Perché Carnevale

Il Carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica.

È tradizionalmente il periodo che precede la quaresima ed è festeggiato con feste mascherate, sfilate di carri allegorici, danze.

I festeggiamenti consistono spesso in pubbliche sfilate di elementi giocosi e fantasiosi; la caratteristica del carnevale è l’uso del mascheramento.

Esistono varie teorie sull’origine del nome “carnevale”.

C’è chi dice che derivi da car navalis, il rito della nave sacra portata in processione su un carro.

Secondo altri significa carnes levare (“togliere la carne”) o carne vale (“carne, addio”) e allude ai digiuni quaresimali, dato che il Carnevale si conclude con il martedì grasso, il giorno che precede, nei paesi cattolici, il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima veniva fatto divieto di consumare carne.

I festeggiamenti nel periodo del Carnevale hanno un’origine molto lontana.

Nei tempi antichi il Carnevale era la grande festa della fecondità della terra, che doveva svegliarsi dopo il sonno invernale e nutrire le mandrie, le greggi e gli esseri umani.

Il Carnevale univa riti di fecondità con l’allegria. Ridere sconfigge la morte e il lutto; secondo antiche tradizioni il riso, le danze e le burle sono collegate alla fertilità della natura e degli uomini.

Testimonianze documentarie farebbero risalire il carnevale già all’VIII secolo d.C. in concomitanza con i saturnali, festività della religione romana in cui ci si lasciava andare ai piaceri del cibo e del corpo.

Durante tutto il periodo dei saturnali si verificava un sovvertimento delle gerarchie e degli ordini sociali che portava allo scambio di ruoli e al camuffamento della propria identità.

Da qui l’uso delle maschere.

I maggiori festeggiamenti avvengono il giovedì grasso e il martedì grasso, ossia l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima dell’inizio della Quaresima.

Ad Ancona il Carnevale è iniziato il 14 febbraio con i tanti eventi di “Aspettando El Carnevalò”.

L’evento conclusivo per la città di Ancona è la tradizionale sfilata in maschera “El Carnevalò” che si terrà domenica 5 marzo.

Evento imperdibile grazie al ricco e affascinante corteo mascherato che invade il cuore della città, con la partecipazione di gruppi da tutta Italia.

Madrine d’eccezione della XX edizione saranno le fatine Winx, le magiche eroine che hanno conquistato le bambine di oltre 150 paesi nel mondo.

Il risparmio è condivisione

Perché risparmiare se quel che consumo costa poco? Ecco, la questione è che il risparmio, soprattutto quello energetico, non è solo una questione che guarda alle proprie tasche. L’idea che risparmiare sia soltanto accumulare un vantaggio per il futuro è frutto di un modo egoistico di vedere il mondo in cui viviamo: non consumo adesso perché così ne ho più per dopo. Quanto meno poco generoso perché, alla fine, son sempre io che consumo. Un’idea migliore di risparmio è quella legata a un mondo in cui le risorse scarseggiavano, anche e soprattutto quelle essenziali come il cibo o l’acqua. I nostri nonni, o bisnonni, consumavano poco perché, oggettivamente, di più non avevano. Un periodo di scarsità li ha però costretti ad adottare una mentalità e un modo di consumare maggiormente rispettoso: avevano maggiore cura e attenzione ai consumi e alle risorse, mi verrebbe quasi da dire maggior rispetto.

La sfida che abbiamo noi oggi è quella di riscoprire un sano risparmio pur avendo a disposizione risorse in abbondanza. Innanzitutto sarebbe il caso di verificare quanto questa abbondanza sia in realtà relativa. Per esempio consumiamo, per farci la doccia, circa 75/80 litri di acqua; 40 litri è invece la quantità minima per soddisfare i bisogni vitali, secondo l’Oms. Questo significa che in una doccia consumiamo l’acqua che potrebbe sostenere una persona per due giorni (e di gente, nel mondo, che non arriva alla quantità minima purtroppo ce n’è!). Poi dovremmo anche considerare che le risorse del pianeta che abitiamo non sono infinite: consumare energia può portare a un conto piuttosto accettabile per noi, ma quello più salato lo paga la terra in termini di inquinamento, consumo di terreno, sfruttamento eccessivo delle risorse.

