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Tirocini all’estero di dicembre

Avete messo tra i buoni propositi del 2018 quello di fare un tirocinio all’estero? Bene! Allora è il momento di cercare una buona opportunità e prepararsi per sfruttare al massimo questa esperienza e l’investimento di tempo, energie (e di qualche risorsa finanziaria). Anche per questo mese vi proponiamo una raccolta di offerte da considerare.

E se non trovate quello che state cercando, scrivetemi a europa@informagiovaniancona.com indicando il vostro profilo, gli studi fatti, il campo e il paese di interesse, vi darò indicazioni per una ricerca mirata.

Per studenti o laureati – internship presso la Human Rights Unit dell’UNICEF – Ginevra (Svizzera)
Durata: 3 mesi con inizio l’8 gennaio 2018
Requisiti: preparazione accademica in Diritto internazionale, scienze sociali, relazioni internazionali, Diritti umani o settori affini, ottima conoscenza della lingua inglese, interesse nel settore dei diritti dei minori, capacità di lavorare in autonomia rispettando i tempi dati
Retribuzione: non prevista
Scadenza: 12 dicembre 2017

Per diplomati o studenti universitari – tirocinio presso The Do School – Berlino (Germania)
Durata: almeno 4 mesi
Requisiti: buona conoscenza del pacchetto Office, capacità di comunicazione, di problem solving, di lavoro di squadra e di coordinamento, interesse per il mondo dell’imprenditoria, delle startup e delle NGO.
Retribuzione: non indicata
Scadenza: non indicata

Per laureati, settori vari – 7 tirocini presso l’EMSA European Maritime Safety Agency – Lisbona (Portogallo)
Durata: da 3 a 6 mesi (tra il 1 marzo e il 31 agosto 2018)
Requisiti: laurea attinente al dipartimento di assegnazione, buona conoscenza dell’inglese scritto e orale
Retribuzione: 934.51 euro mensili
Scadenza: 15 dicembre

Per laureati, dipartimenti vari – tirocini presso ACER – Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia – Lubiana (Slovenia)
Durata: 6 mesi (con inizio a marzo o a settembre)
Requisiti: laurea attinente al dipartimento di assegnazione, livello B2 della seconda lingua
Retribuzione: 500 euro mensili
Scadenza: non c’è scadenza per la candidatura

Per laureati in materie economiche – tirocini presso Biosikula France – Nizza (Francia)
Durata: 3 mesi
Requisiti: laurea in economia, marketing o simili, livello C1 di francese, conoscenza del pacchetto Office e patente B
Retribuzione: 400 euro mensili (possibilità di beneficiare del supporto del programma YfEJ – Your first Eures job)

KA229, la novità 2018 di Erasmus+ per le scuole

Partecipare ad attività formative in collaborazione con coetanei di altri paesi è una esperienza sempre più ricercata dai giovani e consigliata per il loro sviluppo personale e professionale. Avere la possibilità di confrontarsi con altre culture aiuta gli studenti ad entrare a far parte della dimensione europea e internazionale della società di oggi e ancora più di domani.

Una delle indicazioni di quest’anno per quanto riguarda il programma Erasmus+ per le scuole è incentivare e valorizzare al massimo le esperienze di mobilità degli studenti, sfruttando le nuove possibilità offerte dal programma, come è stato sottolineato anche all’Infoday con l’Agenzia INDIRE a cui abbiamo partecipato.

Due sono le grandi novità per il 2018 che interessano direttamente il mondo della scuola:

l’aumento considerevole di budget per la scuola, che comporta una maggiore possibilità di vedere il proprio progetto finanziato (il budget totale è aumentato di 200 milioni di euro rispetto al 2017, pari a un incremento dell’8%)

– l’azione KA229, pensata per favorire le scuole (dal livello prescolare alla secondaria) che vogliono progettare direttamente attività di mobilità per studenti e staff e avviare o potenziare il processo di innovazione e internazionalizzazione del proprio istituto. La progettazione e la costruzione del budget sono infatti semplificate per questa azione, per permettere alle scuole di costruire piccoli progetti basati sulle esigenze rilevate e sulle necessità effettive della scuola stessa.
Ogni scuola gestirà il proprio budget, stabilito il un massimo di 16.500 euro all’anno, per maggiore semplicità della realizzazione del progetto anche sotto questo aspetto.
I progetti presentati sotto questa azione possono comprendere da 2 a 6 scuole (e solo scuole, non altri soggetti), e possono prevedere mobilità brevi (fino a due mesi) e lunghe (da 2 a 12 mesi) per studenti e/o insegnanti.

Alle priorità generali per il settore scuola (ridurre l’abbandono scolastico, migliorare il raggiungimento di competenze di base, rafforzare la qualità nell’educazione e nella cura della prima infanzia, e migliorare la professionalità dell’insegnamento) si aggiunge per il 2018 particolare attenzione ai progetti rivolti all’apprendimento e agli ambienti digitali, alla promozione dell’integrazione sociale (soprattutto di rifugiati e migranti) e del multilinguismo.

La scadenza per presentare questo tipo di progetti è unica per il 2018, ed è il 21 marzo alle ore 12.

Per cominciare a pensare al vostro progetto, qui trovate la call Erasmus+ 2018 e indicazioni dell’Agenzia INDIRE per sviluppare al meglio la vostra idea: in bocca al lupo a tutte le scuole!

Tirocini di novembre

Anche questo mese vi proponiamo alcune offerte di tirocinio all’estero, per cui candidarsi nelle prossime settimane. Che siate già laureati o che il vostro percorso universitario sia ancora aperto, è sempre un buon momento per programmare una esperienza in un paese estero!

Per studenti magistrali in scienze economiche – Supply Chain Internship presso azienda DOW – Terneuzen (Paesi Bassi)
Durata: da concordare (2017-2018)
Requisiti: buona conoscenza della lingua inglese, capacità di analisi dati, uso excel, capacità comunicative e di lavoro in team
Retribuzione: prevista

Per studenti o laureati in comunicazione – tirocinio presso shot-one.de – Monaco (Germania)
Durata: 6 mesi a partire da gennaio 2018
Requisiti: background accademico nel campo della comunicazione e nuovi media, conoscenza del tedesco e di MS Office
Retribuzione: 450 euro mensili
Scadenza: non indicata

Per studenti o laureati – TIROCINI VARI presso International Diabetes Federation – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi da marzo 2018
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese scritto e parlato, buona conoscenza del pacchetto Office
Retribuzione: non indicata

Per laureati – tirocinio settore software- presso BAE Systems – Rochester, Kent (UK)
Durata: 1 anno o 12 settimane in estate
Requisiti: conoscenze informatiche adeguate alla posizione
Retribuzione: non indicata
Scadenza: prima possibile

Per laureati – tirocini settore economico e finanziario – presso Insurance Europe – Bruxelles (Belgio)
Durata: da 4 a 6 mesi
Requisiti: lauree attinenti, buone capacità d’analisi, di comunicazione, e di lavoro sia in team che in autonomia
Retribuzione: prevista
Scadenza: non indicata

Vi ricordo che se avete richieste o esigenze specifiche potete scrivermi a europa@informagiovaniancona.com

Alternanza scuola lavoro all’estero

Quale migliore occasione per trascorrere un periodo all’estero già durante gli studi , facendo una esperienza riconosciuta dalla scuola?

