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Woofing, volontariato rurale, biologico e sostenibile!

Woofing, ne avete mai sentito parlare? Forse sì, perché si tratta di un movimento nato decine di anni fa e diffuso in tutto il mondo, a cui prendono parte ogni anno migliaia di persone.

La sigla WOOF sta per Worldwide Opportunities on Organic Farms ed è un movimento mondiale che mette in relazione volontari e progetti rurali naturali per contribuire a costruire una comunità globale sostenibile.

Di che esperienza si tratta? Il Woofing mette in contatto persone interessate a conoscere tecniche di agricoltura biologica e uno stile di vita sostenibile con agricoltori e allevatori di fattorie che utilizzano metodi biologici per le loro attività. E’ un modo per imparare le tecniche o scambiare competenze nell’ambito dell’agricoltura biologica, entrare a far parte di questo circuito e vivere questo stile di vita in prima persona.

Non si tratta però di una sorta di apprendistato, o tirocinio lavorativo, ma di uno scambio culturale, basato sulla fiducia, tra persone che hanno un interesse comune nel condividere conoscenze, esperienze e del tempo insieme, immersi nella natura e lontano alcune “false comodità”, come alcuni le chiamano.

Per chi ama la vita all’aperto ed è curioso di entrare in contatto con altre culture, il circuito di Woofer permette di trovare accoglienza presso fattorie e produttori in molti paesi del mondo (anche in Italia, perché il nostro paese è ricco di differenze e tradizioni locali). In cambio di alcune ore di lavoro, si ottiene vitto, alloggio e la possibilità di incontrare persone di paesi e stili di vita diversi.

I volontari, o Woofer, partecipano alle varie attività tipiche che si svolgono nella fattoria o in una organizzazione rurale con orari e mansioni concordati prima della partenza. L’ospitalità dei woofers è garantita dagli host ed è uno scambio non monetario, ma educativo e culturale. Si vive tutti nella fattoria, si mangia insieme, si lavora insieme, si chiacchiera e ci si raccontano le proprie esperienze.

Vi piace l’idea? Come fare in pratica a trovare l’esperienza che fa per noi e partecipare?

I tipi di attività che potete fare sono tantissimi, e cambiano a seconda dell’host, del paese in cui andrete (ognuno ha le sue colture, tradizioni, soluzioni) e della stagione (anche se la maggior parte di queste esperienze si svolge nella bella stagione, quando le attività sono a pieno ritmo). Per esempio si può prendersi cura di un uliveto o di un orto, raccogliere frutti di bosco, recuperare un’area agricola abbandonata, aiutare nella cura di mucche o altri animali, addestrare cavalli o raccogliere fieno. La scelta è vastissima ed è importante farla bene, in base ai propri interessi.

Sul sito internazionale del Woofing si trovano informazioni generali sull’esperienza, sia per chi vuole partire come woofer che per chi vuole ospitare, e soprattutto si trovano i link ai siti ufficiali dei vari paesi.

Sì, perché poi per trovare il vostro host ideale dovete andare sul sito del woofing del paese scelto come destinazione. In genere è richiesta la registrazione con il profilo woofer e spesso il versamento di una piccola quota di associazione annuale (in Italia è di 35 euro) per poter accedere alla lista degli host, cioè delle fattorie che accolgono i volontari.

Il mio consiglio è di partire dal sito WOOF Italia, dove tutto è spiegato molto bene, con consigli su che cosa aspettarsi, che cosa ci si aspetterà da noi, che cosa portare e varie risposte su questioni pratiche.

Ci sono piccole differenze da paese a paese sulle modalità di partecipazione, ma in generale l’esperienza si fonda sugli stessi principi.

Per partecipare bisogna avere almeno 18 anni, anche se per esempio il Woof Italia prevede la possibilità, in alcuni casi, di valutare richieste di minori dai 16 anni.

Se non avete mai provato, e cercate un modo diverso di impiegare parte dell’estate, il Woofing è un’ottima soluzione!

Campi estivi 2020

In questo momento più che mai muoversi e uscire è in cima ai nostri pensieri! Le restrizioni che stiamo rispettando e che dovremo seguire ancora per un po’ ci hanno sicuramente fatto riflettere su possibilità che davamo per scontate e su quanto sia prezioso il tempo speso in compagnia di altre persone.

Restare a casa ci sta insegnando quanto tutto quello che facevamo prima era importante per sentirci parte di un gruppo (di lavoro, del quartiere, della palestra), di una comunità (di coetanei, di concittadini, di compagni di classe), insomma di un insieme di altre persone con cui condividiamo qualcosa.

Un’altra cosa che sta diventando evidente è quanto sia importante il senso di comunità, per esempio seguire tutti insieme le stesse regole. Ancora più evidente è la primaria importanza di tutti quelli che fanno qualcosa per gli altri, per lavoro e non solo. Da un lato medici, infermieri, corrieri, commessi dei supermercati e dei negozi che sono rimasti aperti. Ma anche tutti quelli che dedicano parte del loro tempo al volontariato, attraverso le varie associazioni che si stanno attivando per aiutare chi è in difficoltà, chi è rimasto isolato, chi ha bisogno di qualcosa che non può procurarsi da solo.

Questo momento storico e l’improvviso cambiamento delle nostre abitudini ci sta insegnando quanto è vitale stare insieme, e ancora di più quanto siano fondamentali per la nostra sopravvivenza l’altruismo e il dono, pensare all’altro, ricordarsi di curarsi del benessere non solo nostro ma di tutti.

Quindi quest’anno ancora più degli anni scorsi ha senso pensare di partecipare a un campo estivo di volontariato, di lavoro o di conoscenza (si può dedicare del tempo a imparare qualcosa di nuovo o a conoscere altre persone e culture). Ricordando che queste esperienze sono più di una vacanza, più di un semplice dono del nostro tempo, più che qualcosa che facciamo per gli altri. I campi estivi sono regali che facciamo a noi stessi, prima di tutto, e qui abbiamo raccontato per quali motivi.

Come sempre, è importante pianificare, scegliere e prepararsi da adesso, per vivere una esperienza estiva da ricordare! Soprattutto per chi cerca campi estivi per minorenni, marzo è il momento ottimale per dedicarsi alla scelta. I programmi dei campi estivi stanno uscendo in questi giorni, e i posti nei campi per minorenni sono quelli che si riempiono prima.

Le organizzazioni che progettano e gestiscono i campi estivi (ma ce ne sono tutto l’anno) stanno naturalmente seguendo gli sviluppi della situazione attuale e tutto sarà gestito di conseguenza, per garantire come sempre la sicurezza dei partecipanti. Ecco alcuni suggerimenti:

Legambiente: associazione senza fini di lucro, fatta di cittadini e cittadine che hanno a cuore la tutela dell’ambiente in tutte le sue forme, la qualità della vita, una società più equa, giusta e solidale. Offre la possibilità di partecipare a campi estivi in Italia e all’estero.

Libera: rete di associazioni, movimenti e gruppi contro le mafie. Con l’iniziativa “E!state liberi” organizza ogni anno campi di impegno e formazione per la valorizzazione e la promozione del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, per la conoscenza dei territori coinvolti e per la formazione dei partecipanti sui temi dell’antimafia sociale. I campi si svolgono in Italia e possono essere per singoli, per gruppi, per minorenni, per famiglie, campi tematici e campi aziendali.

