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Un incentivo alla creazione di impresa

Sempre più spesso i giovani, e non solo, prendono in considerazione la possibilità di aprire un’attività in proprio per i motivi più disparati: la difficoltà a trovare lavoro la perdita del lavoro, la possibilità di usufruire di agevolazioni/finanziamenti.

Certamente il percorso che porta alla creazione di una nuova attività imprenditoriale è lungo e difficile ma di fronte ad un mercato del lavoro sempre più difficile molti accettano di sfidare la sorte.

In effetti chi decide di mettersi in proprio non sa a priori come andranno le cose ma sicuramente si può seguire un iter utile a raggiungere l’obiettivo.

Generalmente l’iter prevede 5 fasi: valutazione delle attitudini imprenditoriali, definizione dell’idea imprenditoriale, analisi del mercato e del prodotto, organizzazione dell’azienda e redazione del piano d’impresa.

Come sempre il punto di partenza sono le nostre passioni e le nostre attitudini ma questo non è sufficiente se slegate dal contesto in cui vogliamo operare.

Occorre, infatti, osservare la realtà economica locale e nazionale, l’arena competitiva, il mondo del lavoro e le sue richieste per rendersi conto dell’effettivo potenziale di mercato del prodotto o servizio da lanciare.

È quindi di fondamentale importanza produrre in base alle esigenze del consumatore e non produrre qualunque cosa – anche se di qualità – e poi cercare di venderla al consumatore.

Fondamentale poi è la valutazione dei costi che il proprio progetto imprenditoriale comporta. Per questo motivo spesso le regioni emettono bandi pubblici che concedono finanziamenti e/o agevolazioni per l’avvio di nuove imprese.

In questo senso va l’avviso pubblico emesso dalla Regione Marche che concede incentivi alla creazione di studi Professionali, singoli e/o associati e dei liberi professionisti, aventi sede legale e/o sede operativa nel territorio regionale.

L’avviso pubblico è rivolto ai soggetti con un’età minima di 18 anni, residenti e/o domiciliati (da almeno 3 mesi) nella regione Marche, iscritti come disoccupati, ai sensi del D.lgs 150/2015, presso i Centri per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione (CIOF).

I contributi sono concessi per un importo massimo fino a 30.000,00 euro.

Le domande di richiesta contributo vanno presentate entro il 12 aprile 2018.

Professionisti delle vacanze: le selezioni per il lavoro estivo

Come anticipato in un precedente articolo, anche quest’anno il format Professionisti delle vacanze prevede un secondo (ed ultimo) appuntamento per il 2018, che si terrà giovedì 15 marzo alle ore 15.00.

Quindi chi si fosse perso la prima data ha la possibilità di partecipare a questa seconda, che prevede la presenza di altre agenzie di animazione e non solo.

Infatti i partecipanti al secondo appuntamento avranno la possibilità di conoscere da vicino e di sostenere i colloqui di selezione con ben 5 agenzie, alcune delle quali gestiscono non tanto villaggi turistici quanto centri estivi sportivi rivolti ai bambini/ragazzi e centri di soggiorni studio all’estero.

Cosa significa ciò?

Significa che le figure ricercate variano dall’animazione turistica in senso proprio a figure di più ampio raggio: non solo animatore, istruttore fitness, istruttore sportivo, ballerini, coreografi, tecnici luci e suoni ma anche personale di segreteria, educatori professionali, sorveglianti, infermieri e personale assistenziale, insegnanti di lingua inglese e accompagnatori turistici.

Tutte figure che si adattano ad un lavoro stagionale rivolto in particolare ai ragazzi/e studenti/esse perché richiede un impegno di qualche settimana durante la stagione estiva e quindi probabilmente compatibile con gli impegni di studio dei ragazzi.

La fascia di età varia dai 18 anni (da compiersi entro giugno 2018) ai 30- 35 per i profili ricercati nei villaggi turistici mentre va dai 21 ai 35 anni per le altre figure.

La ricerca è aperta a tutti coloro che sono interessati a cercare un lavoro per la stagione estiva non solo in Italia ma anche all’estero. Per alcuni profili non viene richiesta un’esperienza pregressa; l’importante è sapersi mettere in gioco e sapersi adattare alle varie situazioni ed essere flessibili sia come orari sia come incarichi.

Certamente un’esperienza attinente ha il suo peso e il suo valore ma non averla non preclude la possibilità di entrare a far parte dello staff di animazione.  Questo è un punto sul quale le agenzie incontrate fino ad oggi battono molto per far capire ai ragazzi, soprattutto ai più giovani, di non avere timore a presentarsi perché quello che conta è la buona volontà di imparare.

Se quindi state cercando un lavoro per la stagione estiva, approfittate di questa occasione.

Partecipare è facile: basta prenotare il proprio posto cliccando sulla data (15 marzo) a questo link.

La partecipazione è gratuita.

Bonus lavoro giovani 2018

Il bonus assunzioni 2018 è l’incentivo all’occupazione che spetta ai datori di lavoro che nel 2018 assumeranno giovani, donne, lavoratori del Sud, neo diplomati che hanno seguito i percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Queste sono tutte le agevolazioni previste dal Governo per il 2018 come strumenti volti a favorire l’occupazione in Italia.

In questa sede vogliamo trattare più nello specifico solo la misura rivolta al nostro target principale, i giovani.

Il bonus lavoro giovani o bonus occupazione disoccupati 2018 è un nuovo pacchetto di misure volto a favorire l’occupazione dei giovani in Italia, attraverso lo strumento dello sgravio contributivo.

Il nuovo bonus consiste infatti in uno sgravio contributivo della durata massima di 3 anni cui il datore potrà beneficiare se assumerà un giovane disoccupato.

Con il bonus giovani, in pratica, dal 1° gennaio 2018 le aziende che assumono giovani a tempo indeterminato verseranno solo il 50% contributi INPS obbligatori dovuti per ogni dipendente (con un tetto massimo di sgravio di 3000 euro), qualora il dipendente sia un giovane fino a 35 anni, (soglia di età valida solo per il primo anno di applicazione, poi scende a 29 anni) assunto a tempo indeterminato entro il 31/12/2018.

A CHI SPETTA

Il bonus occupazione 2018 spetta ai giovani:

  • che abbiano un’età massima di 35 anni compiuti; a partire dal 2019, il limite di età per beneficiare del bonus giovani, scende a 29 anni;
  • disoccupati;
  • che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato;
  • non abbiano mai usufruito di nessuna agevolazione fiscale sull’assunzione.

Dall’altro lato, i datori di lavoro beneficiari del nuovo bonus occupazionale sono tutti i datori di lavoro a prescindere dalla regione in cui è situata la sede.

