amicizie.

Di certo occorre dare ascolto alla propria famiglia ma senza dimenticare che la scelta finale deve essere del ragazzo.

Allo stesso modo cercare di non farsi influenzare dagli amici o compagni di classe per paura di non trovarne di nuovi.

A conclusione ricordatevi che per il prossimo a.s.  le iscrizioni on line possono essere presentate dal 16 gennaio 2017 al 6 febbraio 2017.

Biglietto o abbonamento bus a portata di un click

Quante volte vi sarà capitato di non avere a disposizione l’auto e quindi dover prendere l’autobus ad Ancona e dintorni. Ma prima di partire, all’ultimo minuto, vi siete accorti di non aver acquistato il biglietto o aver finito il carnet comprato qualche tempo fa. Il tempo è poco non potete andare in edicola o tabaccheria, magari non avete i soldi in moneta per acquistare il biglietto una volta saliti sul bus.

Il rischio è di perdere l’autobus o viaggiare incorrendo in una salata multa (speriamo non scegliate l’opzione di viaggiare senza biglietto)!

Da qualche mese tutto questo è possibile evitarlo grazie a Conerobus che ha attivato un nuovo servizioInvia un sms e Sali a bordo”. 

Nell’era digitale per usufruire del servizio non è necessario neanche scaricare una App o iscriversi a un sito internet, basta inviare un SMS al numero 4880883 con testo “ATMA”, scritto sia in maiuscolo che in minuscolo. Dopo pochi istanti si riceve un SMS di risposta. Si sale sul bus facendo attenzione a conservare l’SMS che va esibito in fase di controllo. In tal modo si acquista un biglietto urbano al costo di 1,50€, importo scalato dal conto e/o credito telefonico, a cui si aggiunge sempre il costo dell’ SMS che varia a seconda del proprio operatore telefonico. Il biglietto ha validità 100 minuti dalla ricezione dell’SMS.

Se invece state pianificando il vostro tragitto e non vi è comodo andare in rivendita per acquistare il biglietto, potete ricorrere all’app “MyCicero” scaricabile gratuitamente.

È prevista la possibilità di cercare gli orari e le fermate vicine indicando un indirizzo di partenza e di arrivo. Dall’apposita sezione ‘Trasporto’ – ‘Biglietteria’, oppure direttamente dalla soluzione di viaggio scelta acquistate il biglietto.

Si paga contestualmente all’acquisto con Carta di Credito (circuiti Visa e Mastercard), con Bemoov, Satispay oppure utilizzando un borsellino ricaricabile.

Il biglietto acquistato viene scaricato all’interno dell’app nella sezione Trasporto e va obliterato prima di salire a bordo, premendo il bottone ‘Attiva’ nella app oppure inquadrando il Qrcode presente all’ingresso del bus o al suo interno.

Infine anche chi usufruisce dell’abbonamento può risparmiare tempo comprandolo on line. Infatti è possibile acquistare tutti i tipi di abbonamenti, ordinari e studenti, urbano ed extraurbano di durata da 30 giorni a 360 giorni, dal sito Conerobus.

Se sei uno studente nella procedura d’acquisto dovrai obbligatoriamente compilare anche l’autocertificazione on-line, condizione vincolante al buon fine della transazione. Se sei al tuo primo abbonamento puoi caricare i tuoi dati anagrafici e procedere all’acquisto. Riceverai a casa la tessera, alla quale dovrai inserire la tua foto, unitamente all’abbonamento.

L’abbonamento verrà spedito con posta prioritaria all’indirizzo da te indicato nella tessera entro sette gorni. Durante l’attesa è possibile utilizzare la ricevuta di pagamento on-line, spedita immediatamente all’indirizzo e-mail fornito.

Il pagamento avviene, esclusivamente, con carta di credito (VISA o MASTERCARD) e non sono previsti costi aggiuntivi, spese di spedizione sono a carico della Conerobus S.p.A. Per qualsiasi dubbio o disguido è possibile contattare la Conerobus.

Per viaggiare con serenità bastano veramente pochi click prima di avere a portata di mano un biglietto o abbonamento!

Un’esperienza in Canada nel 2017

Buone notizie per chi ha intenzione di andare a lavorare in Canada nel 2017: il governo canadese ha dichiarato che saranno 300.000 i lavoratori stranieri accolti per il prossimo anno.

E’ quindi confermato per il 2017 lo stesso numero di permessi per lavoro già previsti per il 2016, che era già superiore a quello degli anni precedenti. Questa decisione del Ministero dell’immigrazione, dei rifugiati e della cittadinanza si spiega nella strategia di crescita economica del paese, che riconosce nell’immigrazione un fattore di innovazione e incremento della classe media in Canada.

Naturalmente, come spesso ricordiamo, nei paesi dove l’accesso è controllato e la gestione dell’immigrazione è inclusa in un piano organico di crescita economica e sociale, bisogna seguire una procedura appositamente predisposta e rispondere a determinati requisiti per poter entrare nel paese e svolgere un’attività. Ognuno può verificare quali sono le opportunità che può cogliere in Canada attraverso una rapida valutazione di pochi dati essenziali (paese di provenienza, età, motivazione della richiesta di visto, periodo di permanenza).

Sono favoriti, come è facile intuire, i richiedenti con formazione o esperienza lavorativa specifica, soprattutto nei settori strategici (ad es. tecnici e scientifici) o in quelli dove c’è carenza di personale (ad es. il settore sanitario).
I visti per lavoro possono essere di due tipi: l’open work permit, che ci permette di lavorare per chiunque in Canada (ammesso che il datore di lavoro sia in regola con i suoi obblighi) e l’employer-specific work permit, che invece ci vincola ad uno specifico datore di lavoro per un periodo ben determinato.

