Scelta post laurea triennale

Dopo tre anni di studio ed impegno per conseguire la laurea triennale, gli studenti hanno di nuovo bisogno di consigli su come scegliere la strada giusta per il proprio futuro.

Alcuni laureati decidono di entrare nel mondo del lavoro, altri decidono di continuare gli studi all’estero, dove la magistrale è chiamata Master Degree, altri valutano l’iscrizione ad un master di primo livello, una buona metà di laureati continuano il percorso iscrivendosi ad un corso di laurea magistrale.

Il master di primo livello è rivolto a coloro che vogliono una formazione più professionalizzante dopo la triennale. Questo percorso esiste solo in Italia; nei paesi esteri ci sono dei corsi universitari di un anno, o anche meno, ma non sono paragonabili a questo titolo. I master di primo livello possono essere organizzati dalle università oppure da enti privati. Entrambi hanno i loro aspetti positivi e negativi; se sono organizzati da enti privati è probabile che sono spendibili per lo più nell’azienda che li ha organizzati, mentre il master universitario è riconosciuto, ma non sempre garantisce un accesso rapido al mondo del lavoro come ci si potrebbe aspettare.

Sicuramente valutare di intraprendere un nuovo percorso di studi universitari: una laurea magistrale, è una decisione importante e a volte appare come un’impresa difficile; le possibilità offerte sono numerose, e non è facile riconoscere le proprie passioni, motivazioni ed aspirazioni (anche se noi consigliamo sempre di partire da queste!).

Per scegliere un corso di laurea magistrale piuttosto che un altro è fondamentale analizzare le proprie qualità personali, le conoscenze e competenze acquisite durante il percorso triennale, cercando di capire i punti di forza e di debolezza su cui voler investire per il futuro.

Altrettanto importante è confrontare quanto è emerso con le figure professionali incontrate durante la triennale, tenendo conto della continua evoluzione del mercato del lavoro.

Essenziale raccogliere tutte le informazioni possibili sull’Ateneo, la facoltà ma soprattutto sul percorso di studi; valutando i piani di studio, analizzando gli insegnamenti caratterizzanti e quelli integrativi, confrontandoli con le proprie aspettative. Valutare i contenuti ed i metodi attuati dai docenti cercando di capire se si tratta solo di professori universitari o anche di professionisti che hanno esperienze accademiche e non.

Informarsi significa tenere costantemente sotto controllo il sito dell’Ateneo per restare aggiornati su eventuali bandi, prove di ammissione, scadenze e non solo, infatti anche per la scelta della magistrale le facoltà organizzano attività di orientamento ed open day.

Tirocini all’estero di settembre

Avete già fatto il vostro tirocinio all’estero? O state pensando che potrebbe essere una buona occasione per spiccare il volo verso un futuro professionale brillante?

Ecco qualche opportunità di stage all’estero per studenti universitari o laureati, da considerare ora per l’inverno o il prossimo anno!

Per studenti – tirocini in settori diversi dell’ESA – Agenzia Spaziale Europea – sedi varie
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: essere studenti universitari (prevalentemente ci sono opportunità per materie tecniche e scientifiche).
Retribuzione: previsto un rimborso spese di 600 euro mensili
Scadenza: 15 ottobre

Per laureati – tirocini presso l’ITLOS – International Tribunal for the Law of the Sea – Amburgo (Germania)
Durata: 3 mesi, con inizio a gennaio 2019
Requisiti: laurea in giurisprudenza, relazioni internazionali, pubbliche relazioni, scienze politiche, scienze librarie e traduzione, impegnati in un percorso di formazione post-laurea. Richiesta conoscenza dell’inglese e/o francese.
Retribuzione: non prevista
Scadenza: 30 settembre

Per studenti delle università partner (Macerata, Camerino e Urbino per le Marche) – tirocini curricolari presso le Ambasciate, i Consolati e le Rappresentanze permanenti del Ministero degli Esteri presso le Organizzazioni internazionali , e gli Istituti di Cultura Italiana all’estero
Durata: 3 mesi
Requisiti: essere studenti di una delle lauree che permettono la carriera diplomatica (vedi bando), conoscenza dell’inglese almeno di livello B2
Retribuzione: previsto un rimborso spese di circa 300 euro mensili
Scadenza: 12 ottobre