Le numerose ore di alternanza scuola lavoro previste per gli studenti del triennio delle scuole superiori possono essere svolte anche in un altro paese europeo, e possono diventare così doppiamente formative e interessanti, ma soprattutto molto più divertenti!

Le ore da dedicare all’esperienza dell’alternanza scuola lavoro sono infatti 400 in totale per il triennio sia delle scuole a indirizzo tecnico che per i licei. Questo significa avere a disposizione diverse settimane da impiegare in una attività di formazione sul campo, cioè un periodo di affiancamento e tirocinio presso una azienda, un ente o una organizzazione disponibili ad accogliere uno studente e a introdurlo ai segreti, ma anche alla routine, del mestiere.

L’accoglienza degli studenti presso le strutture ospitanti è regolata naturalmente da una convenzione, nella quale si indica chiaramente quali sono gli obiettivi formativi che si vogliono raggiungere e quali saranno le attività che lo studente in alternanza svolgerà, con quali orari e modalità, chi sono i tutor (uno interno alla scuola e uno interno al soggetto ospitante) del ragazzo o della ragazza.
Se ben progettata e programmata, l’alternanza ha un valore di prima esperienza lavorativa (anche da inserire nel curriculum) ma soprattutto di primo confronto con una realtà lavorativa, non tanto per i contenuti tecnici e settoriali che si acquisiscono ma soprattutto per la conoscenza diretta di un ambiente di lavoro, delle regole, le responsabilità, i doveri, la divisione dei compiti o il lavoro in equipe.

Come è possibile riuscire a organizzare tutto questo in un altro paese, considerando le differenze linguistiche organizzative e normative? Proprio per capire come può funzionare l’alternanza scuola lavoro all’estero e quali possono essere le possibilità, organizziamo periodicamente degli incontri sul tema qui all’Informagiovani, rimani aggiornato con la nostra newsletter o via WhatsApp!

Gli incontri sono aperti a studenti, docenti e genitori interessati a saperne di più!

I tirocini all’estero del mese

Tirocini per studenti o internship per neolaureati, di tre o di sei mesi: ecco qualche buona occasione da cogliere questo mese per programmare una esperienza internazionale che migliorerà la vostra carriera professionale e la vostra vita personale!

 

Per neolaureati o studenti – Tirocini presso la Corte dei conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4 o 5 mesi a partire da febbraio 2018
Requisiti: laureati o studenti che abbiano completato almeno 4 semestri di studio; interessati a una formazione pratica attinente ad uno dei settori d’attività della Corte dei Conti; conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’Unione Europea e una conoscenza soddisfacente di almeno un’altra lingua ufficiale
Prevista una retribuzione (1120 euro mensili) o meno, a seconda della disponibilità di bilancio.
Scadenza: 31 ottobre

Per neolaureati o studenti – Tirocini nel settore delle risorse umane presso IDEA- International Institute for Democracy and Electorate Assistence – Stoccolma (Svezia)
Durata: dai 3 ai 6 mesi con inizio a novembre 2017
Requisiti: laurea o studi attinenti, interesse nelle attività dell’istituto, capacità di problem solving, capacità di lavorare in ambiente multiculturale e in team, capacità di gestione delle informazioni, conoscenza del Pacchetto Office e dell’inglese. Non è prevista retribuzione
Scadenza: 24 ottobre

Per neolaureati o studenti – Tirocini presso Eurocontrol – sedi varie in Europa
Durata: da 3 a 12 mesi
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese o del francese
Retribuzione: 900 euro mensili più il rimborso delle spese di viaggio
Scadenza: non specificata

Per studenti o laureati – tirocinio settore comunicazione ed eventi presso Bruegel – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi
Requisiti: preparazione accademica in scienze politiche, scienze sociali, giornalismo, comunicazione, legge o simili; interesse nel campo della politica economica e conoscenza delle politiche europee. E’ prevista una retribuzione.
Scadenza: 24 ottobre

In bocca al lupo e al prossimo mese con nuovi tirocini e internship!

Erasmus per giovani imprenditori

Erasmus per giovani imprenditori

Le possibilità di mobilità e sviluppo personale offerte dall’UE sono veramente tante, e oggi parliamo dell’Erasmus per giovani imprenditori!

Per Erasmus si intende uno scambio, una mobilità per lo sviluppo delle proprie capacità personali e possibilità occupazionali. Il programma è aperto a nuovi o aspiranti imprenditori, e si può svolgere presso una PMI (piccola media impresa) all’estero (da questo programma sono escluse le multinazionali e gli enti pubblici).

Ma come funziona Erasmus per giovani imprenditori?
Chi può partecipare? E quali sono i vantaggi?

Per giovane imprenditore si intende una persona, residente in uno dei paesi UE o in uno di quelli partecipanti al programma, che ha avviato una sua impresa da non più di tre anni o che ha un’idea imprenditoriale da sviluppare. Non ci sono quindi reali limiti di età e di nazionalità, ma è necessaria una buona conoscenza dell’inglese, per presentare i documenti per partecipare e perché è la lingua veicolare per tutti i paesi delle imprese ospitanti.

Sono invece fondamentali forte motivazione, un’idea piuttosto chiara del tipo di servizio o prodotto che si vorrebbe creare e delle competenze che si vogliono acquisire durante lo scambio.

Per partecipare a Erasmus per giovani imprenditori  si può presentare una candidatura online attraverso il portale del programma, completa del cv (in inglese) e un business plan (in italiano). Il consiglio è quello di rivolgersi prima ad uno dei punti di contatto sparsi sul territorio italiano, per un incontro informativo e di primo orientamento, ma anche per ricevere assistenza nella stesura del business plan.

I punti di contatto sono servizi riconosciuti che svolgono un ruolo fondamentale nel processo di avviamento allo scambio. Possono essere camere di commercio, incubatori di impresa o altri soggetti simili. Hanno il compito di valutare le candidature, favorire il matching tra imprenditore e azienda ospitante, e seguire tutte le formalità legate alla partecipazione al programma, al suo corretto svolgimento e alla assegnazione del finanziamento per la mobilità.

Una volta valutata l’idoneità alla partecipazione,il punto di contatto supporta il candidato per trovare l’azienda partner che risponda alle sue  esigenze, presso cui chiedere di svolgere la mobilità. Le aziende degli imprenditori ospitanti possono avere sede nei ventotto paesi UE o in uno dei paesi partecipanti al programma.