A coloro che richiedono un visto per lavoro, il Canada offre informazioni sulle modalità di ricerca del lavoro nel paese, sui canali da utilizzare, su come preparare la candidatura e su come acquisire o migliorare la conoscenza della lingua, in vista del trasferimento.

Per i più giovani c’è inoltre la possibilità di ottenere un visto partecipando al programma Vacanza Lavoro in Canada /International Experience Canada (ne abbiamo parlato anche l’anno scorso, vedendo nel dettaglio la procedura per candidarsi). Questo tipo di visto permette di lavorare e spostarsi liberamente in Canada per un periodo di un anno, abbastanza per apprezzare lo stile di vita e le attrazioni del paese.

Per i giovani provenienti dall’Italia sono previsti 1000 visti per il 2017, e nel gruppo dei registrati, dal quale verranno estratti quelli che possono ottenere un visto, ad oggi ci sono solo 650 candidati: è il momento buono per programmare la tua esperienza nel paese dei boschi d’acero!

Il lavoro a bordo delle navi da crociera

Lavorare a bordo delle navi da crociera è un po’ come lavorare in una piccola città dotata di tutti i comfort e servizi; significa scoprire e conoscere usi e costumi e incontrare nuove persone oltre che viaggiare.

Molti giovani sognano di intraprendere un lavoro in mare e in particolare sulle navi da crociera, ma pochi sanno cosa comporta realmente questo tipo di lavoro.

Le mansioni lavorative su una nave da crociera sono tante e comprendono molteplici figure professionali per coprire un numero enorme di posizioni in svariati settori.

I settori sono: intrattenimento, cura personale, lavori sul ponte e nella sala macchine, assistenza, servizi e ospitalità, staff di bordo, meccanico, elettrotecnico ecc.

Per poter lavorare a bordo di una nave da crociera è necessario conseguire il libretto di navigazione ed iscriversi come gente di mare negli uffici marittimi.

Per quanto riguarda i requisiti specifici o tecnici, dipende dalla figura che si andrà a ricoprire, ma è sicuramente indispensabile la conoscenza delle lingue straniere: inglese e un’altra lingua a scelta tra francese, tedesco, spagnolo.

Per determinate figure professionali può essere richiesta una qualifica o un titolo di studio specifico (es. chef, musicisti, personale medico ecc..) oppure un brevetto di istruttore per le attività sportive.

Costa Crociere, in partnership con le principali province italiane e il Fondo sociale europeo,  organizza ogni anno dei percorsi formativi gratuiti riguardanti figure specifiche.

In questo momento, per la regione Marche, sono aperti tre bandi rivolti a disoccupati e/o inoccupati in possesso di diploma e con conoscenza di almeno due lingue straniere.

Due bandi scadono il 16 novembre e sono rivolti a formare le figure di: Tour escort ed Entertainment Technician. Il terzo bando, che scade il 23 novembre, è volto a formare la figura professionale di Photo Operator.

Il Tour Escort è la figura addetta alla programmazione e vendita delle escursioni a terra ed è impegnata come accompagnatore durante le escursioni stesse.

L’Entertainment Technician è la figura che opera bordo in qualità di tecnico audio – suono -luci.

Il Photo Operator è la figura che opera all’interno del photo shop e cura la realizzazione dei servizi fotografici per i croceristi.

Tutti e tre i corsi sono organizzati in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Pesaro.

Quanto vale una persona

Quanto vale una persona? Quanto vale una competenza? E un talento? Chiariamo: non in termini filosofici, sociali o psicologici. Intendo dire quanto vale in euro (dollari, yen, ecc.). Non si tratta di mercificare l’essere umano ma di capire in maniera obiettiva, anche se un po’ fredda, il valore di una persona. D’accordo, le persone hanno tutte un valore intrinseco legato alla dignità, al riconoscimento dei diritti, alle relazioni che hanno con gli altri. Ma siccome poi viviamo in un mondo che è fatto anche (per qualcuno “soprattutto”) di economia penso possa essere utile e interessante provare a capire quanto valgono le persone oggi.

Se prendiamo a riferimento i contratti di lavoro, rispondere a questa domanda è relativamente semplice: settore, mansione, inquadramento; per ogni posizione c’è una cifra (o un range di queste) che ne determinano il valore. Dal mio punto di vista però i contratti di lavoro non sono lo strumento più adatto per valorizzare le persone, per due ordini di motivi. Il primo è che molti di questi non riescono a intercettare professionalità e competenze che sono nate negli ultimi anni e, più in generale, non sono in grado di cogliere l’evoluzione di questa epoca; il secondo è che, a mio modo di vedere, stabiliscono il prezzo di una prestazione (a volte solo del posto in quella scrivania) ma non il valore di una persona.

La mia idea è che invece ci sia la possibilità di affermare in che modo e misura una persona (un gruppo di persone, quelle che qualcuno chiama risorse umane) contribuisce a creare valore per un’azienda, per un mercato. In altre parole: scegliere o avere al proprio interno certi collaboratori anziché altri può davvero significare fare la differenza nel proprio settore per un’impresa. Se questo fosse vero (e tra poco vi dirò anche chi lo ha dimostrato con uno studio scientifico), la conseguenza più immediata è che una selezione del personale fatta con criteri che premiano il merito, la capacità e le reali competenze di chi lavoro diventa essenziale. Vi state facendo anche voi la stessa domanda? La mia è: come selezionano il personale la maggior parte delle aziende? La risposta che forse condividiamo è “per conoscenza” (termine a cui possiamo dare una vasta gamma di interpretazioni). Sicuramente è un metodo efficace per i tratti della fiducia, della relazione, dell’empatia ma molto meno per l’efficienza. Per avere una spiegazione scientifica di quanto affermo, potete leggere l’articolo apparso qualche tempo fa su Lavoce.info e che spiega la questione grazie al rendimento effettivo delle competenze alfanumeriche: in pratica l’analisi illustra come ci sia una relazione molto stretta tra il rendimento delle competenze umane e la crescita di un sistema.  Se volete è una buona e istruttiva lettura anche per il week end.