Per studenti – tirocini presso l’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione economica e lo Sviluppo – Parigi (Francia)
Durata: da 1 a 6 mesi
Requisiti: essere studenti in una delle discipline d’interesse dell’OECD, ottima conoscenza dell’inglese o del francese e buona conoscenza di un’altra lingua
Retribuzione: previsto un contributo alle spese di circa 700 euro al mese
Scadenza: 30 novembre

Per laureati – tirocini presso il Comitato delle Regioni – Bruxelles (Belgio)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea, conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’UE e di inglese o francese
Retribuzione: previsti 1170 euro mensili
Scadenza: 30 settembre

Per neolaureati – tirocini presso il Segretariato del Consiglio dell’Unione europea – Bruxelles (Belgio)
Durata: 5 mesi
Requisiti: laurea, conoscenza approfondita di una lingua ufficiale dell’UE e di inglese o francese
Retribuzione: previsti 1176 euro mensili
Scadenza: 28 settembre

Altri tirocini e opportunità in Europa seguendo il nostro broadcast Eurodesk NewsEuropa su Whatsapp e Telegram!

Formazione e lavoro: binomio indissolubile

Come ogni anno, settembre è il mese della ripresa di molte attività, dopo la pausa estiva. Si riprende a cercare lavoro, si riprende a cercare i corsi di formazione.

Ogni giorno all’Informagiovani, infatti, in questo periodo arrivano tante persone che vogliono essere indirizzate verso la strada migliore per il loro futuro professionale.

Arrivano allo sportello sia giovani alla ricerca della loro prima occupazione sia meno giovani che un lavoro lo avevano ma ora non più.

Nella prima categoria, come è facile immaginare, rientrano i neodiplomati o i neo laureati che, avendo terminato il loro percorso di studi, vorrebbero entrare subito nel mondo del lavoro. Spesso, però, non è così semplice e non solo perché il mercato del lavoro sta attraversando ormai da diverso tempo un periodo di crisi ma spesso anche perché il proprio profilo non risponde alle richieste delle aziende.

Molto spesso, infatti, il possesso di un titolo di studio non garantisce l’immediatezza nel trovare lavoro, perché, come potete vedere anche dalle offerte pubblicate sul nostro sito, le aziende ricercano personale sempre più specializzato e/o con esperienza.

E questi sono requisiti che un giovane, appena uscito da un percorso di studi, difficilmente possiederà.

E allora cosa si può consigliare ad un ragazzo? – ma lo stesso discorso vale anche per i meno giovani. Cercare di arricchire il proprio profilo professionale non solo con esperienze lavorative ma magari con percorsi formativi.

L’Informagiovani di Ancona stila un elenco di corsi, gratuiti e a pagamento, in partenza in ambito regionale al quale potete fare riferimento per la scelta del corso più adatto a voi.

Questi elenchi sono consultabili sia in forma cartacea allo sportello sia on line sul nostro sito alla pagina formazione.

Come potete vedere, in questo periodo ci sono numerosi (ben 4 pagine) corsi gratuiti, molti dei quali rivolti ai disoccupati/inoccupati. All’interno di questo elenco sono presenti molti corsi ITS, già trattati in un precedente articolo.

Mi soffermo ancora una volta su questi corsi perché oltre ad essere una valida alternativa all’università – infatti sono rivolti a diplomati – danno anche garanzia di occupazione.

Infatti in Italia c’é sempre più consapevolezza nel ritenere che la strada da seguire per combattere disoccupazione e abbandoni scolastici sia il rafforzamento della formazione, in particolare quella on the job, e di come i percorsi ITS siano a tal proposito una valida risposta, in quanto mirano a far acquisire elevate competenze tecniche ed esperienze che faciliteranno l’inserimento nel mondo del lavoro.

Le Fondazioni gestori degli ITS nelle Marche le potete trovare sul sito regionale dedicato.

Gli elenchi dei corsi in partenza in ambito regionale, ITS e non solo, che l’Informagiovani stila sono in continuo aggiornamento e quindi vi consiglio di consultarli di frequente.

