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Professionisti delle vacanze 2019: la fiera del lavoro stagionale

Ebbene sì, torna anche quest’anno l’evento Professionisti delle vacanze, l’ormai tradizionale appuntamento dell’Informagiovani di Ancona dedicato alle opportunità lavorative nel settore del turismo e delle vacanze organizzate.

L’edizione 2019, però, si presenta con un look completamente rinnovato. Sarà come una fiera di settore, visitabile liberamente dalla mattina fino al tardo pomeriggio. Nell’arco della giornata si potrà entrare nei locali dell’Informagiovani, partecipare agli workshop tematici tenuti dalle agenzie di animazione, parlare con i referenti delle agenzie stesse, sostenere i colloqui di selezione o soltanto dare un occhio alle presentazioni che scorreranno più volte in video.

Per l’intera giornata si alterneranno sessioni plenarie e incontri individuali con le agenzie durante i quali le stesse effettueranno le selezioni per la prossima stagione estiva o invernale.

Tra le varie proposte lavorative e formative, l’ambito del turismo e delle vacanze organizzate apre la strada a importanti opportunità.

I ragazzi avranno la possibilità (la prima per molti) di mettersi alla prova affrontando un vero colloquio di selezione con dei potenziali datori di lavoro. Questo comporta che i ragazzi partecipanti dovranno prepararsi per presentarsi al meglio alle agenzie; quindi arrivare con un curriculum vitae aggiornato e curato. Per arrivare preparati a questo momento potete fare affidamento sui sevizi, gratuiti, dell’Informagiovani, dove troverete operatori in grado di aiutarvi nella supervisione e revisione del c.v. e con consigli utili per prepararsi al colloquio di lavoro.

Lavorare in strutture turistiche offre anche la possibilità di mettersi alla prova con un lavoro retribuito e in grado di far sviluppare delle caratteristiche e competenze, utili alla propria crescita professionale e personale. Oltre ai requisiti specifici dei vari profili professionali ricercati, chi aspira a diventare animatore dovrò possedere una notevole facilità di comunicazione, un temperamento allegro, spontaneità, creatività, fantasia, capacità di resistenza, autocontrollo, flessibilità, dinamismo e capacità organizzative. L’unico requisito comune a tutti i profili è la maggiore età entro giugno 2019.

Saranno le agenzie stesse a spiegare, durante gli workshop, quali sono i trucchi del mestiere e le tecniche principali utilizzate durante l’animazione: un modo divertente e interattivo per vedere realmente quello che può fare un animatore.

Le agenzie avranno quindi la possibilità di incontrare ragazzi e ragazze potenzialmente interessati ed effettuare le selezioni nella zona di Ancona e dintorni.

Professionisti delle vacanze si terrà giovedì 21 febbraio ore 10.30 – 18.30 nei locali dell’Informagiovani di Ancona, in piazza Roma.

La partecipazione è gratuita ma è necessaria l’iscrizione a questo link: informagiovaniancona/professionistivacanze

Potete scegliere a quale parte della giornata volete partecipare, se il mattino o il pomeriggio o giornata intera.

Se siete interessati a cercare un lavoro per la stagione estiva non perdete questa occasione!

L’Informagiovani non è il centro per l’impiego

Ogni giorno l’Informagiovani di Ancona viene contattato da utenti che vi si rivolgono pensando di parlare con il Centro per l’Impiego. Probabilmente agli occhi dei non addetti ai lavori questi servizi sembrano uguali ma nella pratica così non è.

Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza.

Sia i Centri per l’impiego sia gli Informagiovani sono servizi per il lavoro ma differenti sono sia l’origine di questi servizi sia le modalità con le quali operano.

I Centri per l’Impiego sono uffici pubblici, attualmente gestiti dalle Regioni, che offrono servizi ai cittadini e alle imprese. Sono stati istituiti con il D.Lgs 469/97 che ha abolito gli Uffici di collocamento e ha assegnato ai Centri per l’impiego una serie di funzioni e attività: informazione e orientamento, incrocio domanda e offerta di lavoro, supporto per la gestione di pratiche burocratiche.

Attualmente, però, i centri per l’impiego svolgono soprattutto attività amministrativa: gestiscono l’elenco anagrafico dei lavoratori, nel quale viene registrata la storia lavorativa (compresi i periodi di disoccupazione) di ogni persona che ha domicilio nel territorio di competenza del Centro per l’impiego; si occupano dell’ iscrizione alle liste di mobilità e dell’iscrizione agli elenchi e graduatorie delle categorie protette; registrano le assunzioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro presso aziende private e Enti pubblici.

Iscriversi al Centro per l’impiego oggi è diventato una questione più che altro burocratica, nel senso che è necessario iscriversi per sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID), con la quale si ottiene lo stato di disoccupazione, ossia il riconoscimento formale del proprio stato di disoccupato. Questo è un documento amministrativo che vi consentirà di richiedere l’esenzione dal ticket sanitario, l’indennità di disoccupazione (Naspi) se ricorrono i presupposti di legge, di godere delle agevolazioni per le assunzioni di disoccupati e giovani inoccupati, e di partecipare a bandi della Pubblica Amministrazione che richiedono il requisito dello stato di disoccupazione (corsi FSE, iscrizione a Garanzia Giovani, borse lavoro, ecc…). L’ottenimento dello stato di disoccupazione comporta la necessità periodica (ora diventata annuale) di confermare tale stato e la disponibilità al lavoro.

Non basta però essere iscritti al Centro per l’impiego per trovare lavoro; occorre attivarsi nella ricerca, quindi cercare offerte di lavoro attinenti al proprio profilo professionale. I Centri per l’impiego pubblicano sui loro siti le offerte che passano tramite il loro canale ma come potete immaginare queste non sono tutte. Quelle relative ai CIOF delle Marche le troverete a questo link.

Altre offerte di lavoro si possono trovare rivolgendosi ad altri servizi per il lavoro tra i quali gli Informagiovani. Questi sono servizi pubblici, in genere comunali, nati con l’obiettivo di fornire informazioni ai giovani ma allo stato attuale la fascia d’età degli utenti si è notevolmente spostata in avanti.

Questo in linea generale, perché poi ogni ufficio Informagiovani si connota in maniera specifica per alcuni servizi rispetto ad altri.

L’Informagiovani di Ancona nel corso degli anni ha sviluppato una serie di servizi che vanno oltre la semplice informazione, offrendo infatti consulenza e orientamento su vari settori: lavoro, formazione, estero, casa, sociale e tempo libero.

In questa sede mi preme evidenziare le attività e i servizi che l’Informagiovani di Ancona offre nel settore lavoro: dalla messa a disposizione delle offerte di lavoro sia in forma cartacea che on line alla pagina dedicata, al servizio di revisione e consulenza del curriculum vitae, ai servizi di orientamento nella ricerca attiva del lavoro, al servizio di banca dati lavoro, un servizio di incrocio domanda – offerta di lavoro di cui possono usufruire sia le persone in cerca di lavoro sia le aziende in cerca di lavoratori.

Tutti possono accedere e usufruire in maniera gratuita dei servizi dell’Informagiovani che vengono erogati con lo scopo prioritario di rendere gli utenti AUTONOMI nella ricerca del loro percorso professionale, formativo, personale.