I datori di lavoro devono rispettare anche altri requisiti e cioè:

  • non devono aver effettuato licenziamenti nel corso dei 6 mesi precedenti;
  • non possono licenziare il giovane assunto prima dei primi 6 mesi;
  • devono essere in regola con il DURC;
  • non possono assumere giovani che hanno già beneficiato di altro bonus assunzione.

Tra i bonus rivolti ai giovani sono stati previsti anche quelli per neo diplomati e quelli per NEET iscritti al Programma Garanzia Giovani.

Solo il tempo dirà se queste misure hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.

Diventare professionisti delle vacanze

Professionisti delle vacanze, il tradizionale appuntamento dedicato alle opportunità lavorative per la stagione estiva organizzato dall’Informagiovani di Ancona, compie 4 anni.

Risale, infatti, al 2015 la prima edizione del format che nel corso degli anni si è arricchita di contenuti nuovi, a cominciare dal numero di appuntamenti previsti e dal numero di agenzie presenti.

Anche per il 2018 sono previsti due appuntamenti e la presenza di agenzie nuove accanto a quelle ormai “affezionate” con le quali l’Informagiovani collabora da diverso tempo, segno questo di serietà ed affidabilità.

Lo scorso anno abbiamo poi indirizzato il format anche verso le opportunità di lavoro per la stagione invernale, con l’evento Professionisti delle vacanze invernali, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo.

L’Informagiovani è da sempre vicino alle esigenze dei “giovani” e per questo organizza eventi di vario tipo a loro rivolti, con l’obiettivo di orientarli nella scelta degli strumenti utili per trovare una propria strada formativa e lavorativa.

Professionisti delle vacanze è stato pensato proprio in quest’ottica, dal momento che tra le diverse proposte formative e lavorative, l’ambito turistico e delle vacanze organizzate apre numerose possibilità interessanti e diversificate.

In primo luogo, per i ragazzi si tratta di un modo con il quale entrare in contatto con dei potenziali datori di lavoro che svolgeranno infatti le selezioni per la prossima stagione estiva. I ragazzi dovranno quindi cercare di presentarsi al meglio ai selezionatori proponendo loro un efficace curriculum vitae ed affrontando un (per alcuni primo) colloquio di lavoro. Queste esperienze generano di solito ansia e preoccupazione ma avere la possibilità di farlo all’interno di un contesto organizzato e curato da un servizio come l’Informagiovani mette al riparo dalle brutte figure più comuni ma anche dalle brutte sorprese.

L’Informagiovani, infatti, dà la possibilità ai ragazzi di revisionare o scrivere ex novo il proprio curriculum vitae sotto la supervisione gratuita degli operatori, al fine di migliorarlo e renderlo più appetibile.

In secondo luogo, per i ragazzi è l’occasione di poter eventualmente lavorare per un periodo, in Italia o all’estero, e conoscere il mondo del lavoro, sviluppare competenze utili per la propria crescita personale e professionale, mettersi alla prova concretamente con un lavoro regolare e retribuito.

I requisiti richiesti variano ovviamente in base al tipo di ruolo che si vuole ricoprire. Sono, invece, richiesti a tutti la maggiore età (da compiersi entro giugno 2018), la disponibilità a spostarsi e viaggiare, buone doti comunicative, buona capacità di adattamento e non ultima la conoscenza delle lingue straniere.

Inoltre autocontrollo, spirito di collaborazione, capacità organizzative, flessibilità e sensibilità sono tutte caratteristiche richieste ad un futuro animatore ma anche soft skills che il lavoro stesso consentirà di sviluppare e che risulteranno utili non solo in contesti lavorativi ma nella vita in generale.

Gli appuntamenti di Professionisti delle vacanze 2018 sono due: il 6 febbraio e il 15 marzo alle ore 15.00 nella sede dell’Informagiovani di Ancona.

Ad ogni data saranno presenti 3 o 4 agenzie differenti che presenteranno le figure ricercate e le proprie attività e svolgeranno i colloqui di selezione.

Si può partecipare ad una sola o ad entrambe le date.

La partecipazione è gratuita ma occorre iscriversi o contattando l’Informagiovani o compilando il form sul sito al link https://sviluppo.informagiovaniancona.com/professionistivacanze.

Servizio civile: un anno speso bene

Il Servizio Civile Nazionale consiste in un anno nel quale il giovane partecipante svolge un’opera di vera e propria cittadinanza attiva: diventa cioè un cittadino che lavora al servizio dello Stato restituendo allo stesso una parte di quello che riceve contribuendo a costruire una parte della società civile.

Si viene, infatti, impiegati in varie attività di utilità sociale, secondo il progetto per il quale ci si è candidati e si è stati selezionati, che può essere proposto da vari enti.

Indipendentemente dal progetto scelto, il servizio civile nazionale rappresenta un anno dedicato alla formazione e alla crescita professionale.

In diversi casi rappresenta il primo contatto con il mondo del lavoro, e in qualche misura mette già di fronte a delle responsabilità, abituando ad avere impegni ed obblighi nuovi, svezzandosi spesso dall’essere solo figli o studenti.

Per molti giovani, anche laureati, rappresenta inoltre un’alternativa alla disoccupazione.

Infatti il SCN assicura una minima autonomia economica in quanto è previsto un assegno mensile di 433 euro.

Da pochi giorni il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale ha pubblicato due bandi per la selezione di 1.830 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale, nell’ambito delle finalità istituzionali individuate dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.

Entrambi i bandi sono rivolti all’agricoltura sociale: i progetti riguardano sia il settore dell’educazione e promozione culturale – dai temi alimentari a quelli ambientali e della biodiversità – sia il settore dell’assistenza, per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani nell’agricoltura.

Il primo bando prevede la selezione di 489 volontari di servizio civile che saranno impegnati in 47 progetti, il secondo la selezione di 1341 da impiegare in 150 progetti.

Il secondo bando, però, è rivolto solo ai GIOVANI NEET iscritti al PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI.

Per il resto i requisiti generali sono gli stessi e cioè: avere un’età compresa tra 18 e 28 anni, essere cittadini italiani o di uno Stato membro dell’UE regolarmente residenti in Italia o cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia.

Per poter partecipare al bando occorre scegliere il progetto di proprio interesse ed inviare la domanda, secondo le indicazioni contenute nei due bandi, direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto.

È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile nazionale in ciascuno dei due bandi.

Complessivamente nei due bandi sono previsti 10 progetti relativamente alle Marche con complessivi 24 posti.

Per sapere quali sono i progetti tra cui scegliere potete consultare la banca dati ufficiale oppure rivolgervi all’Informagiovani dove troverete l’elenco e i bandi dei progetti delle Marche ed operatori pronti a darvi le informazioni essenziali per poter partecipare e ad aiutarvi nella ricerca di qualunque progetto.