YAP Italia: YAP – Youth Action for Peace è un’associazione di volontariato internazionale, laica, non governativa e senza fini di lucro, si occupa di educazione e solidarietà internazionale. Organizza e coordina campi di lavoro e volontariato in Italia e all’estero, sia per maggiorenni che per minorenni.

IBO Italia: Associazione di volontariato si occupa di favorire l’accesso all’educazione e alla formazione come diritti fondamentali di ogni persona e come fattore di sviluppo delle società. Organizza campi di lavoro solidarietà all’estero di breve, media o lunga durata.

Lunaria: associazione di promozione sociale senza fini di lucro, laica, indipendente, promuove la pace, la giustizia sociale ed economica, l’uguaglianza e la garanzia dei diritti di cittadinanza, la democrazia e la partecipazione dal basso, l’inclusione sociale e il dialogo interculturale. Organizza e coordina campi in Italia e all’estero.

Se non sai da dove cominciare e vuoi parlarne con qualcuno, noi siamo raggiungibili in tanti modi!

Il volontariato ti fa ricco!

Il volontariato ti fa ricco!

Qualcuno sostiene che per fare volontariato bisogna partire da una situazione economica molto buona, così da poter dedicare tempo ad altre attività che non siano il lavoro.
Questa osservazione è solo in parte vera, visto che spesso non viene richiesto un grande impegno in termini di tempo, ma una giornata o addirittura poche ore al mese, a volte alcune mezze giornate all’anno. Tutto sta nell’organizzazione del proprio tempo e delle proprie priorità: trovare qualche ora ogni tanto da dedicare a una causa che ci sta a cuore, a una situazione che vogliamo contribuire a migliorare, non è impossibile.

Abbiamo già parlato, tra l’altro, di tutto quello che possiamo guadagnare dall’esperienza di un volontariato: nuove amicizie e nuovi contatti con persone diverse ma con cui condividiamo gli stessi valori; sviluppo delle competenze relazionali e organizzative (sono importantissime anche sul lavoro!) e stare meglio con se stessi, vivere meglio. Poi ci sono i vantaggi legati alla possibilità di viaggiare con un budget minimo, nel caso in cui decidiamo di andare a fare volontariato lontano da casa.

Il volontariato quindi non è solo per chi ha tanto tempo libero e risorse finanziarie, ma per chi vuole davvero diventare più ricco di relazioni, di soddisfazioni e di competenze sociali.

Se da un lato fare volontariato non significa solo mettere a disposizione il proprio tempo, ma anche capacità, dall’altro possiamo ricordare che nell’ambito del terzo settore, cioè delle organizzazioni di volontariato, ONLUS (organizzazioni non lucrative di utilità sociale) e associazioni di promozione sociale , si può anche trovare un vero e proprio lavoro.

Forse non se ne parla abbastanza, ma in generale, per poter davvero essere utili ad una organizzazione, dobbiamo avere qualche competenza, qualcosa, anche semplice, che sappiamo fare, o che conosciamo bene perché ci appassiona, un’attitudine (ad esempio all’ascolto) che possiamo mettere al servizio della causa che scegliamo. Ognuno di noi può mettere del suo nell’attività che svolge come volontariato: c’è chi è più bravo al pubblico, nei mercatini o nelle raccolte fondi, e chi se la cava meglio nel supportare altre persone nelle loro difficoltà, c’è chi preferisce fare da animatore con disabili o anziani e chi ha conoscenze adeguate per curare le pagine social delle associazioni, o le newsletter. Le possibilità sono veramente infinite.

Per chi, oltre a un po’ di tempo e buona volontà, ha una professionalità specifica che vuole mettere in campo al servizio degli altri, ci sono molte occasioni anche di impiego. Coordinatori e manager di progetto, personale sanitario, educatori, amministrativi, addetti alla comunicazione e alle raccolte fondi, logisti e informatici, sono tutte figure necessarie nella gestione e realizzazione di progetti, sia in Italia che all’estero.

Da dove cominciare? Cercando sul web escono fuori migliaia di risultati, ma per facilitarvi la vita segnaliamo qui di seguito alcuni portali in cui sono pubblicate varie opportunità di fare volontariato.

Per cercare qualche opportunità in Italia provate con Italianonprofit e Uidu. Per trovare qualcosa vicino casa, il miglior consiglio è quello di rivolgervi al CSV – Centro Servizi Volontariato più vicino a voi, loro sapranno indirizzarvi ad una associazione che accoglie volontari, a seconda dei vostri interessi. Non esiste ancora una banca dati online di opportunità di volontariato nelle Marche, chissà che non venga presto creata.

Per la ricerca di opportunità di volontariato all’estero (anche finanziate) partite dalla sezione dedicata al volontariato del Portale dei giovani, mentre se cercate opportunità lavorative presso le organizzazioni internazionali, provate Jobs4good e la sezione apposita dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.

Buon volontariato!

Bando straordinario Servizio Civile Universale

Alla fine di aprile è stato pubblicato un bando straordinario del Servizio Civile Universale per la selezione di 766 volontari da impiegare in progetti volti all’accompagnamento di grandi invalidi e di ciechi.

Il bando è rivolto a tutti i ragazzi tra i 18 e i 28 anni compiuti, cittadini italiani, degli altri paesi dell’Unione Europea o non comunitari ma regolarmente soggiornanti in Italia.

Coloro che vogliono partecipare devono essere consapevoli che si tratta di un anno di volontariato, dedicato al servizio della comunità e contestualmente alla formazione personale e alla crescita individuale. Sicuramente potrà essere anche un’opportunità per avvicinarsi al mondo del lavoro.

Per candidarsi in primis si sceglie il progetto a cui si vuole partecipare, si presenta la candidatura presso l’ente di riferimento ed infine si sostiene la selezione. Superata quest’ultima si inizia l’anno di volontariato, in cui è previsto un primo periodo di formazione, durante il quale ci si prepara per svolgere le attività previste dal progetto presso la realtà ospitante.

Visto che si tratta di un bando straordinario in cui i progetti sono rivolti ad attività con grandi invalidi e ciechi, chi decide di candidarsi sa a priori che il target con cui andrà a svolgere le attività è ben definito, quindi è bene valutare la propria motivazione interiore per poter vivere al meglio quest’esperienza ed essere proattivi nel proprio ruolo all’interno dell’ente.

Il servizio civile universale ha una durata di 12 mesi, con un monte ore settimanale di minimo 25 ore e prevede l’erogazione di un assegno mensile di € 433,80.

Con Decreto del 2 maggio 2019 il bando è stato rettificato abbassando  il numero di progetti da 82 a 78 per un totale di 752 volontari  a fronte degli iniziali 766.

Qualora un interessato, nel frattempo, avesse già presentato domanda per uno dei progetti cancellati, può presentarne una nuova per un altro progetto inserito nel bando.

L’elenco dei progetti è consultabile grazie al motore di ricerca presente sul sito ufficiale.

