Study abroad: la scuola all’estero

Study abroad è il secondo degli appuntamenti organizzati dall’Informagiovani di Ancona in occasione della settimana della mobilità all’estero, Time to move 2019. Del primo abbiamo già parlato nell’articolo della scorsa settimana.

Study abroad è l’appuntamento informativo gratuito in cui verranno presentate le opportunità di studio all’estero, rivolto ai ragazzi/e dai 14 ai 18 anni.

Studiare all’estero rappresenta siauna sfida che una conquista.

Una sida perché studiare all’estero comporta di dover lasciare il proprio Paese e le proprie abitudini per trasferirsi in un Paese straniero dove le certezze vengono sostituite dall’urgenza di mettersi in discussione tutti i giorni a migliaia di chilometri da casa.

I ragazzi che scelgono di provare l’esperienza di exchange student si trovano completamente fuori dalla famiglia, dove sono troppo protetti e assistiti, imparano una lingua straniera nella vita quotidiana più che sui libri e infine si confrontano con metodi di studio molto diversi da quelli cui erano abituati.

Le famiglie di questi ragazzi temono che il proprio figlio/a non sia in grado di affrontare da solo un cambiamento così importante.

Dall’altro lato, però, una conquista perché la possibilità di frequentare una scuola superiore in un paese estero è certamente una delle esperienze più significative e indimenticabili che un ragazzo/a possa fare nella propria vita.

Studiare all’estero per un periodo che può andare da un intero anno a un semestre o un trimestre è senz’altro un’opportunità unica di confrontarsi con un’altra cultura, imparare una lingua straniera e immergersi nella vita quotidiana di un Paese straniero, aprendo così la mente, insegnando a guardare il mondo da prospettive diverse, facendo crescere e maturare, con enormi vantaggi per il proprio futuro, sia a livello umano che professionale.

Un’altra preoccupazione è senz’altro per quello che aspetta l’exchange student al rientro, dopo un periodo più o meno lungo di assenza dalla scuola italiana.

È bene quindi sapere che il programma di studio all’estero, detto High School Program, è è riconosciuto dal MIUR. ll Ministero riconosce questo tipo di esperienze come parte integrante del percorso di studio in Italia e non come un’interruzione dello stesso. Pertanto chi lo sceglie non dovrà sostenere esami di idoneità (esami a settembre) e, al termine dell’esperienza all’estero, sarà riammesso nella sua classe di appartenenza in Italia.

Tuttavia la riammissione e il passaggio al semestre o all’anno scolastico successivo non è automatica. Occorre quindi concordare, prima della partenza, con i professori e con il dirigente scolastico le modalità di riammissione.

È consigliabile affrontare questo tipo di esperienza al terzo o quarto anno della scuola superiore, quando già i ragazzi/e hanno raggiunto un certo livello di autonomia e non sono impegnati con l’esame di maturità.

Il primo passo da compiere è quello di scegliere l’agenzia con cui partire. Le agenzie, riconosciute dal MIUR, si occupano di seguire tutte le varie fasi del programma: dalle selezioni degli aspiranti partecipanti, al percorso di formazione, al soggiorno all’estero, fino al rientro in Italia.

Occorre muoversi con grande anticipo perché la domanda va presentata diversi mesi prima della partenza (addirittura un anno prima per l’anno scolastico); la partenza avviene in genere a luglio dato il diverso inizio dell’anno scolastico negli altri Paesi e la necessità di arrivare nel Paese di destinazione con un certo anticipo in modo da iniziare ad ambientarsi.

I costi sono in genere abbastanza elevati e variano da Paese a Paese e in base alla durata del programma ma esiste anche la possibilità di ottenere delle borse di studio a copertura almeno parziale.

Per capire come funziona e come si può realizzare il sogno di fare questo tipo di esperienza, vi invitiamo a partecipare all’incontro informativo “Study abroad” dove avrete la possibilità non solo di conoscere ben 13 agenzie, confrontare le loro proposte, fare domande direttamente ai referenti delle stesse ma anche ascoltare la testimonianza di un ospite su come le sue esperienze di studio all’estero hanno influito sul suo futuro professionale e contribuito alla sua crescita personale.

La partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti. Basta iscriversi!

Vi aspettiamo martedì 15 ottobre alle ore 16.00 all’Informagiovani.

Professione artista

In questi giorni nella sala espositiva dell’Informagiovani di Ancona è allestita una personale di Daniela Nasoni dal titolo “Nello stesso tempo”. Daniela, originaria di Varese, da poco stabilitasi ad Ancona, ha una consolidata esperienza professionale come artista. Ha attraversato un percorso che l’ha portata dai primi quadri con la rappresentazione di città dipinte ad acrilico su tela, legate al mondo dell’immaginario fino al più attuale progetto “6.829.360.438”, che prende radice dall’azione del donare, sia come desiderio di condivisione con gli altri, sia come volontà di contraddire le regole del mercato sulle quali è basata la società.

Daniela Nasoni, martedì 1° ottobre, parlerà direttamente delle sua esperienza, del suo lavoro e di come sia riuscita a fare, dell’arte, una professione. Sarà un incontro con una doppia valenza: da una parte la possibilità di confrontarsi con Daniela e conoscere in maniera più approfondita il suo lavoro; dall’altra, per chi avesse in mente di cercare nell’arte la propria strada professionale, la possibilità di avere idee, suggerimenti, indicazioni e informazioni utili per costruire il proprio progetto artistico e professionale in maniera efficace. Daniela racconterà di come ha mosso i primi passi in questo campo, delle scelte che ha fatto, delle opportunità che ha trovato ed anche delle difficoltà incontrate.

L’appuntamento è per martedì 1° ottobre alle 17.30 nella sala Informagiovani in piazza Roma ad Ancona. Nell’occasione Daniela accompagnerà i presenti anche ad una breve illustrazione della mostra allestita nei locali. 

Parti come au pair

Parti come au pair è l’evento che l’Informagiovani di Ancona organizza il 14 ottobre in occasione della settimana europea di Time To Move, la campagna informativa Eurodesk dedicata ai giovani UNDER 30 per promuovere le opportunità europee di mobilità.

Parti come au pair è solo il primo degli eventi organizzati all’interno della settimana della mobilità! Dal 14 al 18 ottobre, infatti, all’Informagiovani di Ancona concentriamo gli eventi dedicati a chi guarda all’estero per lo sviluppo della propria formazione e di una futura professione.

Trascorrere un periodo all’estero è sicuramente la modalità migliore per imparare una lingua straniera ma anche per fare un’esperienza proficua dal punto di vista dell’arricchimento del proprio bagaglio di competenze – non solo professionali ma anche e forse soprattutto personali.

Conoscerete nuove realtà, nuove culture e ovviamente nuove persone. Ma come è facile pensare la novità spaventa: mi troverò bene? saprò adattarmi? riuscirò a capire e farmi capire?

Partire come au pair è allora un’ottima soluzione per fare un’esperienza all’estero, imparare o migliorare una lingua straniera, senza dover affrontare spese eccessive e con il vantaggio di avere una famiglia di appoggio, e quindi una sistemazione sicura ed economica.

Lavorare come au pair o alla pari significa, infatti, vivere presso una famiglia straniera aiutando nell’accudimento dei figli e in piccole faccende domestiche, in cambio di vitto e alloggio e di una piccola retribuzione, variabile da paese a paese.

Capirete quindi quanto sia importante scegliere con cura la famiglia ospitante informandovi bene prima sulle condizioni che regolano questo tipo di lavoro.

È bene quindi sapere che l’esperienza di au pair è regolamentata in ambito europeo, come esperienza di scambio culturale,dall’Accordo di Strasburgo, che definisce diritti e doveri sia dell’au pair sia della famiglia ospitante.

In base a questo accordo, “i diritti e i doveri della persona collocata alla pari, nonché i diritti e i doveri della famiglia ospitante, devono essere concordati per iscritto, preferibilmente prima che l’au pair abbia lasciato il Paese nel quale risiede o, al più tardi, durante la prima settimana del collocamento”.