Gli operatori dell’Informagiovani “non trovano il lavoro” ma danno le basi per muoversi in maniera autonoma nella ricerca dello stesso. Nessuno può cercare e trovare al tuo posto il lavoro a te più adatto, solo tu puoi farlo partendo sicuramente da un buon orientamento.

Se volete saperne di più potete venire a trovarci nei nostri orari di apertura; troverete operatori pronti a consigliarvi varie strade e opportunità.

Tirocini all’estero di gennaio

Ecco come cominciare bene il 2019, cercando una buona occasione per fare un tirocinio all’estero professionalizzante e utile per il nostro profilo e per il nostro futuro.

Questo mese ci sono opportunità per molti profili diversi, buona ricerca!

Per studenti di ingegneria e materie scientifiche – Programma Vulcanus in Giappone presso aziende – Giappone
Durata: 12 mesi a partire da settembre 2019
Requisiti: studenti al 4 anno o al penultimo di studi
Retribuzione: gli studenti selezionati ricevono una borsa di 1.900.000 yen per la copertura dei costi di viaggio, vitto e spese simili; il corso di lingua giapponese e l’alloggio sono gratuiti e inclusi nel programma
Scadenza: 20 gennaio

Per laureati in ingegneria elettronica o informatica – Tirocini presso Eurocontrol – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi
Requisiti: conoscenza del linguaggio MATLAB o C, Neural Network, ottima conoscenza dell’inglese
Retribuzione: 900 euro mensili
Scadenza: 13 gennaio

Per laureati e studenti – Tirocini alla Corte dei Conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4, o 5 mesi, a partire da maggio 2019
Requisiti: laureati o studenti che abbiano completato almeno 4 semestri di studio, interessati a una formazione pratica in uno dei settori d’attività della Corte dei Conti; conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’UE e buona conoscenza di almeno un’altra lingua ufficiale UE
Prevista una retribuzione (1350 euro mensili) o meno, a seconda della disponibilità di bilancio della Corte dei Conti
Scadenza: 31 gennaio

Per laureati – Tirocini presso la Commissione Europea (settore amministrativo) – Bruxelles (Belgio)
Durata: 5 mesi, a partire da ottobre 2019
Requisiti: laurea e ottima conoscenza di almeno due lingue ufficiali dell’UE, una delle quali dovrà essere inglese, francese o tedesco
Retribuzione: è prevista una borsa di circa 1.176 euro mensili e il rimborso delle spese di viaggio. Viene inoltre offerta un’assicurazione sanitaria e per gli incidenti. I tirocinanti disabili riceveranno un supplemento alla borsa.
Scadenza: 4 febbraio (dal 10 gennaio)

Per diplomati o qualificati settore alberghiero – tirocinio orientativo programma Vogtland – Germania
Durata: 10 giorni
Requisiti: cittadinanza italiana o europea, qualifica o esperienza di almeno 3 anni nel settore alberghiero e ristorazione; tirocini orientativi per programma di inserimento lavorativo in Germania con Eurocultura-InGermania
Retribuzione: non specificata
Scadenza: 16 gennaio

Per studenti universitari – EAC European Astronaut Centre– Colonia (DE)
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: studi attinenti al settore e al dipartimento scelto
Retribuzione: previsto un rimborso spese di 600 euro
Scadenza: le candidature vengono accettate durante tutto l’anno

Per laureati e dottorandi – Tirocini presso la Banca Centrale Europea – Francoforte (Germania)
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: studi in economia, statistica, finanza, scienze informatiche, matematica o simili; conoscenza dei linguaggi MATLAB o Stata; buona conoscenza dell’inglese
Scadenza: 14 gennaio

Per laureati o laureandi – KYC Trainee e Procurement Trainee presso Banca europea degli investimenti – Lussemburgo
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea o studi universitari attinenti all’area di impiego, buona conoscenza dell’inglese, capacità analitiche
Retribuzione: è previsto un rimborso mensile a copertura delle spese
Scadenza: 18 e 29 gennaio

Per studenti o laureati – Development of CMS presso Europol – L’Aia (Olanda)
Durata: tra 3 e 6 mesi
Requisiti: studi attinenti alla posizione (computer science, software engineer, information retrieval, web development), conoscenza di JavaScript, HTML, CSS, esperienza in sviluppo web app, conoscenza dei linguaggi Python, Ruby e Java, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: previsto un contributo per le spese di 800 euro mensili
Scadenza 27 gennaio

 

Prepariamo il nuovo anno, e salutiamo il 2018!

Siamo a dicembre e oltre a guardare a quanto abbiamo fatto durante i mesi scorsi è il momento per proiettarci in avanti al nuovo anno che sta arrivando.

A dicembre di solito si fa il bilancio di quanto fatto, possibilmente ricordandoci di quali erano gli obiettivi che ci eravamo dati (i famosi buoni propositi per l’anno nuovo!). Non sappiamo se siamo riusciti a fare meglio dell’anno precedente in quanto a informazione, orientamento e promozione delle opportunità europee per i giovani, ma possiamo dare alcune cifre che ci danno un’idea del lavoro svolto.

Nel 2018 abbiamo organizzato 11 eventi dedicati all’estero, per farvi conoscere le varie opportunità (studiare, svolgere tirocini, lavorare nel settore sanitario, fare pratica per avviare una impresa, ospitare uno studente straniero, svolgere all’estero il Servizio Civile, fare volontariato) e per farvi ascoltare testimonianze di chi ha viaggiato. Un centinaio di ragazzi e ragazze sono stati seguiti singolarmente nella ricerca dell’opportunità che cercavano, per capire come fare ad andare a studiare nel paese estero scelto, come candidarsi per un lavoro in un altro paese o come trovare una posizione di au pair, un volontariato estivo, un corso di lingua in una vacanza lavoro.
Abbiamo visto crescere il numero di voi che si è iscritto ai nostri due canali di informazione sulle opportunità europee (WhatsApp e Telegram) e i like alla nostra pagina FB Eurodesk Ancona.
Abbiamo partecipato agli Erasmus Days di ottobre, e alla formazione dedicata ai punti locali Eurodesk a Bruxelles, per rimanere sempre aggiornati su quello che c’è di nuovo per i giovani in Europa, e confrontarci con i colleghi europei per migliorare quello che stiamo facendo (fino al 9 gennaio tutti i ragazzi e le ragazze tra i 13 e i 35 anni possono aiutarci a capire come migliorare ancora rispondendo al sondaggio Eurodesk).

Poi siamo già pronti ad affrontare il 2019 con entusiasmo e nuove proposte per farvi conoscere tutto il meglio dell’Europa, e cominceremo l’anno con una buona notizia, che ci riguarda tutti molto da vicino: anche per il prossimo anno l’Informagiovani del Comune di Ancona ha aderito alla rete Eurodesk Italy e sarà Agenzia Locale!
Potremo così continuare a supportare i vostri progetti e i vostri sogni di partecipare (o organizzare) una esperienza all’estero, con informazioni personalizzate, orientamento e promozione delle migliori possibilità da cogliere!