Nella provincia di Ancona ci si può candidare per il progetto: “Accompagnamento Dei Ciechi Civili Ex Art. 40 – Ancona” promosso dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus.

Il progetto dell’Uici Ancona, disponibile nel sito, è rivolto a 12 volontari che, oltre ai requisiti richiesti da bando, devono essere in possesso di: conoscenze informatiche di base, patente B, diploma di scuola media superiore e predisposizione al lavoro di gruppo.

I candidati devono presentare una sola domanda presso l’ente promotore del progetto scelto entro il 3 giugno 2019 con raccomandata A/R o via PEC (Posta elettronica certificata intestata all’interessato). Attenzione! Qualora si scelga di consegnare la domanda a mano, la scadenza è fissata alle ore 18 del 31 maggio.

Per ulteriori informazioni, per consultare e scaricare il bando e i moduli di domanda potete contattarci all’Informagiovani, siamo a vostra disposizione!

CES ESC corpo europeo di solidarietà 2018

Corpo europeo di solidarietà, le novità

Come forse ricordate, abbiamo parlato già lo scorso anno del CES – Corpo europeo di solidarietà, del suo avvio e di come funziona. Sappiamo già che migliaia di giovani tra i 18 e i 30 anni sono partiti per sostenere attività di solidarietà in varie zone d’Europa e non solo, con un volontariato, un tirocinio o un vero e proprio lavoro.

Il concetto di solidarietà, valore fondante dell’Unione, è alla base della creazione del Corpo europeo di solidarietà, che mira a promuovere un cambiamento sociale positivo. Il CES infatti offre ai giovani l’opportunità per contribuire significativamente alla società, promuovere solidarietà ma anche sviluppare competenze, abilità e conoscenze, attraverso un’esperienza umana e professionale.

La novità è che dal 5 ottobre 2018 il Corpo europeo di solidarietà ha una sua base giuridica specifica, un suo regolamento e un suo bilancio dedicato. Tutto ciò rende possibile l’avvio di tanti nuovi progetti che, com’è stato finora, consentono ai giovani di contribuire ad azioni di aiuto alle persone e le comunità bisognose, anche nel proprio paese.

Vediamo allora le tipologie dei progetti che sarà possibile vedere finanziate dal CES – Corpo europeo di solidarietà, a seguito del primo invito a presentare proposte, pubblicato ad agosto. Oltre al volontariato individuale a lungo termine, ai tirocini e agli impieghi nei settori della solidarietà, ecco le novità

  • le organizzazioni potranno offrire progetti a breve termine (da 2 settimane a 2 mesi) per gruppi di volontari. Le organizzazioni che non hanno ancora ottenuto il marchio di qualità, o quality label, necessario per poter presentare proposte, lo potranno richiedere in qualsiasi momento all’agenzia nazionale Erasmus+
  • potranno accedere ai finanziamenti non solo organismi pubblici e privati che hanno sede negli Stati membri dell’UE, ma anche i giovani registrati nel portale del corpo europeo di solidarietà potranno costituire un gruppo di almeno 5 partecipanti e creare loro stessi attività di solidarietà rivolte alla propria comunità e della durata che può andare dai 2 ai 12 mesi;
  • alcuni progetti di volontariato sono aperti anche alla partecipazione di organizzazioni non UE di paesi quali Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Turchia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e altri paesi partner.

Per molte delle attività il termine per la presentazione delle proposte è il 16 ottobre ma c’è tempo ancora fino al 18  febbraio 2019 per i progetti di gruppi di volontariato. Per chi è interessato a presentare proposte, il consiglio è di partire dalla Guida del Corpo europeo di solidarietà, per capire bene quali sono i principi che lo ispirano, le finalità e di conseguenza proporre progetti per attività coerenti con le premesse.

Non resta che iscriversi al Corpo europeo di solidarietà e vedere quali sono le missioni a cui potresti prendere parte!

Viaggiare con il volontariato

Con l’avvicinarsi dell’estate, molti pensano già a come trascorrerla, magari organizzando un viaggio anche verso mete lontane.

Un modo alternativo e allo stesso tempo formativo è partire per un campo di lavoro o workcamp.

I campi di lavoro sono dei progetti di volontariato di durata variabile, normalmente rivolti ai giovani, incentrati non solamente sulla solidarietà ma anche sulla comunicazione e integrazione tra i volontari e la comunità ospitante.

Il campo di lavoro non è una vacanza ma nemmeno un lavoro retribuito: in genere si lavora dalle 4 alle 8 ore giornaliere, mentre il resto del tempo è dedicato ad attività di animazione, escursioni, visite, incontri con la popolazione e le associazioni locali.

In genere, ai partecipanti non è richiesto nessun requisito particolare se non un interesse per il tema del campo, la predisposizione al lavoro di gruppo e alla vita in comunità. Per i campi all’estero è richiesta una minima conoscenza della lingua inglese.

A carico dei volontari sono il viaggio e una quota di iscrizione, che in genere copre vitto e alloggio.

Con pochi euro si potrà, quindi, vivere un’esperienza internazionale breve ma significativa che consentirà di fare nuove conoscenze, allacciare contatti utili, esercitare le proprie conoscenze linguistiche, in particolare l’inglese, e perché no aggiungere un punto in più sul proprio curriculum vitae.

I campi di lavoro volontario sono, infatti, un’esperienza di vita comunitaria, di conoscenza e scambio culturale con lo scopo di realizzare progetti di utilità sociale.

I campi nascono e si diffondono come proposta concreta per gli enti e le comunità locali; propongono attività sociali senza fine di lucro, coinvolgono i giovani e le forze sociali del territorio dove si svolgono. Il lavoro nei campi – oltre che a realizzare obiettivi concreti – ha un valore formativo ed educativo alla socialità, a relazioni collaborative e cooperative, alla responsabilità comune in uno spirito di solidarietà e impegno civile.

Se i giovani volontari partono con le giuste motivazioni, un campo di volontariato rappresenterà un’esperienza assolutamente unica e dal forte valore formativo.

Per partecipare a un campo è bene informarsi direttamente presso le associazioni o le cooperative di volontariato che li organizzano.

Di seguito vi segnaliamo solo alcune delle associazioni che organizzano workcamps internazionali su temi differenti. Ovviamente ne esistono molte altre.

Afsai – Associazione per la Formazione, gli Scambi e le attività interculturali:

organizza numerosi campi di lavoro internazionali in Europa, Asia, Africa, Sudamerica, per lo sviluppo delle comunità locali, rivolti a giovani con diversi background culturali e una profonda passione per il mondo della solidarietà e la scoperta delle differenze culturali.

Lunaria:

svolge attività di ricerca, formazione e comunicazione sui temi dell’economia solidale e del terzo settore, delle migrazioni e della globalizzazione e promuove iniziative di volontariato internazionale e di politiche giovanili.

Legambiente:

organizza campi di lavoro sul tema della tutela dell’ambiente rivolti anche ai minorenni.

Per conoscere queste ed altre opportunità di volontariato potete rivolgervi all’Informagiovani scrivendo a info@informagiovaniancona.com o passando personalmente allo sportello.

Progetto Nomads, interrail e volontariato

Nomads 2018, sport, volontariato e Interrail!