JPO, il programma per lavorare con le Nazioni Unite

Il Programma JPO – Junior Professional Officers è una iniziativa promossa dal governo italiano e dalle Nazioni Unite per permettere a giovani italiani di lavorare per un periodo di due anni presso una delle agenzie o delle organizzazioni internazionali del sistema ONU, e avviarsi così ad una carriera di tipo internazionale.

Ma quali sono queste agenzie, e di che cosa si occupano? Attualmente le Agenzie specializzate che compongono la grande famiglia delle Nazioni Unite sono quindici e si occupano di questioni molto diverse tra loro: tra quelle più note ci sono l’UNESCO (Organizzazione per l’Educazione, la Scienza e la Cultura), la FAO (Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura), la WHO (Organizzazione Mondiale per la Sanità) o la Banca Mondiale.
In Italia il programma JPO è anche conosciuto come Programma Giovani Funzionari delle Organizzazioni Internazionali, e il bando per partecipare viene aperto ogni anno in questo periodo.
Possono candidarsi giovani italiani con massimo 30 anni (33 se laureati in medicina), con un titolo di studio universitario e ottima conoscenza dell’inglese e, naturalmente, dell’italiano.
Il programma ha due obiettivi fondamentali: da una parte favorisce le attività di cooperazione tecnica delle organizzazioni internazionali grazie all’apporto di giovani professionisti. Allo stesso tempo consente a giovani qualificati interessati alle carriere internazionali di acquisire esperienze professionali rilevanti e altamente formative che nel futuro ne potrebbero favorire il reclutamento da parte delle organizzazioni stesse o comunque in ambito internazionale.

Se hai i requisiti indicati e una carriera in giro per il mondo è proprio quello che stai cercando, il JPO potrebbe essere il primo passo verso la realizzazione del tuo sogno professionale.

Le candidature vanno inviate online attraverso il portale predisposto, entro il 6 dicembre 2016 alle ore 15:00 (ora locale italiana): in bocca al lupo!

Referendum costituzionale: modalità per votare

Domenica 4 dicembre si terrà il referendum sulla riforma costituzionale in Italia. Le operazioni di voto per il referendum costituzionale si svolgeranno dalle ore 7 alle ore 23, a seguire lo scrutinio.

In tale occasione gli italiani sono chiamati a votare un referendum costituzionale per approvare o respingere la riforma della costituzione.

Ricordiamo che per la validità del referendum costituzionale confermativo non è previsto dalla legge un quorum di validità. A differenza che per il referendum abrogativo, non si richiede, che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto. L’esito è valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori.

Vediamo nel dettaglio quale il quesito che troveremo stampato sulla scheda:

Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione» approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?

Per poter votare al referendum l’elettore deve presentarsi al seggio con la sua tessera elettorale e con un documento di riconoscimento al fine di essere identificato.

La tessera elettorale è il documento che consente l’esercizio del diritto di voto, questa viene rilasciata al momento dell’iscrizione nelle liste elettorali del Comune.

Per il rilascio delle tessere elettorali, dei duplicati, di una nuova tessera qualora siano esauriti gli spazi, è necessario rivolgersi al personale dell’Ufficio Elettorale, magari qualche giorno prima del referendum, nonostante anche il giorno stesso saranno previste aperture straordinarie.

La legge prevede che possano votare in Italia fuori del comune di residenza solo alcune categorie di elettori. Quelli ricoverati in ospedali e case di cura, militari, naviganti e tutti coloro che prestano servizio al seggio, cioè i componenti dell’Ufficio elettorale di sezione, le Forze dell’ordine e i rappresentanti di partito e di comitato promotore del referendum, designati dai partiti e dai comitati stessi.

Chi non rientra in tali categorie può votare nel seggio di iscrizione elettorale del comune di residenza, usufruendo di agevolazioni tariffarie per viaggi in treno, aereo o nave (ad esempio tutti gli studenti fuori sede).

Gli elettori residenti all’estero hanno la possibilità di venire a votare in Italia. Anche chi si trovi temporaneamente all’estero (periodo minimo di tre mesi), per motivi di lavoro, studio o cure mediche ha la facoltà esercitare il diritto di voto per corrispondenza nella circoscrizione estero previa espressa opzione. Tutte le casistiche sono consultabili sul sito del Ministero dell’Interno. Ma per il referendum costituzionale del 4 dicembre l’indicazione della scelta doveva pervenire al comune d’iscrizione nelle liste elettorali entro il giorno 8 ottobre 2016 (con possibilità di revoca entro lo stesso termine).

Votare è un diritto, reperire le informazioni utili in tempo, permette di esercitarlo!

Acquisti via smartphone, viaggi aerei compresi!

Se gli acquisti online non sono più una novità per un numero sempre più grande di italiani, la nuova frontiera è l’acquisto di servizi per viaggiare tramite smartphone, con il quale possiamo fare sia piccole spese che acquisti importanti.

Tra i beni o servizi acquistabili, i voli aerei sono senz’altro tra gli articoli più interessanti, soprattutto data la sempre più ampia scelta disponibile, e perché un viaggio aereo può rappresentare una vacanza ma anche l’inizio di una importante esperienza di volontariato o tirocinio all’estero.