Le domande vanno presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 5 febbraio 2018.

chiamata

Contratto a chiamata, intermittenza, job on call

Il contratto a chiamata è una tipologia di contratto alternativo per inquadrare le prestazioni di lavoro occasionale. Quando il datore di lavoro ha necessità di servirsi di alcune mansioni svolte da un soggetto, senza tuttavia la necessità di instaurare con lo stesso un rapporto di lavoro continuativo, è possibile attivare il contratto a intermittenza, a chiamata o lavoro intermittente In inglese job on call, introdotto dalla famosa Legge Biagi, poi modificati a seguito della riforma del lavoro Jobs Act di Renzi.

Questo contratto non prevede un impegno continuo e costante del lavoratore, ma l’azienda o il datore di lavoro lo possano chiamare quando ne hanno effettivamente bisogno; è un tipo di contratto di lavoro subordinato, in quanto i tempi e il modo in cui deve essere svolta la prestazione, sono decisi dal datore di lavoro.

Quindi il presupposto fondamentale, su cui si fonda questo contratto è l’intermittenza. Quando è stato introdotto aveva l’obiettivo soprattutto di regolarizzare le “giornate” tipiche di chi lavora nei ristoranti, nei bar, magari anche durante i congressi. In tutti quei settori, come il turismo, la ristorazione, lo spettacolo dove il lavoro non è sempre così stabile e continuo, anche in contesti diversi che riguardano gli addetti al centralino, alla reception.

l contratto a chiamata può essere a tempo determinato: quando il contratto ha una precisa scadenza; a tempo indeterminato: quando il contratto non ha scadenza.

l contratto a chiamata può essere stipulato in due casi: per esigenze di prestazione di carattere discontinuo o intermittente secondo quanto specificato all’interno contratti collettivi nazionali anche con riferimento allo svolgimento di prestazioni in periodi determinati nell’arco della settimana, del mese o dell’anno. In questo caso la causale è oggettiva ed è possibile individuare determinati periodi in cui si svolgerà il lavoro.

Oppure per lavoratori di età inferiore ai 24 anni o superiori a 55. Le prestazioni a chiamata si devono comunque concludere entro il compimento del 25 esimo anno. In questi casi, la causa è soggettiva.

l contratto a chiamata può essere di due specie:

  • con garanzia di disponibilità che ti obbliga contrattualmente a rispondere alle chiamate una volta che arrivano, percepisci una sorta di compenso durante il periodo di inattività – ossia quando non ti chiamano e non lavori. Tale indennità è stabilita dai contratti collettivi di lavoro e non può essere inferiore al 20% del minimo tabellare, indennità di contingenza, ratei di mensilità aggiunti e previsto per quel tipo di mansione.
  • Senza garanzia di disponibilità: il lavoratore è libero di accettare o meno di fare quel lavoro e non è obbligato a rispondere positivamente alla chiamata. Viene pagato per le chiamate accettate.

Ogni volta che chiama, il datore di lavoro ha l’obbligo, di dare una comunicazione amministrativa preventiva via SMS se la prestazione deve essere espletata entro le successive 12 ore alla chiamata,o e-mail. Per i datori di lavoro che non rispettano le regole della comunicazione preventiva, sono previste delle sanzioni

La durata massima del contratto a intermittenza non può superare i 400 giorni in 3 anni, fatta eccezione di alcuni settori, quali:Il settore del turismo;dei pubblici esercizi; dello spettacolo. Nel caso in cui, il lavoratore a chiamata, dovesse superare il suddetto limite di durata, il contratto si trasforma in automatico in un contratto a tempo indeterminato full time, ad esclusione dei settori sopra elencati.

Il lavoratore, può avere più contratti a chiamata contemporaneamente purché:non vi sia concorrenza tra le due imprese e sia possibile lo svolgimento dei due lavori.

Il contratto a chiamata, per essere valido deve essere scritto, deve indicare la durata del contratto (det.o indet.) la causale (oggettiva o soggettiva), luogo e modalità di svolgimento, il preavviso di chiamata ed il trattamento economico con o senza eventuale indennità di chiamata, le modalità di chiamata del lavoratore ed eventuali norme sulla sicurezza del lavoro.

Infine un accenno alla retribuzione del contratto a chiamata, questa è regolata dal principio di proporzionalità, nel senso che al lavoratore a chiamata deve essere riconosciuto uno stipendio analogo ad un altro lavoratore di pari livello con le stesse mansioni, anche se assunto con altro tipo contratto.

Essendo un contratto subordinato, si maturano ferie e permessi in proporzione alle giornate lavorate,il datore di lavoro deve versare i contributi a fini pensionistici in maniera proporzionale alle ore effettive di lavoro effettuare dal lavoratore, così come per il TFR il trattamento di fine rapporto.

Vista l’esistenza di questo tipo di contratto e soprattutto il target  ed i settori a cui è rivolto riteniamo sia utile presentarlo tra le tipologie contrattuali durante i laboratori sui contratti di proposti agli insegnanti di orientamento delle scuole superiori. I servizi dell’Informagiovani in forma di workshop o individuali sono gratuiti quindi per saperne di più potete contattarci come gruppo classe o individualmente.

Erasmus per giovani imprenditori

Erasmus per giovani imprenditori

Le possibilità di mobilità e sviluppo personale offerte dall’UE sono veramente tante, e oggi parliamo dell’Erasmus per giovani imprenditori!

Per Erasmus si intende uno scambio, una mobilità per lo sviluppo delle proprie capacità personali e possibilità occupazionali. Il programma è aperto a nuovi o aspiranti imprenditori, e si può svolgere presso una PMI (piccola media impresa) all’estero (da questo programma sono escluse le multinazionali e gli enti pubblici).

Ma come funziona Erasmus per giovani imprenditori?
Chi può partecipare? E quali sono i vantaggi?

Per giovane imprenditore si intende una persona, residente in uno dei paesi UE o in uno di quelli partecipanti al programma, che ha avviato una sua impresa da non più di tre anni o che ha un’idea imprenditoriale da sviluppare. Non ci sono quindi reali limiti di età e di nazionalità, ma è necessaria una buona conoscenza dell’inglese, per presentare i documenti per partecipare e perché è la lingua veicolare per tutti i paesi delle imprese ospitanti.

Sono invece fondamentali forte motivazione, un’idea piuttosto chiara del tipo di servizio o prodotto che si vorrebbe creare e delle competenze che si vogliono acquisire durante lo scambio.

Per partecipare a Erasmus per giovani imprenditori  si può presentare una candidatura online attraverso il portale del programma, completa del cv (in inglese) e un business plan (in italiano). Il consiglio è quello di rivolgersi prima ad uno dei punti di contatto sparsi sul territorio italiano, per un incontro informativo e di primo orientamento, ma anche per ricevere assistenza nella stesura del business plan.