La scelta della famiglia vi consigliamo quindi di farla tramite agenzie accreditate con sede in Italia; rivolgendovi ad un’agenzia i rischi di incappare in una famiglia “sbagliata” sono minori perché le famiglie ospitanti vengono selezionate e comunque l’agenzia garantisce un ricollocamento presso un’altra famiglia nel caso la prima risultasse inadeguata.

Per il buon fine del matching au pair/famiglia, è importante dare una descrizione di sé più completa possibile, descrivendo i propri gusti, le abitudini, che cosa ci piace e cosa ci interessa, perché l’abbinamento è determinato non solo dalla reciproca disponibilità del periodo e della durata dell’esperienza, ma anche dall’affinità di gusti e di interessi per una migliore riuscita dello scambio culturale.

La famiglia ospitante deve essere una famiglia (ma può essere anche una madre o un padre single) disposta ad ospitare un ragazzo straniero rendendolo parte della stessa, avere almeno un figlio minorenne e avere una stanza libera a disposizione dell’au pair.

Per diventare “au pair” occorre avere tra i 17 e 30 anni (anche se nella maggior parte dei paesi, l’età minima è fissata a 18 anni e la massima a 27), essere celibi o nubili e senza figli, avere una conoscenza almeno basilare della lingua del paese ospitante e ovviamente avere esperienza nell’accudimento dei bambini.

Il possesso della patente di guida e il fatto di essere non fumatori sono considerati requisiti preferenziali.

La durata del soggiorno varia da 6 a 12 mesi (eventualmente prorogabili per ulteriori 12 mesi) e dipende sia dalla disponibilità dell’au-pair e della famiglia sia dalle regole in merito del paese ospitante.

Anche gli orari di lavoro possono variare in base al paese ospitante. L’au pair può essere impegnata dalle 15 alle 30 ore a settimana (ma mai più di 40), e ha diritto ad almeno un giorno libero a settimana, serate libere e tempo per poter frequentare un corso di lingua. Tutto questo va concordato prima di partire in base alle esigenze sia dell’au pair che della famiglia.

Se state pensando di partire come au pair o siete anche solo semplicemente curiosi di saperne di più, partecipate al nostro evento “Parti come au pair” in programma per lunedì 14 ottobre 2019 alle ore 16 nei nostri locali.

Durante l’incontro avrete modo di scoprire tutti i dettagli e confrontarvi direttamente con le agenzie che abbiamo invitato.

La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi questo link.

Vi aspettiamo numerosi!

Alternanza scuola lavoro: tutte le novità

Oggi, primo giorno di scuola per gli studenti marchigiani (e non solo), vogliamo affrontare alcune novità che riguardano il mondo della scuola, nello specifico la procedura di Alternanza Scuola Lavoro, novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2019 e che entrano quindi in vigore dal corrente a.s.

La prima grande novità riguarda il NOME: non più alternanza scuola – lavoro ma “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, a chiarire da subito i propri obiettivi.

COS’È

L’alternanza scuola lavoro (ASL) è un progetto, promosso dal MIUR, che permette agli studenti di liceo, istituti tecnici e professionali, di trascorrere un periodo di tempo a diretto contatto con la realtà lavorativa, grazie a un tirocinio ad hoc presso aziende o enti della Pubblica Amministrazione.

L’alternanza scuola lavoro deve la propria introduzione alla legge 107/2015 meglio nota come Buona Scuola, che ha reso obbligatoria questa nuova modalità didattica come esperienza utile agli studenti per la ricerca del futuro lavoro.

L’ASL è, infatti, un momento di preparazione che unisce studio teorico a esperienza pratica in azienda, allo scopo di arricchire le competenze acquisite sui libri con un’esperienza extrascolastica e aumentare il senso di responsabilità del ragazzo.

A CHI È RIVOLTA

L’Alternanza scuola-lavoro è obbligatoria per tutte le studentesse e gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, licei compresi.