Nel frattempo queste sono le ultime novità nel settore Europa e giovani: è stato da poco pubblicato l’Invito a presentare proposte del Corpo europeo di Solidarietà, con un budget di più di 96 milioni di euro, che permetterà a circa 100.000 giovani tra il 2019 e il 2020 di partecipare a esperienze finanziate di tirocinio, lavoro o volontariato in tanti progetti di solidarietà, in Italia e in Europa. L’invito è aperto anche a organizzazioni locali che vogliano promuovere attività sul territorio in cui operano e accogliere volontari da altri paesi.
Dal mese scorso è aperto anche l’Invito a presentare proposte Erasmus+ 2019, con le prime scadenze a febbraio: il programma supporta e finanzia progetti di mobilità ai fini di apprendimento per studenti, docenti, giovani e chi lavora con loro.

Per il prossimo anno continueremo a segnalarvi mensilmente le possibilità di fare tirocini all’estero per studenti e laureati, e a informarvi di sempre nuove occasioni attraverso i nostri canali WhatsApp , Telegram e Facebook. Abbiamo già in programma nuovi eventi e siamo determinati a migliorare la qualità della nostra promozione per poter raggiungere tutti i giovani destinatari delle nostre iniziative.
Per il 2019 abbiamo come obiettivo anche partecipare di più ad eventi esterni, quindi non esitate a invitarci!

Last but not least (come si dice nei migliori show), è il momento di fare a tutti voi i migliori auguri per queste feste e per il nuovo anno che sta per cominciare, e di ringraziarvi per averci seguito fino a qui: speriamo di rimanere in contatto anche in futuro e di proporre iniziative sempre interessanti (ci stiamo già lavorando)!

tirocini all'estero di dicembre

Tirocini all’estero di dicembre

Le feste si avvicinano ma non è ancora tempo di rilassarsi!
Questo è il momento per programmare un tirocinio per il prossimo anno, sia che siate studenti, laureandi o neolaureati. Ecco alcune possibilità di tirocini da cogliere nei prossimi giorni:

Per laureati – Internship SGHSI – Smart Grid and Smart Home Interoperability presso JRC- European Joint Research Centre – Petten (Olanda)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea in ingegneria, fisica, scienze applicate, informatica e simili, conoscenza dell’inglese scritto e parlato a livello B2, conoscenza base di scripting, linguaggi di programmazione (es. Python, YAML, JavaScript), sviluppo (CSS, HTML), database, networks, protocolli informatici
Retribuzione: 25% della retribuzione di un funzionario AD5/1
Scadenza: 7 gennaio

Per laureati – Internship SciArt presso JRC- European Joint Research Centre – Ispra (Italia)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea in materie umanistiche (Storia dell’arte, Scienze museali, e simili), per collaborazione all’organizzazione del Resonances Festival 2019, conoscenza dell’inglese scritto e parlato a livello B2, buone capacità analitiche e di problem solving
Retribuzione: 25% della retribuzione di un funzionario AD5/1
Scadenza: 20 dicembre

Per studenti – KPMG Summer Internship programme 2019 – Irlanda
Durata: da 3 a 10 settimane
Requisiti: essere studenti di facoltà economiche e finanziarie, buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: non prevista
Scadenza: non specificata

Per studenti – Campus Internship 2018/2019 azienda DOW – Terneuzen (Paesi Bassi) e altre sedi
Durata: da concordare
Requisiti: essere studenti di fisica, scienze dei materiali, ingegneria chimica, matematica o computer science, e simili; buona conoscenza della lingua inglese
Retribuzione e scadenza : non specificate

Per laureati, dipartimenti vari – tirocini presso ACER – Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia – Lubiana (Slovenia)
Durata: 6 mesi (con inizio a marzo o a settembre)
Requisiti: laurea attinente al dipartimento scelto, livello B2 della seconda lingua
Retribuzione: 500 euro mensili più abbonamento trasporto locale
Scadenza: non c’è scadenza per la candidatura

Per laureati e studenti – Tirocini alla Corte dei Conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4, o 5 mesi, a partire da maggio 2019
Requisiti: laureati o studenti che abbiano completato almeno 4 semestri di studio; interessati a una formazione pratica attinente ad uno dei settori d’attività della Corte dei Conti; conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’Unione Europea e una conoscenza soddisfacente di almeno un’altra lingua ufficiale
Prevista una retribuzione (1120 euro mensili) o meno, a seconda della disponibilità di bilancio.
Scadenza: 31 gennaio

Per studenti e laureati – tirocini presso ERA – EU Agency for Railways – Valenciennes (Francia)
Durata: da 3 a 5 mesi con inizio a marzo (per laureati)
Requisiti: laurea attinente, ottima conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua comunitaria (laureati)
Retribuzione: 1.200 euro mensili e rimborso viaggio (per i laureati)
Scadenza: 6 gennaio per laureati, non specificata per studenti

 

Per chi non avesse trovato la sua opportunità perfetta, è possibile ricevere indicazioni personalizzate scrivendo a europa@informagiovaniancona.com. Vi ricordo anche che potete ricevere aggiornamenti sulle opportunità europee via Whatsapp inviando un messaggio con scritto Newseuropa al numero 3460042917.

international experience canada 2019

IEC International Experience Canada – Working Holiday 2019

Il Canada è un paese immenso, relativamente poco popolato (rispetto all’Europa) e caratterizzato da un marcato  multiculturalismo, e ad oggi si conferma come uno dei paesi più accoglienti e aperti a persone provenienti da altre parti del mondo.
Questo non significa naturalmente che l’ingresso in Canada avvenga senza regole, ma ci sono possibilità offerte a chi è interessato a questo paese come destinazione per una esperienza di viaggio e lavoro, attraverso i programmi dell’IEC International Experience Canada.

Per i giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliono trascorrere fino a un anno in Canada per esplorare il paese e lavorare per mantenersi c’è il programma di vacanza lavoro IEC – International Experience Canada, che anche quest’anno mette a disposizione 1000 visti vacanza lavoro per gli italiani.

Il programma è cambiato dal 2016, in particolare nella modalità di domanda di visto.

Per il 2019 il procedimento è lo stesso: una volta verificata la propria idoneità a partecipare (in base alla nazionalità, età, condizione familiare, formazione) compilando un semplice questionario online, si procede a creare un proprio profilo sul portale ufficiale e si viene inseriti in un bacino (pool) di potenziali destinatari del visto.
Solo quando si riceve l’invito si può effettivamente fare domanda per il visto vero e proprio: a quel punto ci sono 10 giorni per accettare l’invito, e 20 giorni dopo aver accettato per fare domanda di visto, sempre attraverso il portale.

Questo è il momento di pagare il fee, la quota richiesta (intorno a 150 dollari canadesi) e inserire i documenti per dimostrare ciò che abbiamo dichiarato quando abbiamo creato il profilo.
Durante l’anno ci sono più tornate di inviti, le rounds of invitations: è possibile rifiutare l’invito e rimanere iscritti nella pool per tutta la durata della sua validità (circa un anno) per poter essere invitati di nuovo in una tornata successiva.