Ma come fare a tenere d’occhio costantemente le destinazioni che ci interessano, le occasioni da non perdere dall’aeroporto più vicino, o delle compagnie che usiamo più spesso per i nostri viaggi?
La risposta è semplice e, parlando di smartphone, non può che essere una app!
Al momento ne abbiamo a disposizione diverse in grado di svolgere funzioni ben precise e di rispondere in modo specifico alle esigenze di ogni viaggiatore 2.0.
Friend Compass di Momondo
Questa utile app, grazie alla tecnologia GPS, vi consente di localizzare i vostri amici di Facebook e di conoscere il prezzo del volo più conveniente per raggiungerli. Inoltre l’app vi dirà anche chi di loro abita nelle mete più calde, chi in quelle più fredde e chi si trova a maggiore distanza, per una scelta del prossimo viaggio che tenga in considerazione alche il fattore climatico. Potete anche vedere quali sono gli amici “più economici” da visitare.

Skyscanner
E’ una app di ricerca voli in grado di confrontare in pochi secondi le offerte di centinaia di compagnie aeree in tutto il mondo alla ricerca del volo perfetto per la tua vacanza, permettendo così di risparmiare un sacco di tempo.

Drungli
Drungli non è ancora un’app, ma attraverso questo sito si può scegliere un aeroporto di partenza e indicare il giorno in cui si vuole partire, per avere informazioni su una serie di possibili località di viaggio con relativo costo. Si possono anche abilitare le notifiche via mail per sapere con tempismo quando una destinazione che ci interessa si rende disponibile con un prezzo più conveniente.

Tra le compagnie aeree che hanno una propria app con diverse funzionalità ci sono:
Vueling
Con la app si può prenotare i biglietti quando mentre si è in giro, si può controllare le date delle proprie prenotazioni, tenere sott’occhio le offerte disponibili per i voli low-cost, trovare i numeri del customer service, fare il Check-in on line, e selezionare i posti a sedere all’interno del velivolo.

Easy Jet
L’applicazione EasyJet è utile per cercare, ma anche prenotare e gestire i vostri voli.

Ryan Air
Grazie alla app cercare i voli low-cost, gestire la prenotazione di un volo su uno degli aeromobili dell’azienda irlandese è un’operazione pratica e veloce.

Andare a trovare quell’amica in Erasmus in Danimarca, o l’amico volontario in Brasile non è mai stato così facile!

NOIleggiamo: il primo appuntamento con “Sia fatta la tua volontà”

NOI leggiamo è l’iniziativa con la quale chi scrive può presentare pubblicamente la propria opera all’Informagiovani di Ancona. Abbiamo pensato a questa iniziativa per dare spazio alla lettura e alla riflessione che questa attività di solito sviluppa. Raccontare storie, oggi, è forse la cosa che più può esserci utile per comprendere quel che ci accade tutti i giorni. Attraverso la lettura di un libro, spesso, riconsideriamo in maniera diversa e originale le cose che ci accadono.

La prima storia che racconteremo sarà quella del romanzo “Sia fatta la tua volontà“, scrittura di esordio di Giuseppe Bommarito edito da Italic Pequod: l’appuntamento è per il prossimo venerdì 4 novembre alle 18 all’Informagiovani. Dirigente bancario, sposato e con una figlia piccola, Gianni Baldoni ha avuto la fortuna di potersi affidare, fin da giovanissimo, a un padre spirituale eccezionale come don Pietro, suo caro amico e prezioso maestro. Ma Gianni non riesce più ad affrontare la vita e le sue difficoltà senza ricorrere alla cocaina: un atto volontario e incosciente al tempo stesso, un meccanismo di difesa che rappresenta l’unico rifugio dal mondo esterno. Cade così nel vortice della droga o, meglio, è la droga che si addentra nella sua quotidianità, intaccando e infettando progressivamente tutto ciò che di bello aveva avuto fino a quel momento: il suo lavoro, il suo matrimonio, sua figlia. Il mutamento che avviene in lui è evidente tanto da alterare la percezione della realtà, di se stesso e degli altri.

Imbrogli sul lavoro, vita sessuale promiscua, dimenticanze nei confronti della famiglia sono sintomi di uno stadio ormai avanzato della dipendenza. Ispirato solo in parte da vicende autobiografiche, “Sia fatta la tua volontà”, romanzo d’esordio di Giuseppe Bommarito, è il racconto di una “discesa agli inferi” lenta ma inesorabile, e del tentativo caparbio e coraggioso di un anziano prete di salvare un’anima che si sta perdendo; è la ricerca umana, fragile e disperata, di una via d’uscita dall’errore, dalla tentazione del male, da un destino che sembra segnato; è un domandarsi perché a volte, forse troppo spesso, l’uomo è (o sembra essere) “lasciato solo”.

E fin qui la sinossi del romanzo. Ma la parte più interessante sarà quella che potremo ascoltare dal vivo. All’incontro sarà presente l’autore che spiegherà come ha pensato ed è riuscito a intrecciare una vicenda reale con una storia di fantasia. A chiederglielo e a dialogare con lui, oltre ai partecipanti, ci saranno Giancarlo Trapanese (scrittore e giornalista RAI), Danilo Tittarelli (dirigente Dipartimento Dipendenze Patologiche Asur Jesi), Francesco Carboni (Caffè Letterario Anconitano), Francesco Vernelli (coordinatore Informagiovani Ancona). Questo incontro, come tutti quelli della rassegna NOIleggiamo,. è aperto a tutti e a ingresso gratuito.

AGGIORNAMENTO: purtroppo, per cause di forza maggiore, questo appuntamento è annullato. Lo riproporremo non appena possibile.

copertina sia fatta la tua volontà

La copertina del libro

Solidarietà con Mani Tese: bastano poche ore

Magari bastasse un sogno, una buona intenzione per fare solidarietà; invece servono anche i fatti, servono soldi.

La forza dell’associazione Mani Tese sta proprio nell’ unire l’altruismo alla capacità di raccogliere denaro e utilizzarlo per progetti concreti.

Torna  “Molto più di un pacchetto regalo”, la campagna natalizia di sensibilizzazione e raccolta fondi rivolta alla clientela delle librerie La Feltrinelli.