I punti di contatto sono servizi riconosciuti che svolgono un ruolo fondamentale nel processo di avviamento allo scambio. Possono essere camere di commercio, incubatori di impresa o altri soggetti simili. Hanno il compito di valutare le candidature, favorire il matching tra imprenditore e azienda ospitante, e seguire tutte le formalità legate alla partecipazione al programma, al suo corretto svolgimento e alla assegnazione del finanziamento per la mobilità.

Una volta valutata l’idoneità alla partecipazione,il punto di contatto supporta il candidato per trovare l’azienda partner che risponda alle sue  esigenze, presso cui chiedere di svolgere la mobilità. Le aziende degli imprenditori ospitanti possono avere sede nei ventotto paesi UE o in uno dei paesi partecipanti al programma.

L’Erasmus per giovani imprenditori può avere una durata che va da uno a sei mesi, anche frazionabili, e garantisce al partecipante, oltre al servizio di assistenza da parte dell’organizzazione intermediaria, un finanziamento mensile a copertura delle spese sostenute per la mobilità. Il contributo mensile varia da 530 a 1100 euro, a seconda del costo della vita del paese di destinazione, e può essere utilizzato direttamente dal partecipante.

Erasmus per giovani imprenditori è un programma particolarmente efficace per neolaureati con idee innovative da sviluppare e approfondire, motivati a sperimentare e scoprire nuovi ambienti di lavoro, altri paesi e mercati.

Possono partecipare anche liberi professionisti, come architetti, artigiani e avvocati, purché abbiano un piano chiaro e coerente di sviluppo di nuovi servizi e prodotti, e un corrispondente bisogno di ampliare le proprie conoscenze e abilità imprenditoriali.

Se Erasmus per giovani imprenditori sembra proprio il programma che cercavi e vuoi saperne di più, sul sito ufficiale trovi tutti i dettagli, i contatti e le ultime news!

 

Studiare all’estero: un investimento per il futuro

Studiare all’estero durante le scuole superiori può sembrare una scelta azzardata e ardua.

Comporta, infatti, di dover lasciare il proprio Paese e le proprie abitudini per trasferirsi in un Paese straniero dove le certezze vengono sostituite dall’urgenza di mettersi in discussione tutti i giorni a migliaia di chilometri da casa.

I ragazzi che scelgono di provare l’esperienza di exchange student si trovano completamente fuori dalla famiglia, dove sono troppo protetti e assistiti, imparano una lingua straniera nella vita quotidiana più che sui libri e infine si confrontano con metodi di studio molto diversi da quelli cui erano abituati.

Allo stesso tempo, però, decidere di trascorrere un anno scolastico o anche un periodo più breve all’estero è sicuramente una delle esperienze più belle che un giovane possa fare: apre la mente, insegna a guardare il mondo da prospettive diverse, fa crescere e maturare, con enormi vantaggi per il proprio futuro, sia a livello umano che professionale.

L’anno scolastico all’estero, oppure il semestre o trimestre, è un’opportunità rivolta ai ragazzi dai 14 ai 17 anni. I limiti delle età ammesse a partecipare variano a seconda del Paese richiesto.

Tuttavia è più consigliato durante il terzo o quarto anno delle superiori quando i ragazzi hanno già acquisito una certa autonomia e non sono ancora impegnati con l’esame di maturità.

Il primo passo da compiere è quello di scegliere una delle numerose associazioni/agenzie che si occupano di seguire tutte le varie fasi del programma: dalle selezioni degli aspiranti partecipanti, al percorso di formazione, al soggiorno all’estero, fino al rientro in Italia.

La domanda va presentata diversi mesi prima della partenza (addirittura un anno prima per l’anno scolastico); la partenza avviene in genere a luglio dato il diverso inizio dell’anno scolastico negli altri Paesi e la necessità di arrivare nel Paese di destinazione con un certo anticipo in modo da iniziare ad ambientarsi.

I costi sono abbastanza elevati e variano a seconda del tipo di programma e di destinazione scelti.

Sebbene la normativa scolastica italiana sostenga le esperienze di studio all’estero e regolamenti il riconoscimento degli studi effettuati all’estero ai fini della riammissione nella scuola italiana (NOTA MIUR 843/10 APRILE 2013), tuttavia il riconoscimento e il passaggio all’anno scolastico o semestre successivo non è automatico. Occorre quindi concordare, prima della partenza, con i professori e con il dirigente scolastico le modalità di rientro.

Se volete saperne di più e conoscere alcune delle agenzie che si occupano di studio all’estero, l’Informagiovani vi invita a partecipare agli incontri informativi, dal titolo “Study Abroad” organizzati in collaborazione con le agenzie stesse.

Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti, è sufficiente iscriversi!

tirocini

Tirocini extra curriculari

I tirocini formativi e di orientamento rappresentano una delle modalità per accedere al mondo del lavoro, una forma d’inserimento temporaneo dei giovani, al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro per agevolare le scelte professionali attraverso la conoscenza diretta del mondo produttivo. I rapporti che i datori di lavoro privati e pubblici hanno con i soggetti da essi ospitati non costituiscono rapporti di lavoro.

Si possono distinguere in due categorie: i tirocini curriculari ed extra curriculari.

I primi sono inseriti in programmi di alternanza scuola-lavoro o legati alle attività di istituti professionali, inclusi nei piani di studio dell’Università e degli istituti scolastici sulla base di norme regolamentari, esperienze previste all’interno di un percorso formale di istruzione o di formazione.

I tirocini extra curriculari: previsti e realizzati a favore di coloro che hanno appena completato il percorso formativo, neo-diplomati o neo-laureati, o che appartengono a fasce deboli al fine di agevolare le scelte professionali attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro e la creazione di un’opportunità concreta per acquisire una specifica professionalità.

Le linee guida sottoscritte il 24 gennaio 2013 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome  di Trento e Bolzano forniscono un quadro di riferimento comune a tutte le Regioni indicano alcuni standard minimi di disciplina. La Regione Marche, con DGR n. 1134 del 29/07/2013, ha approvato i nuovi principi e criteri applicativi per i tirocini extra curriculari. Il materiale relativo è disponibile e scaricabile dalla pagina Tirocini della Regione Marche.

Con la delibera regionale si ribadisce che il tirocinio viene definito come una misura formativa di politica attiva, non configurata come rapporto di lavoro, finalizzata a creare un contatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favorirne l’arricchimento del bagaglio di conoscenze, l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento o il reinserimento lavorativo.

Di conseguenza i soggetti coinvolti sono: il tirocinante (disoccupato iscritto al CIOF e che non ha avuto precedenti rapporti di lavoro con il soggetto ospitante), il soggetto promotore ( Centro per l’impiego Ciof, Agenzia di lavoro, Cooperative sociali, Enti di formazione), soggetto ospitante (datori di lavoro privati e pubblici che non potrà realizzare più di un tirocinio con il medesimo tirocinante) e tutor.