Che cosa fare mentre aspettate l’invito?
passaporto: è opportuno farlo al più presto se non lo avete già, o se la scadenza del passaporto non copre tutta la durata della vostra possibile permanenza in Canada
– preparate il cv, o resume, per cercare contatti e inviare candidature di lavoro (per la ricerca partite da qui)

Fate attenzione a non acquistare biglietti aerei e assicurazioni sanitarie prima di aver ricevuto l’approvazione della domanda di visto, e a non impegnarvi ancora con un possibile datore di lavoro o affittuario. Non lasciate impieghi o corsi di studio già intrapresi prima di avere la certezza di partire, non è ancora il momento!
La possibilità di iscriversi al programma per il 2019 è stata aperta il 4 dicembre, se vi interessa il Canada è il momento di candidarsi!

DiscoverEU 2018

Torna DiscoverEU!

Vi ricordate DiscoverEU, l’iniziativa della Commissione europea che ha permesso a migliaia di diciottenni di viaggiare gratis in treno per l’Europa?
La buona notizia è che ci sono altri pass Interrail disponibili per la prossima primavera ed estate!
I ragazzi e le ragazze che hanno partecipato e vinto il pass a giugno sono stati 15.000, sono diventati Ambasciatori DiscoverEU e qui trovate le immagini dei loro favolosi viaggi.

Domani avete una seconda possibilità di partecipare: dalle ore 12 di giovedì 29 novembre alle ore 12 di martedì 11 dicembre, almeno altri 12 000 giovani avranno la possibilità di vincere il pass per viaggiare in tutta Europa.

Il pass è per viaggi in treno o, dove non sarà possibile, in bus o altri mezzi, così da poter attraversare i vari paesi, e ammirare i cambiamenti di paesaggio mentre si va di città in città.
Per dare la possibilità ai tutti di partecipare, il biglietto permette di prendere anche altri mezzi di trasporto, come autobus e traghetti. In casi eccezionali e quando non sono disponibili altri mezzi, si potrà anche prendere l’aereo, soprattutto nel caso in cui i partecipanti vivono in zone isolate o sulle isole.

Il 2018 è anche anno europeo del patrimonio culturale: ne siamo circondati ogni giorno e spesso nemmeno ce ne accorgiamo, ma la ricchezza di cui godiamo è infinita e ha forme diverse: città, festival, natura, storia e arte sono sparsi ad ogni angolo d’Europa!
Potresti andare a visitare la Capitale europea della cultura (sai quali due città sono le Capitali della cultura quest’anno?), partecipare ad un festival musicale o teatrale, o ad altri spettacoli. O magari andare a visitare quel famosissimo museo di cui tutti parlano e che finora non hai avuto occasione di vedere.
Approfitta della possibilità di circolare per l’Unione in tutta libertà, capire meglio la diversità dell’Europa, apprezzarne la ricchezza culturale, fare nuove amicizie e, soprattutto, scoprire qualcosa di nuovo su te stesso!

Ecco i dettagli dell’iniziativa:
– non possono partecipare i ragazzi e le ragazze che hanno già vinto un pass a giugno;
puoi partecipare solo se hai 18 anni al 31 dicembre 2018, devi quindi essere nato tra il 1° gennaio 2000 (incluso) e il 31 dicembre 2000 (incluso);
– devi avere la cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione europea al momento della decisione di aggiudicazione dei pass Interrail (prevista per metà gennaio 2019);
devi avere un documento di identità valido (passaporto o carta di identità), per poter inserire il numero nel modulo di domanda online.

Per partecipare, a partire da domani alle 12 dovrai andare sul sito DiscoverEU e cliccare su Partecipa, fornire i tuoi dati personali e informazioni su come ti preparerai per il viaggio. Dovrai rispondere a 5 domande di un quiz a risposta multipla sulla cultura europea e la sua diversità, e sulle iniziative dell’UE per i giovani.
Ecco alcuni siti per conoscerle tutte!
Portale europeo dei giovani, Portale dei giovani, Eurodesk il punto d’incontro dei giovani con l’Europa

Se vuoi viaggiare in gruppo, quando compili la domanda, puoi invitare altre 4 persone: una volta compilato il modulo di domanda, dovrai rispondere al quiz e alla domanda di spareggio. Sullo schermo comparirà un codice che deve essere comunicato agli altri membri del gruppo e gli permetterà di registrarsi sul Portale europeo per i giovani e di inserire i loro dati personali. Tutti i membri del gruppo devono avere 18 anni.

Se sei selezionato, ecco cosa potrai fare:
– partire da un paese Stato membro dell’Unione europea;
– programmare un viaggio di almeno 1 giorno e al massimo 30 giorni;
viaggiare tra il 15 aprile 2019 e il 31 ottobre 2019;
– andare in almeno un paese straniero che sia un paese membro dell’Unione europea;
– diventare anche tu ambasciatore DiscoverEU.
Per chi ha esigenze particolari saranno forniti informazioni e consigli, e potrebbero essere coperte le spese di assistenza speciale (persona di accompagnamento, cane per partecipanti ipovedenti, ecc.).

Mancano poche ore, siete pronti a vincere questa grande avventura?? 🙂

tirocini estero novembre

Tirocini all’estero di novembre

Che sia obbligatorio o facoltativo, un tirocinio all’estero apre molte porte e soprattutto apre gli occhi sul mondo e su se stessi!
Ecco alcune buone opportunità da considerare, per studenti, laureandi o neolaureati.

Per studenti – tirocini presso l’ESAC _European Space Astronomy center  – Madrid (Spagna)
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: conoscenza dell’inglese e studi attinenti all’attività scelta
Retribuzione: previsto un minimo rimborso
Scadenza: 28 dicembre

Per studenti e laureati – settori vari – JRC – Joint Research Centre – sedi varie (Italia, Olanda)
Durata: da 3 a 5 mesi
Requisiti: essere studenti universitari che devono preparare la tesi di laurea, o laureati in ingegneria, scienze, biologia o simili; conoscenza certificata di due lingue comunitarie, una delle quali deve essere inglese, francese o tedesco.
Retribuzione: previsto un assegno pari al 25% della retribuzione di un funzionario di livello AD5/1
Scadenza: scadenze varie tra fine novembre e dicembre 2018

Per laureati, dipartimenti vari (HR, IT, comunicazione, analisi di mercato e dati) – tirocini presso ACER – Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia – Lubiana (Slovenia)
Durata: 6 mesi (con inizio a marzo o a settembre)
Requisiti: laurea attinente al dipartimento di assegnazione, livello B2 della seconda lingua
Retribuzione: 500 euro mensili
Scadenza: non c’è scadenza per la candidatura

Per studenti o laureati – tirocini vari presso International Diabetes Federation – Bruxelles (Belgio)
Durata: 6 mesi da marzo/aprile 2019
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese scritto e parlato, buona conoscenza del pacchetto Office
Retribuzione: non indicata
Scadenza: non indicata

Per laureati – tirocini Schuman presso il Parlamento europeo 
Durata 5 mesi a partire da marzo 2019
Requisiti: laurea attinente e conoscenze linguistiche come da guida ai tirocini
Retribuzione: prevista
Scadenza: 30 novembre

Per laureati – tirocini presso l’ERA – EU Agency for Railways – Valenciennes (Francia)
Durata: da 3 a 5 mesi con inizio a marzo
Requisiti: laurea attinente, ottima conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua comunitaria
Retribuzione: 1.200 euro mensili e rimborso viaggio
Scadenza: 31 dicembre (è possibile fare domanda a partire dal 1 dicembre)

 

A cosa serve la tecnologia?

