Formazione in Germania con le borse di studio DAAD

La Germania è al quarto posto tra le destinazioni preferite dagli studenti, grazie ad un’offerta accademica molto ampia e ad un alto livello di formazione riconosciuto a livello professionale anche all’estero. Il sistema universitario tedesco prevede sia corsi accademici simili a quelli italiani che percorsi che uniscono teoria e pratica. L’università in Germania inoltre non prevede il pagamento di tasse, e i costi quindi sono limitati a piccoli contributi per i documenti e simili.

Se hai mai pensato di andare a studiare in Germania, anche solo per un periodo, o per una specializzazione post laurea, il DAAD può esserti di grande aiuto.

Il DAAD (Deutscher Akademischer Austauschdienst, Servizio Tedesco per lo Scambio Accademico) rappresenta le università tedesche all’estero e ha centri di informazione in molti paesi del mondo, tra cui l’Italia. Il DAAD promuove la mobilità verso la Germania di studenti, dottorandi, ricercatori e professori.

Il DAAD offre informazione ma anche borse di studio, tra cui : borse di studio/ricerca annuali (laurea specialistica, dottorato di ricerca, post-doc), borse brevi di ricerca, borse per corsi di lingua intensivi, per corsi estivi universitari, per viaggi di studio per gruppi di studenti,per professori e ricercatori.

La sede italiana del DAAD è stato fondata nel 2004 con il fine di intensificare le relazioni accademiche tra Italia e Germania. Si trova a Roma e fornisce informazioni dettagliate e organizzate sulle opportunità di studio e formazione in Germania, sia attraverso il sito che attraverso i suoi consulenti al centro DAAD di Roma e i lettori presenti in 13 università italiane (i più vicini a noi si trova a Bologna, Firenze e Roma).

Il Centro può rispondere alle domande relative al sistema universitario tedesco, ai corsi di studio internazionali offerti dalle università tedesche ed i corsi di lingua in Germania, sui programmi di borsa di studio offerti dal DAAD stesso e da altre fondazioni ed enti tedeschi. Offre inoltre orientamento e supporto per l’iscrizione presso le università tedesche.

Le borse di studio per l’Italia si rivolgono a studenti, dottorandi, ricercatori e professori che intendono svolgere una parte dei loro studi o delle loro ricerche in Germania. I programmi di studio riguardano tutte le discipline (anche artistiche) e si rivolgono anche a coloro che non conoscono il tedesco (in Germania esistono quasi 1200 corsi di laurea e scuole di dottorato in lingua inglese).

Ecco i bandi aperti al momento per borse di studio e di ricerca, con scadenza il 1 dicembre 2019.

Si tratta di quattro programmi di finanziamento:
Borse di studio – Corsi di laurea magistrale per tutte le discipline;
Borse per corsi estivi universitari;
Borse di ricerca – Borse annuali per dottorandi;
Borse di ricerca – Dottorati binazionali / Dottorati in co-tutela (cioè svolti in due paesi, grazie alla collaborazione di due atenei).

Sono aperte inoltre fino al 30 novembre le borse di studio per laurea magistrale (1 o 2 anni) e studi di approfondimento (1 anno) nell’ambito di arti visive, design, comunicazione visiva e cinema.

Se non hai trovato quello che cercavi o hai bisogno di altro supporto, contatta Eurodesk Ancona per una consulenza personalizzata!

Botteghe scuola: a scuola dal Maestro artigiano

Botteghe scuola è il bando, approvato dalla Giunta Regionale e rivolto ai disoccupati marchigiani, che prevede la realizzazione di 40 percorsi integrati di addestramento e riqualificazione, con il coinvolgimento attivo delle imprese artigiane.

Grazie al progetto regionale, la bottega torna ad essere luogo di formazione per i giovani che possono trovare nell’artigianato di qualità una concreta prospettiva professionale oltre raccogliere così il testimone di una cultura materiale che altrimenti rischia di perdersi e che arricchisce il territorio marchigiano anche da un punto di vista turistico.

L’Artigianato, tra i primi mestieri che l’uomo ha imparato e tramandato, ha affrontato cambiamenti e rivoluzioni politico-culturali e quindi non può certo essere fermato dall’industrializzazione, dalla globalizzazione o dalla digitalizzazione.

L’artigianato Italiano, poi, è tra i più antichi e rinomati nel Mondo; conosciuto e ricercato da tutti per le sue caratteristiche di “bello e ben fatto”, va ben oltre un semplice lavoro, perché da sempre è parte stessa del tessuto sociale di ogni città e paese, di cui custodisce tradizioni e usanze tipiche.