Le tipologie di tirocinio previste sono quattro:

La prima, con finalità orientativa e formativa, è finalizzata ad agevolare le scelte professionali e l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra la formazione (scuola/università/formazione professionale) e lavoro, attraverso una formazione a diretto contatto con il mondo del lavoro. I destinatari sono le persone che hanno conseguito un titolo studio negli ultimi dodici mesi.

La seconda tipologia riguarda i tirocini di inserimento o di reinserimento al lavoro,  rivolti principalmente a disoccupati, persone in mobilità e inoccupati, ma attivabile anche in favore di lavoratori in cassa integrazione, sulla base di specifici accordi in attuazione delle politiche attive del lavoro per l’erogazione degli ammortizzatori sociali.

La terza tipologia riguarda i tirocini di orientamento e formazione o di inserimento e reinserimento in favore di persone svantaggiate (legge n. 381/91) nonché richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.

La quarta tipologia riguarda i tirocini di orientamento e formazione o di inserimento e reinserimento in favore di persone con disabilità (ai sensi dell’art. 1, comma 1, della legge n. 68/1999).

Le novità più rilevanti introdotte sono relative alla: durata massima, attestazione dei risultati, indennità minima e monitoraggio.

La durata massima dei tirocini è di 6 mesi, comprensiva delle eventuali proroghe e al netto di eventuali sospensioni per maternità, malattia lunga o infortunio. Per i soggetti svantaggiati e per i disabili è previsto che la durata possa essere rispettivamente di 12 e 24 mesi.
Al termine del tirocinio il soggetto promotore, anche sulla base della valutazione del soggetto ospitante, dovrà rilasciare al tirocinante un’attestazione dei risultati sulla base di uno schema previsto dalla delibera regionale, specificando le competenze acquisite con riferimento ad una qualificazione prevista; qualora il tirocinante abbia partecipato ad almeno il 75% della durata prevista dal progetto formativo l’esperienza di tirocinio dovrà essere registrata sul libretto formativo del cittadino.

A tutti i tirocinanti dovrà essere corrisposta un’indennità per la partecipazione al tirocinio di importo non inferiore a 350,00 euro lordi mensili, al superamento della soglia del 75% delle presenze mensili stabilite dal progetto formativo.
Inoltre  la Regione Marche promuoverà un monitoraggio per analizzare le caratteristiche anagrafiche e professionali dei tirocinanti, la diffusione dei tirocini a livello regionale e i risultati occupazionali post tirocinio.

I soggetti ospitanti possono accogliere tirocinanti, in proporzione alla loro dimensione: un tirocinante con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra zero e cinque; due tirocinanti con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra sei e venti; tirocinanti in misura non superiore al dieci per cento con un numero di dipendenti a tempo indeterminato superiore a ventuno.

Per cercare opportunità di tirocini segnaliamo alcuni dei siti da poter consultare:

Cliclavoro (tra le news in home page), siti aziendali, siti dei Centri per l’impiego (Ciof), sportello stage, repubblicadeglistagisti, lavoro e stage.

Inoltre consigliamo di iscrivervi alla newsletter della formazione per non perdere alcuna opportunità.

Giugno: il tempo degli esami

L’agognato mese di giugno che rappresenta per molti la fine della scuola è, però, anche il mese degli esami per gli studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado.

Iniziano, infatti, questa settimana gli esami di terza media e la prossima quelli di maturità (21/06/2017 la data di inizio).

Le scuole secondarie di primo grado hanno calendari autonomi ma nella maggior parte degli istituti la partenza ufficiale è scattata ieri con lo scritto di italiano.

L’esame consiste in 3 o 4 prove scritte (in base al numero di lingue straniere studiate) fissate in date differenti dalle varie scuole e nella famigerata e tanto temuta PROVA INVALSI che è fissata a livello nazionale per giovedì 15 giugno.

Gli scritti sono elaborati dalle commissioni mentre la Prova Invalsi che verterà su due discipline (italiano e matematica) sarà uguale su tutto il territorio nazionale.

La prova Invalsi è una prova scritta che ha lo scopo di valutare il livello di apprendimento degli studenti al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. I contenuti dei test sono realizzati dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI).

Il tempo concesso per lo svolgimento di questa prova è di 75 minuti per ciascuna materia; le materie sono italiano e matematica.

Diversi i tempi concessi per lo svolgimento delle altre prove scritte: 4 ore per italiano, 3 ore per ciascuna della altre.

La prova di italiano prevede la scelta tra cinque tracce: lettera ad un amico, relazione di un libro, pagina di diario, tema di attualità, relazione su una gita.

La prova di matematica è una sorta di compito che raccoglie argomenti studiati durante l’ultimo anno di scuola media. Questo test ha lo scopo di valutare le conoscenze acquisite e la capacità di risoluzione di problemi.

La prova di lingua straniera prevede la scelta tra: lettera ad un amico e comprensione del testo.

La prova orale, infine, è un’interrogazione sulle materie studiate durante l’anno scolastico e può durare tra i 15 e i 30 minuti.

L’orale è composto di due momenti: la presentazione della tesina o mappa concettuale preparata dallo studente (circa 5 – 10 minuti) e le domande dei professori che compongono la commissione.

Quest’anno gli Esami di terza si svolgono per l’ultima volta con le modalità attuali. Dal prossimo anno scolastico, infatti, entrerà in vigore quanto previsto dai decreti attuativi della Buona Scuola.

L’esame si baserà, quindi, su tre scritti e un colloquio orale: una prova di italiano, una di matematica, una sulle lingue straniere, un colloquio per accertare le competenze trasversali, comprese quelle di cittadinanza.

La prova Invalsi, invece, si svolgerà nel corso dell’anno scolastico e non più durante l’Esame.

L’esame di terza media è sicuramente un momento importante per la carriera scolastica degli studenti: passo conclusivo della scuola secondaria di primo grado, al termine di esso i ragazzi saranno proiettati in un nuovo mondo, quello della scuola superiore.

Non ci resta che augurare un caloroso in bocca al lupo ai ragazzi che stanno sostenendo l’esame e ovviamente buone vacanze!

Viaggio post maturità

Meno di un mese alla fine della scuola ma non per chi si prepara all’esame di maturità.

Non è questo il momento di mollare, anzi è richiesto lo sprint finale. La scrivania è ancora piena di libri, la fatica e l’ansia da esame si fanno sentire.

Dopo gli scritti in date prestabilite, l’incertezza dell’orale, c’è chi spera di sostenerlo il prima possibile per poi potersi rilassare e chi sente la necessità di studiare ancora, qualche giorno in più tra scritto ed orale può essere prezioso.

Ma dopo l’orale tutti sognano il senso di libertà e le vacanze caratterizzate dal viaggio di maturità.

Per molti questo atteso viaggio diventerà indimenticabile, spesso affrontato con i compagni di avventura degli ultimi cinque anni di vita.