Come utilizziamo la tecnologia che abbiamo a disposizione? Personalmente credo di abusarne. La cosa dipende dal fatto che sono appassionato di oggetti tecnologici e di come questi riescano a semplificare cose semplici. Ammetto però anche che non sempre è così. Qualche volta accade che sono affascinato dalle “magie” che un oggetto tecnologico riesce a fare: pagare avvicinando lo schermo dello smartphone, trovare un’automobile nelle vicinanze da utilizzare al volo (come è permesso dai servizi di car sharing nelle grandi città), misurare il benessere fisico attraverso un semplice braccialetto di gomma. Queste tecnologie a volte alternano l’utilità pratica alla spettacolarità con la quale la raggiungono e questo mi (ci, immagino) conquista!

La tecnologia serve a migliorarci la vita nella maggior parte dei casi, ma siccome è parecchio connessa con meccanismi di marketing a volte scivola nel lezioso. E quindi nel poco utile. La domanda “A cosa serve la tecnologia?” messa a titolo di questo post l’ho presa da un articolo apparso su The Atlantic e ripreso nel numero 1278 di Internazionale. Nell’articolo si paventa l’ipotesi che un giorno tutti avremo un microchip impiantato sottopelle perché questa è la “naturale” evoluzione di quello che sta accadendo. D’altra parte la tendenza a modificare, in maniera più o meno incisiva, il nostro corpo l’abbiamo sempre avuta: pacemaker, protesi, stimolatori interni e anche le semplici lenti a contatto sono tutti strumenti tecnologici con i quali abbiamo accettato di modificare il nostro corpo perché ci sembrava potesse essere utile (se non addirittura vitale). Finora la maggior parte delle persone non ha un microchip sottopelle perché ancora non ci sono sufficienti motivi di utilità per averlo. Ma se le aziende che li costruiscono li trovassero?

Forse non sarà un trucco delle aziende che li producono a farci accettare un livello di tecnologia ancora più invasivo di quanto non sia lo smartphone attuale, ma la nostra graduale routine che renderà familiari oggetti che ci sembrano alieni. Questi scenari futuristici (nemmeno troppo, stiamo parlando di tecnologie che sono in campo da quasi 20 anni) dovrebbero farci però riflettere anche sull’attuale utilizzo della tecnologia, anche quella che ci risulta più facile. Non possiamo più cambiare il fatto che per prenotare un aereo bastano pochi clic sull’applicazione della compagnia che abbiamo nello smartphone (e possiamo farlo in ogni istante!), però magari possiamo evitare di consultare il nostro amico digitale ogni volta che abbiamo una curiosità, un’incertezza, un’esitazione o semplicemente non sappiamo cosa fare. La domanda è: in questi momenti la tecnologia ci serve davvero a qualcosa? Stiamo rendendo la nostra vita quotidiana più semplice e, vorrei dire più felice, o magari siamo vittime di un automatismo inconsapevole? Nel secondo caso magari può essere utile provare a imporsi abitudini diverse: avere il microchip sottopelle è davvero molto più bello se nel frattempo avremo guadagnato in consapevolezza. Dal mio punto di vista la consapevolezza ci aiuta anche a utilizzare meglio gli strumenti che abbiamo, a trarne il maggior vantaggio e scegliere quelle che ci sono utili scartando quelle che non ci servono (con buona pace delle mode passeggere o delle tendenze).

BeSmart! Perchè lo abbiamo fatto

Anche qualche giorno fa confrontandomi con due persone che si occupano di selezione e formazione del personale è uscita questa cosa: “il problema non è che i ragazzi non sono preparati, la questione è che non sembrano essere in grado di inserirsi in un contesto diverso da quello scolastico”. C’è un libro, l’ultimo di Baricco, di cui ho letto soltanto una parte riportata da Luca Sofri su ilPost in cui, ahimè, si afferma che “la scuola così com’è appartiene a un’altra era“. Potrei aggiungere che forse anche il mondo accademico, così com’è, appartiene a un’altra epoca.

Non voglio qui fare una critica alla scuola e all’università, soprattutto se la critica fosse letta poi come la volontà di disfarsi e liberarsi di queste istituzioni. In realtà credo che, al contrario, come dimostrano anche alcuni dati, nel nostro Paese è urgente un investimento nella formazione e nello sviluppo della cultura (qui un infervorato articolo sulla questione). Però è anche vero che molti dei ragazzi e delle ragazze che incontriamo, anche quando si vede o dimostrano di essere molto preparati su competenze tecniche, hanno evidenti difficoltà in ambiti che non siano quello che hanno studiato. Come si comunica in pubblico, come si gestisce una relazione con gli altri, come si rimane concentrati su di un obiettivo, come si gestiscono crisi e cose che non vanno come previsto: su queste ed altre abilità, tendenzialmente, molti sono impreparati. Il nostro sistema formativo non ha spazi, al momento, di approfondimento di questi aspetti se non in maniera in formale o, come spesso accade, rimandata alla buona volontà del singolo docente (e magari ce ne fossero di più!).

Tutto ciò che non si impara a scuola è rimandato alla famiglia (che non può però essere onnisciente) o all’autonomia del singolo. Per cui magari qualche elemento di team building lo apprendi se pratichi uno sport di squadra, qualche elemento di comunicazione se sei appassionato di teatro, alcuni flash di problem solving se partecipi alle attività scout della tua città. Chiaramente puoi evitare tutte queste situazioni e provare a cavartela con la scuola della strada: può andare bene oppure no. Credo però che nel 2018 potremmo avere altre opportunità o, meglio, sarebbe auspicabile che il sistema formativo affrontasse anche questi aspetti, quelle che in gergo si chiamano soft skill: per fare un esempio, le buoni doti comunicative non dovrebbero essere in capo solo al tizio che sembra più svelto, ma ad un certo livello di base dovrebbero essere un’abilità diffusa.

Chiaramente quando abbiamo ideato BeSmart! non avevamo intenzione di sostituirci all’attuale sistema formativo, ma essere una sorta di pionieri nell’affrontare questo tema. E siccome non siamo nemmeno maestri in molte delle smart skill che proponiamo (così le abbiamo chiamate, competenze intelligenti potrei azzardare in una delle possibili traduzioni) abbiamo chiamato dei testimonial per ognuna delle competenze che ci è venuta in mente: venerdì prossimo (26 ottobre) sentirete parlare Laura sull’importanza di conoscere le lingue, Cristiana su quella di saper comunicare (non solo attraverso la lingua), Antonella sulla determinazione e la perseveranza, Laura (un’altra) sulla costruzione delle relazioni. Ci saranno anche due ospiti a sorpresa (e proprio per non rovinarvela non vi dico chi saranno, ma porteranno altri due temi altrettanto interessanti). Personalmente mi sono persuaso che questo tipo di occasioni siano molto formative, si esce con qualcosa in più in testa e qualche volta nel cuore.