L’Erasmus per giovani imprenditori può avere una durata che va da uno a sei mesi, anche frazionabili, e garantisce al partecipante, oltre al servizio di assistenza da parte dell’organizzazione intermediaria, un finanziamento mensile a copertura delle spese sostenute per la mobilità. Il contributo mensile varia da 530 a 1100 euro, a seconda del costo della vita del paese di destinazione, e può essere utilizzato direttamente dal partecipante.

Erasmus per giovani imprenditori è un programma particolarmente efficace per neolaureati con idee innovative da sviluppare e approfondire, motivati a sperimentare e scoprire nuovi ambienti di lavoro, altri paesi e mercati.

Possono partecipare anche liberi professionisti, come architetti, artigiani e avvocati, purché abbiano un piano chiaro e coerente di sviluppo di nuovi servizi e prodotti, e un corrispondente bisogno di ampliare le proprie conoscenze e abilità imprenditoriali.

Se Erasmus per giovani imprenditori sembra proprio il programma che cercavi e vuoi saperne di più, sul sito ufficiale trovi tutti i dettagli, i contatti e le ultime news!

 

Professioni sanitarie all'estero

Professioni sanitarie all’estero

Lo sapevate che i nostri medici e infermieri sono molto ricercati all’estero per la loro preparazione?

Da tempo infatti ospedali e strutture private di paesi che abitualmente sono mete di migrazione per lavoro si sono organizzati per una ricerca efficace delle professioni sanitarie di cui hanno bisogno, reclutando professionisti in altri paesi, spesso attraverso agenzie specializzate.

Ma chi sono i candidati ideali e quali sono le professioni sanitarie più richieste?

I candidati che possono essere presi in considerazione sono ovviamente laureati, possibilmente con un po’ di esperienza (ma non è sempre richiesta) e naturalmente con una conoscenza almeno intermedia della lingua del paese di destinazione, o almeno la disponibilità a frequentare un corso di lingua prima dell’assunzione.

Le professioni sanitarie più ricercate sono naturalmente gli infermieri, ma anche le ostetriche e altri medici specializzati, ad esempio nelle specialità attinenti le malattie legate all’invecchiamento della popolazione, tendenza piuttosto diffusa in Europa.

Se state studiando medicina o infermieristica e siete pronti a valutare buone opportunità di lavoro e carriera anche fuori dall’Italia (dove a dire il vero anche questo settore non brilla per ricchezza di possibilità di impiego e soddisfazione professionale), ecco due buone occasioni da non perdere.

Recruiting Day a Civitanova Marche con 2b1 International, per posizioni di infermieri, infermieri pediatrici e ostetriche, il prossimo 21 settembre. Gli impieghi proposti sono in Germania e nella Svizzera tedesca. I selezionati saranno avviati ad un corso di tedesco di 5 mesi che si svolgerà a Civitanova.
Attenzione è necessario inviare il proprio cv entro il 10 settembre!

Incontro informativo e di recruiting “Come and wok in the UK!” qui all’Informagiovani il 20 ottobre, con la referente italiana dell’agenzia Kate Cohwig. Le professioni sanitarie ricercate per posizioni in UK sono infermieri e infermieri pediatrici, anche senza esperienza. Durante l’incontro verranno spiegate tutte le modalità di accesso a queste opportunità, i tempi necessari e i vantaggi.

Vi aspettiamo!

tirocini all'estero di settembre

I tirocini di settembre

Un tirocinio è un ottimo modo per allenarsi al mondo del lavoro: con i tirocini si approfondisce la conoscenza di un settore o di una professione, e si comincia a capire cosa vuol dire lavorare, e quanti aspetti diversi include.

I tirocini contribuiscono a sviluppare una serie di piccole competenze che non tutti i giovani, universitari o laureati, hanno acquisito in precedenza. Tra queste ci sono gestire il proprio tempo e rispettare degli orari dati, collaborare con altre persone per il buon andamento delle attività dell’azienda o dell’ufficio, svolgere una mansione con un obiettivo concreto e misurabile, gestire le relazioni con i colleghi, utilizzare strumenti o programmi informatici nuovi, per citarne solo alcune.

I tirocini svolti all’estero poi moltiplicano le competenze che si possono sviluppare, grazie all’immersione totale in un’altra cultura e, spesso, in un modo di lavorare molto diverso da quello che siamo abituati a vedere.

Ecco qualche proposta di tirocinio all’estero da valutare nelle prossime settimane!

Per laureati – tirocini presso la Banca Centrale Europea, settore statistica – Francoforte sul Meno (DE)
Durata: dai 3 ai 6 mesi
Requisiti: laurea in discipline economiche, matematiche o informatiche, buona conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua ufficiale dell’UE, buone conoscenza del pacchetto Office e software di statistica e matematica; capacità di comunicare efficacemente, di lavorare in autonomia, capacità di analisi e attenzione ai dettagli
Retribuzione: 1.050 euro al mese
Scadenza: 28 settembre

Per laureati – 3 tirocini alla Banca europea per gli investimenti, settori vari – Lussemburgo
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea in economia o simili, conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua ufficiale dell’UE, conoscenza di Excel e simili applicativi
Retribuzione: può essere previsto un compenso
Scadenza: 17 settembre

Per laureati – Comitato delle Regioni – Bruxelles (BE)
Durata: 5 mesi (spring session 2018: 15/02 – 15/07)
Requisiti: laurea, ottima conoscenza di una lingua ufficiale dell’UE più buona conoscenza del francese o dell’inglese; ulteriori requisiti specifici a seconda del dipartimento di interesse
Retribuzione: è previsto un compenso pari al 25% del salario di un funzionario di grado AD*5
Scadenza: 30 settembre

Per laureati e studenti – Comitato economico e sociale europeo – Bruxelles (BE)
Long term traineeship: 5 mesi (spring session 2018: 16/02 – 16/07) solo per laureati
Short term traineeship: da 1 a 3 mesi, per studenti o neolaureati
Requisiti: conoscenza della lingua inglese e requisiti specifici a seconda del tipo di tirocinio
Retribuzione (solo per long term traineeship): circa 1.159 euro al mese
Scadenza (solo per long term traineeship): 30 settembre

Per laureati – Centro comune di ricerca della Commissione Europea – sedi varie
Durata: dai 3 ai 5 mesi
Requisiti: lauree varie e requisiti specifici in base alle posizioni offerte
Retribuzione: previsto un compenso pari al 25% del salario di un funzionario di grado AD
Scadenza: scadenze varie a settembre

Per laureati – Corte di giustizia dell’Unione europea – Lussemburgo
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea in materie giuridiche, scienze politiche o di interprete, e preferibilmente conoscenza del francese
Retribuzione: prevista una retribuzione di 1.120 euro mensili
Scadenza: 30 settembre

In bocca al lupo e alla prossima!

lavoro europa over35 ReAct

ReActivate, lavoro all’estero per over 35

Finalmente un progetto dedicato a chi non ha più 20 anni e si sente spesso tagliato fuori dalle mille opportunità rivolte ai più giovani.
Tra le iniziative ideate e cofinanziate dall’UE c’è il programma di mobilità per lavoro ReActivate, studiato appositamente per facilitare i lavoratori con più di 35 anni che vogliono spostarsi all’interno dello spazio europeo.