Non vi dico sempre che le possibilità di andare all’estero sono innumerevoli? Ecco Nomads 2018, un bel progetto finanziato con Erasmus+ che vi permetterà di partire la prossima estate e vivere esperienze indimenticabili!

Il progetto Nomads, coordinato in Italia dall’associazione Lunaria, ha lo scopo di coinvolgere 100 giovani in attività di supporto allo sport e al volontariato, in collaborazione con comunità locali sparse per l’Europa.
L’obiettivo finale è quello di aumentare la consapevolezza multiculturale dei partecipanti e costruire nuove relazioni di amicizia, cooperazione e solidarietà tra i partecipanti e con le comunità ospitanti.

Ma come funziona? Potranno partecipare giovani tra i 18 e i 30 anni provenienti da Italia, Grecia, Spagna, Regno Unito ed Estonia, che potranno viaggiare via treno con l’Interrail Pass, fare volontariato e partecipare ad eventi dedicati allo sport in Europa, per un periodo di massimo un mese.

Il programma finanzia il vitto e l’alloggio dei volontari durante le attività, e il rimborso dell’80% delle spese di viaggio, permettendovi in pratica di viaggiare molto investendo poco!

Per partire con Nomads 2018 il primo passo è quello di scegliere un campo di volontariato a cui partecipare dal sito dedicato (la durata può andare da 10 a 20 giorni), in base ai vostri interessi, disponibilità in termini di date e alle attività offerte dagli organizzatori del campo. Una volta scelto il campo, contattate Lunaria per candidarvi (descrivete bene le vostre motivazioni a partecipare a quel progetto!). Se verrete accettati per il campo, scegliete gli eventi sportivi a cui prendere parte, sempre come volontari, e inviate all’organizzazione la vostra adesione.

Una volta che avrete tutte le conferme da parte delle organizzazioni che vi accoglieranno, pianificate il vostro itinerario e acquistate il vostro Interrail Pass: il rimborso del viaggio avverrà dopo il vostro ritorno (mi raccomando non buttate il vostro Pass e o i biglietti di viaggio!) fino al tetto massimo previsto (fino a 210 euro se hai 18-25 anni o 280 euro se hai 26-30 anni).

Ai partecipanti selezionati per partecipare ai campi è richiesto di associarsi a Lunaria, e naturalmente di mettersi in gioco e impegnarsi nelle attività scelte.
Allora, dove andrete questa estate?

Servizio civile: un anno speso bene

Il Servizio Civile Nazionale consiste in un anno nel quale il giovane partecipante svolge un’opera di vera e propria cittadinanza attiva: diventa cioè un cittadino che lavora al servizio dello Stato restituendo allo stesso una parte di quello che riceve contribuendo a costruire una parte della società civile.

Si viene, infatti, impiegati in varie attività di utilità sociale, secondo il progetto per il quale ci si è candidati e si è stati selezionati, che può essere proposto da vari enti.

Indipendentemente dal progetto scelto, il servizio civile nazionale rappresenta un anno dedicato alla formazione e alla crescita professionale.

In diversi casi rappresenta il primo contatto con il mondo del lavoro, e in qualche misura mette già di fronte a delle responsabilità, abituando ad avere impegni ed obblighi nuovi, svezzandosi spesso dall’essere solo figli o studenti.

Per molti giovani, anche laureati, rappresenta inoltre un’alternativa alla disoccupazione.

Infatti il SCN assicura una minima autonomia economica in quanto è previsto un assegno mensile di 433 euro.

Da pochi giorni il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale ha pubblicato due bandi per la selezione di 1.830 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale, nell’ambito delle finalità istituzionali individuate dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Entrambi i bandi sono rivolti all’agricoltura sociale: i progetti riguardano sia il settore dell’educazione e promozione culturale – dai temi alimentari a quelli ambientali e della biodiversità – sia il settore dell’assistenza, per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani nell’agricoltura.

Il primo bando prevede la selezione di 489 volontari di servizio civile che saranno impegnati in 47 progetti, il secondo la selezione di 1341 da impiegare in 150 progetti.

Il secondo bando, però, è rivolto solo ai GIOVANI NEET iscritti al PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI.

Per il resto i requisiti generali sono gli stessi e cioè: avere un’età compresa tra 18 e 28 anni, essere cittadini italiani o di uno Stato membro dell’UE regolarmente residenti in Italia o cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia.

Per poter partecipare al bando occorre scegliere il progetto di proprio interesse ed inviare la domanda, secondo le indicazioni contenute nei due bandi, direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto.

È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile nazionale in ciascuno dei due bandi.

Complessivamente nei due bandi sono previsti 10 progetti relativamente alle Marche con complessivi 24 posti.

Per sapere quali sono i progetti tra cui scegliere potete consultare la banca dati ufficiale oppure rivolgervi all’Informagiovani dove troverete l’elenco e i bandi dei progetti delle Marche ed operatori pronti a darvi le informazioni essenziali per poter partecipare e ad aiutarvi nella ricerca di qualunque progetto.

Le domande vanno presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 5 febbraio 2018.

Info Day regionale sul volontariato

Il valore del volontariato è doppio, perché ha un impatto positivo sia sul volontario che sulla comunità che lo circonda e sulla società, intesa in senso più ampio (anche a seconda del tipo di volontariato che scegliamo di fare: locale, nazionale, internazionale).

Ognuno può facilmente rilevare in quanti ambiti diversi del nostro vivere civile c’è la possibilità di fare del volontariato, possibilmente organizzato, per incidere in maniera positiva sul luogo nel quale viviamo e sulla comunità di cui facciamo parte. Ci si può impegnare per la pulizia e salvaguardia delle spiagge o di animali selvatici, o per aiutare con un po’ del proprio tempo persone che sono in difficoltà per motivi diversi (malattia,disabilità, emarginazione). Ma si può anche fare volontariato in campo artistico, proponendosi per animare un pomeriggio in strutture sanitarie o elaborando un progetto artistico per la riqualificazione di un angolo urbano.

Per non parlare poi di quello che si può fare andando più lontano, a prestare la propria opera, a seconda delle proprie possibilità, e un po’ di tempo in comunità di diverse parti del mondo, aiutandole a costruire una scuola, un pozzo o a piantare un orto, o insegnando inglese, organizzando giochi o altre attività.

Per il volontario i vantaggi sono diversi, personali (conoscenza, autostima, nuovi contatti, empowerment, partecipazione attiva), e spesso anche pratici, come abbiamo già accennato in occasione delle opportunità per il periodo estivo.

L’Info day sul volontariato di venerdì alla Casa delle Culture è organizzato da Marche Solidali (il Coordinamento delle Organizzazioni di Cooperazione e Solidarietà Internazionale delle Marche), promosso dalla Regione Marche e cofinanziato nell’ambito del progetto LADDER “Local Authorities as Drivers for Development Education and Raising Awareness”.

Verranno presentate le possibilità di fare volontariato offerte dalle organizzazioni di volontariato di Marche Solidali e dal Centro Servizi per il Volontariato delle Marche, attraverso le varie forme e programmi: Servizio civile nazionale in Italia e all’estero, Servizio Volontario Europeo, Servizio Civile Universale, Scambi Giovanili, Esperienze di Volontariato in Africa, Asia o America Latina.