Per questi motivi ho sempre pensato che una festa del risparmio energetico come “Mi Illumino di meno” sia una testimonianza importante, una presa di coscienza del fatto che dobbiamo recuperare un po’ di rispetto per ciò che abbiamo intorno, anche se questo non ha conseguenze dirette sul nostro portafoglio. Caterpillar, la trasmissione di RadioRai che promuove questa ricorrenza, quest’anno ha lanciato un bel messaggio:

In ogni condivisione c’è un risparmio di energia. Ogni condivisione genera energia. Condividere fa bene.

Leggi cosa puoi condividere su caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno/ 

 

Lo SVE, che cos’è?

Lo SVE, come spesso lo avrete sentito chiamare, sta per Servizio Volontario Europeo, ed è un progetto di mobilità internazionale finanziato dal programma europeo Erasmus+.
Si tratta di un periodo che si può passare all’estero come volontari presso una organizzazione a scelta, durante il quale si è finanziati per le spese fondamentali.
Il periodo di volontariato può durare dai 2 ai 12 mesi, a seconda del progetto che scegliamo, e può essere svolto in una varietà di settori davvero incredibile: dall’inclusione sociale alla protezione dell’ambiente, nel settore giovani o anziani, per il contrasto al cambiamento climatico o al bullismo, nel settore della cultura, della comunicazione o delle nuove tecnologie.
Si può andare a fare un volontariato presso una associazione, o un ente locale, una Onlus o una fondazione, a patto che siano accreditati come enti di accoglienzacioè che siano elencate nel database dedicato. L’accreditamento significa che hanno dimostrato di poter garantire una serie di servizi e uno standard di qualità dell’esperienza per il volontariato che accoglieranno.
Lo SVE impegna il volontario per circa 30 ore a settimana, e non è retribuito. D’altra parte però lo SVE offre una serie di vantaggi che sono ben più di una retribuzione: vitto, alloggio, trasporto locale, parte del viaggio e assicurazione pagati, oltre a supporto linguistico, una persona di riferimento sul posto per qualsiasi necessità, un documento di attestazione finale delle competenze acquisite.
Inoltre ad ogni volontario è riconosciuta una piccola somma mensile, a rimborso di spese accessorie. che varia a seconda del paese. Insomma, siete a posto!

Ma per chi è lo SVE, e come si fa a partecipare?
Lo SVE è rivolto a tutti i giovani tra i 17 e i 30 anni residenti in un paese del programma o in un paese partner, senza distinzione per quanto riguarda il titolo di studio o l’esperienza professionale perché il volontario non va a sostituire un altro lavoratore, ma è inteso come risorsa umana che porta un valore aggiunto all’organizzazione.
Questa caratteristica dello SVE è molto importante, perché di fatto non ci sono molti altri programmi di mobilità finanziati accessibili a giovani che non siano studenti (universitari o di scuola secondaria).

Sono richiesti interesse, spirito di iniziativa e voglia di mettersi in gioco, di impegnarsi e di “spendersi” nel settore e nel progetto scelto.

Si può accedere ad un progetto SVE rivolgendosi a quello che si definisce ente di invio: si tratta di organizzazioni che hanno sede nel proprio paese di residenza, anch’essi accreditati come gli enti di accoglienza, a cui i giovani interessati possono rivolgersi per poter avviare le necessarie formalità per accedere ai finanziamenti e realizzare il nostro progetto di esperienza all’estero di volontariato.

Ci è sfuggito qualche dettaglio? Qui trovate quasi tutto, ma per domande, dubbi e un sostegno pratico per cominciare a dar forma al vostro progetto, ci trovate all’Informagiovani!

Tirocini Garanzia Giovani

Nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, dal 20 gennaio 2017 è aperto il bando regionale che finanzia 600 tirocini extracurriculari anche in mobilità geografica per giovani NEET.

Il tirocinio è un’esperienza formativa che fa acquisire, attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro, competenze utili in vista di un successivo inserimento lavorativo.

Il tirocinio, infatti, non si configura giuridicamente come un rapporto di lavoro ma come un periodo di orientamento e di formazione al lavoro.

I tirocini previsti dal bando sono rivolti ai giovani tra 18 e 29 anni, disoccupati, non impegnati in un regolare corso di studi o di formazione, iscritti al programma Garanzia Giovani e possono essere svolti sia in regione, sia fuori regione sia all’estero.

Il tirocinio, retribuito, ha una durata che varia da 3 a 6 mesi, a seconda della tipologia del soggetto tirocinante.

