Smart Working: come il futuro ci renderà lavoratori intelligenti.
Cosa viene in mente quando si pensa alla parola ” lavoro “? Diciamoci la verità, la maggior parte di noi si figura la classica scrivania sotto la quale dover tenere i piedi dalle 9.00 alle 18.00, o comunque un posto in cui ci si deve recare fisicamente e in cui si deve restare per un periodo prefissato di tempo.
Il suo opposto (ma è anche molto più di questo) si definisce invece Smart Working.
Ma partiamo dall’inizio: cosa significa Smart Working?
Ringraziando il super smart blog Medium, riportiamo testualmente la definizione che ne dà: ” Lo Smart Working è una pratica che si sta diffondendo sempre di più nelle società che operano nei cosiddetti Knowledge Works, o lavori di ingegno. Cioè tutti quegli ambiti lavorativi (grafica, design, sviluppo software, consulenza) che si basano, prevalentemente, sull’ uso del proprio cervello coadiuvato da strumenti digitali e software e che non hanno necessità, se non saltuariamente, di accedere a strumentazioni fisiche vere e proprie […] “.
Questa nuova (almeno in Italia) forma di lavoro – che dal mese di maggio è ufficialmente regolamentata e tutelata dallo Stato – si regge su alcune caratteristiche:
- È flessibile: lo smart worker utilizza gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione per lavorare non più solo in ufficio – e nemmeno più solo in casa, perché smart working e telelavoro non sono sinonimi!- ma ovunque ci sia la possibilità di praticare il cloud computing (che, detto in maniera molto povera, sta a significare l’utilizzo di servizi in modalità remota grazie a software e spazi di archiviazione accessibili ovunque, con una semplice connessione Internet. Per chi vuole saperne di più, ecco maggiori info) quindi bar, biblioteche, spazi di coworking e chi più ne ha più ne metta.
Flessibilità è anche quella oraria: con lo smart working i vincoli di orario perdono un po’ del loro significato, mentre assume molta più importanza il lavorare per un progetto o per un obiettivo. - Ha bisogno del supporto di alcune tecnologie: quella del cloud computing, come appena visto, ma anche quella delle mobile business application, applicazioni cioè che consentono di gestire completamente il lavoro, dalla customer relationship management alla logistica, a prescindere dal luogo in cui ci si trova.
Inoltre, dato che lo smart working vive all’interno della dinamica aziendale e non può prescindere da questa, saranno necessarie tecnologie che consentano la comunicazione e il contatto tra colleghi in maniera costante e praticamente istantanea anche se non ci si trova fisicamente negli stessi luoghi: da qui si comprende quanto sia importante la tecnologia del social computing, cioè della connessione tra individui in rete.
Insomma, lo Smart Working sembra rappresentare il futuro, un futuro che con l’aiuto della tecnologia sta creando un lavoro sempre più agile, snello, connesso, – smart – se si vuole utilizzare l’invidiabile efficacia della sintesi anglosassone. Un lavoro che, pur restando inserito all’interno di una dinamica aziendale, “dona” una libertà abbastanza simile a quella del libero professionista.
Ma il cambiamento che forse non salta agli occhi è sicuramente quello più importante: fatti fuori i vincoli di orario e di presenza in una sede fisica, l’asse portante della definizione di “lavoratore” si sposta dai doveri di tempo e presenza in un dato luogo, a quello di maggiore responsabilità che il lavoratore, grazie alle sue nuove libertà dovrà assumersi, in quanto, ovviamente, la mancanza di “vincoli” non deve impattare sulle performance richieste dall’ azienda.
La direzione intrapresa quindi, sembra proprio quella che renderà i lavoratori più consapevoli e orientati al risultato, piuttosto che al tempo, e anche se questa rivoluzione (perché tale è la portata del cambiamento) non sarà immediata, non dovrà trovarci impreparati, soprattutto chi nel mondo del lavoro dovrà vivere ancora per molti anni.
Dal canto nostro, vi aspettiamo all’Informagiovani, dato che il nostro spazio è utilizzabile anche per lavorare!
Che siate degli smart worker in cerca di un luogo tranquillo o un aspirante libero professionista che ha bisogno di un posto ben attrezzato in cui cercare ispirazione e iniziare a muovere i primi passi, ma anche se fate parte di un gruppo di studio o di persone con in mente un progetto da far decollare, venite a trovarci durante i nostri orari di apertura, perché diventare smart è più facile di quanto sembra!
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