QUANDO SVOLGERLA

I progetti di alternanza possono essere svolti sia durante l’anno scolastico, nell’orario di lezioni o nel pomeriggio, sia nei periodi di vacanza.

Le scuole sono incoraggiate a inserire nel calcolo delle ore dedicate all’alternanza scuola lavoro anche le eventuali esperienze lavorative svolte dallo studente all’estero.

DOVE SVOLGERLA

I progetti di alternanza possono essere svolti presso imprese, aziende, associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, ordini professionali e istituzioni.

Gli studenti potranno contare sulla figura di un tutor interno, cioè un docente che li guiderà nella scelta del percorso più conforme alle proprie attitudini e ambizioni e che verificherà che l’esperienza si svolga in maniera corretta. Al di fuori della scuola gli studenti saranno invece coadiuvati dal tutor esterno, appartenente all’azienda prescelta.

Una volta scelto il soggetto ospitante, lo studente dovrà accettare firmando il Patto Formativo, ossia le norme vigenti in quello specifico luogo di lavoro. A questo proposito è stata istituita una Carta dei diritti e dei doveri degli studenti nell’alternanza,  con l’obiettivo di tutelare i ragazzi e per garantire la giusta sicurezza nello svolgimento della pratica. Questa carta è composta di sette articoli dettagliati che raccolgono tutto quello cui lo studente ha diritto (dal tipo di formazione alla presenza di un tutor a un corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro) e le norme comportamentali da rispettare in azienda per non incorrere in provvedimenti disciplinari.

Una volta terminata l’esperienza pratica in azienda lo studente compilerà un modulo di valutazione per rendere conto della propria esperienza. Allo stesso tempo riceverà un Certificato delle competenze acquisite, che riconosce quali livelli di apprendimento ha raggiunto rispetto a quelli indicati nel Piano formativo.

Un’altra novità ancora è che lo svolgimento di questo percorso non è più condizione sine qua non per l’ammissione all’Esame di maturità anche se rimane in ogni caso obbligatorio, tanto è vero che all’orale della nuova maturità ne sarà richiesto un resoconto.

MONTE ORE

Anche su questo punto ci sono importanti novità: cambia, diminuendo, il monte ore minimo previsto per questo tipo di esperienza nei vari istituti passando a 180 ore negli istituti professionali (contro le 400 ore di prima), 150 ore in quelli tecnici (contro le 400 ore di prima) e 80 nei licei (contro le 200 ore di prima). Le scuole comunque potranno essere autonome nella scelta dell’aumento o meno del monte ore dedicato all’alternanza.

Per concludere un augurio per un anno scolastico ricco di emozioni positive e perché no di gratificazioni personali, sia dal punto di vista del profitto sia dal punto di vista dell’interesse ed entusiasmo che la scuola speriamo vi trasmetta.

Settembre: mese di buoni propositi

A settembre con la fine dell’estate, riparte la routine con tanti nuovi buoni propositi. All’Informagiovani notiamo sempre un maggior numero di persone che vengono e sono pro attive per la ricerca del proprio percorso formativo, professionale; questo mese è vissuto quasi come un inizio anno, dopo una pausa estiva più dedicata al tempo libero, alla riflessione e alla leggerezza.

Si riparte cercando di mettere “ordine” nella propria vita e non solo. È il momento adatto per liberarsi di tutto ciò che è superfluo, inutile e per riorganizzare quello che vogliamo tenere. Iniziamo in primis dalla nostra abitazione, dove spesso accumuliamo più oggetti possibili ma poi arriva il tempo di fare una cernita.

Il “declutterering”, de-clutter, togliere il disordine ed eliminare ciò che non serve più,  dovrebbe essere una linea guida per gestire al meglio la casa, l’armadio, ma anche altro, pensiamo ai video/immagini da noi realizzati, file, foto digitali, cartoline.

Sarebbe meglio essere strategici, organizzare le cose a cui si tiene di più in modo efficiente e utile. E se durante questo lavoro si trovano cose da buttare tanti sono i modi per sbarazzarsene.