La crisi degli ultimi anni ha reso necessaria una seria riconsiderazione dei valori alla base delle scelte professionali dei giovani. In un mondo del lavoro caratterizzato da precarietà e insicurezza è necessario intraprendere percorsi più coerenti con i propri sogni, i propri talenti e le proprie passioni. In questo contesto i mestieri artigianali tradizionali hanno riacquistato la loro forza attrattiva.

Il bando Botteghe Scuola si inserisce, quindi, nell’ambito delle iniziative mirate all’attuazione dell’istruzione e addestramento artigiano e ha l’obiettivo di recuperare i mestieri della tradizione, coniugando le lavorazioni tipiche del territorio con le nuove tecnologie.

Si configurano, infatti, come laboratori delle imprese artigiane di cui è titolare o socio lavoratore un “Maestro Artigiano” che svolge compiti di addestramento e formazione.

Le Botteghe Scuola sono imprese appartenenti all’artigianato artistico, tipico e tradizionale, che hanno una sede operativa nelle Marche, presso la quale si svolgerà il percorso integrato.

I destinatari/beneficiari del percorso integrato sono le persone disoccupate, iscritte al Centro per l’Impiego, residenti nelle Marche e in possesso almeno del diploma di scuola secondaria di primo grado.

Chi parteciperà al percorso riceverà un’indennità mensile di 700 euro lordi per un massimo di 12 mensilità ciascuno.

La durata massima del percorso, infatti, è di 12 mesi, con un impegno settimanale minimo di presenza in Bottega di 25 ore settimanali fino ad un massimo di 35 ore.

C’è un compenso anche per i Maestri artigiani del valore individuale di 600 euro mensili.

Il progetto è fortemente personalizzato e mira a una riqualificazione delle competenze professionali cercando di facilitare il reinserimento nel mercato del lavoro e incentivando la capacità autoimprenditoriale.

Per partecipare al bando occorre presentare domanda, esclusivamente on line, entro il 31/12/2020.

Tirocini all’estero di ottobre

Ecco i tirocini all’estero che segnaliamo questo mese, per laureati, laureandi ma non solo, ci sono opportunità anche per studenti e diplomati!

Per neolaureati o studenti (Support and Enforcement Unit )|tirocini presso l’ECHA – European Chemicals Agency |Helsinki (FI)
Durata: 6 mesi con inizio a marzo
Requisiti: laurea attinente alla posizione offerta (chimica, scienze, biochimica, tossicologia, scienze ambientali e simili, giurisprudenza, scienze informatiche, ingegneria, scienze politiche, amministrazione pubblica, scienze della comunicazione e altre); capacità di analisi, saper lavorare per obbiettivi, buona capacità di comunicazione e lavoro in gruppo, buona conoscenza della lingua inglese
Retribuzione: circa 1,300 euro mensili
Scadenza: 18 novembre

Per laureati | tirocini presso la Corte dei Conti europea |Lussemburgo
Durata: da 3 a 5 mesi, con inizio a febbraio 2020
Requisiti: laurea attinente, conoscenza di due lingue ufficiali dell’UE
Retribuzione: 1,350 euro mensili, se c’è disponibilità in bilancio
Scadenza: 31 ottobre

Tirocini per laureati e studenti presso le Delegazioni UE del Mondo in Giordania e Repubblica Dominicana
Durata: 6 mesi a partire da novembre (per laureati) e fino a 6 mesi a partire da gennaio (per studenti)
Requisiti: laurea in relazioni internazionali, comunicazione o simili, ottima conoscenza dell’inglese o del francese (per laureati), dell’inglese e dello spagnolo per gli studenti
Retribuzione: circa 1,200 euro mensili (laureati)
Scadenza: 20 ottobre (laureati) e 30 novembre (studenti)

Per diplomati e periti tecnici |tirocini presso il CERN – Organizzazione europea per la ricerca nucleare |Ginevra (CH)
Durata: 1 anno, rinnovabile
Requisiti: diploma settori elettronico, meccanico, meccatronico, informatico e altri (vedi link)
Retribuzione: 3,546 franchi svizzeri al mese
Scadenza: 30 gennaio 2020

Per laureati o laureandi | Junior Fellowship Programme presso il CERN – Organizzazione europea per la ricerca nucleare|Ginevra (CH)
Durata: tra 6 e 36 mesi
Requisiti: laurea triennale o magistrale/specialistica in ingegneria, scienze applicate, computer science e simili
Retribuzione: tra 5,239 e 6,506 franchi svizzeri mensili
Scadenza: 20 marzo 2020