Senza lo stress scolastico, l’ambiente scuola, i compiti, le interrogazioni, la routine degli anni passati insieme con gioie e dolori.

La maturità comunque porterà una svolta nella vita quotidiana, in primis il futuro dipenderà da una scelta responsabile del diplomato. Prima di affrontare il mondo universitario o lavorativo, finalmente si realizza sogno.

Sia partendo con un amico sia con un gruppo è importante scegliere la giusta meta, il periodo, il budget a disposizione e il tipo di divertimento di cui siamo alla ricerca.

La meta potrebbe essere all’estero o in Italia, l’importante che sia un luogo dove potrai unire divertimento, cultura, relax e visitare città e luoghi meravigliosi. Se ancora non avete deciso e volete valutare tutte le opzioni moltissimi i siti web con consigli e proposte, dove si ha l’imbarazzo della scelta.

La meta va di pari passo con il budget, ovvio prima si pianifica maggiori sono le proposte. Ci tardi arriva aspetta il last minute ma forse non tutti son disposti ad aspettare per un viaggio così atteso.

Ciascuno pianificherà il suo viaggio e sarà unico se non altro per la compagnia ed il divertimento che si potrà scatenare dopo mesi di studio e tensione.

L’importante è pianificare, ad esempio vi segnaliamo un articolo tratto da Studenti.it “Viaggio di maturità : tra noia e nostalgia”  dove  potrete leggere anche una classifica delle mete più scelte.

Lasciamo a voi la ricerca su web per viaggi autorganizzati o pacchetti all inclusive visto che per il viaggio di maturità c’è chi è disposto a chiedere un ‘aiutino’ a mamma e papà, a patto di essere promosso con ottimi voti.

Noi vi proponiamo e consigliamo un’alternativa che non tutti conoscono: gli scambi giovanili, promossi dall’Informagiovani  nell’ambito del programma europeo Erasmus+.

Gli scambi giovanili internazionali  non sono  soltanto un’ opportunità di viaggio ma anche di scoperta, di crescita personale e svago; in cui il motto sarà: Mettersi in gioco e confronto interculturale.

Per restare aggiornati vi suggeriamo di visitare la pagina del nostro blog dedicata: Scambi Giovanili.

In bocca al lupo per l’esame e buon viaggio!

Giovani Neet

I giovani NEET cittadini globali

I giovani NEET (Not in Education, Employment or Training) sono ancora una volta i destinatari di un nuovo bando che prevede attività di formazione, esperienze di volontariato e orientamento al lavoro.

Il bando, pubblicato da Marche Solidali, il coordinamento delle organizzazioni marchigiane di cooperazione e solidarietà internazionale, insieme alla Regione Marche settore cooperazione allo sviluppo, prevede la selezione di 15 giovani disoccupati di età tra 18 e 23 anni che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione professionale (ossia NEET) residenti nella regione Marche e iscritti al Programma GARANZIA GIOVANI.

I giovani selezionati parteciperanno al Laboratorio Cittadinanza globale e Lavoro”, nell’ambito del progetto: Erasmus+ “SoGlop – Social work with global perspective – An interdisciplinary contribution to youngster’s citizenship building”.

Il progetto SoGlop mira a sviluppare un approccio innovativo nell’applicazione dei concetti di Educazione alla Cittadinanza Globale, allo scopo di facilitare i giovani nel considerarsi membri attivi ed in grado di orientarsi in un mondo globalizzato.

Il laboratorio prevede tre tipi di attività.

La prima attività consiste nella realizzazione di un modulo didattico di 30 ore, con l’obiettivo di potenziare le competenze dei giovani partecipanti, rinforzando le loro abilità ad orientarsi nel mondo globalizzato e a riflettere su opinioni e desideri personali.

Partendo da una riflessione su sè stessi e su come le proprie abilità possano essere utilizzate al meglio nel mondo del lavoro, si passerà alla riflessione sul contesto di appartenenza e su come le azioni locali possano avere un impatto globale, utilizzando la metodologia del Digital Storytelling.

I partecipanti dovranno ideare e realizzare storie digitali, messaggi e indicazioni per le Istituzioni locali su come rendere maggiormente attiva la loro partecipazione nell’affrontare problemi complessi e globali.

In un secondo momento i giovani selezionati potranno svolgere un’esperienza di volontariato nelle Associazioni socie di Marche Solidali e del Centro Servizi per il Volontariato (CSV Marche) di 40 ore, finalizzata allo sviluppo di nuove competenze utili alla ricerca lavorativa.

Infine, sosterranno un colloquio di orientamento, di valutazione delle competenze e di revisione del curriculum vitae, per trovare risposte concrete riguardo il complesso mondo del lavoro.

La partecipazione al corso è GRATUITA; è previsto il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio.

La domanda di candidatura va compilata esclusivamente on line al seguente link http://marchesolidali.com/soglop/ entro le ore 12:00 del 05/06/2017.

Culturability: spazi di innovazione sociale

Culturability è il bando nazionale lanciato dalla Fondazione Unipolis per sostenere progetti culturali ad alto impatto sociale di rigenerazione e riattivazione di spazi.

Il bando è promosso con la collaborazione della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane (DG AAP) del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, e la partnership di Avanzi/Make a Cube e Fondazione Fitzcarraldo.

Il punto di partenza è la cultura come leva di sviluppo sostenibile.

Infatti i progetti che risulteranno vincitori non solo saranno sostenibili a livello economico, ma anche capaci di promuovere posti di lavoro.

Il bando sostiene, quindi, progetti innovativi in ambito culturale e creativo ad alto impatto sociale, per recuperare e dare nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati o in fase di transizione.

La rigenerazione e il riuso di spazi a partire dalla cultura e dalla creatività è un tema di rilevante attualità, che, tuttavia, risente ancora di limiti importanti: la difficoltà di coordinamento, di sostenibilità delle iniziative nel lungo periodo e di collaborazione con le istituzioni pubbliche.

L’obiettivo è proprio stimolare una riflessione su questi temi e sviluppare un impegno concreto sul territorio nella promozione e nel sostegno di iniziative culturali che abbiano come scopo la crescita delle comunità, con un metodo all’insegna della collaborazione.

Gli ingredienti richiesti dal bando sono cultura, innovazione e coesione sociale, collaborazione, sostenibilità economica, occupazione giovanile.

Possono partecipare alla call organizzazioni no profit, imprese cooperative e private operanti in campo culturale, team informali e reti di partenariato fra organizzazioni; l’unico limite è il requisito anagrafico: l’organo di gestione o il capofila devono essere composti da UNDER 35.

Fondazione Unipolis mette a disposizione risorse per complessivi 400 mila euro, articolate in contributi di natura economica per lo sviluppo dei progetti selezionati, erogazione di servizi di formazione e accompagnamento per il potenziamento dei team proponenti, rimborsi spese per partecipare alle attività di supporto.