ReActivate presenta molte delle caratteristiche del programma gemello Your first Eures job, creato per favorire la mobilità per lavoro dei giovani under 35 e arrivato quest’anno alla sua quinta edizione. ReActivate prevede una serie di servizi e di finanziamenti per i candidati interessati, che si possono ottenere iscrivendosi al programma.

I servizi offerti riguardano il supporto preparatorio e orientativo, per esempio per la redazione del cv e della candidatura, o per lo sviluppo delle competenze professionali necessarie a trovare un buon impiego all’estero (ad esempio attraverso un corso di formazione).
Ma non solo: si può disporre anche di un supporto finanziario per poter realizzare il proprio progetto di mobilità in uno dei 28 paesi dell’Unione europea.

Ecco quali sono nel dettaglio le voci per cui è possibile ottenere un aiuto economico.

  • spese di viaggio per andare a sostenere un colloquio: i candidati che hanno ricevuto un invito a presentarsi di persona per un colloquio possono ricevere una cifra forfettaria a rimborso delle spese di viaggio sostenute.
  • indennità di trasferimento in un altro paese: nel momento in cui il candidato riceve una lettera di assunzione e deve quindi riorganizzare la propria vita nel nuovo paese, può ottenere un assegno per le prime spese da affrontare.
  • formazione linguistica: anche se si ha una conoscenza base o intermedia della lingua del paese in cui ci si trasferisce, potrebbe essere necessario, per inserirsi più velocemente nel nuovo ambiente di lavoro, rafforzare le competenze linguistiche. Il programma ReActivate può finanziare un breve corso mirato.
  • riconoscimento delle qualifiche: per poter accedere al posto di lavoro per cui si è stati scelti  spesso è necessario dimostrare di avere i titoli giusti. Per farlo si deve procedere al riconoscimento della qualifica professionale, che include la traduzione del titolo e un processo di valutazione del percorso fatto. Il programma ReActivate fornisce un supporto finanziario anche per questo.
  • assegno di trasferimento supplementare: nel caso in cui i candidati esprimano bisogni particolari legati alla loro condizione personale ( rispetto a salute, contesto socio-economico o fattori geografici) possono beneficiare di un supporto economico supplementare per il trasferimento all’estero.

Per maggiori informazioni sul funzionamento del programma e sull’accesso alle opportunità offerte da ReActivate, passate a trovarci all’Informagiovani Eurodesk o contattate direttamente un referente EURES.

I tirocini all’estero di giugno

Eccoci qua con qualche buona occasione da cogliere soprattutto per coloro che hanno completato da poco gli studi o hanno in programma di farlo a breve.
Qui di seguito vi segnalo una serie di tirocini all’estero per cui fare domanda nei prossimi giorni, per poter cominciare a settembre e mettere a frutto le conoscenze acquisite con la laurea.
I settori sono molto vari e c’è possibilità per ogni tipo di laurea, da quelle economico- finanziarie a quelle umanistiche.

Cominciamo subito con due tirocini offerti dall’ufficio Eurodesk, la rete di informazione sull’Europa di cui facciamo parte, a Bruxelles!

Per laureati – Web Editor intern per Eurodesk Brussels Link – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi, a partire da settembre 2017
Requisiti: laurea attinente, forte interesse per le politiche europee per i giovani, conoscenza di graphic design e dell’inglese (in particolare capacità di scrittura), possibilmente con un po’ di esperienza, anche nel volontariato.
E’ previsto un sussidio mensile in base a un contratto redatto secondo la Belgian Convention d’immersion professionelle.
Scadenza per le candidature: 16 luglio

Per laureati – Communication Intern per Eurodesk Brussels Link – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi, a partire da settembre 2017
Requisiti: laurea attinente, ottima conoscenza dell’inglese, creatività, conoscenza di Adobe InDesign, interesse per le politiche europee per i giovani.possibilmente con un po’ di esperienza nel settore o di volontariato.
E’ previsto un sussidio mensile in base a un contratto redatto secondo la Belgian Convention d’immersion professionelle.
Scadenza per le candidature: 16 luglio

Tirocini per laureati o diplomati presso l’EMSA – European Maritime Safety Agency – Lisbona (Portogallo)
Durata: dai 3 ai 6 mesi, a partire da settembre 2017
L’EMSA offre 9 tirocini nei settori: organizzazione e gestione eventi, legale, informatico, analisi e valutazione.
I requisiti sono lauree o preparazione attinenti, conoscenza della lingua inglese.
Scadenza per le candidature: 30 giugno

Per laureati o laureandi – Marketing trainee presso la Banca Europea degli Investimenti – Lussemburgo
Durata: 5 mesi
Requisiti: studi nel settore economico finanziario, della comunicazione o altri attinenti; conoscenza degli obiettivi dell’agenzia, della terminologia finanziaria; ottima conoscenza dell’inglese
Il tirocinio può prevedere un rimborso.
Scadenza per le candidature: 17 luglio

Per studenti e laureati presso Eurochambres – Policy Department – Bruxelles (Belgio)
Durata: da 3 a 6 mesi a partire da settembre 2017
Requisiti: studi in economia applicata, conoscenza delle istituzioni europee, ottima conoscenza dell’inglese o possibilmente del francese.

Prevista retribuzione più buoni pasto.
Scadenza per le candidature: 7 luglio

Per laureati – Tirocinio settore energia presso l’Organizzazione Europea dei Consumatori . Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi a partire da settembre 2017
Requisiti: diploma universitario, conoscenza del funzionamento delle istituzioni europee, buona conoscenza dell’inglese.
Prevista una retribuzione, un biglietto viaggio, trasporti locali.
Scadenza per le candidature: 9 luglio

Riforma dell’università, lavoro ed Europa

Proprio in questi giorni sono usciti alcuni articoli sui risultati della riforma del sistema universitario avviata quasi 20 anni fa, che ha portato il percorso di molti corsi universitari ad essere articolati in due livelli. Il nuovo sistema, basato su due cicli di studi universitari, prevede la conclusione degli studi dopo 3 anni, e la possibilità di specializzarsi poi con ulteriori 2 anni di studio.

Come per altre iniziative e riforme avviate come membri dell’Unione Europea, il nostro sembra essere un atteggiamento passivo, come se l’avessimo fatto solo perché “ce lo chiede l’Europa”.
Vale la pena di ricordare un paio di cose che ci possono aiutare a capire meglio la situazione ed eventualmente a beneficiare dei cambiamenti avvenuti.

