Al via le selezioni per diventare navigator!

Dalle ore 10 del 18 aprile è possibile presentare domanda per partecipare alla selezione pubblica per diventare uno dei 3.000 navigator che aiuteranno i beneficiari del Reddito di Cittadinanza a orientarsi nel mercato del lavoro.

Il navigator è una nuova figura professionale introdotta con il Reddito di cittadinanza (RdC) (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo) e che diventa la figura centrale di questo sistema fornendo assistenza tecnica ai Centri per l’Impiego (CPI) per conto dell’Anpal Servizi, società dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro che si occupa di promuovere e sviluppare l’occupazione sul territorio nazionale. I navigator aiuteranno, quindi, il personale dei CPI nella ricerca di lavoro per i beneficiari del RdC.

3000 sono le posizioni aperte sul territorio nazionale, distribuite secondo la ripartizione territoriale indicata nel bando; per le Marche le posizioni aperte sono 55, suddivise poi su base provinciale (17 quelle per Ancona).

A questo link è possibile prendere visione dell’avviso contenente i criteri di selezione, che cercheremo qui di sintetizzare.

REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

Possono partecipare alla selezione solo i candidati laureati (laurea magistrale/specialistica o del vecchio ordinamento) in una delle discipline previste da bando: settori economico, sociale, psicologico, giuridico, ecc. Sono ammesse ovviamente anche le lauree equipollenti.

Saranno ammessi al massimo 20 candidati per ogni posto ricercato; l’ordine sarà stabilito in base al miglior voto di laurea e in caso di parità verrà preferito il candidato più giovane di età.

PROVE D’ESAME

La prova d’esame consiste in un test a risposta multipla, da svolgersi in 100 minuti, composto da 100 domande su varie tematiche: cultura generale, psicoattitudinali, logica, informatica, politica del lavoro, RdC, contrattualistica, economia aziendale, sistema di istruzione e formazione e regolamentazione del mercato del lavoro.

Il punteggio minimo per superare la prova è di 60/100. La graduatoria viene stilata su base provinciale.

I candidati idonei ma non vincitori potranno essere chiamati, sempre in ordine di graduatoria, a soddisfare eventuali fabbisogni anche per la copertura di posizioni non coperte all’interno di province limitrofe a quella per la quale hanno presentato la candidatura.

DURATA DELL’INCARICO E COMPENSO

L’incarico di collaborazione durerà fino al 30 aprile 2021 e avrà un compenso lordo annuo di olre 27mila euro più un rimborso forfettario di 300 euro lordi mensili per le spese di viaggio, vitto e alloggio.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Le candidature possono essere inviate esclusivamente on line sul sito https://selezionenavigator.anpalservizi.it/ entro e non oltre le ore 12.00 dell’8 maggio 2019.

Per accedere è necessario essere in possesso di un PIN INPS, o delle credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) oppure CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Vi consigliamo di consultare con frequenza il sito dell’Anpal per tenervi aggiornati sugli sviluppi del concorso.

Elezioni europee del 26 maggio, stavolta voto!

Manca solo un mese all’appuntamento del 26 maggio, il più importante dell’anno per l’Europa!

Tutti i cittadini europei che compiono 18 anni entro il 26 maggio potranno votare per eleggere i 751 deputati che li rappresentano al Parlamento europeo. L’Italia ha 73 parlamentari da eleggere (sarebbero stati 76 se la Gran Bretagna fosse effettivamente uscita dall’UE, cosa che non è ancora definitiva), che sono tanti e questo significa che come paese abbiamo un peso notevole sulle decisioni che si prendono.

Votare ti permette di scegliere chi prenderà queste decisioni e in quale direzione, secondo quale visione e quale idea di Europa vuoi che si realizzi. Non votando, altri decideranno per te ed è una responsabilità che non è consigliabile lasciare ad altri.

Votare alle elezioni europee significa dire la propria su ciò che l’Europa dovrà decidere per i prossimi cinque anni per quanto riguarda il commercio internazionale, la sicurezza, la protezione dei consumatori, la lotta al cambiamento climatico e la crescita economica. Gli eurodeputati non solo modellano la nuova legislazione ma controllano anche l’operato delle altre istituzioni europee.

Votare non è solo un dovere ma anche e soprattutto un diritto, quello di ricercare e promuovere i valori che più ti rappresentano, perché sono quelli che poi daranno forma alle leggi e ai regolamenti sulle questioni pratiche.