L’iniziativa vuole sostenere i progetti di cooperazione internazionale nell’ambito della campagna “I exist” contro le schiavitù moderne.

Verranno supportati il progetto di prevenzione del lavoro minorile e di promozione dei diritti dei lavoratori dell’industria tessile in India, la realizzazione di un centro di accoglienza per bambini e bambine vittime di trafficking in Cambogia e la lotta al traffico di esseri umani attraverso l’istruzione e la salute in Bangladesh.

La campagna di solidarietà “Molto più di un pacchetto regalo” è giunta quest’anno alla sua decima edizione.

Si cercano oltre 5000 persone che abbiano voglia di trascorre un Natale diverso.

Sarà sufficiente dedicare un po’ del proprio tempo nelle librerie La Feltrinelli partner dell’iniziativa dal 3 al 24 dicembre 2016.

Il loro compito sarà quello di confezionare i libri e gli oggetti acquistati per i clienti delle librerie.

Ogni punto vendita avrà uno spazio dedicato a Mani Tese, dove i volontari, armati di carta regalo, scotch e decorazioni natalizie, raccoglieranno le offerte di coloro che si faranno impacchettare i regali acquistati.

Tutti possono partecipare alla campagna in qualità di volontari.

Gli unici requisiti richiesti sono di aver compiuto 16 anni e di poter offrire almeno 4 ore del proprio tempo.

Per diventare volontari occorre compilare il form on line indicando le proprie disponibilità di date e città.

Tra le città interessate c’è, come gli scorsi anni, anche Ancona.

I tirocini all’estero del mese

Dedichiamo questo post alla rassegna dei tirocini da non perdere questo mese, in particolare per chi crede sia arrivato il momento di pensare ad un periodo di esperienza di vita e lavoro in un altro paese.

L’ideale è programmare per tempo il periodo di tirocinio, o internship, all’estero: per poter beneficiare al meglio dell’investimento di tempo energie e risorse economiche, è preferibile dedicarsi all’organizzazione dell’accordo di tirocinio, del viaggio, del soggiorno e tutte le necessità collegate (trasporto pubblico, eventuali documenti da tradurre, copertura sanitaria) prendendosi il tempo necessario.

Ma se ci troviamo all’improvviso con una borsa da utilizzare, o se troviamo proprio l’offerta di tirocinio in linea con il nostro percorso professionale? In questo caso può valere la pena concentrarsi sulla candidatura e sull’opportunità scovata, utilizzando tutti gli aiuti e i contatti di cui si dispone: scrivere o telefonare ad amici sul posto, contattare servizi della città in cui andremo, e naturalmente appoggiarci a servizi di informazione specializzati vicino a noi, come Eurodesk  e l’Informagiovani.
Vediamo allora che cosa c’è di interessante in questo momento.
Per laureati con dottorato in Economia o Business Administration – Tirocinio presso l’OMT – Organizzazione mondiale del turismo – Madrid
Durata: 6 mesi
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese, del pacchetto Office e sistema operativo Windows 7, interesse nelle attività delle Nazioni Unite
E’ prevista una retribuzione mensile di 400 euro
Scadenza: 31 Ottobre 2016

Per studenti universitari e laureati – Tirocini presso Radio Free Europe e Radio LibertyPraga e Washington DC
Durata: almeno 3 mesi
Requisiti: buona conoscenza dell’inglese sia orale che scritto
Non è prevista retribuzione e la candidatura deve essere inviata 8 settimane prima dell’inizio del tirocinio

Per studenti universitari e laureati – Tirocini presso la Corte dei Conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4 o 5 mesi
Requisiti: cittadinanza di uno degli Stati Membri dell’UE, essere studenti in una delle materie di interesse della Corte e avere buona conoscenza di un’altra lingua europea oltre alla propria
Per alcuni tirocini è prevista una retribuzione di 1120 euro mensili
Scadenza: 31 Ottobre 2016

Per laureati – Tirocini presso l’OHCHR – Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU – Ginevra
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: laurea in Diritto Internazionale, Scienze Politiche, Storia, Scienze Sociali; supporto da parte di una istituzione accademica; buona padronanza di almeno due delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite (inglese, francese, spagnolo, arabo, russo e cinese)
I tirocinanti presso le Nazioni Unite non sono remunerati
Scadenza: 31 Ottobre 2016

Buona fortuna!

Crescere in digitale

Crescere in digitale è un Progetto promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attuato dal Sistema delle Camere di Commercio in partnership con Google, volto a formare giovani NEET (Not Engaged in Education, Employment or Training) che non studiano e non lavorano dai 18 ai 30 anni attraverso training online e sul territorio focalizzati sull’acquisizione di digital skills, e di avviarli a tirocini formativi nelle imprese italiane.

Il progetto si colloca nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”; infatti tutti gli iscritti al progetto potranno beneficiare gratuitamente dei corsi di formazione online e tra coloro che supereranno con successo il test di verifica delle competenze saranno individuati coloro che potranno prender parte alle successive fasi del progetto.

Il primo passo da compiere, quindi, è l’iscrizione al portale Garanzia Giovani.

Nello specifico il progetto si articola in quattro fasi:

  1. formazione online attraverso un percorso istruttivo di 50 ore sugli strumenti e le strategie web per le PMI. Il percorso sarà fruibile sulla piattaforma offerta da Google (www.crescereindigitale.it), con contenuti identificati e certificati dal Comitato Scientifico del progetto;
  2. test online sugli argomenti trattati durante i corsi, attraverso un quiz di 100 domande con risposte a scelta multipla;
  3. laboratori di formazione specialistica per avviare i giovani a un tirocinio oppure ad un percorso formativo mirato all’autoimprenditorialità;
  4. tirocinio presso aziende tradizionali da avvicinare al digitale, organizzazioni d’impresa, agenzie web, grandi imprese.