Per qualsiasi chiarimento in merito alla scelta di un corso potete scrivermi a: formazione@informagiovaniancona.com.

Cosa fa la differenza

In questo periodo stiamo proponendo con una certa frequenza temi e attività che riguardano le competenze trasversali (chi ci segue sa che anche gli ultimi eventi che hanno avuto come tema questo): con un termine abusato si chiamano soft skill e sono quelle cose che ognuno di noi sa fare anche se non ha frequentato un corso o una scuola per impararle.

Le competenze trasversali, nella considerazione comune, vivono di una doppia fama. Da una parte c’è chi le considera soltanto un orpello utile a chi deve chiacchierare di competenze e mercato del lavoro, perché nel mondo del lavoro quello “vero” è importante imparare un mestiere, saper fare una cosa (meglio se pratica) in maniera corretta senza badare a tante altre cose. Questa teoria, a mio modo di vedere, ha un fondo di verità (è vero, quando ti pagano per un lavoro la prima cosa è saperlo fare in maniera corretta) ma anche un certo livello di approssimazione (per esempio: tutti sappiamo portare un piatto al tavolo, ma non tutti siamo bravi camerieri). Più in generale mi pare che il problema più serio di questa teoria sia un certo anacronismo: questo approccio, secondo me, andava bene 20 o 30 anni fa quando il mercato del lavoro era più semplice per certi versi.

Poi c’è invece chi, senza esagerare, considera le soft skill un elemento abbastanza importante per definire la propria professionalità. Quando mi capita di parlare in qualche scuola faccio sempre questo esempio. Nell’anno in cui vi diplomerete, insieme a voi lo faranno qualche altra decina di persone. E stiamo parlando dello stesso istituto, perché se allarghiamo l’orizzonte a un territorio più ampio o all’intera nazione i numeri si moltiplicano notevolmente. ora la domanda è: è ragionevole pensare che tutti i diplomati di una stessa scuola siano uguali in senso professionale? Detto in altro modo: se ciascuno di quei diplomati (ma vale anche per la laurea) compila un curriculum e lo porta ad un dato datore di lavoro, per questo non fa nessuna differenza il candidato che si presenta? Chiaramente la risposta è no. Per il datore di lavoro (ma per chiunque debba avere a che fare con noi, in senso professionale e non solo) non è indifferente la persona che ha davanti, anche se ha la stessa formazione, sa fare le stesse cose, ha acquisito le stesse conoscenze. Alla domanda “che cosa fa la differenza?” la mia risposta è che è il bagaglio delle competenze trasversali. Non intendo, se per caso fosse passato questo messaggio, la personalità di ciascuno.

Le competenze trasversali (saper comunicare, sapersi organizzare, saper costruire e mantenere relazioni, saper lavorare in gruppo e via discorrendo) sono abilità che arricchiscono le nostre competenze più tecniche. Per certi versi io credo che ci facciano, per esempio, essere migliori ingegneri, commercialisti, idraulici, professori, impiegati eccetera. Le competenze trasversali ci aiutano a marcare una differenza con gli altri. Si tratta di una differenza, sulla quale, se siamo bravi, possiamo costruire la nostra carriera. Mi piace poter dire una cosa: il nostro obiettivo, nel mondo del lavoro, dovrebbe essere sempre quello di scegliere di essere diversi.

ATTENZIONE, forse cerchiamo anche te! 😉

Se pensi di avere una competenza che fa la differenza partecipa al prossimo appuntamento di BeSmart e vieni a raccontarcela! Clicca qui e scopri come!

Servizio Civile Universale 2018

Finalmente, dopo una lunga attesa estiva, lo scorso 20 agosto è uscito il bando del Servizio Civile Universale 2018, aperto a tutti i ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 28 anni, italiani, europei o extraeuropei ma residenti in Italia.

Come si partecipa? e soprattutto, qual’è lo scopo?

