Cosa farò da grande?

Cosa farò da grande? La risposta a questa domanda ha una varietà di risposte che cambia con l’avanzare degli anni? Da piccoli diamo risposte fantasiose e creative (o lungimiranti, dipende dai punti di vista) come “l’astronauta”, quando cresciamo un po’ fantastichiamo di emulare personaggi dello sport, del cinema o anche dei cartoni animati (dipende dall’età e dalla capacità di sognare e di osare); quando arriviamo all’età in cui possiamo davvero scegliere la risposta diventa più difficile.

Nel momento della nostra vita in cui possiamo davvero scegliere siamo incerti, imbarazzati e spesso anche molto preoccupati della nostra scelta. Sarà quella giusta? Come andrà il mercato del lavoro? Punto alla carriera o a una posizione che assicuri tranquillità? Umanistico o scientifico? La risposta la cerchiamo sempre nel futuro cercando di indovinare che cosa accadrà per capire che cosa fare oggi. E siccome non è facile, ci si affida a chi sa, o dice di sapere, come andranno le cose. I più razionali si affidano agli economisti, quelli più emotivi agli psicologici e quelli meno furbi ad astrologi e cartomanti. Ma prevedere il futuro è, dalla notte dei tempi, impresa ardua che a nessuno è mai riuscita granché bene (tranne in qualche racconto mitologico e in alcuni film).

Ho l’impressione però che in questo processo di interpretazione del futuro e scelta delle nostre priorità, saltiamo un passaggio. Che è quello dell’analisi di ciò che abbiamo intorno, di quel che accade nel mondo: in realtà il futuro, spesso, ha già un sacco di indizi nel presente. Come segnala Annamaria Testa in uno dei suoi sempre notevoli post, c’è un video, dal titolo “Did you konw?“, che illustra bene questo aspetto segnalando con numeri e dati ciò che sta accadendo adesso nel mondo, sfatando miti, leggende e false convinzioni che troppo spesso non lasciano un po’ troppo all’oscuro la nostra consapevolezza.

Recuperare più informazioni, cercare di capire qualcosa in più non solo di quello che studiamo a scuola (o all’università) ma anche di ciò che accade nel mondo e come si trasforma la società può aiutarci davvero a capire che posto avremo noi nel mondo. Perché c’è una risposta che nessuno può darci a una domanda che, a dir la verità, spesso non ci facciamo: non è “Cosa farò da grande? ” ma, forse più acutamente, è “cosa sarò da grande?

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