Il bando prevede tre tipologie di tirocini:

  • extracurriculare, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale e/o operativa nella Regione Marche;
  • extracurriculare in mobilità geografica nazionale ovvero Tirocinio interregionale, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale nella Regione Marche e sede/unità operativa dove svolgere il tirocinio in altra Regione italiana;
  • extracurriculare in mobilità geografica Transnazionale, si svolge presso un soggetto ospitante che ha sede legale nella Regione Marche e sede/unità operativa dove svolgere il tirocinio all’estero.

I giovani in possesso dei requisiti di cui sopra si devono rivolgere ad un soggetto promotore di tirocini autorizzato dalla Regione.

L’elenco regionale dei soggetti promotori è consultabile a questo link.

Il promotore accompagna il giovane nell’individuazione del datore di lavoro e segue le procedure necessarie all’avvio del percorso, con la firma della convenzione e la sottoscrizione del progetto formativo individuale.

Nel caso in cui un giovane sia stato selezionato direttamente per un tirocinio, perché il percorso sia attivato nell’ambito di Garanzia Giovani – con le relative agevolazioni per l’impresa – il giovane deve essere iscritto al programma e la convenzione deve essere siglata con un soggetto promotore autorizzato.

Il bando rimane aperto fino al 31/12/2017 salvo esaurimento fondi.

La domanda va presentata esclusivamente on line.

Assistenti di lingua italiana all’estero

Se la lingua italiana è la tua passione, e hai concluso da poco il percorso di studi universitari, è il momento di andare a diffondere all’estero la conoscenza della lingua di Dante!

Entro il 4 marzo si può presentare domanda al MIUR per prestare servizio come assistente di lingua italiana per il prossimo anno scolastico, presso scuole di diverso ordine e grado in diversi paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Irlanda, Germania, Regno Unito e Spagna).

Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per poter partecipare a questa selezione.

Per quanto riguarda il titolo di studio, è richiesta una laurea magistrale o specialistica, conseguita da non più di un anno, e durante la quale bisogna aver sostenuto almeno due esami attinenti l’area linguistica del paese di destinazione, e due relativi a lingua, letteratura o linguistica italiana.

Tra gli altri requisiti, età inferiore a 30 anni, cittadinanza italiana, e non avere rapporti di lavoro con amministrazioni pubbliche per il periodo in cui è previsto l’assistentato.

La durata dell’esperienza è di circa 8 mesi (settembre 2017 – maggio 2018) e comporta un impegno settimanale di circa 12 ore. Questo significa che si avrà tempo per un sacco di altre attività, come conoscere meglio la città in cui ci si trova, visitare il paese, approfondire la conoscenza della lingua straniera, fare nuove conoscenze, allargare la propria rete di contatti, provare a cercare opportunità lavorative interessanti da considerare al termine dell’assistentato.

L’opera prestata come assistenti è retribuita secondo i parametri di ogni paese, e l’attività in classe consiste nell’affiancare i docenti in servizio per promuovere la conoscenza della lingua e della cultura italiane.

Una esperienza unica, formativa ed entusiasmante per chi vuole aprirsi al mondo dopo gli studi, mettersi alla prova nel settore dell’insegnamento e conoscere come funziona la scuola in altri paesi!

Un’alternativa post diploma

L’esame di maturità si sta avvicinando e quindi molti, se non tutti, i diplomandi cominciano a chiedersi quale via intraprendere dopo il diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

Entrare nel mondo del lavoro o continuare a studiare?

Molti hanno già le idee chiare, altri invece ancora brancolano nel buio.

La scelta più praticata, soprattutto dai liceali, è il percorso universitario.

L’università, però, non è l’unica scelta possibile.

Infatti, il sistema italiano di istruzione superiore comprende, oltre e a volte in alternativa al sistema universitario, anche quello non universitario.

Quest’ultimo viene impartito attraverso Scuole o Istituti che offrono una formazione di alto livello in vari settori.

Nell’ampia gamma di proposte formative rivolte ai diplomati è possibile trovare delle tipologie di corsi di formazione gratuiti, finanziati dal FSE, che mirano a fornire una formazione  specialistica.

Oltre agli ITS, già trattati in un precedente articolo, ci sono i corsi IFTS, che sono un canale formativo integrato (realizzato in collaborazione tra Scuola, Università, Impresa, Agenzie Formative) di tipo non universitario finalizzato alla formazione di Tecnici Specializzati.

Queste sono figure professionali a livello post-secondario, rispondenti alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato,  con particolare riguardo al sistema dei servizi, degli enti locali e dei settori produttivi interessati da innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati secondo priorità indicate dalla programmazione economica regionale.