In aggiunta ai 5 progetti beneficiari del contributo di Unipolis, verranno selezionati altri 2 progetti ai quali sarà attribuita una “menzione speciale” e assegnato un contributo di 10 mila euro ciascuno.

Il bando rimane aperto fino al 13 aprile 2017.

Yuc

YUC Tirocini e non solo

In questi giorni si è avviato il progetto YUC Youth Urban Center, progetto di partecipazione e co-design per la città di Ancona, promosso dall’Assessorato Politiche Giovanili del Comune di Ancona in collaborazione con ActionAid Italia Onlus, Singlossa, Communia, Giovani Cooperatori, Univpm , Scholanova, realizzato con il cofinanziamento della Regione Marche.

Yuc è un progetto per la creazione di un luogo di co-progettazione e incubazione di servizi per la città, che vede come protagonisti i giovani. L’Informagiovani vuole diventare sempre più uno spazio dei giovani cittadini per elaborare idee e proposte, per lo sviluppo delle capacità e competenze personali.

Il progetto si sviluppa in una serie di attività: la formazione di un gruppo di giovani di riferimento che animino lo spazio; l’attivazione di tirocini formativi per supportare i giovani nelle attività di animazione dello YUC e l’avvio di una Scuola di co-progettazione di servizi per il territorio.

Il bando per attivare 3 tirocini formativi di 6 mesi è già pubblico, è rivolto a giovani under 35 con titolo accademico conseguito da non più di 12 mesi. Il tirocinio si svolgerà presso il servizio Informagiovani e sarà retribuito con un compenso di circa 800 euro al mese. Per partecipare si deve presentare domanda entro le ore 12.00 del 20 marzo secondo le modalità indicate da bando scaricabile alla pagina “Tirocini” dello spazio web dedicato: yuc.informagiovaniancona.com/lavora-con-yuc

Oltre ai tirocini, YUC prevede l’avvio di una scuola gratuita e rivolta a giovani e anche ad amministratori locali, dai 18 ai 35 anni.  L’obiettivo della formazione è quello di fornire conoscenze e strumenti di co-design dei servizi che saranno incentrati su due temi pilota: “Ambiente e territorio” e “Cultura, turismo e creatività”. Per co-design di servizi si intende un approccio, le modalità e gli strumenti per definire un’idea imprenditoriale, creare un team di lavoro, condividere obiettivi e porre in essere una strategia di business.

La scuola prevede un incontro a settimana dal 27 Marzo al 16 Giugno 2017. Le iscrizioni devono essere presentate compilando l’apposito modulo alla pagina “iscrizioni” entro il 20 Marzo 2017.

In primis e non da ultimo il progetto YUC sarà presentato martedì 14 Marzo 2017 alle ore 17:30 presso l’Informagiovani con un evento lancio grazie allo spettacolo gratuito di Piero Massimo Macchini attore, fantasista e clown http://www.pieromassimomacchini.it/chisono.html
Vi aspettiamo numerosi!

Tirocini Garanzia Giovani

Nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, dal 20 gennaio 2017 è aperto il bando regionale che finanzia 600 tirocini extracurriculari anche in mobilità geografica per giovani NEET.

Il tirocinio è un’esperienza formativa che fa acquisire, attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro, competenze utili in vista di un successivo inserimento lavorativo.

Il tirocinio, infatti, non si configura giuridicamente come un rapporto di lavoro ma come un periodo di orientamento e di formazione al lavoro.

I tirocini previsti dal bando sono rivolti ai giovani tra 18 e 29 anni, disoccupati, non impegnati in un regolare corso di studi o di formazione, iscritti al programma Garanzia Giovani e possono essere svolti sia in regione, sia fuori regione sia all’estero.

Il tirocinio, retribuito, ha una durata che varia da 3 a 6 mesi, a seconda della tipologia del soggetto tirocinante.

Il bando prevede tre tipologie di tirocini:

  • extracurriculare, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale e/o operativa nella Regione Marche;
  • extracurriculare in mobilità geografica nazionale ovvero Tirocinio interregionale, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale nella Regione Marche e sede/unità operativa dove svolgere il tirocinio in altra Regione italiana;
  • extracurriculare in mobilità geografica Transnazionale, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale nella Regione Marche e sede/unità operativa dove svolgere il tirocinio all’estero.

I giovani in possesso dei requisiti di cui sopra si devono rivolgere ad un soggetto promotore di tirocini autorizzato dalla Regione.

L’elenco regionale dei soggetti promotori è consultabile a questo link.

Il promotore accompagna il giovane nell’individuazione del datore di lavoro e segue le procedure necessarie all’avvio del percorso, con la firma della convenzione e la sottoscrizione del progetto formativo individuale.

Nel caso in cui un giovane sia stato selezionato direttamente per un tirocinio, perché il percorso sia attivato nell’ambito di Garanzia Giovani – con le relative agevolazioni per l’impresa – il giovane deve essere iscritto al programma e la convenzione deve essere siglata con un soggetto promotore autorizzato.

Il bando rimane aperto fino al 31/12/2017 salvo esaurimento fondi.

La domanda va presentata esclusivamente on line.

Vacanze di Natale: guida alla sopravvivenza

Il sogno di ogni studente sta per avverarsi: le vacanze di Natale sono ormai alle porte e insieme alla scuola in chiusura si prospettano lunghi pomeriggi di tempo libero tra famiglia e amici.

Il sogno dei bambini e dei ragazzi si trasforma, però, in una maratona per le mamme: piccoli adorabili ometti infestano la casa perchè le scuole sono chiuse e occorre pensare all’organizzazione delle loro giornate.

Come gli adulti, anche i più piccoli hanno diritto a qualche giorno per rigenerarsi, dimenticare gli impegni e ritrovare la carica.

Sono molte le occasioni per sfruttare al meglio le vacanze e non sprecare questo periodo prezioso “posteggiando”  i bambini davanti alla tv, al tablet o allo smartphone.

Sia che si tratti di un viaggio sia che si tratti di una semplice passeggiata sotto casa, i figli apprezzeranno il fatto di poter condividere con i genitori delle giornate all’insegna della spensieratezza, senza l’assillo dell’orologio o dei compiti.

Dimenticare la routine quotidiana e concentrarsi su attività che distolgano la mente e facciano ritrovare l’armonia.

Concedersi un viaggio, non necessariamente verso mete lontane, è un modo piacevole di  passare del tempo assieme e di condividere la scoperta di nuovi luoghi, nuovi cibi, nuovi modi di fare. Che sia una località di montagna, una città d’arte o il luogo cui vivono familiari o amici, l’importante è godersi il viaggio in totale spensieratezza.