Dalle 16,30 ci saranno brevi racconti di esperienze di volontariato, e le organizzazioni presenti si presenteranno, per poi permettere agli interessati di parlarci direttamente. Dalle 17,45 infatti tutti i soggetti presenti avranno una loro postazione informativa, dove potranno incontrare chiunque abbia domande o curiosità.

Ci saremo anche noi come Informagiovani Ancona – Eurodesk, per informazioni su volontariato in Italia, Servizio civile nazionale in Italia e all’estero (ora Servizio civile universale), servizio volontario europeo SVE, scambi giovanili Erasmus+.

La partecipazione è gratuita! Vi aspettiamo!

servizio civile universale

Il Servizio Civile Universale

Il Servizio Civile Universale è l’evoluzione del Servizio Civile Nazionale, di cui mantiene le caratteristiche fondamentali, ma con alcune variazioni e aggiunte.

Si tratta infatti di un anno che i giovani possono dedicare al servizio degli altri, del proprio paese e della comunità umana in generale, secondo il principio di solidarietà sociale contenuto nella nostra costituzione. Nasce come evoluzione dell’obiezione di coscienza, l’unica alternativa che avevano i ragazzi che non credevano nell’utilità di prestarsi al servizio militare armato. Dal 2000 il Servizio Civile diventa Servizio Civile Nazionale, aperto anche alle ragazze, e diventa volontario. Nel 2018 facciamo ancora un passo avanti e il Servizio Civile Nazionale diventa Servizio Civile Universale.

Ogni anno esce un bando nazionale (e ogni tanto anche bandi regionali) per poter scegliere un progetto e partecipare: il Servizio Civile è una esperienza formative e professionale, e può essere anche un anno di crescita personale.

Sono ammessi a partecipare al servizio civile universale, senza distinzioni di sesso, i cittadini italiani, i cittadini di Paesi dell’UE e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, tra i 18 e 28 anni.
Per i cittadini stranieri è stato precisato che l’ammissione al servizio civile universale non costituisce presupposto per il prolungamento della durata del permesso di soggiorno.

Alcune novità del Srrvizio Civile Universale riguardano i settori nei quali sarà possibile realizzare il servizio civile universale. Oltre ad assistenza, protezione civile e patrimonio storico, artistico e culturale, promozione della pace tra i popoli, della non violenza e dei diritti umani (già presenti nel vecchio Servizio Civile Nazionale) troviamo:
patrimonio ambientale e riqualificazione urbana;
– educazione e promozione culturale e dello sport;
– agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità;
– promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Altre importanti novità sono la possibilità di partecipare ad un servizio civile che ha una durata tra gli 8 e i 12 mesi (rispetto a prima, quando tutti i progetti duravano 12 mesi) e di poter svolgere un periodo di 3 mesi del servizio civile in un altro paese dell’UE. Tutto questo sempre che gli enti che progettano adottino queste novità nei loro progetti.

Nel caso di questi progetti (che prevedono tre mesi all’estero) c’è da fare una distinzione tra il Servizio Civile Universale svolto in Italia, che può comprendere questa possibilità, e il Servizio Civile Universale svolto all’estero, che può realizzarsi in un paese UE o extra UE.

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**AGGIORNAMENTO: ecco dove vedere quali sono i progetti in Italia e all’estero previsti dal bando Servizio Civile Universale 2020

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In alternativa ai 3 mesi di servizio all’estero, i giovani volontari potranno usufruire di un servizio di tutoraggio per l’inserimento lavorativo della stessa durata, anche attraverso convenzioni stipulate da Stato, Regioni e provincie con associazioni di imprese private, di cooperative e con altri enti senza finalità di lucro.

Ma fare il volontario significa lavorare gratis? Certo che no!
Ai volontari viene riconosciuto un assegno mensile di 439,50 euro (l’aggiornamento in base ai dati Istat dovrebbe essere biennale) esenti da imposizioni tributarie e non imponibili ai fini previdenziali.

In aggiunta, agli operatori in servizio all’estero viene fornito vitto, alloggio e assicurazione sanitaria, oltre al viaggio di andata e ritorno (due viaggi nel caso il servizio civile duri 12 mesi).

A tutti i volontari viene inoltre fornita una formazione di almeno 80 ore durante il periodo di volontariato, sia sul servizio civile in generale che sul settore specifico di svolgimento del servizio.

Infine, le università possono riconoscere crediti formativi a favore degli operatori volontari che hanno svolto attività di servizio civile universale rilevanti per la crescita professionale e per il proprio curriculum di studi.

E quindi, scegliendo bene il progetto e l’organizzazione presso cui svolgere il servizio civile, c’è solo da guadagnarci!

Di sicuro hai domande sul Servizio Civile Universale e sul bando aperto, contattaci per supporto e segui l’evento che organizziamo ogni anno per farti incontrare i referenti dei progetti di Ancona e per i nostri consigli per la scelta del tuo progetto!

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Cinque buoni motivi per partire per un volontariato

Il volontariato può concretizzarsi in tanti tipi di attività, e svolgersi in molti modi diversi: in ogni caso è una esperienza di crescita e arricchimento personale, dà la possibilità di conoscere persone e posti nuovi e in generale di viaggiare, vicino o lontano, con un budget limitato.
Se poi consideriamo che vivendo vicino al mare possiamo andare in spiaggia per tutto il resto della stagione, non è impensabile decidere di dedicare qualche giorno ad una attività alternativa.
Ecco nel dettaglio cinque buoni motivi per decidere di partire per un volontariato!

Viaggiare con una spesa minima
Un campo di volontariato si può fare praticamente ovunque (anche in Italia), scegliendo il paese, l’ambiente e le attività che si andranno a fare. In pratica è anche un modo di fare un viaggio, dedicando un po’ del proprio tempo ad aiutare una associazione o una comunità, ricevendo in cambio vitto, alloggio, contatti locali, e spesso anche occasioni ricreative (escursioni, serate organizzate, pasti in compagnia). Si può decidere di partire anche con gli amici: molti campi cercano numerosi volontari, e c’è spazio per tutti.

E’ tutto organizzato
L’estate è cominciata e non avete voglia di mettervi a cercare quell’esperienza nuova tra siti turistici e blog di viaggio per trovare informazioni e alternative? Scegliete un settore che vi interessa e un paese di destinazione: in un campo di volontariato sistemazione, pasti e molto altro saranno già predisposti dagli organizzatori, e vedrete che potrete capire e conoscere la realtà locale molto meglio che facendo i turisti!
(Leggete comunque con attenzione la descrizione del campo che scegliete e le condizioni di partecipazione: scegliere bene all’inizio è fondamentale per una buona riuscita della vostra esperienza)

Sostenere cause in cui credi
Ognuno di noi crede in qualcosa ed è particolarmente sensibile ad una causa: la difesa dei diritti umani, l’animazione o il supporto dedicati a bambini in condizioni svantaggiate, la lotta alla povertà o la fame, la salvaguardia dell’ambiente naturale, di una specie animale, o di beni culturali. Per queste e molte altre tematiche è possibile dare il proprio contributo personale, dedicando un po’ del proprio tempo e delle proprie capacità per cambiare e migliorare la situazione.