A volte non si vota per ragioni molto semplici ma di fondamentale importanza, come il non sapere come si vota? e quando? come si fa a scegliere chi votare se non so chi sono i candidati?
Cominciamo a rispondere a queste domande, per cercare di aiutare chi non ha esperienza o non ha avuto tempo finora di informarsi sui siti ufficiali.

Si vota domenica 26 maggio dalle 7 alle 23 (segnalo subito sul tuo calendario!) presentandosi al proprio seggio elettorale (quello indicato sulla tessera elettorale) con la tessera e un documento di identità valido (cioè non scaduto: e il tuo, quando scade?).

Chi non ha la tessera elettorale, perché ha compiuto da poco 18 anni, perché l’ha persa, o non ha più posto per i timbri (ogni volta che voti, avrai un timbro sulla tua tessera elettorale), può andare a prenderla all’ufficio elettorale del Comune di residenza, questo è quello di Ancona. Sono previste aperture straordinarie per permettere a tutti di ritirare i documenti necessari al voto.

Potrai votare indicando da 1 a massimo 3 preferenze per i candidati della lista che sceglierai (devono essere tutti della stessa lista!), nel caso delle Marche per la circoscrizione Centro. Molti dettagli, approfondimenti e risposte si trovano risposte a molte domande sul sito ufficiale dedicato del Parlamento europeo, e sul sito del Ministero degli Interni.

Per trovare il tuo candidato o la tua candidata, dovrai cercare e scegliere nelle liste del partito, movimento o gruppo politico che ha presentato le sue liste e da cui ti senti rappresentato. Sul sito del Ministero degli Affari Interni sono stati pubblicati lo scorso 18 aprile i contrassegni di quelli che hanno presentato i documenti necessari, e successivamente anche le liste e i candidati.

Il voto del 26 maggio sarà particolarmente importante per determinare cosa sarà l’Europa nel prossimo futuro, dato che, come abbiamo detto tante volte, l’UE non è uno stato, non è una istituzione rigida e predefinita, ma cambia e può cambiare nel tempo a seconda della forma che gli stati membri e i loro cittadini vorranno darle.

Questa volta ciascuno di noi deve assumersi la responsabilità e scegliere il proprio futuro, ricordando quali sono i valori fondanti dell’Europa, quelli che ci hanno garantito per molti decenni pace, crescita economica, cooperazione, maggiori libertà e opportunità.
Abbiamo imparato negli ultimi tempi come sia facile trasformare la diversità in divisione, e come sia fragile e precaria la democrazia. L’UE si basa sul rispetto condiviso dei diritti fondamentali e dei principi democratici, e il tuo voto è importante per far valere questi diritti, per te e per gli altri.

Non serve che impegni tutta la giornata del 26 maggio, basterà che dedichi un’ora (forse meno!) per andare a esprimere il tuo voto!

Test accesso università: novità 2019

Dopo l’esame di maturità con le relative novità introdotte già per la sessione di giugno 2019, gli studenti del quinto anno che scelgono di proseguire gli studi iscrivendosi all’università dovranno sostenere i test di ingresso per accedere ai corsi a numero programmato nazionale o locale.

I corsi di laurea ad accesso programmato nazionale sono: il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria erogati in lingua italiana, lo stesso corso erogato in lingua inglese, il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria, il corso di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico direttamente finalizzati alla formazione di Architetto ed il corso di laurea delle Professioni Sanitarie.

Con un decreto ministeriale pubblicato lo scorso 28 marzo 2019 sono state introdotte nuove modalità per i test d’ingresso anche queste saranno già attive da settembre 2019.

I test d’ingresso organizzati dal Miur (Ministero istruzione, università e ricerca) per accedere ai corsi di laurea ad accesso programmato nazionale sono prove che si svolgono in contemporanea in tutte le università statati italiane in un giorno stabilito dal Ministero. É sempre il Miur che definisce il numero di posti disponibili, gestisce il test e le graduatorie nazionali.

Il calendario per l’a.a. 2019/2020 è già pubblico, si inizierà il 3 settembre con Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria erogati in lingua italiana, il giorno successivo ci sarà il test per Medicina Veterinaria ed il 5 settembre il test per Architettura. Poi l’11 ed il 12 settembre seguiranno i test  per le Professioni Sanitarie e per Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria erogati in lingua inglese.

Come al solito tutte le prove inizieranno alle ore 11.00 e avranno una durata di 100 minuti, duranti i quali i candidati dovranno rispondere a 60 quesiti a risposta multipla.