I tirocini, che avranno durata di 6 mesi e saranno indennizzati (500€ al mese) attraverso il finanziamento del programma “Garanzia, mirano a consentire al tirocinante di sperimentare nel contesto operativo del Soggetto ospitante-azienda le nozioni acquisite nel corso “Crescere in digitale” così da applicarle concretamente al contesto aziendale.

Il tirocinante può supportare l’azienda nell’analisi della presenza on line, nell’implementazione e aggiornamento del posizionamento on line, nell’implementazione e aggiornamento della promozione on line, nell’analisi dei risultati e nell’utilizzo dei social media.

Al termine del periodo di tirocinio, l’imprenditore godrà di un incentivo fiscale fino a 6.000 euro per l’assunzione del tirocinante.

Si può aderire al progetto fino al 31/12/2016.

Carta d’identità elettronica, via la carta!

Nella vita quotidiana, molto più spesso del previsto, ci viene richiesta un’attestazione, un riconoscimento della nostra identità, pensiamo alle varie operazioni che ogni giorno svolgiamo: in banca, alle poste, per un acquisto con carta di credito, per viaggiare, ecc…

Il documento d’identità per eccellenza di cui si parla è la carta d’identità, poi esistono documenti di riconoscimento equipollenti come ad esempio: il passaporto e la patente di guida.

Ma che cos’è la carta d’identità? E’ un documento di identità, munito di fotografia, rilasciato dallo Stato tramite i Comuni, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, con la finalità di dimostrare l’identità personale del titolare.

Grazie al possesso della carta di identità la persona può circolare liberamente all’interno dello stato italiano e dei paesi membri dell’Unione europea e nei Paesi con cui lo stato italiano ha accordi, motivo per cui ogni persona è tenuta ad avere sempre con sé questo documento.

Dal luglio 2016 il Comune di Ancona ha avviato l’emissione della nuova Carta di Identità Elettronica (CIE) , infatti l’amministrazione è stata selezionata dal Ministero dell’interno, come ente di sperimentazione di questo procedimento.

La carta d’identità elettronica è l’evoluzione della cartacea, ha le dimensioni di una carta di credito, è realizzata in materiale plastico ed è dotata di sofisticati elementi di sicurezza e di un microchip che memorizza i dati del titolare.

La durata varia secondo le fasce d’età di appartenenza: 3 anni per i minori di età inferiore, 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni, 10 anni per i maggiorenni

A seguito della sperimentazione sono cambiate le modalità di emissione, vediamo in che modo.

Il cittadino deve recarsi nel Comune di residenza, all’ufficio Servizio Carta d’identità elettronica, munito di una sola foto-tessera, in formato cartaceo od elettronico, su un supporto USB e fornire i propri dati firmando un modulo di riepilogo degli stessi.

In caso di primo rilascio si deve esibire all’operatore Comunale un altro documento di identità in corso di validità. In caso di rinnovo o deterioramento del vecchio documento quest’ultimo deve essere consegnato all’operatore. Inoltre il cittadino ha la facoltà di fornire il consenso o il diniego o astenersi rispetto alla scelta della donazione degli organi. Ai maggiori di dodici anni vengono acquisite anche le impronte digitali.

Il documento viene spedito a domicilio dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, entro sei giorni lavorativi oppure può essere ritirato presso il Comune, ma non viene più rilasciato contestualmente al momento della richiesta.

La nuova CIE costa 22,21 euro, che vanno pagati allo sportello comunale prima di avviare la pratica di rilascio.

Chi è in possesso della carta d’identità cartacea non deve far nulla, i documenti rimangono validi fino alla loro naturale scadenza. Tutte le nuove emissioni sono elettroniche visto che garantiscono standard di sicurezza maggiori rispetto al documento utilizzato fino ad oggi.

Un visto per gli USA con la lotteria

Potrebbe sembrare una trovata tutta italiana, quella di poter ottenere un visto da residenti per gli USA, molto ambito, con una lotteria: invece questa è una prassi da tempo utilizzata per dare la possibilità a tutti quelli che non rientrano negli stretti requisiti richiesti per altri tipi di visti, di poter accedere alla cosiddetta Land of opportunities, e per garantire la multiculturalità che da sempre la caratterizza.

Il programma, che chiamiamo per semplicità lotteria, si chiama Diversity Visa Lottery, ed è una sorta di bando che ogni anno viene aperto ad ottobre e si chiude a novembre. In questo periodo è possibile iscriversi al programma per poter poi finire nella lista di persone dalla quale verrà effettuata una estrazione casuale computerizzata di persone a cui verrà dato in premio un visto per vivere e lavorare negli USA.

Il numero di visti concessi è di 50.000 all’anno, distribuiti tra persone provenienti dalle sei aree del mondo, anche se non esattamente da tutti i paesi. Di anno in anno infatti i cittadini di alcuni paesi sono esclusi dalla possibilità di partecipare all’estrazione, in base al criterio per cui da quel paese si è già raggiunta una quota di immigrati che supera una certa soglia. I visti rilasciati ai cittadini di un certo paese non possono superare comunque il 7% del totale.

Il Diversity Visa Lottery non impone limiti di età ai partecipanti, a differenza di molti altri tipi di visti per motivi di studio e lavoro, ma pone comunque due requisiti fondamentali da soddisfare:
1) essere nati in uno dei paesi che rientrano nel programma (questo requisito considera pochissime eccezioni)
2) avere un titolo di studio almeno al livello di diploma, o due anni di esperienza lavorativa negli ultimi cinque anni, in una delle professioni elencate nella Banca Dati Online del Department of Labor, e che riporti una classificazione pari a Zone 4 o Zone 5
La conoscenza della lingua non è menzionata, ma è chiaro che è un filtro quasi automatico dato che solo chi comprende l’inglese sarà in grado di capire ed eseguire esattamente le istruzioni e compilare il form in ogni parte.