Si impara qualcosa, anzi molto
Durante il campo di volontariato spesso si acquisiscono nuove abilità, in affiancamento a professionisti del settore che abbiamo scelto: si può imparare qualche tecnica costruttiva, ad usare attrezzi particolari, a cucinare un piatto nuovo, a riconoscere una specie di piante o animali. E poi si migliorano le lingue straniere, in un contesto divertente e informale, dato che spesso i campi sono aperti a persone provenienti da diversi paesi. Si incontrano persone incredibili, che possiamo prendere ad esempio per migliorare il modo in cui affrontiamo le nostre sfide quotidiane. Ultimo ma non meno importante, il confronto con situazioni di vita diverse, spesso più difficili, ci può aiutare a rivalutare la nostra condizione, le nostre fortune e le nostre possibilità.

Migliora la tua vita, non solo la tua estate
Una esperienza di volontariato unisce la possibilità di muoversi, viaggiare, incontrare nuovi amici, con quella di conoscere comunità e organizzazioni diverse da quelle che frequentiamo di solito, e spesso apprendere nuove competenze che possono essere utili anche sul lavoro. Prendere le distanze dalla nostra routine ci aiuta a guardarla con nuovi occhi, a conoscere meglio se stessi e a capire cosa vogliamo veramente.
Fare volontariato ci fa sentire utili, apprezzati, e parte di una comunità allargata che lavora per raggiungere obiettivi comuni: per questo il tempo che vi dedichiamo è tempo ben speso, o meglio ben investito, con benefici a breve e lungo termine.

Insomma, staccarsi dalle solite abitudini e andare a vivere altro porta molti benefici, sia dal punto di vista pratico che mentale. E poi, avrete qualcosa di veramente interessante da condividere e raccontare agli amici!

Per tradurre tutto questo in realtà, vi segnalo tre siti per cercare l’opportunità migliore per ognuno, scegliendo per paese, tema, durata ed età dei partecipanti: LegambienteLunaria , Yap – Youth Action for Peace e Libera.

Per informazioni più dettagliate, supporto o domande, scrivete a europa@informagiovaniancona.com

Campo Giovani, un’estate diversa

I giovani studenti si stanno avvicinando alla fine della scuola e stanno pensando a come trascorrere la tanto agognata estate.

Chi pensa di passarla sdraiato su un lettino e chi invece non ha assolutamente voglia di fermarsi, anzi.

La vacanza può essere un’occasione per fare un’esperienza nuova, diversa e arricchente.

Come le esperienze promosse da Campo Giovani.

CampoGiovani è un progetto del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale destinato a ragazzi e ragazze residenti in Italia, di età compresa tra i 14 ed i 22 anni frequentanti istituti scolastici superiori o iscritti ai primi anni del ciclo universitario.

Grazie a questo progetto i giovani possono trascorrere una settimana da protagonisti con la Marina Militare, la Guardia Costiera e la Croce Rossa Italiana, in difesa dell’ambiente, in aiuto alla popolazione, al servizio dell’Italia.

Da giugno a settembre, una settimana per apprendere nozioni utili, fare amicizia, conoscere persone e soddisfare la propria voglia di impegno civile.

Sono previsti vari campi il cui programma varia a seconda dell’ente in cui si svolge il campo.

Nel caso della Marina Militare sono previsti dei “Corsi velici estivi”, rivolti a studenti delle scuole medie superiori, con lo scopo di avvicinare i giovani al mondo della vela, diffondere il rispetto e la conoscenza del mare e della natura, la conoscenza di ritmi, regole e tutti quegli elementi che in questa si fondono.

Nel caso della Guardia Costiera il programma del campo estivo mira a far avvicinare i ragazzi alla tutela del mare, delle nostre coste e dei parchi marini con particolare attenzione alla promozione di comportamenti tesi alla salvaguardia della vita umana, alla protezione dell’ambiente marino e della fauna ittica oltre che alla conoscenza delle regole fondamentali per una navigazione sicura.

Nel caso, infine, della Croce Rossa, l’intento è avvicinare i giovani alle grandi sfide che l’associazione si è posta per cui oltre a percorsi di Primo Soccorso, verranno proposti percorsi di sensibilizzazione su: infezioni sessualmente trasmissibili, educazione alimentare, educazione stradale, cambiamenti climatici, dipendenze patologiche (alcol e droghe), razzismo e xenofobia, Diritto Internazionale Umanitario, Protezione civile e sui processi comunicativi.

Da pochi giorni è uscito il bando della Marina Militare per 300 giovani (anche femmine), desiderosi di trascorrere dieci giorni indimenticabili al timone di una barca a vela, con la guida e i consigli degli istruttori specializzati della Marina.

I corsi sono gratuiti e si tengono presso tre strutture della Marina Militare che possiedono una lunga tradizione nell’arte dell’insegnamento dell’arte marinaresca: l’Accademia Navale a Livorno, la Scuola Sottufficiali a La Maddalena e la Scuola Navale Militare F.Morosini a Venezia.

Le domande sono aperte fino al 16 giugno 2017.

Servizio Civile 2017, anche all’estero!

Un anno di servizio civile può significare molte cose per chi partecipa, ed è sicuramente un’ottima occasione di crescita personale e di miglioramento delle proprie soft skill, quelle che non si insegnano in nessuna scuola ma sono richieste praticamente in ogni ambito lavorativo.

Vale la pena di ricordare in breve i principi e i motivi che stanno alla base dell’istituzione del Servizio Civile Nazionale, che ha la funzione di favorire la partecipazione dei giovani e potenziare la loro occupabilità, promuovendo attività di utilità sociale secondo i principi costituzionali di solidarietà, inclusione e pace tra i popoli.

Il servizio civile prevede l’impiego di volontari anche all’estero per la promozione della cooperazione internazionale, sempre a sostegno della pace e la solidarietà.
Ad oggi appare di fondamentale importanza per la sopravvivenza di tutti la diffusione e l’educazione dei giovani a questi principi fondanti della nostra Costituzione, che stanno anche alla base della creazione dell’Unione Europea.

A patto di scegliere con attenzione l’organizzazione con la quale svolgeremo il servizio civile, questo può costituire allo stesso tempo un’esperienza di formazione professionale e un anno della propria vita dedicato a un settore che ci interessa esplorare e approfondire.

Se poi scegliamo di partecipare ad un progetto all’estero, si aggiunge a quanto elencato sopra il vantaggio di poter stare per quasi un anno in un altro paese, vicino o lontano, presso una organizzazione che costituisce un punto di riferimento per qualsiasi necessità.

Ai volontari che prestano servizio all’estero è garantita, oltre all’assegno di servizio, la copertura dei costi di viaggio, vitto e alloggio nel paese di destinazione. Questa garanzia costituisce un grande vantaggio per chi è interessato a partire ma non ha molte risorse finanziarie, né una formazione o esperienza professionale forte in grado di permettergli di trovare un lavoro all’estero.

