Mondo nuovo e competenze chiave
Di quali competenze abbiamo bisogno, che cosa dobbiamo sapere, su che cosa dobbiamo essere preparati per cavarcela (e farlo bene) nel mondo in cui viviamo, dove quasi tutto cambia e si rinnova ad ogni ciclo di pochi mesi?
Tra automazione, nuove tecnologie e il boom dell’utilizzo dei social network la realtà quotidiana, e non solo quella del lavoro, è molto cambiata negli ultimi quindici anni.
Comunicazione, informazioni, relazioni, sono campi fondamentali della nostra vita che hanno cambiato dinamiche in pochissimo tempo, segnando una distanza e differenze enormi tra le ultime generazioni e il loro modo di fare tutto: dal viaggio alla ricerca del lavoro, dagli acquisti alle nuove amicizie.
E allora, da dove cominciare? L’UE ha individuato le competenze indispensabili, chiamate competenze chiave, di cui non possiamo fare a meno, quelle che ci permettono di realizzare la nostra personalità, di essere cittadini attivi, sia dal punto di vista sociale che lavorativo (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio).
Eccole, sono otto e forse ad alcune non avevate mai pensato:
– comunicazione nella madrelingua
Si tratta della capacità di manifestare e decodificare concetti, idee, sentimenti, avvenimenti, sia in forma parlata che scritta. La diamo tutti per scontato, ma non lo è per niente: tre persone su dieci in Italia non sanno capire quello che leggono nella loro lingua (quello che si dice analfabetismo funzionale)
– comunicazione nelle lingue straniere
Lo sappiamo bene, non brilliamo per conoscenza di altre lingue straniere, che invece sono fondamentali non solo per viaggiare e per lo svago, ma per comprendere concetti che fanno parte della nostra vita quotidiana (possiamo condividere o meno questa scelta, ma le nostre stesse istituzioni usano sempre più spesso parole come policy, welfare, stakeholder, voucher, premier e molte altre: ma cosa significano?), per comunicare con persone di altre culture, avere maggiori possibilità sul lavoro (e anche più amici).
– competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
Sempre più difficile: come stiamo a capacità di utilizzare il pensiero matematico? Di mettere in relazione dati e numeri? Interpretare percentuali e proporzioni? Ecco, queste competenze ci permettono di capire cose molto semplici ma anche concetti complessi: se l’offerta al supermercato è veramente vantaggiosa, o se la voce che gira sul fatto che siamo invasi dagli stranieri è basata o meno su fatti e numeri (per esempio, ecco un grafico col quale possiamo confrontare la nostra percezione della realtà sull’argomento)
– competenza digitale
Non si tratta solo di usare i social media e lo smartphone, ma di farlo in maniera consapevole (ad esempio, sappiamo come gestire i nostri dati e la nostra presenza online?) e in vari ambiti (personale, lavorativo, comunicativo) per sfruttare tutte le possibilità che le nuove tecnologie ci offrono, senza essere “usati” dalle tecnologie stesse.
– imparare ad imparare
Gli esami non finiscono mai, sempre più vero. Un mondo che evolve in fretta ci offre tantissimi vantaggi in fatto di innovazione e opportunità, ma richiede anche di imparare, periodicamente, nuove abilità. A scuola si dovrebbero apprendere concetti di base su cui poi costruire altre conoscenze, ma soprattutto un metodo di studio, che poi useremo da soli più avanti, ogni volta che ne avremo necessità.
– competenze sociali e civiche
No, il bon ton non c’entra molto. Si tratta di avere capacità comunicative e conoscenze per poter partecipare efficacemente e costruttivamente alla vita sociale e lavorativa. Conoscere le regole del gioco, capire ciò che è accettabile o meno per vivere in armonia in una società composita e multiculturale in cui tutti abbiano il proprio spazio e la propria voce, conoscano i propri doveri e vedano tutelati i propri diritti.
– spirito di iniziativa e imprenditorialità
Come faremmo senza? Dal progetto più piccolo (la festa con gli amici) ad una vera e propria impresa (un tirocinio all’estero), è indispensabile saper tradurre le idee in azione. Qui entrano in gioco creatività, innovazione e assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire tempi e risorse per raggiungere i nostri obiettivi.
– consapevolezza ed espressione culturale
Non si vive di solo pane e nutella. L’essere umano si esprime e si realizza in una varietà di forme artistiche di cui non possiamo fare a meno. Si tratta di essere consapevoli dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia gamma di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
Vi sembrano troppe? Dopo aver capito meglio di cosa si tratta, potreste pensare di poter fare a meno di qualcuna di questa capacità?
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