Per laureati |8 tirocini presso JRC- European Joint Research Centre | Ispra (IT), Geel ( BE), Petten (NL) , Karlsruhe (DE)
Durata: dai 3 ai 5 mesi
Requisiti: laurea attinente al tirocinio scelto (settori sanitario, energia, trasporti, clima, spaziale, sicurezza, migrazioni e altri)
Retribuzione: 25% della retribuzione di un funzionario AD5/1
Scadenza: varie tra il 21 ottobre e il 13 novembre

Che cosa vogliono e cosa fanno i ragazzi che scioperano per il clima

Se siete tra i tantissimi, giovani e non, che venerdì mattina erano in piazza Cavour già lo sapete: è stata una giornata importante, quasi storica, per la città di Ancona, come per molte altre in Italia e all’estero, ed è solo l’inizio.
Per chi non c’era, ma ha capito che qualcosa di grosso sta succedendo, ecco quello che c’è da sapere, e da fare, per il prossimo futuro.

Venerdì 27 settembre moltissimi studenti di Ancona e città vicine (almeno 4000 tra scuole elementari, medie e superiori) hanno scioperato e manifestato per chiedere a tutti e alle istituzioni in particolare di cominciare ad agire concretamente per contrastare il cambiamento climatico. Il 27 settembre in tutto il mondo è stato il 3° Global Strike For Future, una iniziativa del movimento Fridays For Future (che ha promosso il 15 marzo e il 24 maggio altre due manifestazioni simili).

Fridays For Future è un movimento internazionale nato sull’esempio dello sciopero che la giovane studentessa svedese Greta Thunberg ha cominciato nel 2018 come forma di protesta. Gli studenti che decidono di non frequentare le lezioni scolastiche per partecipare a manifestazioni chiedono che si prenda finalmente atto dell’enorme problema che riguarda tutti (ma loro in modo particolare) e che si agisca, a livello politico locale e globale, per prevenire il riscaldamento globale, il cambiamento climatico e quello che ne consegue.

Il movimento organizza proteste di fronte alle sedi delle istituzioni per spingerle a rispettare gli impegni presi alla conferenza di Parigi del 2015, che costituisce il primo accordo universale giuridicamente vincolante sul clima mondiale. Le manifestazioni del movimento vengono organizzate evitando violenza e odio, in modo da non causare danni e non spargere rifiuti.

Nonostante le numerose critiche che sono state fatte a Greta e ai giovani che partecipano al movimento (concentrate su tutt’altre questioni che quella di cui si dovrebbe parlare), è indubbio che l’emergenza è più che reale, e avrà un impatto grandissimo sul futuro di chi oggi ha la maggior parte della vita davanti e si troverà ad affrontare le conseguenze delle scelte fatte dalle generazioni precedenti.
Le catastrofi climatiche già in atto mettono a rischio il futuro vicino non solo dei giovani ma anche dei più deboli, come chi ha la sfortuna di vivere in paesi interessati per primi dall’innalzamento dei mari e dall’inquinamento atmosferico.

La manifestazione di venerdì si aggiunge alle altre che Fridays For Future Ancona ha organizzato, insieme ad iniziative di sensibilizzazione e azioni concrete a livello locale. Solo per citare un esempio, per ridurre l’inquinamento del suolo e rendere gli spazi più vivibili, i ragazzi si sono dedicati pulizia di piazza Cavour dai mozziconi di sigaro e sigaretta, che ad Ancona sono un problema notevole, diffusissimo e ignorato dai più (nonostante una legge vieti da tempo l’abbandono di piccoli rifiuti, prevedendo conseguenti sanzioni).

Si stanno discutendo già nuove iniziative e idee, come quella di individuare un’area per il rimboschimento, così da incrementare la superficie destinata al verde. Tra le questioni che interessano i ragazzi c’è anche la l’inquinamento dell’aria causato dal traffico di auto e navi che arrivano in porto.

Il gruppo FridaysForFuture Ancona è aperto a tutti quelli che hanno capito l’urgenza della questione e che vogliono fare finalmente qualcosa perché la consapevolezza della gravità della situazione raggiunga più persone possibili e muova le azioni della politica.
L’appuntamento è per giovedì 3 ottobre alle 19, per decidere qual è la prossima iniziativa su cui lavorare.

“E se qualcuno pensa ancora tutto questo sia un problema solo per panda e pinguini si sbaglia di grosso.”