I corsi IFTS sono rivolti a giovani e adulti, occupati o disoccupati, che siano in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado.

Hanno lo scopo di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro ma allo stesso tempo di facilitare anche l’eventuale prosecuzione degli studi all’interno di percorsi formativi successivi.

Rilasciano infatti crediti formativi spendibili nel sistema universitario per l’iscrizione a corsi di laurea.

Hanno una durata di due semestri (800 ore).

L’elenco dei corsi IFTS che verranno avviati nel 2017 lo trovate a questo link.

Sul nostro sito alla pagina formazione tra i corsi gratuiti troverete i bandi di questi corsi mano a mano che escono.

Facili prede

Questa è stata una settimana in cui, come ha già scritto qualcun altro su questo blog, abbiamo incontrato tanti ragazzi di un’età nella quale ci si trova davanti a una scelta importante per il proprio futuro: alla soglia dei 20 anni dobbiamo decidere che cosa faremo da grandi, la prima volta in cui abbiamo la consapevolezza di decidere del nostro futuro.

Di ragazzi e ragazze in questa fase ne abbiamo incontrati qualche centinaio nel giro di pochi giorni e voglio dirvi che ho provato due sensazioni distinte. La prima: ma quanto è bello avere 20 anni (o giù di lì) nel 2017? Credo davvero che questa sia un’epoca di grandi opportunità per chi è all’inizio della propria “carriera”. La seconda: come fanno a districarsi con tutto quello che arriva loro addosso? Come scelgono a chi dare retta? A chi si affidano? Ecco, penso che il tema dell’affidamento, della sana fiducia, dei riferimenti sia una questione sulla quale se fossi ancora giovane mi troverei in difficoltà (più oggi che allora quando è toccato a me).

Lo stesso pensiero sulla fiducia e su quanto al contempo rischiamo di essere ingannati lo ho avuto quando ho visto, su una vela promozionale, l’annuncio che vedete nella foto di questo articolo. Un annuncio promozionale, una pubblicità a pagamento per cercare collaboratori. Con la disoccupazione giovanile al 40% non vi sembra che ci sia qualcosa che non quadra? Ok, potrebbe darsi che il profilo ricercato sia difficile da trovare. Ma, ed è la seconda cosa che non quadra, nell’annuncio non c’è scritto chi cercano, cosa cercano (collaboratori, sì, ma de che?).

Quell’annuncio quattro-per-tre (sono le misure della vela, ndr) è lì ormai da qualche giorno e mi chiedo: quanti hanno inviato il proprio cv per mail? Che cosa ci hanno scritto? Quanti messaggi ha ricevuto il telefono messo come recapito? La mia speranza è che siano pochi, la mia paura è che siano troppi. Non riesco a cogliere il motivo vero per cui è comparso quell’annuncio (se non facendo appello alla mia malafede, ma non voglio farlo). Di certo è che con un minimo di spirito critico e un briciolo di ragionamento (basta poco, giusta l’avvio di un paio di rotelle del cervello) si può arrivare a capire che quella non è un’occasione ma una perdita di tempo.

Ora, mi sono immaginato questo: da una parte ci sono centinaia di ragazzi confusi, incerti e un po’ spaventati per il proprio futuro; dall’altra un’esca facile facile, che non pone tante domande, facile da raggiungere. Secondo voi, chi vincerà?

L’Informagiovani, il servizio per cui lavoro, ha come missione proprio questa: distogliervi dalle esche facili e provare a darvi delle indicazioni più utili e giuste. Ma chi è indeciso dovrebbe collaborare con un po’ di consapevolezza e capacità critica. Insomma, mi raccomando, sempre svegli! 

Professionisti delle vacanze: il lavoro estivo passa per l’Informagiovani

Torna anche quest’anno Professionisti delle vacanze, il format pensato dall’Informagiovani di Ancona per far incontrare gli operatori del settore con ragazzi e ragazze pronti a diventare potenziali professionisti delle vacanze.

Si tratta di un matching tra domanda ed offerta del settore in occasione delle selezioni per la stagione estiva organizzato in collaborazione con alcune agenzie di animazione selezionate dall’Informagiovani.

Possono partecipare ragazzi e ragazze interessati ad un’esperienza stagionale nel settore delle vacanze organizzate.

Gli unici requisiti richiesti a tutti sono la maggiore età (da compiersi entro giugno 2017), la disponibilità a viaggiare e spostarsi anche per lunghi periodi, la conoscenza delle lingue straniere, buone doti comunicative e buona capacità di adattamento.

