Quanti K vuoi fare? L’illusione del lavoro da ricchi

Sono convinto che se frequenti i social media e scorri tra i video che l’algoritmo propone avrai incontrato anche tu un qualche “guru” che, in poco tempo, promette di farti realizzare guadagni milionari (anzi, come va di moda dire ora, una certa quantità di “kappa” dove con “k” si intende il simbolo che sta a indicare le migliaia). C’è da fidarsi? Anzi: sono promesse che possono essere mantenute? La risposta semplice (ma vera) è: no, a entrambe le domande.

Internet prima e i social media poi, hanno sicuramente arricchito le potenzialità del mercato del lavoro e aumentato anche le opportunità. Ma in questo tripudio di occasioni è diventato sempre più difficile riconoscere quelle che lo sono veramente da quelle che invece rappresentano solo una perdita di tempo se non una truffa. Forse qualcun* avrà sentito la parola (neologismo) “fuffaguru” che intende definire tutti quei soggetti che fanno della “fuffa” (chiacchiericcio e paccottiglia di varia natura) l’ingrediente principale della propria offerta: spesso (se non sempre) si tratta di non-lavori. Attività di formazione, creazione di imprese (sempre promettenti!), vendita facile, supporto alle imprese per le loro vendite, business (non meglio identificati) online, criptovalute. Quello che manca, sempre, è la competenza (sia posseduta che richiesta)  perchè, a quanto pare, non è ingrediente necessario: basta la voglia di fare (che, come abbiamo scritto, non è una competenza).

Come fare a riconoscere quali sono queste opportunità che rischiano di farci sentire degli allocchi quando le accettiamo?

Il linguaggio, le parole. “Quello che vuoi nella vita”, “profitto”, “pensare in grande” , “da 3 a 10 k in un mese” (migliaia di euro chiaramente). Sono alcune parole che denotano un linguaggio sempre molto spocchioso, ricco di esagerazioni, che fa leva spesso su una presunta forza personale quasi illimitata e su un atteggiamento molto aggressivo (che, diciamolo, non è sempre quello che serve nel mondo del lavoro). L’idea che vogliono tramettere i fuffaguru è quella che ciascuno di noi è potenzialmente un uomo/ una donna di successo che finora non ha sviluppato il proprio potenziale; possiamo essere tutti miliardari, solo che nessuno ce lo ha detto prima. Questo semplicemente non è vero. E non è vero nemmeno se ci “accontentiamo” di 1k anziché 10, perché, semplicemente, queste scalate di successo non esistono con questi presupposti.

Come funziona. Il meccanismo con cui il “lavoro” che dovrebbe renderci milionari si sviluppa spesso non è molto chiaro. La proposta è quella di diventare, quando va bene, bravi venditori (anche se questa parola non viene mai usata). Al termine in italiano è però sostituito da  qualche inglesismo, tipo “closer“, che sta indicare una sorta di specialista di chiusura delle trattative: di fatto si tratta di qualcosa molto vicino al telemarketing più assillante (tipo quelle telefonate fastidiose per luce, telefonia, gas, bitcoin, ecc.). Ma se lo chiami “closer” e aggiungi qualche “k” guadagna molto fascino (ma nessuna sostanza). La cosa non si palesa subito, perché prima di arrivare al dunque bisogna passare per la visione di video (motivazionali o ricchi a loro dire di segreti), il download di ebook eccezionali, eventuali interviste o questionari da compilare. Si tratta di una tecnica di marketing, applicata in maniera un po’ grezza ed aggressiva, che si chiama imbuto del marketing (marketing funnel): ad ogni fase quello che viene richiesto (e quello che si offre) è sempre un po’ di più rispetto al passaggio precedente. Così facendo chi sta organizzando la cosa tasta la nostra determinazione, noi ci sentiamo sempre più “presi” e coinvolti in modo da arrivare emotivamente predisposti al passaggio finale. Questo è, sempre, un acquisto di qualche genere (che ci permetterà solo poi di avere tutti gli strumenti per diventare ricchi… ma veramente?). Per non rimanere sul vago ecco qui qualche esempio: questo promette entrate extra on line non si sa bene con cosa; questo ha scritto quello che definisce l’anti-libro (pare l’unico che dovremmo leggere); ma c’è anche chi riesce (pagando) a finire sui quotidiani nazionali (pollice giù anche per i giornali in questo caso); c’è poi il fenomeno del momento e una sorta di evergreen del settore finanziario (peraltro con un libro il cui titolo è emblematico). L’elenco è solo esemplificativo e non esaustivo. Piccola nota: non cliccate e non compilate form nei link che ho messo