Innanzitutto bisogna ricordare che il servizio civile non è un lavoro , ma un volontariato. E’ un impegno a sostenere e promuovere con azioni concrete i valori fondativi della Repubblica italiana. In altre parole si dedica un anno del proprio tempo e delle proprie energie ad attività di educazione, inclusione, partecipazione e confronto a contatto con la comunità in cui si vive, quindi nella propria città, o in altre parti di Italia, se c’è l’interesse a spostarsi, o addirittura all’estero.

Una volta scelto il progetto, presentata la candidatura e superata la selezione, si comincia con un periodo di formazione, utile per approfondire il valore e il significato del servizio civile, e per allargare le conoscenze necessarie a svolgere al meglio il proprio ruolo presso l’associazione o l’ente che ci accoglie.

Il servizio civile, se il progetto viene scelto bene, in base ai propri interessi e progetti, può essere anche un’ottima esperienza professionale. La durata delle attività è abbastanza lunga e consistente (l’impegno richiesto è di circa 30 ore settimanali) da permetterci di imparare molto sull’ambiente, le competenze necessarie, i soggetti coinvolti e il settore in generale.

Per molti progetti vengono anche riconosciuti dei crediti formativi, validi poi per una eventuale iscrizione all’università o nella formazione professionale.

Andando a cercare sul sito ufficiale un progetto nella vostra zona o nel settore che vi interessa vedrete che si possono scegliere tra due tipi di progetti, chiamati ordinari o sperimentali. I primi sono i progetti ideati secondo le regole che sono state valide negli anni scorsi, e quindi saranno progetti della durata di 12 mesi, nei settori tradizionali di attività del servizio civile. I progetti sperimentali sono invece quelli che in qualche aspetto hanno introdotto le novità previste dal Servizio Civile Universale (nuovi settori per svolgere il servizio civile, maggiore possibilità di partecipare per chi ha difficoltà di vario genere, durata modulata in modo diverso).

Le cose fondamentali da ricordare sono la scadenza per presentare la domanda, che è fissata alle ore 18 del 28 settembre, e la possibilità di presentare una sola domanda, quindi è importante scegliere bene!

Per chiederci tutto quello di cui non abbiamo parlato, vedere quali sono i progetti tra cui scegliere, e soprattutto incontrare i referenti dei progetti che cercano volontari per Ancona, ci vediamo lunedì 17 settembre qui all’Informagiovani, ti aspettiamo!

La scuola ai nastri di partenza

Ebbene sì: la scuola è ai nastri di partenza; infatti a parte gli studenti della provincia di Bolzano che, ahimé, hanno già iniziato il nuovo anno scolastico il 5 settembre, in tutte le altre regioni la prima campanella suonerà tra questa e la prossima settimana.

Gli studenti marchigiani torneranno a scuola lunedì 17 settembre, come da calendario scolastico regionale.

Il calendario scolastico infatti viene deciso dalle singole regioni che dal 2000 hanno una propria autonomia amministrativa, didattica e organizzativa.

Come sempre le giornate che precedono l’inizio della scuola sono dense di emozioni contrastanti sia nei più piccoli che per la prima volta varcheranno la soglia di una scuola sia per i più grandi.

Si passa dall’entusiasmo di conoscere i nuovi compagni di scuola o ritrovare quelli “vecchi, conoscere i nuovi insegnanti o rivedere quelli dello scorso anno, all’ansia di doversi rimettere in gioco per affrontare al meglio il nuovo anno scolastico.

Tornare sui banchi di scuola o affacciarvisi per la prima volta vuol dire dover cercare di riorganizzare le proprie giornate secondo ritmi più intensi dimenticati durante la pausa estiva.

Infatti, in genere, in concomitanza con la ripresa della scuola riprendono anche le attività extrascolastiche che impegnano i pomeriggi della stragrande maggioranza di bambini e ragazzi.

Anche questo aspetto è motivo di ansia perché si dovrà imparare a gestire al meglio il proprio tempo a disposizione dividendosi tra attività scolastiche ed extra.

Pensate, però, ragazzi che anche i vostri insegnanti provano le stesse emozioni, per alcuni perché si tratta magari della prima esperienza, per gli altri perché comunque con i vecchi alunni sarà la ripresa di un dialogo interrotto a giugno, con i nuovi alunni sarà l’inizio di un cammino.