PS: se c’è ancora posto potete prenotare il vostro posto qui

CES ESC corpo europeo di solidarietà 2018

Corpo europeo di solidarietà, le novità

Come forse ricordate, abbiamo parlato già lo scorso anno del CES – Corpo europeo di solidarietà, del suo avvio e di come funziona. Sappiamo già che migliaia di giovani tra i 18 e i 30 anni sono partiti per sostenere attività di solidarietà in varie zone d’Europa e non solo, con un volontariato, un tirocinio o un vero e proprio lavoro.

Il concetto di solidarietà, valore fondante dell’Unione, è alla base della creazione del Corpo europeo di solidarietà, che mira a promuovere un cambiamento sociale positivo. Il CES infatti offre ai giovani l’opportunità per contribuire significativamente alla società, promuovere solidarietà ma anche sviluppare competenze, abilità e conoscenze, attraverso un’esperienza umana e professionale.

La novità è che dal 5 ottobre 2018 il Corpo europeo di solidarietà ha una sua base giuridica specifica, un suo regolamento e un suo bilancio dedicato. Tutto ciò rende possibile l’avvio di tanti nuovi progetti che, com’è stato finora, consentono ai giovani di contribuire ad azioni di aiuto alle persone e le comunità bisognose, anche nel proprio paese.

Vediamo allora le tipologie dei progetti che sarà possibile vedere finanziate dal CES – Corpo europeo di solidarietà, a seguito del primo invito a presentare proposte, pubblicato ad agosto. Oltre al volontariato individuale a lungo termine, ai tirocini e agli impieghi nei settori della solidarietà, ecco le novità

  • le organizzazioni potranno offrire progetti a breve termine (da 2 settimane a 2 mesi) per gruppi di volontari. Le organizzazioni che non hanno ancora ottenuto il marchio di qualità, o quality label, necessario per poter presentare proposte, lo potranno richiedere in qualsiasi momento all’agenzia nazionale Erasmus+
  • potranno accedere ai finanziamenti non solo organismi pubblici e privati che hanno sede negli Stati membri dell’UE, ma anche i giovani registrati nel portale del corpo europeo di solidarietà potranno costituire un gruppo di almeno 5 partecipanti e creare loro stessi attività di solidarietà rivolte alla propria comunità e della durata che può andare dai 2 ai 12 mesi;
  • alcuni progetti di volontariato sono aperti anche alla partecipazione di organizzazioni non UE di paesi quali Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Turchia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e altri paesi partner.

Per molte delle attività il termine per la presentazione delle proposte è il 16 ottobre ma c’è tempo ancora fino al 18  febbraio 2019 per i progetti di gruppi di volontariato. Per chi è interessato a presentare proposte, il consiglio è di partire dalla Guida del Corpo europeo di solidarietà, per capire bene quali sono i principi che lo ispirano, le finalità e di conseguenza proporre progetti per attività coerenti con le premesse.

Non resta che iscriversi al Corpo europeo di solidarietà e vedere quali sono le missioni a cui potresti prendere parte!

timetomove2018 Eurodesk Ancona

Time to Move 2018, i nostri eventi!

E’ ottobre, e anche quest’anno torna Time to Move!

Time to Move è l’iniziativa europea di informazione e promozione delle opportunità di mobilità per studiare, vivere, lavorare e fare volontariato all’estero, promossa dalla rete Eurodesk, di cui anche noi facciamo parte.

Si può partecipare cominciando dal “Time to Move T-Shirt Design Contest”, un concorso per la creazione della maglietta più bella che esprima che cosa vuol dire per voi viaggiare: si vince un pass InterRail e altri premi interessanti!

Time to Move è anche poter scegliere tra tanti eventi organizzati per tutto il mese di ottobre. Queste attività ti faranno conoscere le tante possibilità per andare all’estero e partecipare a un progetto internazionale, esplorare l’Europa o acquisire esperienze che serviranno per il tuo futuro.

Per quest’anno, abbiamo organizzato due incontri diversi qui ad Ancona:

  • il primo è sul programma Erasmus per giovani imprenditori: sarà presente la referente del punto di contatto locale del programma, che ci spiegherà quali sono i requisiti richiesti per partecipare, quali sono i finanziamenti previsti e come accedere al programma. Avremo anche una testimonianza via Skype di un giovane imprenditore che sta svolgendo questa esperienza in questo momento!

 

La partecipazione ai due eventi è gratuita e aperta a tutti gli interessati, basta iscriversi attraverso la pagina dell’evento.

E se non hai trovato qui quello che ti interessa, contattaci e ti aiuteremo a trovare il progetto internazionale più adatto a te!

Tirocini all’estero di settembre

Avete già fatto il vostro tirocinio all’estero? O state pensando che potrebbe essere una buona occasione per spiccare il volo verso un futuro professionale brillante?

Ecco qualche opportunità di stage all’estero per studenti universitari o laureati, da considerare ora per l’inverno o il prossimo anno!

Per studenti – tirocini in settori diversi dell’ESA – Agenzia Spaziale Europea – sedi varie
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: essere studenti universitari (prevalentemente ci sono opportunità per materie tecniche e scientifiche).
Retribuzione: previsto un rimborso spese di 600 euro mensili
Scadenza: 15 ottobre

Per laureati – tirocini presso l’ITLOS – International Tribunal for the Law of the Sea – Amburgo (Germania)
Durata: 3 mesi, con inizio a gennaio 2019
Requisiti: laurea in giurisprudenza, relazioni internazionali, pubbliche relazioni, scienze politiche, scienze librarie e traduzione, impegnati in un percorso di formazione post-laurea. Richiesta conoscenza dell’inglese e/o francese.
Retribuzione: non prevista
Scadenza: 30 settembre

Per studenti delle università partner (Macerata, Camerino e Urbino per le Marche) – tirocini curricolari presso le Ambasciate, i Consolati e le Rappresentanze permanenti del Ministero degli Esteri presso le Organizzazioni internazionali , e gli Istituti di Cultura Italiana all’estero
Durata: 3 mesi
Requisiti: essere studenti di una delle lauree che permettono la carriera diplomatica (vedi bando), conoscenza dell’inglese almeno di livello B2
Retribuzione: previsto un rimborso spese di circa 300 euro mensili
Scadenza: 12 ottobre

Per studenti – tirocini presso l’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione economica e lo Sviluppo – Parigi (Francia)
Durata: da 1 a 6 mesi
Requisiti: essere studenti in una delle discipline d’interesse dell’OECD, ottima conoscenza dell’inglese o del francese e buona conoscenza di un’altra lingua
Retribuzione: previsto un contributo alle spese di circa 700 euro al mese
Scadenza: 30 novembre

Per laureati – tirocini presso il Comitato delle Regioni – Bruxelles (Belgio)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea, conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’UE e di inglese o francese
Retribuzione: previsti 1170 euro mensili
Scadenza: 30 settembre

Per neolaureati – tirocini presso il Segretariato del Consiglio dell’Unione europea – Bruxelles (Belgio)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea, conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’UE e di inglese o francese
Retribuzione: previsti 1176 euro mensili
Scadenza: 28 settembre

Altri tirocini e opportunità in Europa seguendo il nostro broadcast Eurodesk NewsEuropa su Whatsapp e Telegram!