Tutta la procedura di iscrizione si fa online al sito predisposto dall’Ufficio Affari Esteri del Dipartimento di Stato, e richiede l’inserimento dei propri dati (e di quelli degli eventuali familiari che, in caso di vincita del/la richiedente, lo/la seguiranno e otterranno un visto con lo status di dependant) compresa una foto digitale con caratteristiche ben definite.
Una volta eseguito correttamente in procedimento di iscrizione, non resta che aspettare l’estrazione e il momento in cui i risultati verranno pubblicati sul sito dedicato (non vengono inviate notifiche via email): per quest’anno le candidature si possono presentare fino al 7 novembre 2016.

Dal 2 maggio 2017 saranno resi pubblici i nomi dei vincitori, ai quali saranno comunicati i successivi passi da seguire per ottenere il visto e poter così pianificare il trasferimento negli States.

Le ultime raccomandazioni prima di cominciare l’iscrizione: prendere bene visione delle istruzioni (disponibili in più lingue con tanto di FAQ), occuparsi personalmente della procedura, e non sottoporre la candidatura più volte nello stesso anno (il sistema rileva i doppioni ed esclude automaticamente il candidato).

E ora, buona fortuna!

Camminare in montagna: quanti benefici!

Camminare in montagna apporta straordinari benefici per la salute, il corpo, la mente e lo spirito. La camminata, infatti, è un’attività fisica molto completa e alla portata di tutti che non ha bisogno di tante spiegazioni, in quanto è un movimento innato nell’uomo. Farlo in montagna, immersi nella natura, a stretto contatto con l’ambiente e lontano dal caos, dallo smog e dal ritmo frenetico della città, aiuta ad amplificarne il beneficio.

Uno tra i benefici della camminata tra i monti, infatti, è proprio quello di riuscire a scaricare le tensioni accumulate nella vita quotidiana e di apportare serenità e felicità. Essere circondati dalla natura, respirare aria con ossigeno rarefatto e pulito, ascoltare il silenzio della montagna, è un’esperienza unica.

Ovviamente, come per tutte le attività fisiche, occorrerà procedere per gradi sia per quanto riguarda il dislivello sia per quanto riguarda la lunghezza delle camminate, in modo da abituare il corpo al nuovo tipo di sforzo.

Un ulteriore vantaggio di questo tipo di attività fisica è che è possibile praticarla durante tutte le stagioni ovviamente con le dovute precauzioni riguardo ai percorsi e con l’abbigliamento e le attrezzature giuste. Ovvio che occorra utilizzare degli scarponcini da trekking, adeguati al tipo di percorso che si vuole intraprendere. Non va sottovalutato nemmeno l’aspetto dell’abbigliamento che dovrà anch’esso essere adeguato e soprattutto a strati. In montagna, infatti, i cambiamenti climatici sono molto repentini e quindi quando ci si prepara per affrontare un’escursione occorrerà tenere conto della possibilità di doversi coprire o alleggerirsi.

Lo zaino sarà il fedele compagno di viaggio; è necessario averlo per riporre i capi di abbigliamento che si tolgono durante il tragitto, per tenere acqua, cibo, cartine e quant’altro.

Un altro vantaggio della camminata in montagna è che è possibile praticarla sia in solitaria sia in compagnia, magari di persone esperte, ed è uno tra gli sport più economici e che danno il massimo in termini di resa fisica.

È anche un’occasione per socializzare e fare nuove amicizie o semplicemente conoscenze con persone che hanno in comune la passione per la montagna. Non occorre di certo andare troppo lontano per riuscire a fare trekking in montagna. Ad esempio ad Ancona da oltre vent’anni esiste l’iniziativa Treno Trekking che organizza escursioni in montagna servendosi di un mezzo ecologico e poco inquinante come il treno. Le escursioni del treno trekking si dividono in: turistiche (segnalate con la lettera T), escursionistiche (E per gli escursionisti, EE per gli escursionisti esperti) e attrezzati (EEA); ovviamente se si è alle prime armi è meglio iniziare con un percorso turistico, adatto anche ai bambini.

Le uscite del treno trekking vengono svolte generalmente la domenica; ci sono però delle uscite che impegnano due giorni (sabato e domenica), come la prossima prevista per il 15 e 16 ottobre 2016. Il programma del treno trekking, sia generale per tutto l’anno sia specifico delle singole uscite, è consultabile sul sito dell’Informagiovani di Ancona alla pagina dedicata. Per partecipare a queste escursioni è necessario acquistare un biglietto o  all’Informagiovani di Ancona  o direttamente alla stazione ferroviaria.

Quando una passione diventa un lavoro di successo!

Ebbene sì, può succedere! È possibile vedere una grande passione che coltiviamo fin da bambini trasformarsi in un lavoro. Certo, direte voi, nulla di strano. Che so, magari fin da piccoli giocavate al dottore con il bambolotto e poi da grandi avete studiato medicina, oppure vi piaceva fare il cuoco con le pentole di mamma e ora lavorate in un ristorante. Un po’ più complicato per chi voleva fare il supereroe, o per chi, che ne so, aveva come passione quella di riordinare tutto. Perché i supereroi non esistono, così come non esistono i bambini che amano mettere in ordine direte voi. E qui vi sbagliate: Marie Kondo era una bambina che amava più di ogni altra cosa mettere in ordine la casa.