Primo: perché lo abbiamo fatto?
La riforma del sistema universitario rientra nel processo di Bologna, un impegno che gli stati membri, tra cui l’Italia, si sono presi per raggiungere degli obiettivi di occupazione e sviluppo a beneficio di tutti i cittadini europei (avrete sentito parlare degli obiettivi di Europa 2020). In particolare, la riforma di cui parliamo oggi è la progressiva omogeneizzazione dei sistemi di istruzione (che non significa avere corsi identici e perdere la nostra specificità).

Secondo: quali sono i risultati che si vogliono ottenere?
La riforma è stata introdotta per facilitare la mobilità degli studenti in Europa, il riconoscimento degli studi fatti e delle conoscenze acquisite (con il sistema dei crediti), per facilitare l’accesso ai corsi di specializzazione che ci interessano di più e che magari vengono offerti in università di altri paesi.
Questo nuovo sistema inoltre mira a rendere più facile e veloce il riconoscimento dei titoli professionali in un paese diverso da quello in cui si vuole lavorare, magari perché ci sono migliori opportunità nel nostro settore.

Fin qui, tutto chiaro. Come mai allora non tutto è risultato in un sistema universitario efficace e nel miglioramento delle condizioni generali del mercato del lavoro, strettamente legato al livello di educazione dei lavoratori?
I fattori sono sicuramente molti e interagiscono tra loro in modo complesso. Possiamo comunque osservare alcuni dati che ci riguardano e che fanno un po’ di luce sul modo in cui abbiamo messo in pratica questa strategia.

Nonostante siamo tutti membri dell’UE, i governi nazionali restano responsabili dei loro sistemi di istruzione e formazione, e le singole università organizzano i rispettivi programmi di studio in autonomia.

Sulle performance del nostro sistema universitario, come osservato anche negli articoli usciti (se si arriva a leggere dopo la prima frase) pesano alcuni fattori “nostrani”. Per nominarne alcuni: un alto numero di abbandoni e di fuoricorso, tagli ai fondi destinati all’istruzione e alle università, e lo spirito di autoconservazione delle università stesse, cioè la difficoltà nell’elaborare corsi di studio adeguati alla durata triennale e alla competizione internazionale.

A questo panorama si aggiungono altri elementi, che incidono negativamente sulla bilancia della nostra crescita, come il peso marginale ancora riconosciuto alle donne nel mondo del lavoro, nonostante il fatto che si laureino di più e meglio. Aggiungiamo anche una cultura del lavoro ancora molto poco basata su merito e risultati.

Allora, qual è la buona notizia?
La buona notizia è che oggi ci possiamo laureare in 3 anni invece che in 4, e questa laurea equivale a quelle rilasciate in altri paesi. Questo significa che abbiamo accesso a tutte le opportunità per laureati, anche fuori dell’Italia. Inoltre con la laurea triennale abbiamo un titolo valido per iscriverci, senza limitarci all’offerta locale, al corso di specializzazione che preferiamo, che risponde di più alle nostre esigenze formative, e che riteniamo più valido e innovativo.

Domande? Perplessità? Cercherò di rispondervi da qui: europa@informagiovaniancona.com

Servizio Civile 2017, anche all’estero!

Un anno di servizio civile può significare molte cose per chi partecipa, ed è sicuramente un’ottima occasione di crescita personale e di miglioramento delle proprie soft skill, quelle che non si insegnano in nessuna scuola ma sono richieste praticamente in ogni ambito lavorativo.

Vale la pena di ricordare in breve i principi e i motivi che stanno alla base dell’istituzione del Servizio Civile Nazionale, che ha la funzione di favorire la partecipazione dei giovani e potenziare la loro occupabilità, promuovendo attività di utilità sociale secondo i principi costituzionali di solidarietà, inclusione e pace tra i popoli.

Il servizio civile prevede l’impiego di volontari anche all’estero per la promozione della cooperazione internazionale, sempre a sostegno della pace e la solidarietà.
Ad oggi appare di fondamentale importanza per la sopravvivenza di tutti la diffusione e l’educazione dei giovani a questi principi fondanti della nostra Costituzione, che stanno anche alla base della creazione dell’Unione Europea.

A patto di scegliere con attenzione l’organizzazione con la quale svolgeremo il servizio civile, questo può costituire allo stesso tempo un’esperienza di formazione professionale e un anno della propria vita dedicato a un settore che ci interessa esplorare e approfondire.

Se poi scegliamo di partecipare ad un progetto all’estero, si aggiunge a quanto elencato sopra il vantaggio di poter stare per quasi un anno in un altro paese, vicino o lontano, presso una organizzazione che costituisce un punto di riferimento per qualsiasi necessità.

Ai volontari che prestano servizio all’estero è garantita, oltre all’assegno di servizio, la copertura dei costi di viaggio, vitto e alloggio nel paese di destinazione. Questa garanzia costituisce un grande vantaggio per chi è interessato a partire ma non ha molte risorse finanziarie, né una formazione o esperienza professionale forte in grado di permettergli di trovare un lavoro all’estero.

I paesi in cui è possibile svolgere il servizio sono molti e diversi, sia in Europa, che in Asia, America e Africa, e i settori tra i quali si può scegliere sono ambiente, assistenza, educazione e promozione culturale e protezione civile.

Ognuna delle organizzazioni italiane di invio ha sul proprio sito una sezione dedicata ai dettagli del progetto a cui è possibile aderire, con l’indicazione dei periodi di formazione, di partenza e di impegno per la partecipazione. Sono dettagliati i compiti che verranno svolti dal volontario e il contesto nel quale andrà ad operare, a sostegno di professionisti che svolgono il loro lavoro presso le organizzazioni di accoglienza, nei vari paesi.

Per quanto riguarda il servizio civile all’estero sono indicate, oltre alle necessarie precauzioni medico-sanitarie, anche eventuali caratteristiche e competenze preferenziali nella selezione dei volontari, a seconda del paese e del tipo di progetto.

E’ davvero una bella occasione di fare la differenza, di dare un senso ad un anno della propria vita, in linea con il motto proprio del servizio civile: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Buon servizio civile a tutti/e!

Tirocini di maggio

Tirocini estivi o per il prossimo autunno, curricolari o extracurricolari: sono tutti buone occasioni per acquisire esperienza professionale ma anche personale, conoscere un ambiente di lavoro, allargare la propria rete di contatti, fare una esperienza personale e umana.
L’importante è scegliere bene!