Generalmente, comunque, l’inizio è piuttosto soft: si fa conoscenza con i nuovi compagni o si riabbracciano gli amici che non si sono frequentati durante l’estate, i professori spiegano i programmi e gli obiettivi da raggiungere.

I primi giorni serviranno per imparare a conoscervi reciprocamente ma niente paura avrete un intero anno scolastico per farvi apprezzare come studenti e come persone.

Pronti per la partenza? Vi auguriamo di affrontare con la giusta serenità il nuovo anno scolastico.

Nuove professioni: scegli il tuo futuro per pianificare domani

Giovedì 13 Settembre alle ore 18,00 presso l’Informagiovani di Ancona abbiamo organizzato l’evento “Nuove professioni: scegli il tuo futuro per pianificare il domani! in collaborazione con Masterandskills, la Business School del dipartimento di Metodi e Modelli per il territorio, l’economia e la Finanza della Sapienza Università di Roma.

L’evento è rivolto a ragazzi laureati del territorio marchigiano ed ha come obiettivo il dialogo tra esperti dell’attuale mercato del lavoro ed i giovani per valutare come rendere spendibile il proprio titolo di studio sul territorio.

Manager, Imprenditori, psicologi del lavoro, la Business School Masterandskills  interverranno per presentare una fotografia dinamica dei bisogni del mercato e delle figure professionali nuove o tradizionali ma ripensate in funzione di nuovi bisogni del mercato dei giovani e del loro futuro professionale.

L’evento prevede una tavola rotonda con domande aperte da parte dei partecipanti  alle quali gli esperti offriranno risposte e soluzioni realistiche per avere un orientamento concreto al proprio futuro. Inoltre per la MasterandSkills sarà l’occasione per presentare un Master Executive: “Management per nuove strategie di crescita delle PMI”.

La MasteranSkills è una Business School nata con l’obiettivo di offrire una forte specializzazione a laureati, laureandi e professionisti provenienti dal settore economico-giuridico. Ha come mission l’erogazione di servizi formativi di alto profilo specialistico professionale ma progettati con un taglio decisamente pragmatico.

La dott.ssa Cristina Menichelli, co-fondatrice e direttrice di Masterandskills chiarisce la mission con questo intervento: “Le nostre iniziative, spesso innovative, sono concepite come una sorta di palestra formativa che si pone l’obiettivo di potenziare e massimizzare Ie performance dei singoli: i rilevanti risultati di placement dei giovani sono il frutto di un articolato lavoro complessivo, tailored (costruito su misura) sui ragazzi. La MasteranSkills non è un’agenzia per il lavoro, non offre solo la possibilità di incontro di domanda ed offerta ma è soprattutto una struttura formativa all’interno della quale i ragazzi che utilizzano al meglio l’allenamento della palestra ottengono un placement, un esito occupazionale di alto profilo. Questa è la caratteristica che ci contraddistingue”.

Se diamo uno sguardo ai numeri vediamo che MasterandSkills ogni anno forma 500 giovani, di cui l’80% trova collocamento nelle aziende nazionali, il restante ottiene una posizione lavorativa all’estero o dà vita ad un proprio progetto di imprenditoriale.

Per restare aggiornati e partecipare all’evento è necessario prenotare il proprio posto gratuito cliccando qui.

Conquistare i clienti

Venditore, consulente commerciale, rappresentante, sales manager, account, key account: lo potete chiamare come volete ma questo lavoro è uno di quelli che non vuole fare quasi nessuno. Perché? Da questa domanda siamo partiti quando abbiamo immaginato un percorso dedicato alle figure commerciali in azienda con Filotea.

La risposta che ci siamo dati riguarda soprattutto l’idea generale, l’opinione comune del venditore (utilizziamo questo termine per adesso, poi ci torneremo) che si è maturata nel tempo di questa professione: un lavoro senza uno stipendio certo e fisso, con un sacco di grane, in condizioni di precarietà e improvvisazione molto lontane dalla professionalità. Questa è una rappresentazione parziale della realtà: anche se è vero che ci sono offerte di lavoro come venditore “drammatiche” nella loro proposta, ne esistono anche molte altre che possono davvero essere delle ottime occasioni di lavoro e carriera. In buona sostanza esiste un problema di brand del venditore ed è anche per questo che nell’immaginare un titolo per un evento dedicato a questa professione abbiamo scelto “Diventare bravi a conquistare clienti“.