Ad esempio vendere questi oggetti o vestiti nei mercatini di seconda mano, magari ricevendo in cambio un buono sconto, un’alternativa è barattare o riciclare oppure donare tramite associazioni di volontariato o il passaparola.

Oggi esistono numerose possibilità grazie ai mercatini fisici ma anche on line, ai gruppi face book creati ad hoc, alle iniziative promosse dai Comuni.

Ad esempio questo fine settimana adotteranno il metodo dello “sbaracco” i commercianti del Comune di Falconara  sabato 14 e domenica 15 svuotano i magazzini a prezzi stracciati allestendo appositi stand lungo l’isola pedonale dalle ore 10 alle 20.

Allora accanto alla parola “decluttering” inseriamo “space clearing”: l’arte di fare spazio.

Entrambe le azioni dovrebbero essere la soluzione al problema dell’accumulo degli oggetti, negli ambienti liberi dal superfluo sembra si lavori meglio e si perda meno tempo.

Comunque quando si riorganizza qualcosa l’obiettivo dovrebbe essere: sapere che cosa si ha, dove trovare quello che serve e dove mettere le altre cose indipendentemente da quante se ne hanno.

Il segreto potrebbe essere buttare via alcune cose e organizzarne molte altre. Questo vale anche traslato sulle proprie riflessioni per gli obbiettivi da raggiungere.

All’informagiovani trovate operatori disponibili ad aiutare in questa mission, con informazioni e ricerca eventi per le cose materiali e con tanti suggerimenti e input per orientare al percorso professionale più idoneo.

Non ci resta che augurarvi buon lavoro!

Crescere in digitale: opportunità per giovani e aziende

Nel mese di settembre riparte Crescere in digitale, il Progetto attuato da Unioncamere in partnership con Google e promosso da ANPAL, volto a promuovere, attraverso l’acquisizione di competenze digitali, l’occupabilità di giovani che non studiano e non lavorano (c.d. NEET) e investire sulle loro competenze per accompagnare le imprese nel mondo di Internet.

Crescere in Digitale offre ai ragazzi tra i 16 e i 29 anni (fuori da percorsi di studio e mondo del lavoro) iscritti al programma Garanzia Giovani corsi formativi, laboratori e tirocini aziendali retribuiti. I giovani saranno coinvolti in percorsi formativi per acquisire competenze digitali e in tirocini in cui affiancheranno gli imprenditori nello sviluppo della propria azienda su web.

I giovani potranno seguire un training on line di 50 ore, offerto da Google, sulle tematiche del web per il business, alla fine del quale dovranno sostenere un test volto a verificare le conoscenze acquisite e per il quale sarà rilasciata una certificazione.

I giovani che supereranno il test finale saranno convocati ai laboratori di formazione e di orientamento dove incontreranno le imprese del territorio. Durante questi laboratori i giovani sosterranno uno o più colloqui di lavoro con le imprese selezionate.

I laboratori prevedono delle sessioni di formazione di gruppo organizzate mensilmente presso le sedi provinciali delle Camere di Commercio delle Marche e volte a migliorare le conoscenze tecniche e relazionali e delle sessioni di formazione individuale, volte a favorire il matching fra giovane e impresa.

In caso di esito positivo dei colloqui, la Camera di Commercio attiverà tirocini formativi extracurricolari della durata di 6 mesi, rimborsati 500,00 euro al mese, con i fondi del Programma Garanzia Giovani.

Attraverso i tirocini, il giovane NEET potrà sperimentare le nozioni acquisite nel corso “Crescere in digitale” nel contesto operativo dell’impresa ospitante. Il tirocinante può supportare l’azienda nell’analisi della presenza on line, nell’implementazione e aggiornamento del posizionamento on line, nell’implementazione e aggiornamento della promozione on line, nell’analisi dei risultati e nell’utilizzo dei social media.

Le imprese potranno ospitare uno o più tirocinanti, senza dover coprire alcun costo di rimborso ai giovani. Per ogni tirocinante le uniche spese a carico dell’impresa saranno quelle legate al costo delle assicurazioni obbligatorie (INAIL e Responsabilità civile contro terzi).