Per studenti, laureati, dottorandi e professionisti – Tirocini al Guggenheim Museum – New York (USA)
Durata: 3 mesi
Requisiti: opportunità di un tirocinio agli interessati ad un’esperienza nel campo delle arti, con qualifiche nel settore; conoscenza dell’inglese parlato e scritto.
L’obiettivo del Guggenheim Museum Internship Program è quello di fornire un’adeguata formazione sul campo a coloro i quali intendano perseguire una carriera nelle arti e nel settore museale. A seconda delle loro competenze e interessi, i tirocinanti verranno destinati ai diversi dipartimenti del museo.
Il tirocinio non è retribuito, ma la Hilla von Rebay Foundation mette a disposizione 13 borse di studio per il programma estivo di tirocinio.
Sono previsti tre cicli di stage all’anno:
– Primavera: gennaio-aprile. Scadenza: 1 novembre.
– Estate: giugno-agosto. Scadenza: 30 gennaio.
– Autunno: settembre-dicembre. Scadenza: 1 giugno.

Per studenti – Tirocini presso Wind Europe – Bruxelles (Belgio) – settore delle energie rinnovabili
Requisiti: essere studenti universitari o delle scuole superiori iscritti a corsi di studio che prevedano lo svolgimento di uno stage curriculare.
Wind Europe si occupa di promuovere l’utilizzo dell’energia eolica in Europa e nel mondo, favorire la ricerca in ambito energetico. I candidati interessati a svolgere un tirocinio avranno modo di misurarsi in diversi settori quali: marketing, ricerca, business development, comunicazione.
Scadenza non specificata.

Per neolaureati – Tirocini all’ EMEA Agenzia Europea per i Prodotti Medicinali – Londra (UK)
Durata: dai 6 ai 18 mesi
Requisiti: neolaureati in farmacia, medicina, scienze della vita, assistenza sanitaria, chimica o tecnologie dell’informazione. Si incoraggia la candidatura anche di giovani avvocati con un interesse nella normativa farmaceutica oppure laureati nel settore delle risorse umane/bilancio/contabilità. E’ richiesta una buona conoscenza dell’inglese e di una o più lingue comunitarie.
L’agenzia offre una borsa di 1550 sterline inglesi mensili e una somma per le spese di viaggio.
Scadenza: 1 giugno per tirocini con inizio a ottobre

Per laureati e studenti – Tirocini alla Corte dei Conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4, o 5 mesi, da settembre
Requisiti: laureati o studenti che abbiano completato almeno 4 semestri di studio; interessati a una formazione pratica attinente ad uno dei settori d’attività della Corte dei Conti; conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’Unione Europea e una conoscenza soddisfacente di almeno un’altra lingua ufficiale.
Prevista una retribuzione (1120 euro mensili) o meno, a seconda della disponibilità di bilancio.
Scadenza: 31 maggio

Per tutti – Tirocini presso Fundacion Aldeas de Paz – Caraibi
Durata: minimo 4 settimane
Requisiti: possono partecipare ai programmi di tirocinio o volontariato tutti gli interessati (singoli, famiglie, gruppi, coppie) al settore social media e giornalismo, con conoscenze di base dell’uso della macchina fotografica e di programmi di video editing, possibilmente con un minimo di esperienza nel settore.
Lo scopo di questo progetto multi-media sociale è quello di promuovere la missione della Fundacion Aldeas de Paz: sensibilizzare le persone sul tema dei diritti dei bambini di Samanà.
È richiesto un contributo di partecipazione di 100 euro a settimana, a fronte del quale viene fornito alloggio e un corso di spagnolo.

Se stai cercando un tirocinio in un settore specifico, in un paese che hai già scelto, e non sai da dove cominciare, scrivimi a europa@informagiovaniancona.com per consigli e link utili.

workcamp summer camp

Campi estivi per minorenni: vacanze con cuore e cervello

A programmare i propri impegni, come a fare volontariato, si impara da piccoli!
E allora è arrivato il momento di cercare qualcosa di interessante da fare per l’estate che si avvicina, qualcosa di divertente e stimolante, come i campi estivi.

I campi estivi sono possono essere di tanti tipi, in base al tema principale intorno al quale sono organizzati: tutela ambientale, solidarietà verso la comunità ospitante, ricostruzione o restauro di locali per attività ricreative, agricoltura biologica o colture locali, apprendimento linguistico.

Potrete contribuire in prima persona alla manutenzione di un bosco o di un centro giovanile, partecipare alle attività (giochi, sport, festival) di una associazione o di una organizzazione locale, e al tempo stesso scoprire luoghi e persone nuove.

Nel caso di campi estivi per minorenni (indicati come TEEN, UNDER 18, RAGAZZI) un buon consiglio è quello di informarvi per tempo e cercare quello che preferite senza aspettare l’ultima settimana, quando la maggior parte delle destinazioni è già completa e c’è poco tempo per chiedere tutto quello che volete sapere. Il momento ideale per cominciare a cercare è l’inizio di marzo, quando escono i programmi dei campi estivi e si può ancora scegliere.

I costi variano per tipo di campo e paese, e sono sempre indicati nella scheda di descrizione del campo: i campi dedicati a minorenni in genere hanno un costo un po’ superiore agli altri, perché comportano maggiori attenzioni e organizzazione da parte dei promotori (assicurazioni, personale professionale, tutele, sicurezza). Molti campi all’estero sono aperti a ragazzi e ragazze a partire dai 16 anni, ma ce ne sono anche per quindicenni.

Ogni campo è diverso ma non vi mancheranno di certo questi ingredienti fondamentali per un’estate da ricordare:
– divertimento, perché in sostanza si tratta di una vacanza
nuovi amici (non che quelli che avete non vadano bene, ma gli amici non sono mai troppi!) con cui scoprirete di avere in comune molto più di quanto pensate
avventura (niente spoiler, ma è garantito che avrete qualcosa da raccontare al ritorno)
soddisfazione e autostima, grazie al fatto di esservi impegnati in qualcosa in cui credete, che avete scelto e a cui avete dedicato un po’ del vostro tempo e delle vostre energie.

Se fate fatica a crederci, qui ci sono alcuni ragazzi e ragazze che parlano della loro esperienza:

Segnalo qui i siti di alcune organizzazioni che promuovono e organizzano campi all’estero per minorenni, da cui si può partire per fare una veloce ricerca per tipo di campo, paese, periodo e altri parametri:

Legambiente
YAP – Youth Action for Peace Italia
Lunaria 

Libera

IBO Italia

Non hai ancora trovato quello che cercavi? Vuoi qualche consiglio personalizzato? Scrivimi a europa@informagiovaniancona.com o passa a trovarmi!

Corpo europeo di solidarietà, si parte!

Sono già all’opera i primissimi partecipanti al Corpo europeo di solidarietà, creato per coinvolgere i giovani europei in azioni di sostegno, aiuto e collaborazione in situazioni di necessità, e allo stesso tempo con lo scopo di costruire una società più inclusiva, prestare aiuto a persone vulnerabili e rispondere ai problemi sociali attualmente più pressanti.