I paesi in cui è possibile svolgere il servizio sono molti e diversi, sia in Europa, che in Asia, America e Africa, e i settori tra i quali si può scegliere sono ambiente, assistenza, educazione e promozione culturale e protezione civile.

Ognuna delle organizzazioni italiane di invio ha sul proprio sito una sezione dedicata ai dettagli del progetto a cui è possibile aderire, con l’indicazione dei periodi di formazione, di partenza e di impegno per la partecipazione. Sono dettagliati i compiti che verranno svolti dal volontario e il contesto nel quale andrà ad operare, a sostegno di professionisti che svolgono il loro lavoro presso le organizzazioni di accoglienza, nei vari paesi.

Per quanto riguarda il servizio civile all’estero sono indicate, oltre alle necessarie precauzioni medico-sanitarie, anche eventuali caratteristiche e competenze preferenziali nella selezione dei volontari, a seconda del paese e del tipo di progetto.

E’ davvero una bella occasione di fare la differenza, di dare un senso ad un anno della propria vita, in linea con il motto proprio del servizio civile: “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Buon servizio civile a tutti/e!

workcamp summer camp

Campi estivi per minorenni: vacanze con cuore e cervello

A programmare i propri impegni, come a fare volontariato, si impara da piccoli!
E allora è arrivato il momento di cercare qualcosa di interessante da fare per l’estate che si avvicina, qualcosa di divertente e stimolante, come i campi estivi.

I campi estivi sono possono essere di tanti tipi, in base al tema principale intorno al quale sono organizzati: tutela ambientale, solidarietà verso la comunità ospitante, ricostruzione o restauro di locali per attività ricreative, agricoltura biologica o colture locali, apprendimento linguistico.

Potrete contribuire in prima persona alla manutenzione di un bosco o di un centro giovanile, partecipare alle attività (giochi, sport, festival) di una associazione o di una organizzazione locale, e al tempo stesso scoprire luoghi e persone nuove.

Nel caso di campi estivi per minorenni (indicati come TEEN, UNDER 18, RAGAZZI) un buon consiglio è quello di informarvi per tempo e cercare quello che preferite senza aspettare l’ultima settimana, quando la maggior parte delle destinazioni è già completa e c’è poco tempo per chiedere tutto quello che volete sapere. Il momento ideale per cominciare a cercare è l’inizio di marzo, quando escono i programmi dei campi estivi e si può ancora scegliere.

I costi variano per tipo di campo e paese, e sono sempre indicati nella scheda di descrizione del campo: i campi dedicati a minorenni in genere hanno un costo un po’ superiore agli altri, perché comportano maggiori attenzioni e organizzazione da parte dei promotori (assicurazioni, personale professionale, tutele, sicurezza). Molti campi all’estero sono aperti a ragazzi e ragazze a partire dai 16 anni, ma ce ne sono anche per quindicenni.

Ogni campo è diverso ma non vi mancheranno di certo questi ingredienti fondamentali per un’estate da ricordare:
– divertimento, perché in sostanza si tratta di una vacanza
nuovi amici (non che quelli che avete non vadano bene, ma gli amici non sono mai troppi!) con cui scoprirete di avere in comune molto più di quanto pensate
avventura (niente spoiler, ma è garantito che avrete qualcosa da raccontare al ritorno)
soddisfazione e autostima, grazie al fatto di esservi impegnati in qualcosa in cui credete, che avete scelto e a cui avete dedicato un po’ del vostro tempo e delle vostre energie.

Se fate fatica a crederci, qui ci sono alcuni ragazzi e ragazze che parlano della loro esperienza:

Segnalo qui i siti di alcune organizzazioni che promuovono e organizzano campi all’estero per minorenni, da cui si può partire per fare una veloce ricerca per tipo di campo, paese, periodo e altri parametri:

Legambiente
YAP – Youth Action for Peace Italia
Lunaria 

Libera

IBO Italia

Non hai ancora trovato quello che cercavi? Vuoi qualche consiglio personalizzato? Scrivimi a europa@informagiovaniancona.com o passa a trovarmi!

Corpo europeo di solidarietà, si parte!

Sono già all’opera i primissimi partecipanti al Corpo europeo di solidarietà, creato per coinvolgere i giovani europei in azioni di sostegno, aiuto e collaborazione in situazioni di necessità, e allo stesso tempo con lo scopo di costruire una società più inclusiva, prestare aiuto a persone vulnerabili e rispondere ai problemi sociali attualmente più pressanti.

Ai giovani partecipanti il Corpo europeo di solidarietà offre anche la possibilità di vivere un’esperienza formativa, ispiratrice e arricchente, a contatto con operatori professionisti del settore sociale e in contesti in cui sperimenteranno la possibilità di portare aiuto e fare la differenza.

Abbiamo già parlato di come funziona il Corpo di solidarietà, istituito dalla Commissione Europea a dicembre 2016, ma nel corso degli ultimi mesi sono state definite meglio le modalità di partecipazione delle organizzazioni che possono aderire e contattare gli iscritti e sono state messe a punto le modalità operative dell’iniziativa, per la vera e propria attivazione delle esperienze.

Partendo dalla banca dati del Corpo infatti le organizzazioni accreditate, cioè che hanno aderito alla missione e ai principi del Corpo e che garantiscono attività di qualità, possono contattare i giovani iscritti e proporre loro di partecipare ad un progetto in qualità di volontari, tirocinanti o lavoratori. A marzo sono stati contattati i primi iscritti che stanno già prestando la loro opera dove c’è bisogno.

Ricordo qui che in ogni caso i partecipanti vengono sostenuti economicamente, offrendo loro uno stipendio, un rimborso, vitto e alloggio o altri tipi di agevolazione, in base al tipo di inquadramento all’interno dell’organizzazione promotrice e alle leggi del paese in cui vanno a prestare servizio. Sul sito ufficiale del Corpo di solidarietà ci sono risposte a molte domande, sia per i partecipanti che per le organizzazioni.
Se vuoi partecipare e condividi anche tu i principi e la missione del Corpo… non ti resta che iscriverti!
Potrai definire i periodi in cui saresti disponibile, elencare le tue conoscenze ed esperienze se ne hai, e avere la possibilità di ricevere una proposta di partecipazione a un progetto.

Per rendere tutto più facile e per festeggiare insieme la Settimana Europea della Gioventù 2017, che si festeggia ogni anno dal 1 al 7 maggio, qui all’Informagiovani dedicheremo la mattinata di martedì 2 maggio alle iscrizioni al Corpo di solidarietà: chi volesse aiuto, assistenza, o anche solo informazioni, potrà venire ed utilizzare i pc disponibili al pubblico o la nostra wifi per registrarsi!

Portate entusiasmo e voglia di fare, vi aspetto!

Un’estate al servizio del volontariato

L’estate si sta avvicinando e iniziate a pensare a come trascorrerla? Avete mai pensato di trasformare la “solita” vacanza in un’esperienza umana e sociale irripetibile, un’esperienza di volontariato?

Le vacanze estive, infatti, possono essere un’occasione per viaggiare, conoscere un paese e la sua gente e contribuire alla realizzazione di progetti di utilità sociale, ambientale e di solidarietà internazionale.