I nostri laboratori per gli stranieri

Prende il via domani la serie di laboratori che l’Informagiovani di Ancona organizza in collaborazione con il Progetto SPRAR “Ancona Città d’Asilo”, rivolti agli stranieri.

Lo SPRAR è il Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rigugiati istituito dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale ed è affidato all’Anci (l’associazione dei comuni italiani).

ll Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che vanno oltre la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Quando lo SPRAR di Ancona ci ha chiesto una collaborazione in questo senso, noi abbiamo accettato senza esitazioni, perché siamo fermamente convinti che il modo migliore per “aiutare” queste persone sia quello di renderli consapevoli nella scelta e autonomi nella vita di tutti i giorni e nella ricerca del lavoro.

Per questo abbiamo ideato una serie di incontri a cadenza mensile rivolti alle persone rifugiate seguite dal servizio SPRAR che mirano a fornire loro orientamento ai servizi e al lavoro.

Partendo da una breve presentazione del servizio Informagiovani, illustreremo ai partecipanti come muoversi sul mercato del lavoro, spiegando quali sono i servizi a cui rivolgersi nella fase di ricerca e come procedere nella fase successiva. Tutto questo aiutadoci con una semplice simulazione che li aiuti a capire come rivolgersi ad un ufficio, come chiedere informazioni. Con domande relative a info molto semplici cercheremo insieme la risposta scoprendo i servizi dell’Informagiovani e come funzionano.

Certamente questa è solo una parte del grande lavoro di integrazione di cui le persone rifugiate necessitano ma è fondamentale per dare loro gli strumenti per iniziare a muoversi in autonomia e con cognizione di causa.

ph credits Miluska Ojeda

Education Hackathon: innovare l’educazione!

Società, economia, tecnologie, informazione, tutto sta evolvendo a un ritmo sempre più veloce rispetto al passato.

E l’educazione? Può un settore così importante rimanere indietro e continuare a basarsi su metodi e contenuti del secolo scorso?
La risposta è certamente no, ma cambiare non sempre è facile, e di sicuro non è un processo immediato. E comunque, da qualche parte bisogna cominciare: l’educazione (sia formale che non formale) dovrà rinnovarsi per svolgere la sua funzione e permettere ad ognuno di sviluppare le proprie potenzialità e prepararsi a costruire il proprio futuro (anche se non sappiamo esattamente come evolverà, ad esempio, il mondo del lavoro).

L’Education Hackathon proposto da Cocoon Projects , a cui abbiamo partecipato come ospiti, è stato pensato proprio per offrire all’ecosistema dell’educazione degli spunti e delle idee per evolvere e innovarsi, partendo da quello che già si sta facendo e immaginando proposte attuabili.

Ma cos’è un hackathon? E come funziona? L’hackathon è nato come evento di pochi giorni a cui partecipano principalmente esperti di un settore, che si riuniscono per cercare e progettare soluzioni a problemi e sfide, tradizionalmente di tipo informatico. I partecipanti si dividono in squadre e avviano una competizione che si conclude con un vincitore e di solito un premio, in denaro ma non solo.

All’Education Hackathon hanno partecipato team di giovani tra i 18 e i 35 anni da diversi paesi, che si sono incontrati e confrontati sui bisogni, i problemi e le potenzialità del sistema educativo attuale, per proporre soluzioni innovative attuabili a partire da subito.

La sfida proposta all’Education Hackathon è stata quella di elaborare un’idea, studiarne la fattibilità e definire i contorni e gli attori della proposta (contesto, persone coinvolte, motivazioni, obiettivi da raggiungere) attivando le capacità creative di tutti i partecipanti. I due principi alla base dell’hackathon, solo apparentemente opposti, sono stati competizione e cooperazione. Il team risultato vincitore alla fine dell’evento non  ha solamente elaborato un’idea innovativa, brillante e sostenibile, ma è stato quello che ha messo in circolo le proprie idee e competenze aiutando e facendosi aiutare dagli altri, integrando parti di idee degli altri team nel proprio progetto e contaminandosi a vicenda.

Le idee emerse e il focus dei progetti su cui hanno lavorato i team offrono, a chi si occupa di questo settore, una quantità di interessanti punti di vista e feedback sull’educazione (formale e non formale), sui metodi, sulle premesse su cui si costruisce, e sugli obiettivi che dovrebbe porsi.

I partecipanti hanno espresso la necessità di maggiori e migliori opportunità di incontro e avvicinamento al reale mondo del lavoro, di esperienze collegate alle vecchie e nuove professioni (tipo job shadowing) per capire come si applicano le conoscenze apprese in classe, di attività che sviluppino il pensiero critico, di spazi per progettare attività che li riguardano e di essere coinvolti già nella fase di individuazione dei bisogni e dei risultati da raggiungere.

Parte delle riflessioni e della progettazione ha riguardato anche i rapporti tra studenti e insegnanti, di cui si percepisce spesso una scarsa motivazione (dovuta anche al fatto di far parte di un sistema rigido e poco stimolante), povere risorse nell’approccio all’insegnamento, e l’incapacità di dimostrare, e sviluppare, fiducia nelle capacità e intuizioni dei ragazzi. Si sente anche la mancanza di chiarezza e condivisione dei criteri di valutazione, e di uno spazio educativo non giudicante, di ascolto delle esigenze, che valorizzi le qualità di ogni studente e lo aiuti a capire chi è e chi vorrà essere nel prossimo futuro.

Una vera miniera d’oro di idee che abbiamo a disposizione, se solo diventiamo capaci di chiedere, ascoltare, coinvolgere. Non facile, ma possibile!

Eurodesk Multipliers Seminar a Bruxelles, Ancona c’è!

Le opportunità europee non sono solo per i giovani ma anche per chi lavora con e per loro!
Oggi cerco di raccontarvi in poche righe che cosa è successo all’Eurodesk Multipliers Seminar della scorsa settimana a cui ho partecipato come Eurodesk Mobility Advisor di Eurodesk Ancona (cioè quello che faccio tutti i giorni quando venite a parlare con me di come fare per andare all’estero), insieme ad altri colleghi di tutta Europa.

Martedì 22 abbiamo cominciato con un momento di benvenuto e condivisione del programma, con giochi di ice-breaking per conoscerci meglio, un po’ come si fa quando partecipate agli scambi giovanili internazionali o ad altre attività simili.

Poi ecco tutto quello che è seguito.

Abbiamo fatto attività di gruppo sulle competenze dell’Eurodesk Mobility Advisor: qui è quando ci siamo ricordati, tra le altre cose, quanto è importante ascoltarvi sempre con attenzione e senza nessun tipo di pregiudizio sulle vostre aspirazioni, sui vostri progetti e sulle vostre richieste. L’Eurodesk Advisor è sempre qui per aiutarvi a capire come realizzare il vostro progetto d esperienza all’estero!