Ai giovani partecipanti il Corpo europeo di solidarietà offre anche la possibilità di vivere un’esperienza formativa, ispiratrice e arricchente, a contatto con operatori professionisti del settore sociale e in contesti in cui sperimenteranno la possibilità di portare aiuto e fare la differenza.

Abbiamo già parlato di come funziona il Corpo di solidarietà, istituito dalla Commissione Europea a dicembre 2016, ma nel corso degli ultimi mesi sono state definite meglio le modalità di partecipazione delle organizzazioni che possono aderire e contattare gli iscritti e sono state messe a punto le modalità operative dell’iniziativa, per la vera e propria attivazione delle esperienze.

Partendo dalla banca dati del Corpo infatti le organizzazioni accreditate, cioè che hanno aderito alla missione e ai principi del Corpo e che garantiscono attività di qualità, possono contattare i giovani iscritti e proporre loro di partecipare ad un progetto in qualità di volontari, tirocinanti o lavoratori. A marzo sono stati contattati i primi iscritti che stanno già prestando la loro opera dove c’è bisogno.

Ricordo qui che in ogni caso i partecipanti vengono sostenuti economicamente, offrendo loro uno stipendio, un rimborso, vitto e alloggio o altri tipi di agevolazione, in base al tipo di inquadramento all’interno dell’organizzazione promotrice e alle leggi del paese in cui vanno a prestare servizio. Sul sito ufficiale del Corpo di solidarietà ci sono risposte a molte domande, sia per i partecipanti che per le organizzazioni.
Se vuoi partecipare e condividi anche tu i principi e la missione del Corpo… non ti resta che iscriverti!
Potrai definire i periodi in cui saresti disponibile, elencare le tue conoscenze ed esperienze se ne hai, e avere la possibilità di ricevere una proposta di partecipazione a un progetto.

Per rendere tutto più facile e per festeggiare insieme la Settimana Europea della Gioventù 2017, che si festeggia ogni anno dal 1 al 7 maggio, qui all’Informagiovani dedicheremo la mattinata di martedì 2 maggio alle iscrizioni al Corpo di solidarietà: chi volesse aiuto, assistenza, o anche solo informazioni, potrà venire ed utilizzare i pc disponibili al pubblico o la nostra wifi per registrarsi!

Portate entusiasmo e voglia di fare, vi aspetto!

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Brexit, keep calm and…parliamone

L’esito del referendum del giugno 2016 in UK, che ha preso il nome di Brexit, ha sollecitato molte discussioni sul presente e sul futuro di tutte le persone straniere presenti sul territorio britannico, e sulle limitazioni e possibilità per coloro che vorranno andarci a studiare e lavorare in futuro.

Vale la pena di ricordare che l’esito di un referendum, in Italia come altrove, non è immediatamente operativo, ma va tradotto in leggi e regolamenti integrativi (o sostitutivi) di ciò che esiste già.

Nel caso della Brexit, termine creato dall’unione di Britain ed exit, il referendum ha dato l’avvio a una serie di atti che porteranno, in un tempo relativamente breve, ad un nuovo stato di cose nelle relazioni dell’antica Albione con il resto dell’UE.

L’uscita dall’Unione, anche se nessuno si aspettava che accadesse, è prevista e regolamentata dall’articolo 50 del Trattato sull’Unione europea. La procedura prevede che dalla data della notifica dello stato membro uscente (nel nostro caso il 29 marzo 2017) passino due anni. In questo periodo di tempo Regno Unito e UE dovranno negoziare un accordo che disciplini le modalità dell’uscita (aggiornamento: la data dell’uscita della Gran Bretagna dall’EU è stata prorogata dal 29 marzo 2019 al 31 ottobre 2019).

In pratica significa che si comincia ora a definire le condizioni che regoleranno i reciproci rapporti. L’accordo dovrà tenere conto di molti aspetti che riguardano le relazioni tra paesi: l’immigrazione, certo, ma anche le questioni commerciali, fiscali, giuridiche.

Per chi si trova già in UK, le condizioni non sono cambiate e si sta già parlando di mantenere immutati i diritti e le condizioni di cui si è goduto finora. Le autorità britanniche hanno dichiarato che intendono garantire il diritto di residenza permanente ai cittadini che siano legalmente residenti prima di una certa data, la cosiddetta cut-off date, che però è stata più volte posticipata.

Ma rimaniamo a quello che nell’immediato ci interessa di più: potremo ancora andare a lavorare o studiare in UK? E quanto sarà difficile? La risposta in generale è sì, solo le modalità potranno essere un po’ diverse e più complesse rispetto a quelle adottate finora. Spesso infatti non ci rendiamo conto di quali vantaggi ci garantisca il fatto di essere parte dell’UE.

Come succede già per altri paesi extra UE, mete di migrazioni da paesi con condizioni economiche svantaggiate, le limitazioni potrebbero essere relative soprattutto all’ingresso per motivi di lavoro. E’ probabile che si prevedano agevolazioni per l’immigrazione di persone qualificate, che conoscono la lingua del paese dove vogliono trasferirsi, piuttosto che per chi non ha specifiche professionalità e va un po’ allo sbaraglio sperando di cavarsela comunque.

Per quanto riguarda andare a studiare in UK invece non dobbiamo dimenticare che la formazione è anche e sempre più una fonte di ricchezza per chi la fornisce, e quindi è difficile che venga realmente ostacolato l’ingresso di studenti. Chiaramente stiamo facendo delle supposizioni di quelli che saranno gli scenari futuri, dato che di certo e deciso non c’è ancora molto.

Per il momento di certo sulla possibilità di studiare in UK c’è che per l’anno accademico 2017/2018 saranno garantiti per tutti gli studenti UE aiuti economici e sussidi come in precedenza. Restano inoltre immutate le possibilità di usufruire di finanziamenti del programma Erasmus+ a cui la Gran Bretagna aderisce indipendentemente dalla Brexit.

Sicuramente rimangono valide le considerazioni che facciamo di solito per chi pensa di andare all’estero per un periodo più o meno lungo. Prima di tutto, prepararsi per tempo e informarsi bene per quanto riguarda i documenti da presentare. Consiglio in particolare di non improvvisare, dato che le regole per l’immigrazione, escluso lo spazio europeo, cambiano anche molto rapidamente.

Se l’argomento vi interessa, vi consiglio queste due risorse ufficiali da seguire: la pagina dedicata alla Brexit dell’Ambasciata d’Italia, e la pagina ufficiale UK sull’immigrazione.

In conclusione, keep calm and good luck everybody!

Unione Europea

Europa: 60 anni e tutta la vita davanti

Proprio in questi giorni festeggiamo i 60 anni dell’Europa unita, di cui diamo spesso per scontato i risultati e i vantaggi, concentrandoci sui limiti e sulle criticità. Dopo la catastrofe della seconda guerra mondiale, i principali paesi europei coinvolti si sono convinti che bisognava condividere ciò per cui si era combattuto fino a quel momento, a cominciare dal carbone e l’acciaio, e inaugurare un modo diverso di risolvere le conflittualità e i contrasti, per favorire la crescita e il benessere di tutti, naturalmente con reciproco vantaggio.