Ogni giorno trovava un modo nuovo per riordinare, studiava tutte le riviste sull’argomento, passava ore e ore catalogando ogni sorta di oggetto. No, non è diventata una massaia con disturbo ossessivo compulsivo per l’ordine, ma una donna di successo. E il suo successo nasce proprio da quella sua strana passione! Ora iniziate a capire anche voi. Avrete sentito parlare del best seller “Il magico potere del riordino”. Un libro ormai venduto e tradotto in tutto il mondo. C’è da ammetterlo, è una lettura interessante, che vede la capacità di riordinare un po’ come uno stile di vita. Riordinare la casa è come mettere a posto la propria esistenza, lasciando andare ciò di cui non abbiamo bisogno, e accogliendo ciò che fa parte del nostro presente, che ci emoziona e ci fa stare bene nel “qui e ora”.

Questa passione per il riordino si è trasformata in qualcosa di più profondo: la capacità di trasmettere agli altri un metodo per migliorare la propria vita. Ci sono persone che dopo aver riordinato da cima a fondo la casa (e da cima a fondo può richiedere anche mesi di meticolosa attività) hanno cambiato lavoro, partner, abitudini. E ringraziano con gioia la loro maestra di riordino. E cosa c’entra una casa ordinata con un nuovo lavoro? O una nuova visione della vita? Beh a sentire Marie Kondo, tutto. Perché è quando impariamo a capire cosa davvero ci piace e ci fa stare bene e ad eliminare ciò che non fa per noi che iniziamo a vivere davvero. E Marie evidentemente aveva chiaro fin da piccola ciò che le piaceva fare! A furia di leggere, tentare, creare e ricreare metodi diversi, Marie ha strutturato un metodo tutto suo in cui è, in effetti,  maestra indiscussa.

Questo l’ha resa famosa in tutto il mondo!!  Il suo libro ci da molte lezioni interessanti, e una di queste secondo me sta proprio nel fatto che se uniamo una grande passione alla costanza, alla creatività, al coraggio di sperimentare, alla tenacia… possiamo andare davvero molto lontano. Quando questa passione aiuta noi e gli altri a stare meglio, ad essere felici il risultato non può che essere un grande successo.

In Germania, non solo per lavoro

Si parla molto di Germania destinazione per chi si sposta per motivi di lavoro, ma è una meta da considerare anche per chi volesse proseguire gli studi all’estero, per esempio in una delle numerose università tedesche.

Anche la Germania partecipa al cosiddetto Processo di Bologna, teso a riformare i differenti sistemi universitari europei, di modo che risultino il più possibile armonizzati e omogenei tra di loro.

Questo progetto prevede la suddivisione degli studi superiori in tre cicli:
Laurea triennale, in Germania chiamata Bachelor
Laurea magistrale o specialistica, in Germania chiamata Master
Dottorato di ricerca, in Germania chiamato Promotion

L’offerta universitaria è in Germania molto ampia e articolata, grazie ad un numero elevato di atenei e altri tipi di istituti universitari, in maniera abbastanza diversa da come accade in Italia. Il portale dedicato alla formazione superiore fornisce anche le informazioni relative a visti, requisiti, e documenti da presentare.

In particolare, in Germania si possono trovare:

· Universität (Università)
· Fachhochschule (Istituto superiore ad indirizzo scientifico)
· Technische Universität / Technische Hochschule (Politecnico)
· Kunsthochschule (Accademia di Belle Arti)
· Musikhochschule (Conservatorio di musica)
· Gesamthochschule (Università unificata)
· Verwaltungsfachhochschule (Istituto superiore per la pubblica amministrazione)
– Pädagogische Hochschule (Istituto universitario per la formazione degli insegnanti)
· Berufsakademien (Accademie professionali)

I corsi universitari si concludono con un esame di diploma (Diplomabschluß), di magistero (Magisterabschluß, specie nelle facoltà umanistiche) o di Stato (Staatsexam, per chi studia giurisprudenza o medicina e per chi vuole insegnare).

Per queste scuole non è previsto il pagamento delle tasse universitarie, ma viene richiesto solo un contributo annuo per il tesserino universitario, il libretto e certificati vari. I corsi universitari durano minimo 8 semestri, e sono divisi in 2 cicli. Gli studenti che terminano il primo ciclo ottengono il diploma di Zwischenprüfung o Vordiplom.

Nei casi in cui l’accesso ai corsi è a numero chiuso, l’ammissione non è regolata dall’università stessa ma da un’autorità centrale (Zentralstelle für die Vergabe von Studienplätzen – ZVS) e viene data in base al voto dell’esame di maturità ed al periodo di tempo trascorso in lista d’attesa. In alcune facoltà sono previsti anche dei test attitudinali ed un colloquio selettivo.

L’Italia e la Germania hanno siglato un accordo per il riconoscimento automatico dei titoli di studio: per poter studiare in un’università tedesca è necessario possedere il diploma di maturità ottenuta dopo 5 anni di scuola superiore. Gli studenti stranieri devono anche dimostrare una buona conoscenza del tedesco e sostenere un test d’ammissione scritto per valutarne il livello. Chi non supera il livello minimo individuato per l’accesso, deve fare un corso alla Volkshochschule della durata di un semestre, e riprovare l’ammissione all’università il semestre successivo; chi invece supera il test a pieni voti si può dedicare ai corsi della materia prescelta offerti dall’università.

Parallelamente a questi corsi di lingua, intensivi e obbligatori, si possono frequentare anche i corsi normali. Per chi intende rimanere più di due semestri oppure completare il corso di studi in una università tedesca, è obbligatorio sostenere il DSH, Deutsche Sprachprüfung für den Hochschulzugang ausländischer Studienbewerber, esame scritto e orale, che presuppone un livello avanzato della lingua. Le università offrono corsi di preparazione per coloro che non riescono a superare l’esame.

Insomma, bisogna impegnarsi parecchio ed essere determinati, ma le università offrono agli studenti stranieri supporto e corsi per l’apprendimento del tedesco, per una migliore e più rapida integrazione.