La novità, relativa  a tutti i test d’ingresso, consiste nel contenuto delle domande: meno logica  e più cultura generale. Infatti è stato dimezzamento il numero dei quiz di ragionamento logico che passano da 20 a 10, per aumentare di ben 10 domande i quesiti di cultura generale. Resta invariato il ‘peso’ delle altre materie.

Per le professioni sanitarie le prove d’ingresso non seguono un modello di test nazionale uguale per tutte le Università, ogni Ateneo ha la libertà di redigere il proprio test, ma il Miur detta delle linee guida a cui i diversi Atenei devono attenersi per formulare il loro test. Linea guida che ad oggi non sono ancora state pubblicate ma che gli scorsi anni prevedevano dei test con modalità identiche a quelle del corso di laurea di Medicina e Chirurgia.

Per le modalità di iscrizione ai test ancora non è stata resa pubblica alcuna nota ma come gli scorsi anni ci si dovrebbe iscrivere prima al portale Universitaly, dove indicare le proprie preferenze. Una volta conclusa la procedura indicata nel bando del Miur, si dovranno seguire le istruzioni contenute nei bandi delle singole università per perfezionare l’iscrizione e partecipare ai test 2019.

Un aspetto che non ha subito cambiamenti è quello riguardante l’assegnazione dei punti: il candidato potrà raggiungere al massimo un punteggio pari a 90 punti rispondendo correttamente all’intero questionario dato che per ogni risposta esatta si acquisisce 1,5 punti, per ogni risposta errata si perdono 0,4 punti e 0 punti per ogni risposta omessa.

Tutte le prove di accesso programmato a livello nazionale sono molto selettive quindi gli studenti che intendono provare, dopo essersi preparati al meglio, è bene che abbiano pronto un piano B. Questo potrebbe consistere nel valutare l’iscrizione ad un corso di laurea uguale ma presso le università private oppure l’iscrizione ad un diverso corso di laurea in università statali in cui sia previsto il numero chiuso ma a livello locale, ossia quando il test d’ingresso viene gestito autonomamente dal singolo Ateneo, con date e prove diverse in tutta Italia. Per la conoscenza dei bandi e delle relative scadenze vi invitiamo a consultare autonomamente i siti delle università oppure a contattarci via mail: formazione@informagiovaniancona.com per una ricerca specifica o un colloquio orientativo.

Buono studio per i prossimi mesi!

Summer School per studenti

Le Summer School, o scuole estive, sono programmi offerti da università e simili istituti di formazione superiore o accademica che durante l’estate accolgono persone esterne e le invitano a partecipare alle loro attività formative dedicate a temi specifici.

Le Summer School, che possono durare una, due o sei settimane, sono spesso rivolte a studenti universitari, come abbiamo visto qui, ma ce ne sono molte anche per studenti delle ultime classi delle scuole secondarie. E’ il caso dei corsi di lingua e cultura del paese di svolgimento o corsi teorico-pratici. In tutti i casi ci sono spazi e tempi per attività ricreative collaterali, come giochi, attività di team building, sport particolari, escursioni o altro.

Le summer school per studenti possono essere dedicate a presentare i programmi dell’università a possibili futuri studenti, e far sperimentare alcune attività e ambiti di studio esemplificativi. Ma spesso sono anche brevi campi di formazione e scambio, di pratica e approfondimento su un tema specifico, ad esempio molti si concentrano su aspetti o applicazioni delle nuove tecnologie.

Le Summer School aperte a partecipanti internazionali sono molto spesso in lingua inglese, ed quindi per partecipare è richiesta una conoscenza della lingua almeno di livello B2. I programmi aperti non solo a studenti universitari richiedono spesso di aver compiuto 18 anni per poter partecipare.

Partecipare a una Summer School è un’ottima occasione di usare una parte delle vacanze per immergersi in un argomento che ci appassiona, frequentare una università straniera e vedere com’è dal vivo, esercitare una lingua straniera, fare nuove amicizie e creare contatti interessanti, conoscere nuove culture e città nuove.

I costi di partecipazione variano da scuola a scuola, e cercando con attenzione e per tempo è possibile trovare programmi molto interessanti e gratuiti! Per i partecipanti sono previsti anche vitto e alloggio a carico dell’organizzazione promotrice, mentre i costi di viaggio sono a carico dei partecipanti.

Un’esperienza di questo tipo è perfetta per unire più vantaggi: esplorare una piccola parte di Europa, una cultura diversa, fare un viaggio e partecipare ad attività interessanti e divertenti, usare finalmente l’inglese imparato a scuola, arricchirsi e divertirsi in modi diversi dal solito.

Si tratta inoltre di una esperienza internazionale che aiuta ad aprire la mente, e che ha sempre più valore in un mondo globalizzato, sicuramente più complesso ma che offre anche tante possibilità per dedicarci proprio quello che ci piace. Una Summer School infatti può avere un valore orientativo, se ci fa capire che quel settore di studi è proprio quello che ci interessa, o ce ne fa scoprire di nuovi. E poi può costituire la base per lo sviluppo della futura vita professionale, e una voce da aggiungere al CV!

Ecco alcuni siti con offerte di Summer School rivolte anche a studenti delle scuole secondarie:

 

Tutore volontario di minori stranieri non accompagnati

La figura del Tutore volontario di minori stranieri non accompagnati (MSNA) è stata introdotta dalla Legge n. 47/2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, nell’ambito delle politiche di accoglienza e integrazione degli immigrati.

Tale figura sì è resa necessaria a causa della scarsa tutela giuridica dei migranti minori la cui presenza risulta aumentata notevolmente in rapporto percentuale al totale dei migranti sbarcati sulle coste italiane.

Giunti in Europa, per vie illegali, molti di questi minori non accompagnati non ricevono le condizioni minime di assistenza necessaria, tra cui in primis la protezione da abusi e violenze. Mancano strutture di accoglienza adeguate, operatori qualificati in grado di assisterli, percorsi educativi pensati per loro che limitino il rischio di emarginazione e sfruttamento, interpreti e mediatori culturali in grado di facilitare le relazioni tra sistema di assistenza e minori.

Conseguenza di questa inadeguatezza è il c.d. esercito degli invisibili, o degli scomparsi. Infatti molti di loro, una volta arrivati in Italia, diventano irreperibili.

Come è facile immaginare, i MSNA hanno un bagaglio di vita pesante alle spalle, costituito spesso da violenze, torture, schiavitù, privazioni e sono accomunati dall’esperienza di un viaggio lungo mesi se non anni, compiuto senza un adulto di riferimento per raggiungere un futuro possibile in Europa.

Una volta raggiunti l’Italia e l’Europa, incontrano ostacoli e difficoltà in un paese che non conoscono e affrontano le sfide dell’integrazione decisive per il loro futuro, come l’apprendimento della lingua e l’inserimento scolastico e lavorativo. Sfide da superare per non rimanere sospesi in un limbo e poter invece raggiungere una piena integrazione, sentendosi parte attiva e responsabile della comunità territoriale di accoglienza.

A tutela quindi di questi diritti fondamentali, la legge 47 del 2017 ha istituto la figura del Tutore volontario: rappresentante legale e portavoce degli interessi del minore, ponte con le istituzioni e persona di riferimento, con cui confidarsi e a cui chiedere aiuto o consiglio nel quotidiano.

I tutori sono privati cittadini che si assumono la tutela di un minore straniero non accompagnato o di più di uno nel caso di fratelli e sorelle. Tale figura è espressione di una genitorialità sociale e cittadinanza attiva, in quanto il tutore non esercita soltanto una rappresentanza giuridica del minore, ma è attento alla relazione umana ed educativa con il minore, ai suoi bisogni e problemi.

Questi soggetti vengono selezionati e adeguatamente formati da parte dei Garanti regionali per l’infanzia, attraverso una formazione iniziale della durata di 3 moduli di 8/10 ore ciascuno (modulo fenomenologico, giuridico, psico-sanitario) e un periodo di accompagnamento con incontri formativi periodici e confronto esperienziale.

Per la regione Marche il corso si tiene a Fano ed è organizzato dall’Associazione L’Africa chiama Onlus.

Per poter diventare tutore volontario di MSNA sono richiesti pochi requisiti: occorre essere cittadino italiano o dell’UE, avere la residenza anagrafica in Italia, aver compiuto 25 anni, godere dei diritti civili e politici, avere la fedina penale pulita, avere disponibilità di tempo ed energie per realizzare la funzione, non essere in conflitto di interessi nei confronti del minore.

Se avete i requisiti di cui sopra e siete interessati a svolgere questa funzione, potete fare domanda di partecipazione al corso entro il 12 aprile.

Per rimanere aggiornati sui corsi di formazione in partenza in ambito regionale potete consultare gli elenchi dei corsi,gratuiti e a pagamento, sul sito dell’Informagiovani alla pagina formazione.

I tirocini all’estero di aprile

Ecco i tirocini all’estero del mese selezionati da noi per voi, in scadenza nelle prossime settimane!

Per laureati – Data Analyst Internship (settore ambiente e ospitalità) – Considerate Hoteliers Ltd – Londra (UK)
Durata: 6 mesi
Requisiti: laurea attinente, un minimo di esperienza lavorativa, conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua tra spagnolo, francese e tedesco, conoscenza di Excel, positività, capacità di adattarsi a un ritmo di lavoro sostenuto
Retribuzione: prevista (London Living Wage)
Scadenza per la candidatura: 5 aprile

Per studenti o giovani – Internship Humanitarian Congress Berlin 2019 per Medici Senza Frontiere – Berlino (Germania)
Durata: 5 mesi a partire da giugno
Requisiti: forte interesse per l’attivismo umanitario, conoscenza di Word ed Excel, ottime capacità comunicative (orale e scritto), buona conoscenza dell’inglese e conoscenza intermedia del tedesco, saper usare Facebook e Twitter
Retribuzione: 450 euro al mese per studenti che svolgono il tirocinio curricolare, altrimenti  9,19 euro all’ora (40 ore settimanali)
Scadenza per la candidatura: 7 aprile

Per laureati – posizioni varie nei settori sostenibilità, sanità, nucleare presso il JRC (Centro Comune di Ricerca della Commissione europea) – sedi varie
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea attinente la posizione, conoscenza dell’inglese a livello B2, competenze informatiche
Retribuzione: prevista
Scadenze per la candidatura: varie tra il 10 e il 26 aprile

Per diplomati o laureati – Digital Communications Intern e Government and EU Relations Trainee presso EMBL European Molecular Biology Laboratory – Heidelberg (DE)
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese (e del tedesco per l’Intern), conoscenze informatiche relative alla mansione, buona capacità di lavorare in team, attenzione ai dettagli
Durata: 6 mesi
Retribuzione: 700 euro mensili più alloggio per il Trainee, 780 euro mensili più alloggio per l’Intern
Scadenza per la candidatura: 17 e 19 aprile

Per laureati – posizioni varie (risorse umane, vendita, management, assistente di progetto) presso azienda SOCOTEC – sedi varie (Francia)
Requisiti: conoscenza del francese e laurea attinente alla mansione
Durata: varie (da 1 a 6 mesi)
Retribuzione: prevista per stage della durata superiore ai due mesi
Scadenza per le candidature: non indicate

Per laureati – Global Operations Performance Intern presso azienda Kraft Heinz – Amsterdam (Olanda)
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese, laurea in materie economico-finanziarie o informatica, conoscenza di Microsoft Office, capacità comunicative, problem solving, capacità d’analisi
Durata: possibilmente 6 mesi
Retribuzione: 625 euro al mese
Scadenza per la candidatura: al più presto

Per studenti –4 posizioni come Software Development Internship – con ESPA, sedi varie (UK e Irlanda)
Durata: 6 mesi
Requisiti: studi attinenti e conoscenze relative alla mansione, livello di inglese almeno B2
Retribuzione: previsto alloggio con utenze pagate e trasporto locale
Scadenza per la candidatura: non indicata

Come e perché iscriversi al Centro per l’impiego

Questo articolo nasce dall’esigenza di rispondere alle numerose e frequenti domande di molti utenti (anche telefonici) del nostro servizio sul funzionamento del Centro per l’Impiego (c.d. CPI).

A questo scopo abbiamo pensato di riassumere le domande più frequenti che ci vengono rivolte quotidianamente e le abbiamo poste direttamente al CPI di Ancona. Ecco qui allora le risposte.

COME CI SI ISCRIVE AL CPI?

L’ iscrizione al CPI (Centro per l’impiego) comporta due step:

  1. la DID, acronimo di Dichiarazione di Immediata Disponibilità, è la dichiarazione che determina formalmente l’inizio dello stato di disoccupazione di una persona
  2. il Patto di Servizio

La DID può essere rilasciata in uno dei 4 modi seguenti:

– on line sul sito dell’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro;

– con l’intermediazione di un patronato;

– richiedendo la NASPI o la Dis – Coll che vengono trasmesse dall’INPS al CPI;

– direttamente al CPI.

La presentazione della DID on line comporta che il singolo abbia già un’identità SPID; in caso contrario l’individuo deve registrarsi sul sito dedicato.

Una volta presentata la DID, occorre presentarsi fisicamente al CPI per confermare l’iscrizione. I termini variano a seconda del fatto se la persona sia o meno collegata a qualche sussidio; nel primo caso il termine è di 15 giorni dalla DID; nel secondo caso, invece, i tempi si allungano fino a 30 giorni. In caso di assenza di presentazione spontanea, il CIOF ha 60 giorni di tempo dalla DID per convocare i richiedenti.

La conferma di iscrizione è necessaria per verificare i dati rilasciati in sede di dichiarazione di disponibilità immediata e si allungano nel caso di persone che abbiano presentato la DID in maniera autonoma senza rivolgersi ad intermediari perché in questo caso sono dati completamente nuovi e non ancora verificati.

A questo punto il CPI potrà creare il profilo professionale degli utenti e chiederà la stipula del patto di servizio.

Questo è un accordo tra lo stesso Centro per l’impiego e il lavoratore disoccupato o inoccupato che si impegna a:

  • partecipare alle iniziative formative, ad esempio dei corsi;
  • prendere parte ad attività o iniziative di inserimento e/o di riqualificazione per la ricerca del lavoro, ad esempio come prepararsi a un colloquio;
  • accettare le offerte di lavoro congrue (di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo) che il Centro potrebbe proporre al disoccupato.

MI POSSO ISCRIVERE A QUALUNQUE CPI?

Le persone disoccupate beneficiarie di sussidio al reddito (es. NASPI, Dis-Coll,ecc.) devono necessariamente iscriversi al Centro per l’Impiego competente in base al domicilio dichiarato nella domanda inoltrata all’INPS; invece i soggetti disoccupati non percettori di sussidi possono iscriversi in qualunque CPI in Italia indipendentemente dal domicilio o residenza.

QUALI DOCUMENTI SERVONO PER ISCRIVERSI AL CPI?

Per iscriversi a un CPI sono richiesti pochi documenti:

– documento di identità o patente;

– per i cittadini stranieri il permesso di soggiorno in corso di validità o, se scaduto, la richiesta di rinnovo entro 60 gg dalla scadenza;

– il proprio curriculum vitae in qualsiasi formato o cartaceo o in file;

– per chi ha perso il lavoro, l’ultimo rapporto di lavoro dipendente concluso (per i lavoratori autonomi è sufficiente un’autodichiarazione). Tenendo presente che il datore di lavoro ha 5 gg per chiudere un rapporto di lavoro, è inutile presentarsi al CPI prima che sia trascorso questo periodo.

Nei periodi di maggiore affluenza, il CPI consiglia di fare prima la NASPI che equivale alla DID e poi recarsi al CPI per regolarizzare la situazione.

GLI STUDENTI POSSONO ISCRIVERSI AL CPI?

Gli studenti minorenni (a partire dai 16 anni) possono iscriversi solo se hanno abbandonato la scuola.

Lo studente universitario può iscriversi se ha immediata disponibilità lavorativa e per almeno un part time ampio; non conviene iscriversi se la priorità è lo studio e quindi la disponibilità è solo per poche ore e pochi giorni (es. week end).

ORARI E MODALITÀ DI ACCESSO AI SERVIZI DEL CPI

Per quanto riguarda i CPI delle Marche, potete trovare queste informazioni sul sito della regione alla pagina dedicata.

Quanto al CPI di Ancona, come potete vedere al link sopraindicato, negli orari di apertura sono garantite modalità a sportello e su appuntamento. Quelle a sportello vengono contingentate mediante la distribuzione di un numero a partire da circa 20 minuti prima dell’orario di apertura. La quantità di numeri distribuita varia in base al numero di operatori presenti in quella fascia oraria. Il mattino vengono distribuiti più numeri, il pomeriggio meno.

La normativa di riferimento per la Regione Marche è consultabile a questo link.

Chiarite le modalità di iscrizione al CPI, vale la pena ricordare perché è importante farlo: l’iscrizione consente il riconoscimento formale dello stato di disoccupazione, con il quale potete richiedere l’indennità di disoccupazione (es. NASPI), se ne ricorrono i presupposti, potete partecipare ai bandi della P.A. rivolti ai disoccupati certficati (es. corsi FSE, borse lavoro, Garanzia Giovani, ecc.) e godere delle agevolazioni per le assunzioni di disoccupati e giovani inoccupati.