Per iscriversi al progetto, i giovani NEET e le aziende dovranno collegarsi alla piattaforma crescere in digitale.

Nelle Marche i primi a iniziare con i laboratori di gruppo saranno i giovani della provincia di Ancona, il 25 settembre, e a seguire le altre province secondo il calendario stabilito dalla Camera di Commercio e consultabile a questo link.

Tirocini all’estero di settembre

Settembre, tempo di nuovi progetti! Ecco alcune delle opportunità da cogliere per chi sta programmando un tirocinio all’estero.

Tirocini per laureati presso le Delegazioni Ue del Mondo in Islanda e Venezuela
Durata: 6 mesi a partire da ottobre/novembre
Requisiti: laurea in relazioni internazionali, comunicazione o simili, ottima conoscenza dell’inglese o del francese scritto e parlato
Retribuzione: prevista
Scadenze tra il 15 e il 16 settembre

Per laureati – 10 tirocini presso JRC- European Joint Research Centre – Ispra (IT), Geel ( BE), Petten (NL) , Karlsruhe (DE)
Durata: dai 3 ai 5 mesi
Requisiti: laurea attinente al tirocinio scelto (settori sanitario, energia, trasporti, clima, spaziale, sicurezza, migrazioni e altri)
Retribuzione: 25% della retribuzione di un funzionario AD5/1
Scadenza: varie tra l’11 settembre e il 2 ottobre

Per studenti tirocinio presso Archipelagos Institute of Marine Conservation – Grecia
Durata: dai 3 ai 12 mesi
Requisiti: almeno un anno di studi nel settore scienze marine, biologia, ambiente, veterinaria; buona conoscenza dell’inglese
Retribuzione: previsto un rimborso mensile di 600 euro
Scadenza: 21 settembre

Per laureati – tirocini presso l’OCSE – Bruxelles
Durata: 5 mesi a cominciare da metà febbraio
Requisiti: laureati con ottima conoscenza di una delle lingua ufficiali dell’UE e buona conoscenza dell’inglese o del francese
Retribuzione: circa 1196 euro al mese
Scadenza: 30 settembre

Per laureati – tirocini presso il Consiglio D’Europa – Bruxelles
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea e cittadinanza UE
Retribuzione: 1.196 euro al mese e rimborso di viaggio
Scadenza: 30 settembre

Per laureati – tirocini presso il Comitato delle Regioni – Bruxelles
Durata: 5 mesi a partire da metà febbraio
Requisiti: laurea, ottima conoscenza di una delle lingue ufficiali dell’UE più buona conoscenza di una seconda lingua tra inglese e francese
Retribuzione: circa 1195 euro al mese, rimborso di viaggio e di metà del costo dei trasporti locali
Scadenza: 30 settembre

Per studenti magistrali – tirocini presso l’ International Tribune of law of the sea – Amburgo
Durata: 3 mesi con inizio a gennaio
Requisiti: studenti di giurisprudenza, relazioni internazionali, relazioni pubbliche, scienze politiche, archivistica e traduzione; buona conoscenza dell’inglese e/o francese
Retribuzione: il tirocinio non è pagato ma è possibile candidarsi per un sostegno finanziario al Trust Fund for the Law of the Sea
Scadenza: 30 settembre

Per studenti – Administrative Student Programme del CERN – Ginevra
Durata: da 2 a 12 mesi
Requisiti: studenti che abbiano frequentato l’università per almeno 18 mesi, con conoscenza dell’inglese o del francese. I dipartimenti presso i quali è possibile svolgere il tirocinio sono: translation, human resources, advanced secretarial work, business administration, logistics, law, finance, accounting, library and information science, engineering management, science communication, education, audiovisual, communication and public relations, psychology, audit
Retribuzione: 3305 franchi svizzeri al mese e un contributo per le spese di viaggio
Scadenza: 21 ottobre