La ricorrenza è la firma dei trattati di Roma, il 25 marzo del 1957, da parte dei leader dei paesi fondatori (tra cui, vale la pena ricordarlo, l’Italia), i primi documenti ad aprire la strada a tutti gli accordi poi sottoscritti dai paesi membri, per raggiungere insieme degli obiettivi concordati e condivisi.

Si è cominciato con l’istituzione di un mercato comune in cui persone, beni, servizi e capitali potessero circolare liberamente: in un periodo di grande povertà e fame diffusa, qual’era il secondo dopoguerra, questa apertura ha creato le condizioni per la prosperità e la stabilità nei paesi che via via hanno aderito all’Unione.
Sulla base di questi accordi e dei valori comuni l’Unione è cresciuta includendo sempre più paesi, e ha assicurato a 500 milioni di cittadini un crescente benessere economico e sociale. Dato che siamo a fine marzo, il mese convenzionalmente dedicato ai discorsi sulla parità di genere, è utile ricordare anche che l’Europa è un precursore e un promotore dell’uguaglianza di genere e vanta un tasso di occupazione femminile crescente.

Oggi l’UE è un luogo in cui i cittadini possono esprimere liberamente la propria diversità culturale, possono viaggiare, studiare e lavorare al di là delle frontiere nazionali, cioè ovunque vengano loro offerte migliori condizioni di vita e sviluppo professionale. A 30 anni dall’istituzione di questo programma, sono 9 milioni i giovani europei che, con l’Erasmus, hanno beneficiato di soggiorni studio e scambi professionali, migliorando così le possibilità di ottenere un posto di lavoro di qualità, e le proprie condizioni di vita.
Insieme alle celebrazioni per questi 60 anni pace (anche se la pace non è solo assenza di guerra) si sta avviando un processo di consultazione e revisione delle strategie da adottare per affrontare le numerose nuove sfide e difficoltà. Dopo le celebrazioni per l’anniversario, la Commissione presenterà una serie di documenti di riflessione su questioni cruciali per l’Europa (lo sviluppo della dimensione sociale dell’Europa; l’approfondimento dell’unione economica e monetaria; la gestione della globalizzazione; il futuro della difesa dell’Europa; il futuro delle finanze dell’UE), anche in vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo del giugno 2019.

Oggi, ad esempio, un terzo del budget europeo viene speso per la coesione economica e sociale, ma è chiaro che questo impegno non basta ancora, e non basta solo questo, per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati in termini di lotta alla povertà, integrazione, creazione di (buoni) posti di lavoro e maggiori investimenti, per non parlare di tutta la parte riguardante la sostenibilità, anche ambientale, dell’economia dell’UE.

Insomma, il percorso intrapreso, mai facile, è ancora lungo e pieno di ostacoli e difficoltà da superare, ma dato che molti problemi sono comuni, lavorare insieme per soluzioni comuni e condivise può dare risultati migliori che chiudersi in un isolamento che ci rende solo più deboli.
Vi lascio con un breve test sull’UE, solo per ricordarci che spesso ne parliamo senza saperne granché, ma che migliorare si può, e in modo semplice!

tirocini estero primavera

Tirocini all’estero di primavera

In tanti siete alla ricerca di una possibilità di mettere alla prova ciò che avete studiato o state studiando, magari attraverso un tirocinio da svolgere in un paese estero, per ottimizzare il tempo investito e migliorare anche la conoscenza di una lingua straniera.
Va ricordato che il livello di conoscenza della lingua che potete dimostrare prima della partenza è determinante per poter accedere a un tirocinio di qualità, che sia legato il più possibile al vostro percorso di studi e vi permetta una forte interazione con altre persone anche in contesti complessi.
Ecco quali sono le opportunità per cui dovete fare domanda al più presto.

Per laureati o laureandi in materie economiche – azienda settore logistica – Seeboden (Austria)
Tirocinio segnalato dal consulente EURES del CIOF di Macerata (scarica l’allegato), nell’ambito del programma Your first Eures job (e quindi con possibilità di usufruire dell’assegno di relocation) per candidati con buona conoscenza dell’inglese e conoscenze di base nel settore della contabilità.
Prevista una retribuzione di circa € 1050
Scadenza: 31 marzo

Per studenti che devono svolgere un tirocinio obbligatorioSegretariato Generale del Consiglio UE – Bruxelles
L’SGC (il Segretariato Generale) offre ogni anno circa 20 tirocini non retribuiti, destinati agli studenti universitari del terzo, quarto o quinto anno che devono svolgere un periodo di formazione obbligatorio nel quadro del loro corso di studio. E’ richiesta buona conoscenza di inglese e francese.
I tirocini, che possono durare da uno a cinque mesi, si svolgono in due diversi periodi: dal 1 febbraio al 30 giugno e dal 1 settembre al 31 gennaio (scadenza per la candidatura 1 aprile).

Per neolaureati – Tirocini presso l’International Atomic Energy Agency  IAEA – Vienna
Durata: dai 3 ai 12 mesi
Requisiti: laurea in ingegneria, medicina o simili; buona padronanza dell’inglese e possibilmente di un’altra delle lingue ufficiali dell’ IAEA (arabo, cinese, russo, francese, spagnolo); capacità di adattamento e interazione in un contesto multiculturale; buone capacità comunicative e di lavoro in gruppo.
E’ previsto un rimborso spese di € 500
Scadenza: 21 e 31 marzo 2017

Per laureati – Tirocini per traduttori presso il Parlamento Europeo – Lussemburgo
Durata: 3 mesi a partire da ottobre 2017
Requisiti: perfetta conoscenza di una delle lingue ufficiali dell’Unione europea o della lingua ufficiale di uno dei paesi candidati, e una conoscenza approfondita di altre due lingue ufficiali dell’Unione europea.
E’ prevista una borsa di studio di circa € 1200 mensili.
Scadenza: apertura candidature il 15 marzo
N.B. – è possibile accedere a tirocini di formazione per traduttori per coloro che siano in possesso di un diploma di scuola superiore e delle conoscenze linguistiche sopra indicate. In questo caso i tirocini durano da 1 a 3 mesi e la borsa di studio prevista è di € 300 circa.

Per laureati o studenti – Tirocini presso QED meeting organizer – Bruxelles
Durata: 6 mesi a partire da fine aprile 2017
Requisiti: ottima conoscenza di inglese e francese, studi nel settore del management, capacità di lavorare e comunicare efficacemente in ambiente multiculturale, spirito d’iniziativa.
E’ previsto l’inquadramento con Contrat d’immersion professionelle secondo la legislazione belga.
Scadenza: al più presto

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