Esame di Stato 2020
Conclusosi ormai in tutte le scuole il trimestre o quadrimestre, se per tutti gli studenti questi giorni sono fonte di ansia per l’uscita delle tante agognate pagelle, per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado l’ansia è ancora maggiore perché solo da pochi giorni (il 30 gennaio scorso) il MIUR ha pubblicato le materie della seconda prova scritta dell’Esame di Stato.
L’Esame di Stato è un traguardo fondamentale del percorso scolastico dello studente ed è finalizzato a valutare le competenze acquisite dagli studenti al termine del ciclo.
Prevede due prove scritte e una prova orale. La prima prova scritta (prevista per il 17 giugno 2020) è comune a tutti gli indirizzi di studi, mentre la seconda (prevista peril 18 giugno 20209) è specifica per l’indirizzo frequentato. Dallo scorso anno scolastico però lo scritto è diventato multidisciplinare per tutti gli indirizzi che hanno più di una materia caratterizzante.
Quello che più preoccupa i futuri maturandi non sono tanto le materie uscite, molte delle quali erano prevedibili, quanto invece la scelta di assegnare le materie fondamentali di ciascun indirizzo ai commissari esterni, ovvero a professori che non si conoscono. Al Classico i commissari sono esterni sia per Latino che per Greco, allo Scientifico sono esterni per Matematica e Fisica.
Ormai il dado è tratto e quindi agli studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado non resta che esercitarsi sulle prove scritte, sia con le simulazioni del MIUR sia con le tracce della maturità dell’anno scorso.
Agli scritti segue un colloquio che si svolge sulla base degli obiettivi specifici di apprendimento del corso ed in relazione alle discipline che caratterizzano il percorso di studi. La prova orale inizia con il materiale proposto dalla commissione (non ci saranno quindi più le buste), continua con la relazione sui percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex alternanza), e le domande su Cittadinanza e Costituzione.
Al momento dell’inizio della prova, la commissione sottoporrà uno spunto al candidato, che rappresenterà, comunque, solo un momento di avvio del colloquio.
L’ansia che accompagna e caratterizza l’attesa dell’Esame di Stato riguarda nono solo gli aspetti oggettivi dello stesso ma anche quelli soggettivi dei ragazzi che si rendono conto che questo esame rappresenta l’ultima prova, quella che sancisce un passaggio importante, la chiusura di una fase adolescenziale e l’apertura di un altro ciclo che non si conosce, che spaventa perché non si è più imboccati come prima quando si andava a scuola.
A questo punto, infatti, i ragazzi sono chiamati a fare una scelta di vita e spesso non si sentono pronti. Grava il peso della decisione, dell’ignoto e soprattutto di deludere le aspettative dei genitori che direttamente o indirettamente spesso pressano il figlio senza a volte neanche rendersene conto.
In questo senso l’Informagiovani può aiutarvi a fare chiarezza sui possibili percorsi futuri, con attività di orientamento individuale.
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