Per studenti – Technical Student Programme del CERN – Ginevra
Durata: da 4 a 12 mesi
Requisiti: studenti di facoltà tecnico-scientifiche che abbiano frequentato l’università per almeno 18 mesi, con conoscenza dell’inglese o del francese. Gli ambiti entro i quali è possibile svolgere il tirocinio sono: applied physics; electrical or electronics engineering; general or civil engineering; IT, mathematics and robotics; material and surface science; mechanical engineering
Retribuzione: 3305 franchi svizzeri al mese e un contributo per le spese di viaggio
Scadenza: 21 ottobre

Non hai trovato quello che cercavi? contattaci e ti aiuteremo a trovare quello che fa per te! europa@informagiovaniancona.com

Cosa fare dopo il diploma

Molto spesso ragazzi/e neodiplomati/e vengono all’Informagiovani chiedendo di essere aiutati nella scelta del loro futuro professionale.

La domanda che gli operatori Informagiovani si sentono rivolgere sempre più spesso da parte di questo target di utenti è senz’altro quella di cosa fare dopo il diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

Molti diplomati, i.p. i liceali, scelgono di proseguire gli studi iscrivendosi all’Università ma questa non è l’unica scelta possibile; infatti in Italia il sistema di istruzione superiore comprende, oltre e/o in alternativa al sistema universitario, anche quello non universitario che viene impartito attraverso Scuole o Istituti che offrono una formazione di alto livello in vari settori.

Stiamo parlando dei corsi ITS e IFTS, percorsi formativi gratuiti rivolti appunto ai diplomati.

Se degli IFTS abbiamo già parlato in un precedente articolo, anche gli ITS sono stati argomento di precedenti articoli su questo blog ma ci preme tornarci sopra dal momento che in questo periodo sono usciti i bandi dei corsi ITS relativi alla Regione Marche, come potete vedere dall’elenco dei corsi gratuiti sul nostro sito alla pagina dedicata.

ITS – acronimo di Istituti Tecnici Superiori sono delle “scuole” ad alta tecnologia nate allo scopo di formare tecnici superiori in aree tecnologiche strategiche del sistema economico-produttivo del Paese, quali la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica, il made in Italy, le nuove tecnologie per i beni culturali e il turismo, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Queste scuole sono costituite nella forma di fondazioni formate da scuole, università e imprese per dare vita a un’autentica integrazione tra istruzione, formazione e lavoro.

Gli ITS ( come già spiegato in questo nostro articolo) sono percorsi formativi gratuiti (prevedono una compartecipazione alle spese didattiche),  hanno una durata biennale per un totale di 1800 ore, suddivise tra ore di attività in aula e in laboratorio e ore di stage in azienda; lo stage è obbligatorio per almeno il 30% del monte ore complessivo ed è prevista la possibilità di effettuare il tirocinio anche all’estero. Il 50% dei docenti proviene dal mondo del lavoro e delle professioni.

Il titolo rilasciato è un Diploma di tecnico superiore con l’indicazione dell’area tecnologica e della figura nazionale di riferimento, corrispondente al V livello del Quadro Europeo delle qualifiche – EQF.

Sono rivolti ai giovani in possesso del diploma di istruzione tecnica (scuola secondaria superiore), coerente con l’area tecnologica di riferimento; è consentito l’accesso ai candidati in possesso di altri tipi di diploma, previa frequenza di moduli di specifica preparazione, finalizzati a “riallineare” le competenze tecniche specifiche mancanti. Requisiti indispensabili sono una buona conoscenza in informatica e dell’inglese.

Garantiscono una soluzione professionale di eccellenza, sono equiparabili all’università, vanno a braccetto con il mondo del lavoro e offrono sbocchi professionali qualificati e in linea con i parametri europei, oltre agarantire un più rapido inserimento lavorativo.

Rispetto ai percorsi accademici, sono più brevi, più operativi, più tecnici e più economici e comunque rilasciano crediti formativi per un’eventuale iscrizione all’università.

Potete reperire i bandi dei corsi ITS in ambito regionale dal nostro sito alla pagina corsi di formazione cliccando sul titolo del corso oppure passare allo sportello a ritirarne una copia cartacea o inviando una mail a: formazione@informagiovaniancona.com.