Fare volontariato è anche un ottimo modo per uscire dalla routine ed impiegare il tempo in modo utile e produttivo. Senza dimenticare, poi, che ogni piccolo gesto può essere un importante contributo per il mondo intero: oltre a fare del bene a sé stessi e alla persona che lo riceve, si diventa anche esempi per gli altri e questo può rappresentare un passo verso un futuro migliore.

Esistono diverse possibilità di fare volontariato a seconda dei propri interessi e del tempo a disposizione: si può scegliere tra un campo di lavoro umanitario, un campo di volontariato ecologico o di volontariato per i beni culturali.

Partecipare ad un campo lavoro o di volontariato richiede buona volontà e spirito di sacrificio, anche se l’impegno varia in funzione del programma che si sceglie.

A seguire vi segnaliamo alcune opportunità di volontariato in Italia e all’estero; ma ovviamente si tratta di un elenco solo parziale e non esaustivo.

Legambiente organizza campi internazionali in Italia e all’estero che si rivolgono a persone di tutte le età: ce ne sono per under 18, campi per adulti e per “over 50”. Possono avere una durata tra i 10 e i 30 giorni, ma la maggior parte è di 2 settimane. La tematica di base è la tutela dell’ambiente.

WWF organizza campi di volontariato in Italia e all’estero sul tema della difesa della natura.

Lunaria offre la possibilità di scoprire cosa sia realmente il volontariato all’estero con progetti aperti a tutti: giovani e meno giovani. Promuove la pace, la giustizia sociale ed economica, l’uguaglianza e la garanzia dei diritti di cittadinanza, la democrazia e la partecipazione dal basso, l’inclusione sociale e il dialogo interculturale.

Libera propone campi estivi sui beni confiscati alla mafia per singoli, per gruppi, per minorenni con l’obiettivo di diffondere una cultura fondata sulla legalità democratica e sulla giustizia sociale, che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto.

Se siete interessati a questi temi, all’Informagiovani potete trovare elenchi di associazioni e organizzazioni locali e internazionali, attività e servizi da svolgere, iniziative pensate per chi vuole dedicare tempo ed energie per aiutare gli altri.

Lo SVE, che cos’è?

Lo SVE, come spesso lo avrete sentito chiamare, sta per Servizio Volontario Europeo, ed è un progetto di mobilità internazionale finanziato dal programma europeo Erasmus+.
Si tratta di un periodo che si può passare all’estero come volontari presso una organizzazione a scelta, durante il quale si è finanziati per le spese fondamentali.
Il periodo di volontariato può durare dai 2 ai 12 mesi, a seconda del progetto che scegliamo, e può essere svolto in una varietà di settori davvero incredibile: dall’inclusione sociale alla protezione dell’ambiente, nel settore giovani o anziani, per il contrasto al cambiamento climatico o al bullismo, nel settore della cultura, della comunicazione o delle nuove tecnologie.
Si può andare a fare un volontariato presso una associazione, o un ente locale, una Onlus o una fondazione, a patto che siano accreditati come enti di accoglienzacioè che siano elencate nel database dedicato. L’accreditamento significa che hanno dimostrato di poter garantire una serie di servizi e uno standard di qualità dell’esperienza per il volontariato che accoglieranno.
Lo SVE impegna il volontario per circa 30 ore a settimana, e non è retribuito. D’altra parte però lo SVE offre una serie di vantaggi che sono ben più di una retribuzione: vitto, alloggio, trasporto locale, parte del viaggio e assicurazione pagati, oltre a supporto linguistico, una persona di riferimento sul posto per qualsiasi necessità, un documento di attestazione finale delle competenze acquisite.
Inoltre ad ogni volontario è riconosciuta una piccola somma mensile, a rimborso di spese accessorie. che varia a seconda del paese. Insomma, siete a posto!

Ma per chi è lo SVE, e come si fa a partecipare?
Lo SVE è rivolto a tutti i giovani tra i 17 e i 30 anni residenti in un paese del programma o in un paese partner, senza distinzione per quanto riguarda il titolo di studio o l’esperienza professionale perché il volontario non va a sostituire un altro lavoratore, ma è inteso come risorsa umana che porta un valore aggiunto all’organizzazione.
Questa caratteristica dello SVE è molto importante, perché di fatto non ci sono molti altri programmi di mobilità finanziati accessibili a giovani che non siano studenti (universitari o di scuola secondaria).

Sono richiesti interesse, spirito di iniziativa e voglia di mettersi in gioco, di impegnarsi e di “spendersi” nel settore e nel progetto scelto.

Si può accedere ad un progetto SVE rivolgendosi a quello che si definisce ente di invio: si tratta di organizzazioni che hanno sede nel proprio paese di residenza, anch’essi accreditati come gli enti di accoglienza, a cui i giovani interessati possono rivolgersi per poter avviare le necessarie formalità per accedere ai finanziamenti e realizzare il nostro progetto di esperienza all’estero di volontariato.

Ci è sfuggito qualche dettaglio? Qui trovate quasi tutto, ma per domande, dubbi e un sostegno pratico per cominciare a dar forma al vostro progetto, ci trovate all’Informagiovani!

Solidarietà con Mani Tese: bastano poche ore

Magari bastasse un sogno, una buona intenzione per fare solidarietà; invece servono anche i fatti, servono soldi.

La forza dell’associazione Mani Tese sta proprio nell’ unire l’altruismo alla capacità di raccogliere denaro e utilizzarlo per progetti concreti.

Torna  “Molto più di un pacchetto regalo”, la campagna natalizia di sensibilizzazione e raccolta fondi rivolta alla clientela delle librerie La Feltrinelli.

L’iniziativa vuole sostenere i progetti di cooperazione internazionale nell’ambito della campagna “I exist” contro le schiavitù moderne.

Verranno supportati il progetto di prevenzione del lavoro minorile e di promozione dei diritti dei lavoratori dell’industria tessile in India, la realizzazione di un centro di accoglienza per bambini e bambine vittime di trafficking in Cambogia e la lotta al traffico di esseri umani attraverso l’istruzione e la salute in Bangladesh.

La campagna di solidarietà “Molto più di un pacchetto regalo” è giunta quest’anno alla sua decima edizione.

Si cercano oltre 5000 persone che abbiano voglia di trascorre un Natale diverso.

Sarà sufficiente dedicare un po’ del proprio tempo nelle librerie La Feltrinelli partner dell’iniziativa dal 3 al 24 dicembre 2016.

Il loro compito sarà quello di confezionare i libri e gli oggetti acquistati per i clienti delle librerie.

Ogni punto vendita avrà uno spazio dedicato a Mani Tese, dove i volontari, armati di carta regalo, scotch e decorazioni natalizie, raccoglieranno le offerte di coloro che si faranno impacchettare i regali acquistati.

Tutti possono partecipare alla campagna in qualità di volontari.

Gli unici requisiti richiesti sono di aver compiuto 16 anni e di poter offrire almeno 4 ore del proprio tempo.

Per diventare volontari occorre compilare il form on line indicando le proprie disponibilità di date e città.

Tra le città interessate c’è, come gli scorsi anni, anche Ancona.