Anche chi rimane in casa, però, ha tante altre possibilità di trascorrere delle belle vacanze in famiglia: passare un pomeriggio al cinema tutti assieme, cimentarsi ai fornelli, un giro ai mercatini di Natale, una visita ad un museo, ……

L’Informagiovani vi aiuta con una selezione di eventi nelle Marche, che potete consultare alla pagina Eventi di Natale.

corpo europeo di solidarietà

L’Europa investe nei giovani con il Corpo di solidarietà

L’istituzione, da parte della Commissione Europea, del Corpo europeo di solidarietà è l’iniziativa che si rivolge concretamente a due obiettivi fondamentali dell’Unione: la solidarietà tra popoli e cittadini, e la necessità di investire nei giovani e nella loro formazione.

Come si conciliano queste due grandi priorità in un’unica azione?
I giovani tra i 18 e i 30 anni possono candidarsi per far parte del nuovo Corpo europeo di solidarietà e avranno così la possibilità di essere inseriti in un progetto di volontariato o di tirocinio, o di svolgere un lavoro per un periodo da 2 a 12 mesi, nel proprio paese o all’estero.
I partecipanti potranno impegnarsi, a scelta, in un’ampia gamma di attività e settori tipo istruzione, assistenza sanitaria, integrazione sociale, assistenza nella distribuzione di prodotti alimentari, costruzione di strutture di ricovero o simili, accoglienza, assistenza e integrazione di migranti e rifugiati, protezione dell’ambiente e  prevenzione di catastrofi naturali (ma non solo).
In questo modo i giovani interessati avranno l’opportunità di dare un contributo concreto alla società e al cambiamento e al tempo stesso di acquisire un’esperienza pratica e competenze di grande valore per la loro vita personale e lavorativa.

Per partecipare è richiesta la cittadinanza europea o la residenza in uno dei paesi membri e, naturalmente, l’adesione alla missione del corpo di solidarietà, cioè costruire una società più inclusiva e rispondere ai problemi sociali, e ai principi che la ispirano. Sia i partecipanti che le organizzazioni che ne faranno parte hanno  come punto di riferimento i valori e i principi promossi dall’UE, come il rispetto per la dignità e diritti umani, e credono nella promozione di una società giusta ed equa nella quale predominino il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidarietà e l’uguaglianza.
Le attività di volontariato si svolgeranno in modo simile allo SVE – Servizio Volontario Europeo, con viaggio, vitto e alloggio finanziati. Le attività di tirocinio, apprendistato e lavoro saranno invece retribuite secondo la normativa del paese in cui l’attività si svolge.
Ogni giovane partecipante potrà gestire in ogni momento la propria disponibilità a partecipare al corpo di solidarietà, modificando i dati inseriti, e potrà accettare o rifiutare le offerte di collaborazione che gli verranno proposte.
Il corpo di solidarietà, per cui ci si può iscrivere in qualsiasi momento, è partito con i primi progetti a primavera del 2017.

Per maggiori informazioni vedi il sito ufficiale o passa a trovarmi all’Informagiovani!

I giovani non esistono

giovani non esistonoPerchè i ragazzi non si fanno vedere
Sono sfuggenti come le pantere
E quando li cattura una definizione
Il mondo è pronto a una nuova generazione

Questo verso di “Non m’annoio”, canzone di Jovanotti del 1992 (Lorenzo 1992 il titolo dell’album) dovrebbero metterla a memoria tutti coloro che si interessano, in qualche maniera, di giovani. In queste quattro righe c’è tutto il senso, profondo, di un’età della vita che ciascuno di noi affronta con un carico emotivo che poche altre volte poi ricapita nel corso degli anni. I giovani sono da sempre, almeno a parole, al centro dell’attenzione: oggetto spesso di contraddizioni e critiche vengono spesso etichettati con definizioni prese a prestito da storia, letteratura, moda o altro. Quasi sempre poco precise, affatto descrittive, più utili per chi le pronuncia che non per definire una generazione.

Che poi i giovani, forse, nemmeno esistono. Sicuramente non sempre sono esistiti. Per certi versi sono una invenzione: non è stata la mente di uno scienziato o il colpo di qualche genio ad inventare i giovani. A creare questa categoria (la possiamo chiamare davvero così?) è stata l’evoluzione della società e della cultura. Lo racconta bene un libro da cui è stato tratto un film che prende il titolo dalla definizione inglese di giovani o, meglio, da come il mondo anglosassone definisce i giovani: teenage (per chi fosse completamente digiuno di inglese, la parola è composta da teen, il suffisso delle età dai 13 ai 19 anni e da age, che significa età; per cui il termine include tutti coloro che hanno dai 13 ai 19 anni). Il film racconta, come spiega bene questo articolo, la cronistoria della gioventù: “dalla sua comparsa fino agli anni Cinquanta, alla sua accettazione definitiva come categoria sociale. Si inizia dunque spiegando come a inizio Novecento il concetto di “adolescenza” non esistesse, di  come si passasse dall’infanzia direttamente all’età adulta”[…] i teenagers sono diventati una categoria vera e propria a causa delle trasformazioni della società. Non solo: i “giovani” hanno cominciato ad essere presi in considerazione per le loro proteste causate dal loro ingresso nel mondo del lavoro o dal fatto che sono stati mandati a morire al fronte”.

Ce la potremmo immaginare oggi una società senza giovani? Probabilmente no. Per due motivi. Il primo è che poi abbiamo scoperto che gran parte del nostro spirito di innovazione e della nostra possibilità di evolvere in senso innovativo fanno parte della giovinezza (Einstein era giovane quando rivoluzionò la fisica ed i Beatles erano giovani quando rivoluzionarono la musica, tanto per fare degli esempi in settori all’estremo uno dall’altro). Il secondo è che la giovinezza ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso, ultimamente, di allungarla fino ad età che fanno parte, tendenzialmente, della seconda parte della vita. Siamo spesso “diversamente giovani”, cioè ci sentiamo o vogliamo sentire giovani mano a mano sempre più in là con gli anni.

Già 10 anni fa molti indicatori segnalavano i 29 anni come termine dell’età giovanile; oggi i 35 anni (+ 6 anni) sembrano in molti casi essere stretti; ed a 40 anni si può senza troppe incertezze definirsi ancora giovani. In realtà sono età che non possiamo con sincerità, forse, definire “giovani” ma nemmeno “vecchie”: il passaggio da “giovane” a “vecchio” non avviene in maniera repentina da un giorno all’altro, da un compleanno al successivo. Esiste un periodo della vita, che sembra essere scomparso, chiamato dell’età adulta: rappresenta a dirla tutta gran parte della nostra esistenza. La moda, la cultura, forse anche la tecnologia ci hanno spinto a definire cose e persone giovani o vecchie, senza una alternativa e sana via di mezzo: ma l’idea di una sconfinata giovinezza forse è un po’ illusoria, perché quei giovani non esistono.