Tra le diverse proposte di formazione e lavoro, l’ambito turistico e delle vacanze organizzate apre numerose possibilità interessanti e diversificate.

Per i ragazzi è una doppia opportunità.

Possono in primis sperimentare un confronto con il mondo del lavoro e con il processo di selezione: redigere un curriculum in maniera corretta, preparare una propria presentazione, affrontare un colloquio di lavoro sono esperienze che generano solitamente una certa ansia. Avere la possibilità di farlo all’interno di un contesto organizzato e curato da un servizio come l’Informagiovani mette al riparo dalle brutte figure più comuni ma anche dalle brutte sorprese.

L’Informagiovani, infatti, dà la possibilità ai ragazzi di revisionare o scrivere ex novo il proprio curriculum vitae sotto la supervisione gratuita degli operatori, al fine di migliorarlo e renderlo più appetibile.

La seconda opportunità per i ragazzi è l’occasione di poter eventualmente lavorare per un periodo, in Italia o all’estero, e conoscere il mondo del lavoro, sviluppare competenze utili per la propria crescita personale e professionale, mettersi alla prova concretamente con un lavoro regolare e retribuito.

Gli appuntamenti previsti sono il 14 febbraio e il 16 marzo alle ore 15 nella sede dell’Informagiovani di Ancona in piazza Roma.

Per ciascuna delle due date saranno presenti 4 differenti agenzie che presenteranno le figure ricercate e le proprie attività.

Ai tutti i partecipanti verrà poi data la possibilità di svolgere il colloquio di selezione.

La partecipazione è completamente gratuita ma è necessaria l’iscrizione. Si può partecipare ad una delle due date o ad entrambe.

Per iscriversi basta contattare l’Informagiovani di Ancona o andare sul sito dell’Informagiovani all’indirizzo https://sviluppo.informagiovaniancona.com/professionistivacanze

Progetta il tuo futuro

Questa settimana, grazie alle attività di orientamento che abbiamo svolto all’Informagiovani, presso il Savoia Benincasa e  all’Università Politecnica delle Marche, abbiamo incontrato tanti studenti delle scuole superiori, entusiasti di progettare il loro futuro.

Con alcuni di loro abbiamo avuto modo di parlare in maniera più approfondita, con altri solo di sfuggita, ma di certo di certo sono state occasioni preziose per confrontarci con un target non sempre facile da raggiungere in contesti non formali.

Fino a giovedì 9 febbraio saremo presenti  alle Giornate di orientamento dell’Università Politecnica delle Marche per illustrare alcuni dei nostri servizi. Ogni giorno vengono ospitati ed accolti centinaia di studenti di Ancona e non solo.

Parlando con loro  abbiamo visto che molti dei ragazzi partecipanti sono ben consapevoli che decidere quale strada intraprendere in futuro, dopo il diploma, non è di certo un passo facile da compiere.

In maniera del tutto innovativa rispetto agli anni scorsi, ad accoglierli il 2 febbraio insieme al rettore Sauro Longhi c’è stato il cantautore Brunori Sas che ha intervallato musica e parole per affrontare la presentazione del tema centrale oggetto delle giornate: progettare il proprio futuro partendo dallo studio.

Proprio Brunori ad un certo punto parlando con il ragazzi del pubblico ha sottolineato e toccato alcuni aspetti fondamentali: “oggi siete qua anche un po’ contenti, come io facevo alla vostra età, perché saltate una mattinata di scuola ma io so bene che dentro di voi scegliere che cosa fare dopo il diploma crea ansia e paura. La paura dell’incertezza, che io ho affrontato nella canzone del mio nuovo disco “Canzone contro la paura” , credo possa essere esorcizzata confrontandoci. Secondo me la paura si sconfigge con la conoscenza, le capacità e le competenze.”

Anche noi operatori dell’Informagiovani durante i colloqui di orientamento trasmettiamo ai ragazzi le fondamenta su cui poter basare le scelte per il futuro. Studiare è la base “sine qua non” per qualsiasi progetto professionale. Il trinomio: conoscenze, competenze, capacità deve essere mixato non solo per far curriculum, come alcuni credono, ma per avere una vita migliore qualsiasi sia la professione.

Le occasioni di esperienze innovative ed extracurriculari sono molteplici e tra i tanti canali che effettuano proposte c’è  proprio le Università, centro studi per eccellenza e l’Informagiovani, un servizio gratuito a vostra disposizione per affrontare il tema che oggi è da voi più sentito: la scelta futura!