Serata internazionale: per chi non avesse mai partecipato ad uno di questi momenti di convivialità e divertimento, è quando si scoprono i cibi tipici, gli usi, le abitudini alimentari e non dei nostri vicini di casa europei, e spesso lo si fa ridendo e cantando. E naturalmente si tiene alta la bandiera italiana confermando il nostro talento non solo per il cibo, ma anche per la musica, il canto, e l’intrattenimento in generale 🙂

Mercoledì mattina abbiamo scoperto quali sono le novità e le proposte per il settore giovani in UE, e per chi lavora per loro: Time to Move 2018, il nuovo sito Eurodesk con lo strumento Opportunity finder, la nuova strategia europea per i giovani (engage, connect, empower), e le proposte che riguardano il budget Erasmus+ e, last but not least, l’iniziativa DiscoverEU!

Poi ci sono state sottoposte alcune delle vostre richieste più complesse, e insieme abbiamo provato a trovare le risposte più adatte, più complete ma più semplici per voi da leggere: non è stato facile!

Nel pomeriggio siamo stati al Parlamento Europeo, per la cerimonia di premiazione dei progetti locali presentati dagli Eurodesk europei: qui è dove abbiamo visto quante belle cose si possono fare insieme, molto emozionante!

Giovedì abbiamo parlato di promozione delle opportunità europee per i giovani e dei canali per raggiungervi meglio: qui è dove abbiamo imparato che c’è un sacco da studiare su come usare i vari social media, sulle parole da usare per parlarvi ed essere ascoltati, sulle vostre diverse esigenze e preferenze (ci servirebbe il vostro aiuto, i vostri consigli, le vostre osservazioni) 🙂

Abbiamo anche visitato la sede dell’Agenzia Nazionale Giovani belga, dove siamo stati accolti calorosamente dalla direttrice che ci ha raccontato informalmente, intorno a un tavolo con tè e biscotti, dei loro progetti più riusciti e di come li hanno realizzati.

Venerdì mattina abbiamo avuto spazio per condividere idee e progetti per il futuro: qui è dove abbiamo preso contatti e parlato di possibili collaborazioni, tutto per potervi offrire nuove e sempre maggiori opportunità di andare a fare una bella esperienza europea!

Intorno a tutto questo lavoro di networking, condivisione di buone prassi ed esperienze (tutto in inglese eh! ;-)) c’è stato il piacere di conoscere colleghi di tanti paesi, capire come migliorare il proprio lavoro, ma anche sentirsi parte di una rete che lavora per lo stesso obiettivo. L’obiettivo della rete Eurodesk è quello di far cogliere a più ragazzi e ragazze possibili le decine di opportunità che ci sono in Europa per migliorare la loro carriera ma anche la loro vita.
E soprattutto, è stato bello ricordarsi perché facciamo questo lavoro: perché essere amici, anche se si è diversi e specialmente per questo motivo, è bellissimo e ci rende migliori, più felici, più ricchi, più fiduciosi nel futuro.

 

tirocini estero maggio Ancona 2018

Tirocini all’estero di maggio

Tirocini in arrivo anche questo mese per studenti, laureati e laureandi!

Per studenti – Interreg Reporter per Alpine Space Programme – Monaco di Baviera – Germania
Durata: 2 mesi a partire da metà maggio o giugno
Requisiti: essere studenti, con ottima conoscenza dell’inglese
Retribuzione: 22 euro al giorno
Scadenza: al più presto

Per studenti – HR Support Internship (COUHR2904) – Dublino – Irlanda
Durata: 6 mesi
Requisiti: buona conoscenza della lingua inglese (almeno B2), ottime doti comunicative e organizzative, ottima conoscenza degli applicativi Office
Retribuzione: previsto alloggio con utenze pagate e trasporto locale
Scadenza: a breve

Per studenti – Marketing Internship (COUMA0305) – Dublino – Irlanda
Durata: 6 mesi
Requisiti: essere studenti con buona conoscenza dell’inglese (almeno B2), attenzione ai dettagli, conoscenza di Office ed Excel in particolare, capacità di lavorare autonomamente
Retribuzione: previsto alloggio con utenze pagate e trasporto locale
Scadenza: a breve

Per laureati – presso Corte dei Conti Europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4 o 5 mesi con inizio il 1 settembre
Requisiti: laurea in uno degli ambiti di interesse della Corte dei Conti, conoscenza di almeno due lingue ufficiali dell’UE
Retribuzione: può essere prevista
Scadenza: 31 maggio

Per laureandi o laureati – Internship presso ETUCE – European Trade Union Commitee for Education – Bruxelles – Belgio
Durata: 5 o 10 mesi a partire da settembre 2018
Requisiti: buona conoscenza scritta e orale della lingua inglese, interesse nelle politiche e affari europei, buone capacità comunicative
Retribuzione: prevista retribuzione, abbonamento trasporto pubblico e volo
Scadenza: 22 maggio

Un lavoro ben fatto

La prossima settimana si festeggia, come ogni anno, il lavoro. Il primo maggio, per una nazione come la nostra la cui Costituzione recita che è una Repubblica fondata sul lavoro, è una festa che non si può mancare. Sulle origini di questa festa ci sono diverse teorie, anche se in ogni caso la festa è in onore di persone che si sono sacrificate per ottenere diritti universali nel contesto lavorativo. Ma, al di là delle origini, che tipo di lavoro festeggiamo?

Questo, lo abbiamo detto più volte, è un tempo di grandi trasformazioni e di una specie di rivoluzione (che tutti ci auguriamo sia poi un’evoluzione). Ma, per quel che ne riusciamo a capire adesso, sembra proprio che molte delle certezze che avevamo non esisteranno più nel futuro: uno dei primi ad andarsene è stato il posto fisso, poi qualche carriera sicura (vogliamo parlare dei bancari?), le garanzie di un reddito in costante crescita, la stabilità di qualche grande azienda. Ma se sono andate, o se ne stanno andando, anche la scarsità delle opportunità, la mancanza di informazioni, alcuni privilegi ingiustificati. Ma la domanda è: che cosa rimane? Che cosa vorremmo che rimanesse del lavoro?

Personalmente una risposta l’ho trovata nel Manifesto del Lavoro Ben Fatto, pubblicato da Vincenzo Moretti un paio di anni fa. Questo elenco di argomenti ha l’intenzione di stabilire quali sono le caratteristiche che distinguono un lavoro fatto con cura, indipendentemente dalle mode, dai tempi e dalle rivoluzioni (o evoluzioni). Leggetelo, perché è un modo non solo di tornare ad apprezzare il lavoro come espressione delle proprie potenzialità, ma penso che possa essere una buona guida per analizzare il proprio lavoro oppure per cercare quello che vorremmo.

Mi piace qui riportare tre delle “regole” del manifesto che mi sono piaciute di più. La prima dice che “qualsiasi lavoro, se lo fai bene, ha senso”; la seconda che “nel lavoro tutto è facile e niente è facile, è questione di applicazione, dove tieni la mano devi tenere la testa, dove tieni la testa devi tenere il cuore”; la terza (della mia personale classifica, settima nel manifesto) dice che “il lavoro ben fatto non può fare a meno dell’amore per quello che si fa e del piacere di farlo”. Tutte le altre, sono 52 in tutto, le potete leggere nel link che ho postato qui sopra.

Non mi rimane che augurarvi buon primo maggio e buona festa del lavoro ben fatto!