Diventare bravi a conquistare clienti” è un format di tre appuntamenti per la formazione di figure professionali nel settore commerciale, della comunicazione, del marketing che abbiamo immaginato, progettato e realizzato con Filotea, un’azienda artigiana del nostro territorio. Saranno tre giornate formative che gestiremo con Filotea e con il contributo di Synergie, agenzia di lavoro che opera da anni nel territorio. Avranno come obiettivo quello di formare persone che vogliono avventurarsi nel mondo del lavoro mettendosi in prima linea nella conquista e nella gestione dei clienti. L’intento è quello di sviluppare professionalità che siano in grado di acquisire, gestire e trattare i clienti in modi diversi: attraverso il web, la gestione delle relazioni, l’incontro commerciale, la costruzione di un network. Il percorso verrà presentato il prossimo 11 settembre alle ore 17 nello store di Filotea, in via 1° maggio ad Ancona

Il percorso non è fine a se stesso: al termine, Filotea sceglierà una persona da inserire all’interno del proprio organico, inizialmente con un tirocinio di tre mesi al quale potrà seguire un’assunzione nell’area commerciale che comprende non solo la vendita pura e semplice ma più in generale l’acquisizione e la gestione dei clienti anche attraverso tecniche e strategie digitali. A questo evento abbiamo invitato anche altre aziende che potranno, se lo vogliono, conoscere il profilo dei partecipanti al percorso e contattarli per le proprie esigenze. In sintesi si tratta di un’occasione vera per mettere in contatto chi cera e chi offre lavoro in una dinamica che non è solo quella del mercato (“cosa mi offri?” contro “cosa sai fare?”), ma di maggiore conoscenza reciproca e di incontro fondato sulla condivisione di competenze, visioni e aspettative.

Tutte le informazioni per partecipare al percorso (l’evento dell’11 settembre è libero, gratuito e senza prenotazione) le trovate in questa nostra pagina dedicata, ma il consiglio è quello di venire martedì 11 settembre da Filotea (scopri dov’èper avere la possibilità di chiarire tutti gli aspetti del percorso, le modalità di partecipazione, i temi della formazione e fare tutte le domande che volete per chiarire ogni dubbio. 

 

I nostri laboratori per gli stranieri

Prende il via domani la serie di laboratori che l’Informagiovani di Ancona organizza in collaborazione con il Progetto SPRAR “Ancona Città d’Asilo”, rivolti agli stranieri.

Lo SPRAR è il Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rigugiati istituito dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale ed è affidato all’Anci (l’associazione dei comuni italiani).

ll Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che vanno oltre la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Quando lo SPRAR di Ancona ci ha chiesto una collaborazione in questo senso, noi abbiamo accettato senza esitazioni, perché siamo fermamente convinti che il modo migliore per “aiutare” queste persone sia quello di renderli consapevoli nella scelta e autonomi nella vita di tutti i giorni e nella ricerca del lavoro.

Per questo abbiamo ideato una serie di incontri a cadenza mensile rivolti alle persone rifugiate seguite dal servizio SPRAR che mirano a fornire loro orientamento ai servizi e al lavoro.

Partendo da una breve presentazione del servizio Informagiovani, illustreremo ai partecipanti come muoversi sul mercato del lavoro, spiegando quali sono i servizi a cui rivolgersi nella fase di ricerca e come procedere nella fase successiva. Tutto questo aiutadoci con una semplice simulazione che li aiuti a capire come rivolgersi ad un ufficio, come chiedere informazioni. Con domande relative a info molto semplici cercheremo insieme la risposta scoprendo i servizi dell’Informagiovani e come funzionano.

Certamente questa è solo una parte del grande lavoro di integrazione di cui le persone rifugiate necessitano ma è fondamentale per dare loro gli strumenti per iniziare a muoversi in autonomia e con cognizione di causa.