Una regola generale. Come avevamo scritto nel nostro articolo “Annunci di lavoro, offerte ingannevoli e avvertenze varie” (peraltro molto letto),  non si può e non si deve pagare per lavorare. Vale anche nel caso che la cosa non sia così diretta ma legata alla possibilità di entrare in un circolo, in un’associazione, far parte di un team e cose simili. Anche perché, a volte, il business è di tipo piramidale (tu compri qualcosa che ti serve per farlo vedere e poi rivenderlo a qualcun altro che poi a sua volta lo rivende a un’altra persona e così via, a costruire una piramide in cui al vertice arrivano percentuali di guadagno dalle attività degli altri).

Oltre il male, però, qualche volta c’è anche la cura, l’antidoto. Uno di questi, online, può essere il gruppo Facebook Fufflix  con il relativo sito web Fuffapedia dedicato alla condivisone di storie, esperienze e suggerimenti su questo mondo e queste “opportunità”. L’altro, forse più vicino e concreto, è l’Informagiovani di Ancona (o altri servizi come il nostro): chiunque si trovi davanti a un’offerta di lavoro, qualsiasi, può sempre chiederci un parere e un consiglio: è tutto gratis! 

 

 

Leader dei MARI, nuovo corso della UNIVPM

C’è una novità quest’anno nell’offerta formativa dell’Università Politecnica delle Marche: dall’anno accademico 2024/2025, nella sede di San Benedetto del Tronto, partirà un nuovo corso di laurea triennale dal titolo  “Management per la valorizzazione sostenibile delle aziende e delle risorse ittiche”.

Il corso, attualmente unico nel suo genere a livello nazionale, fornirà una formazione innovativa, multidisciplinare e funzionale allo sviluppo di conoscenze e competenze per la gestione sostenibile di aziende e istituzioni coinvolte nella filiera della pesca e dell’acquacoltura.

Formerà quindi figure professionali con competenze specifiche per svolgere attività imprenditoriale o ricoprire posizioni di carattere manageriale e di consulenza economico-gestionale, sia in ambito pubblico sia in ambito privato, nel settore ittico e dell’acquacoltura. I laureati saranno quindi in grado di applicare i concetti, metodi, strumenti manageriali e biologico-ambientali necessari per contribuire allo sviluppo delle aziende e alla valorizzazione della filiera ittica.

Il corso attivo grazie ad una convenzione con il MASAF, all’interno del Dipartimento di Management dell’UnivPM, si terrà nel Palazzo Vannicola, Via del Mare 220 dove dal 2004 si svolgono le attività didattiche del corso di laurea triennale in Economia aziendale e dal 2015 del corso di laurea magistrale in Management Pubblico e dei Sistemi Socio Sanitari. Con il Comune di San Benedetto del Tronto l’UnivPM ha attiva una convenzione per la ricerca, difesa del mare, valorizzazione delle risorse e divulgazione scientifica con il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente UnivPM.

Al fine della creazione di conoscenze e sviluppo delle capacità di comprensione, gli insegnamenti di questa area prevedono lezioni frontali ed esercitazioni, studio di casi, seminari, testimonianze, project work e simulazioni anche mediante strumenti informatici. Il nuovo corso darà la possibilità alla componente studentesca di usufruire delle opportunità dei progetti Erasmus e Campus World così come degli accordi di scambio stipulati dall’Ateneo con Università straniere.

E poi la cosa più importante: per questo percorso ci sono 30 borse di studio del valore di 8mila euro ciascuna!

Per chi vuole saperne di più, l’Università Politecnica delle Marche mette a disposizione alcune occasioni utili: