Le nostre vacanze di Natale

“This song says, no matter who you are,
No matter where you go in your life
At some point you’re going to need
Somebody to stand by you.

Oh yeah! Oh my darlin’ stand by me!
No matter who your are, no matter where you go in life
You gon’ need somebody, to stand by you.
No matter how much money you got, or the friends you got,
You gon’ need somebody, to stand by you

Questo è l’inizio di “Stand by me”  una canzone di Ben E. King conosciuta forse più nella versione di John Lennon e per il film omonimo (Stand by Me – Ricordo di un’estate, diretto nel 1986 da Rob Reiner, tratto dal racconto Il corpo (The Body), contenuto nella raccolta di novelle Stagioni diverse di Stephen King). Queste prime righe che abbiamo scelto non ci sono nella edizione originale, ma nella versione di Playing for Change, un progetto musicale che ha dato vita a una band formata essenzialmente da artisti di strada di varie etnie.

Questa canzone solitamente non è associata al Natale anche se il messaggio che contiene è molto vicino alle atmosfere di questi giorni. O, perlomeno, quelle che imagginiamo dovrebbero essere le atmosfere: più solidarietà, compassione, benevolenza, senso di appartenenza e di vicinanza agli altri indipendentemente dagli interessi e dalle risorse. L’abbiamo scelta perché ci piacerebbe che un certo senso di vicinanza e condivisione fosse anche quello che trasmettiamo ogni giorno con il nostro servizio: quando proviamo ad aiutare qualcuno di voi a cercare un lavoro, a scegliere un percorso formativo, a revisionare insieme un curriculum vitae, a trovare una soluzione a richieste, dubbi, incertezze. Ci piacerebbe, insomma, che fare informazione orientativa, significasse anche stare vicino alle persone (e speriamo di esserci riusciti qualche volta). L’augurio che ci facciamo e che vi facciamo è quello di avere bisogno di qualcuno che vi stia vicino.

 

 

Ci prendiamo qualche giorno di vacanza: oltre ai canonici 25 e 26 dicembre, saremo chiusi anche dal 27 al 29 dicembre; torniamo poi tutte le mattine dal 2 al 5 gennaio e poi con orario normale dall’8 gennaio.

Erasmus+, le novità 2018 nel settore gioventù

La prima metà del 2018 si apre con alcuni cambiamenti anche per quanto riguarda i progetti dell’asse gioventù del programma Erasmus+ (scambi giovanili, mobilità degli youth worker, servizio volontario e partenariati), rispetto a quanto previsto dalla prima versione della Guida e della Call 2018. Abbiamo già visto quali sono le novità nel settore della scuola, vediamo ora cosa succede per la mobilità l’educazione non formale.

Una prima novità riguarda le attività di volontariato tra paesi membri che, ancora per i progetti presentati alle due prime scadenze del 2018, rimarranno sotto il programma Erasmus+. In futuro, come da nuovo regolamento, i volontari che si muoveranno tra un paese membro e l’altro parteciperanno a progetti del Corpo europeo di solidarietà, mentre il volontariato tra paesi membri e gli altri paesi programma continuerà a far parte del programma Erasmus+.
A seguito di questo cambiamento, i fondi inizialmente destinati al volontariato con il Corpo europeo verranno impiegati, almeno per la prima metà del 2018, per finanziare le attività di volontariato di Erasmus+ (es. SVE).

Novità del giorno: è stata pubblicata proprio oggi la nuova versione della Guida Erasmus+ 2018 che riporta questa modifica per i progetti delle attività di volontariato.

Un’altra novità per l’inizio del 2018 è che la prima scadenza per presentare progetti del settore gioventù (in tutte le Key Action), prevista per il 1 febbraio nella Call 2018, è posticipata al 15 febbraio.

L’ANG – Agenzia Nazionale Giovani, l’ente a cui facciamo riferimento in Italia per la realizzazione delle attività nel settore gioventù del programma Erasmus+, ha pubblicato poche settimane fa le informazioni sulla ripartizione dei fondi disponibili tra le varie attività e per le tre scadenze previste per la presentazione dei progetti da parte delle organizzazioni. Salvo aggiornamenti dovuti alle ultime novità, ecco tutti i numeri.
Nella stessa comunicazione sono state date interessanti indicazioni per la progettazione, come priorità da tenere ben presenti.

Tanti cambiamenti già in atto per l’anno nuovo: un augurio a tutti di trovare la propria buona opportunità!

Unlearning: un primo passo verso nuovi modi di vivere

Ieri pomeriggio nella nostra sala dell’Informagiovani si è svolta la proiezione del film Unlearning, un bilancio dell’evento? È senza dubbio più che positivo! Ciò è stato possibile grazie alla calorosa partecipazione di chi ha festeggiato con noi in maniera alternativa l’arrivo delle feste. Invece di pagare il classico biglietto d’ingresso per il film, abbiamo chiesto ai partecipanti di barattarlo con un prodotto di cibo locale. Già prima delle 18.30 in numerosi ci hanno raggiunto accompagnati dai prodotti delle nostra terra, che sono stati poi riposti simbolicamente in un carrello della spesa. In pochissimo tempo quel carrello era già stracolmo, ognuno ha portato un pezzetto di se attraverso questo “dono”.

Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno deciso di partecipare a questa iniziativa. L’intento era quello di portare per un pomeriggio nuovi spunti di riflessione agli spettatori. Abbiamo scelto proprio il documentario “Unlearning” perché ci sembra veicoli un segnale diretto e chiaro: oltre al nostro “modo di vivere” ne esistono molti di più e soprattutto per scoprirli, non è necessario andare troppo lontano. Grazie alla spontaneità e la naturalezza della famiglia protagonista, possiamo forse dire di essere partiti anche noi per un viaggio attraverso ecovilaggi, comuni e tanto altro. Speriamo che questo viaggio vi abbia lasciato qualcosa e che magari in futuro iniziassimo tutti quanti a disimpararae un po di più e a vivere liberamente con consapevolezza le nostre vite.  Rinnoviamo nuovamente i nostri ringraziamenti a chi ha deciso di venire e ai produttori del film. Vi ricordiamo che tutti i prodotti saranno spediti al più presto alla famiglia Basadonne a Genova.

Non dimenticate che avrete inoltre la possibilità di scaricare la foto di gruppo con il “carrello Unlearning” e anche altri scatti di ieri qui: Proiezione film “Unlearning”. Vi auguriamo nel frattempo buone feste e qualora lo vogliate passate a trovarci e soprattutto se avete delle proposte da farci saremo più che lieti di discuterne insieme.

[fshow photosetid=72157688384362692]

 

Parla per te

Farsi accompagnare a colloqui di lavoro da un genitori, amici o fidanzati non è una buona idea, e di questo hanno parlato in tanti, tra gli addetti ai lavori e non solo. Ma lasciare qualcun altro parlare per noi è garanzia, se non altro, che non verremo presi sul serio.

Andiamo per ordine, e cominciamo con un consiglio: se non potete fare a meno di farvi accompagnare (sappiamo quanto premurosi e protettivi siano i vostri genitori e i vostri compagni di vita), dovete lasciarli fuori dall’edificio, e sicuramente lontano dalla stanza nella quale incontrerete il vostro selezionatore o possibile datore di lavoro. Mandateli a prendersi un caffè e una brioche al bar vicino, rassicurateli che ve la caverete (perché vi siete preparati, giusto?) e che li contatterete una volta completato il colloquio o l’incontro.
I consigli e il supporto dei vostri cari sono importanti, ma c’è un momento in cui solo voi potete fare la differenza.

Vediamo ora quali sono i motivi per cui è importante sforzarsi di andare da soli a un colloquio, ma anche presso uffici e agenzie per il lavoro, dal punto di vista di chi si trova dall’altra parte:

maturità e autonomia Sono due caratteristiche molto ricercate, quando non date per scontato. Chi vi valuta per un lavoro (ma anche chi vi incontra per darvi consigli, orientamento, suggerimenti per la ricerca di lavoro) vuole parlare con voi direttamente, e capire che percorso avete fatto fino a quel momento, che prospettive, obiettivi e interessi avete. Il modo in cui lo raccontate è importante quanto il contenuto, anzi, fa parte del contenuto.

competenze comunicative Come le due nominate sopra, sono tra le cosiddette soft skill, o competenze trasversali, importanti praticamente per qualsiasi ambito lavorativo. Come si fa a capire se sapete comunicare adeguatamente (e comprendere informazioni o indicazioni), scegliendo il giusto registro, tono e vocabolario adatto al contesto? Per non parlare dell’italiano, ma questa è un’altra storia. Oltre all’ovvia necessità di verificare questa capacità per tutte le professioni al pubblico, vale la pena di ricordare che non ci sono solo i clienti, ma anche i colleghi, i superiori, i partner commerciali, i mezzi di comunicazione tradizionali e i social media aziendali. Sarete inclusi in un sistema di comunicazione più o meno complesso, e anche qui il modo di esprimersi e relazionarsi agli altri è importante.

affidabilità, motivazione e interesse per il colloquio. Gestire la propria routine lavorativa non è cosa che si possa affidare a qualcun’altro, ognuno è responsabile degli impegni che si prende e di ciò che vuole o non vuole fare come lavoro (ne abbiamo parlato anche qui). Far parlare qualcuno al posto vostro inoltre da l’impressione che siate stati spinti a presentarvi dalla persona che parla, e quindi che il tempo dedicato al colloquio è perso, in quanto non siete veramente interessati ad essere lì.

Insomma, se il lavoro sarà il vostro, sta a voi occuparvene. Poi potrete raccontare come sono andate le cose, confrontarvi con i vostri famigliari e amici sulle informazioni ricevute, sulle vostre aspettative, su ciò che vi ha sorpreso, spiazzato o entusiasmato. Ma solo dopo, in separata sede.

Un ultima considerazione, questa volta dal vostro punto di vista: come fate a essere sicuri che chi parla al vostro posto sappia esattamente quello che volte, che cercate, che vi interessa sapere?
La probabilità di trovarsi in imbarazzo per ciò che viene detto su di voi è molto alta, come quella di dare la disponibilità per lavori che non vi interessano affatto, o per i quali non vi sentite adatti.
Questo è uno dei motivi per cui vi invitiamo a scrivere personalmente il vostro cv, senza affidarvi ad altri.

E poi, come abbiamo spesso ripetuto, c’è solo un’occasione di fare una buona prima impressione: giocatevela da protagonisti!

Tirocini all’estero di dicembre

Avete messo tra i buoni propositi del 2018 quello di fare un tirocinio all’estero? Bene! Allora è il momento di cercare una buona opportunità e prepararsi per sfruttare al massimo questa esperienza e l’investimento di tempo, energie (e di qualche risorsa finanziaria). Anche per questo mese vi proponiamo una raccolta di offerte da considerare.

E se non trovate quello che state cercando, scrivetemi a europa@informagiovaniancona.com indicando il vostro profilo, gli studi fatti, il campo e il paese di interesse, vi darò indicazioni per una ricerca mirata.

Per studenti o laureati – internship presso la Human Rights Unit dell’UNICEF – Ginevra (Svizzera)
Durata: 3 mesi con inizio l’8 gennaio 2018
Requisiti: preparazione accademica in Diritto internazionale, scienze sociali, relazioni internazionali, Diritti umani o settori affini, ottima conoscenza della lingua inglese, interesse nel settore dei diritti dei minori, capacità di lavorare in autonomia rispettando i tempi dati
Retribuzione: non prevista
Scadenza: 12 dicembre 2017

Per diplomati o studenti universitari – tirocinio presso The Do School – Berlino (Germania)
Durata: almeno 4 mesi
Requisiti: buona conoscenza del pacchetto Office, capacità di comunicazione, di problem solving, di lavoro di squadra e di coordinamento, interesse per il mondo dell’imprenditoria, delle startup e delle NGO.
Retribuzione: non indicata
Scadenza: non indicata

Per laureati, settori vari – 7 tirocini presso l’EMSA European Maritime Safety Agency – Lisbona (Portogallo)
Durata: da 3 a 6 mesi (tra il 1 marzo e il 31 agosto 2018)
Requisiti: laurea attinente al dipartimento di assegnazione, buona conoscenza dell’inglese scritto e orale
Retribuzione: 934.51 euro mensili
Scadenza: 15 dicembre

Per laureati, dipartimenti vari – tirocini presso ACER – Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia – Lubiana (Slovenia)
Durata: 6 mesi (con inizio a marzo o a settembre)
Requisiti: laurea attinente al dipartimento di assegnazione, livello B2 della seconda lingua
Retribuzione: 500 euro mensili
Scadenza: non c’è scadenza per la candidatura

Per laureati in materie economiche – tirocini presso Biosikula France – Nizza (Francia)
Durata: 3 mesi
Requisiti: laurea in economia, marketing o simili, livello C1 di francese, conoscenza del pacchetto Office e patente B
Retribuzione: 400 euro mensili (possibilità di beneficiare del supporto del programma YfEJ – Your first Eures job)

Premi di laurea: doppia soddisfazione

Quotata o meno, la laurea è comunque una soddisfazione.  Gli studenti al termine del percorso di studi triennale o specialistico o a ciclo unico sono impegnati e preoccupati per la per la discussione della tesi e il voto di laurea.

Non tutti sanno che esistono, oltre alle borse di studio pubbliche e private, i premi di laurea.

I premi di laurea sono un riconoscimento monetario per particolari tesi, sono un contributi che le università o le fondazioni concedono in particolari circostanze, sia per tesi triennali che magistrali.

Di solito i premi vengono istituiti per onorare la memoria di persone defunte o per valorizzare determinate tematiche o particolari figure di laureati. Le fondazioni e associazioni spesso decidono di erogarli per tesi relative al loro ambito d’azione.

Per partecipare ad un premio di laure è necessario individuare i bandi, cosa non sempre agevole, e presentare la documentazione richiesta che ovvio comprende la tesi di laurea.

Ai  premi di laurea di solito possono partecipare sia laureandi che laureati in un determinato periodo di tempo, in base alle scadenze dei singoli bandi, la cui tesi di laurea sia inerente agli argomenti richiesti dal bando di concorso.

L’Università Politecnica delle Marche, che attualmente non ha premi di laure attivi, bandisce annualmente concorsi per l’istituzione e l’assegnazione di premi di laurea dell’importo minimo di €. 1.000,00 ciascuno, da destinare a laureati dell’Università stessa che abbiano discusso tesi in determinati anni accademici, su argomenti e secondo le modalità definite nei relativi bandi di concorso.

Annualmente ad Ancona la fondazione Rotary Club Ancona  finanzia e pubblica premi di laurea, consultabili direttamente dal loro sito.

In questo mese nella Regione Marche l’Università di Urbino ha dei bandi aperti per premi di laurea consultabili cliccando qui.

Inoltre al momento possiamo segnalare vari premi di laurea attivati dall’Università di Bologna, di cui sono consultabili i bandi al seguente link: premi di laurea

La laurea è già una gran traguardo e buon trampolino di lancio per entrare nel mondo del lavoro, in più è ovvio che per il laureato se  la qualità dell’elaborato viene anche premiata con una somma in denaro, si ha una soddisfazione doppia.

La scelta della scuola tra sogno e realtà

Il periodo delle iscrizioni per il prossimo a.s. si avvicina (dal 16 gennaio al 6 febbraio 2018) e quindi i ragazzi dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado sono alle prese con la scelta della scuola superiore.

Chi di noi ci è già passato sa con quale ansia e timore viene affrontata questa scelta con la consapevolezza che essa segnerà in parte il proprio futuro professionale.

La scelta diventa ancora più difficile se si pensa all’età in cui va affrontata: 13 anni, un’età in cui ragazzi e ragazze iniziano a sviluppare fisicamente ma di testa sono ancora per la maggior parte bambini.

Tutti sperano di scegliere la scuola dei propri sogni ma ovviamente a priori è difficile sapere se sarà effettivamente così o no.

La maggior parte dei tredicenni non ha ancora le idee chiare su quello che vorrà fare da grande e quindi questo aspetto rende ancora più difficile prendere una decisione al riguardo.

I passi essenziali nella scelta di una scuola sono sapere cosa si vuole, conoscere le opportunità a disposizione e visitare molte scuole.

Certo è che non esiste la scuola migliore in assoluto bensì la scuola più adatta al singolo.

È importante far capire ciò ai ragazzi perché nonostante le varie iniziative organizzate dalle scuole per far conoscere la propria offerta formativa e la possibilità di svolgere test attitudinali, la scelta deve partire dai propri interessi e dalle proprie attitudini.

Solo in questo modo, infatti, si riesce a portare avanti lo studio e a non percepirlo solo come un sacrificio.

Certo studiare qualche sacrificio lo comporta ma il peso si sente meno quando si studiano materie a noi gradite.

Evitate di scegliere una scuola solo perché la fanno gli amici; è vero che il fattore amicizia è importante ma non deve influenzare la vostra scelta, perché non è detto che siate portati per le stesse materie. L’amicizia rimane anche se si prendono strade diverse. Anzi sarà l‘occasione di trovare nuovi amici ed aumentare il proprio giro.

Sicuramente nella scelta un aspetto importante riguarda la famiglia: è giusto che i ragazzi condividano le proprie idee e le proprie scelte con i genitori, i quali sapranno dare consigli utili in base alla propria esperienza ma la scelta finale deve spettare ai figli. Non sempre questo è semplice perché spesso i genitori vorrebbero scegliere la strada per i figli.

Considerate poi le differenze tra i vari corsi di studio: i licei non offrono una specifica preparazione professionale ma ampliano l’orizzonte culturale e insegnano un metodo di studio utile per poter proseguire gli studi all’università.

Gli Istituti professionali e tecnici, invece, preparano ad un mestiere.

Approfittate delle giornate di scuola aperta organizzate dai vari istituti per conoscerli più da vicino. Le date delle giornate sono reperibili sui siti dei vari istituti e si svolgono tra dicembre e gennaio.

Fatte queste premesse avete tutti gli strumenti per fare una scelta consapevole.

All’Informagiovani c’è “Unlearning”!

Il prossimo 14 dicembre siete tutti invitati all’Informagiovani di Ancona per partecipare alla proiezione del documentario “Unlearning”, completamente autoprodotto dalla famiglia Basadonne (Lucio, Anna e la piccola Gaia). Sarà l’occasione per festeggiare insieme l’arrivo delle feste natalizie in maniera alternativa. Scoprite l’ “identikit” dell’evento e tutte le informazioni che lo riguardano.

WHO – CHI?: Lo staff dell’Informagiovani con il contributo degli sceneggiatori/registi del documentario “Unlearning”.

WHAT- COSA?: Quello che vi proponiamo quest’anno è di festeggiare l’arrivo del Natale in maniera meno tradizionale rispetto agli altri anni, vi chiederete allora cosa vi proponiamo?! Quello che desideriamo è invitarvi a trascorrere insieme un pomeriggio accompagnati dalla proiezione del documentario familydriven “Unlearning”. La famiglia protagonista, originaria di Genova ha deciso nel 2014 di interrompere il flusso apparentemente inarrestabile della quotidianità (la loro “zona confort”) e di partire insieme per un viaggio che segna lo spartiacque tra le loro vite di prima e quelle di ora. Lucio, Anna e Gaia sono i protagonisti nonché produttori/registi e chi più ne ha più ne metta, del documentario. Insieme, costituiscono una splendida famiglia che un bel giorno decide di prendere coraggio e partire all’esplorazione di stili di vita alternativi. Il documentario uscito poi nel 2015, racconta l’esperienza di un viaggio a tutti gli effetti low cost, durato 6 mesi. Cosa succede durante questo viaggio? Beh vi anticipiamo solo che vedremo i nostri protagonisti partecipare attivamente alla vita all’interno di eco villaggi vegani, prenderanno parte a raduni fricchettoni, riceveranno ospitalità in grotte o in roulotte, visiteranno scuole libertarie e comuni anarchiche. Puliranno stalle, smonteranno  tendoni circensi, recupereranno cibo scaduto dai container con la comunità Freegan… In ogni tappa di quest’esperienza incontreranno bambini, nuovi modelli di famiglia, di educazione e di alimentazione. Per realizzare il progetto, la famiglia protagonista ha utilizzato la formula del baratto:  scambiando così competenze, casa, oggetti e tempo… Senza un’autovettura a disposizione, hanno dovuto arrangiarsi con il carpooling, percorrendo così oltre 500 Km in compagnia di sconosciuti; hanno vissuto ogni nuovo incontro come una possibilità, lasciando a casa paranoie, retaggi culturali imposti, prestandosi a dare una mano nei modi più disparati per ottenere vitto e alloggio: dallo zappare la terra al vendere zucchero filato. Hanno vissuto ogni occasione come mezzo per crescere come famiglia, per capire davvero cosa conti in una squadra per definirsi tale. È difficile cercare di non anticipare altri dettagli ma non lo faremo. Una cosa però possiamo dirla: per la realizzazione del documentario non c’è stata alcuna assistenza di nessun operatore, fonico o produttore, permettendo così di risparmiare sul budget ma soprattutto per poter entrare in diretto contatto con chi ha deciso di ospitare i protagonisti nella maniera meno intrusiva possibile. La mancanza di questi accorgimenti tecnici, ha fatto sì che il documentario risulti al 100% spontaneo e naturale (anche la piccola Gaia, che allora aveva 5 anni, ha contribuito alle riprese utilizzando una Gopro).

WHEN – QUANDO?: Giovedì 14 dicembre dalle ore 18.30 alle ore 20.30.

WHERE – DOVE?: Presso l’Informagiovani di Ancona in Piazza Roma (underground) 60121.

WHY – perché?: Perché convincervi a venire? Innanzitutto perché ci sembra un documentario originale ed autoprodotto che valga la pena valorizzare. Il film è un invito gentile alla disobbedienza, una proposta per tutti quelli che sono stanchi della propria vita ripetitiva e che da sempre si chiedono se un’altra vita è possibile. Ampliare le proprie vedute e conoscere ciò che fino ad oggi non avevamo nemmeno immaginato non può che essere fonte d’ispirazione. La seconda motivazione (non per importanza!) è il fatto di vivere il cinema in modo alternativo: secondo gentile indicazione della Famiglia di “Unlearning” ci è stato chiesto di sostituire il canone d’affitto della pellicola con un vero e proprio baratto con chi deciderà di partecipare quel giorno. Come funziona? È semplicissimo, non ci sarà nessun biglietto da pagare all’ingresso, quello che chiediamo a ciascun partecipante è di donare o meglio barattare il proprio ingresso con del cibo. Sono preferibili alimenti NON in scadenza o freschi, vino, cioccolata, pasta, riso e altre cibarie sono super gradite, no marmellate, sì solo quelle alla fragola. In seguito, lo staff dell’Informagiovani s’impegnerà responsabilmente a raccogliere i vostri doni prima della proiezione del documentario e a spedirli direttamente a casa di Lucio, Anna e Gaia. Se sei indeciso su cosa portare contattaci per chiarire ogni tuo dubbio. La filosofia dell’evento è quella di donare cibo locale e in cambio nutrire i nostri pensieri di tutti i nuovi stimoli che il documentario può regalarci. Ricapitolando: la proiezione sarà quindi gratuita senza scopo di lucro: in linea con i valori di degli autori del film l’ingresso sarà a baratto, gli spettatori per poter assistere allo spettacolo dovranno barattare l’ingresso con dei generi alimentari che poi verranno recapitati a chi ha realizzato la produzione. Vi aspettiamo numerosi!

Per coloro che desiderassero dettagli aggiuntivi sul documentario, oltre che consigliarvi ovviamente di partecipare al nostro evento, vi segnaliamo i contatti della famiglia di Unlearning:

Se invece avete dei dubbi su dove poter trovare prodotti di cibo locale in Ancona, vi segnaliamo alcuni esercizi commerciali:

Prenota il tuo posto!

Segui le news dell’evento Facebook: Proiezione film “Unlearning”

Per eventuali informazioni o chiarimenti potete contattare l’Informagiovani ai numeri 346.0042917 (anche WhatsUp/Telegram) e 07154954 oppure scrivere una mail a info@informagiovaniancona.com.