Offerta di lavoro congrua

L’offerta di lavoro congrua è quella che viene fatta ai percettori dell’Assegno di Ricollocazione all’interno del progetto personalizzato per il reinserimento nel mondo del lavoro e che non può essere rifiutata dal lavoratore, pena la perdita dello stato di disoccupazione e dell’eventuale indennità che percepisce (come la NASPI).

Quando un’offerta di lavoro si può considerare congrua?

A questa domanda ha risposto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso il Decreto 10 aprile 2018 che stabilisce i parametri di congruità, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 162 del 14 luglio 2018, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3 e 25 del Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, che contiene le “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive’.

Il punto di partenza della normativa è lo stato di disoccupazione: “sono considerati disoccupati i soggetti privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro di cui all’articolo 13, la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego”.

Lo stato di disoccupazione, e la contestuale iscrizione al Centro per l’impiego (CIOF), del lavoratore licenziato, dimesso o inoccupato, serve ai fini del riconoscimento dello stato di disoccupazione NASPI, DIS coll, ASDI o per l’assegno di ricollocazione.

L’iscrizione al Centro per l’impiego è quindi determinante per ottenere i trattamenti economici di disoccupazione. Al Centro per l’Impiego si può iscrivere chiunque abbia compiuto 16 anni (o 15 se ha terminato le scuole dell’obbligo) e se è in stato di disoccupazione o inoccupazione purché si sia residenti o domiciliati in una provincia italiana.

Per accedere alle prestazioni a sostegno della disoccupazione, finalizzate principalmente a favorire il reinserimento lavorativo dei soggetti interessati, i disoccupati devono sottoscrivere un patto di servizio personalizzato presso il Centro per l’Impiego di riferimento. Questo contratto contiene una serie di condizioni che il disoccupato deve rispettare per mantenere lo stato di disoccupazione e le prestazioni a suo favore, che comprendono la responsabilità di accettare congrue offerte di lavoro che dovessero presentarsi durante il periodo di disoccupazione.

I principi utilizzati per definire un’offerta di lavoro congrua sono:

  • la coerenza tra l’offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate;
  • la distanza del luogo di lavoro dal domicilio e tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico;
  • la durata dello stato di disoccupazione.

Tenete quindi presenti questi parametri quando vi propongono un’offerta di lavoro.

Sostegno finanziario per formazione post laurea all’estero

La formazione è, e dovrebbe essere, continua, lo diciamo sempre, e specializzarsi è una buona mossa per migliorare la possibilità di ottenere un buon lavoro. Ma non sempre è facile seguire questo percorso di miglioramento personale e professionale, spesso a causa dei costi da sostenere.

Per favorire la formazione post laurea dei giovani marchigiani e potenziare le loro competenze, la Regione Marche ha deciso di destinare dei fondi, di cui il 50% viene da fondi europei, al sostegno finanziario di quelli che vogliono frequentare un master o un corso di perfezionamento post laurea (inclusi i percorsi AFAM – Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), anche presso università all’estero.
E’ infatti attivo un bando per l’assegnazione di questi fondi a giovani laureati under 36, residenti nelle Marche da almeno sei mesi, e che sono al momento disoccupati o inoccupati.

Vediamo come funziona il bando nel dettaglio.
La Regione indica dei settori prioritari di interesse (ma si può fare domanda anche per altri) che sono: moda, legno, agroalimentare, turismo e beni culturali, green economy, distretto del mare, meccanica,
domotica e assisted living, biotecnologie, internazionalizzazione, salvaguardia e valorizzazione del
paesaggio e del territorio.
Il contributo, o voucher, che si può richiedere è pari all’80% del costo di iscrizione del master o del corso che volete frequentare: questo significa che se per iscrivervi al master ci vogliono 5000 euro, il massimo che vi potrà essere finanziato è 4000 euro, e non sono previsti vitto, alloggio e altri costi relativi.
E’ possibile la copertura del 100% del costo di iscrizione se il vostro ISEE è inferiore a 21.000 euro.
Fin qui, tutto molto bene, direi.

Attenzione però, che il finanziamento vi verrà riconosciuto, con un versamento unico, solo dopo la conclusione del master o del corso e il conseguimento del titolo previsto, per cui dovrete prima sostenere tutte le spese autonomamente. Finito il corso e sostenuto l’esame finale, avete 15 giorni di tempo per presentare alla Regione i documenti che lo certificano, per poter poi ottenere il contributo.

Vediamo come si fa domanda, perché qui cominciano le difficoltà.
Intanto la domanda va presentata a iscrizione già effettuata, e, nel caso di iscrizione a master all’estero, dovrete presentare un documento che dimostra che avete già pagato l’iscrizione.
L’inizio del master o del corso deve essere entro 90 giorni dalla vostra richiesta di voucher (attenzione quindi nel caso di corsi, soprattutto all’estero, che aprono le iscrizioni con buon anticipo), e la durata prevista è di un anno.
L’assegnazione del contributo non è automatica, ma viene fatta una valutazione della vostra domanda, che dovrà raggiungere un punteggio di almeno 60 su 100: ottengono più punti le domande che dimostrano la coerenza del percorso di studi scelto con la formazione già fatta e gli obiettivi professionali che si vogliono raggiungere. A parità di punteggio vengono favorite le donne e gli over 30.
Se volete fare domanda per un corso o un master all’estero, tenete presente che dovrete presentare una traduzione asseverata o giurata del percorso di studi scelto, a meno che la lingua usata nei documenti non sia l’inglese o il francese.
Avrete la risposta della valutazione della vostra domanda entro 30 giorni dall’invio, che deve essere fatto online attraverso la piattaforma SIFORM (se non l’avete mai usata, avrete bisogno di un po’ di pazienza per ottenere l’accesso: dovrete andare di persona in uno degli uffici indicati con un documento di identità, per farvi “riconoscere” e ottenere un codice personale).

Questo è naturalmente un riassunto delle istruzioni per poter fare domanda, ricordatevi di leggere attentamente il bando e, per eventuali domande e dubbi, potete rivolgervi a noi (possiamo aiutarvi a capire cosa c’è scritto) o alle referenti regionali del bando (per tutto quello che non c’è scritto o non è chiaramente specificato) di cui trovate i nomi e i contatti nel bando stesso.

I fondi disponibili per i master all’estero (contributo massimo di 8000 euro) copriranno circa 20 richieste, e quelli destinati ai corsi di perfezionamento all’estero (contributo massimo 3000 euro) qualcuna in più.

Il bando scade alla fine del 2019 e, nonostante sia aperto dal 2017, al momento ci hanno detto che non sono state assegnate molte borse, quindi avete ancora buone possibilità di ottenere un finanziamento.

E’ evidente che l’intento, pure molto valido, alla base della decisione di aprire questo bando, si scontra con difficoltà pratiche non solo legate alla presentazione della documentazione ma anche con la necessità, di fatto, di avere già disponibili i fondi per cui si fa domanda.
A maggio la possibilità di richiedere questi voucher è stata aperta anche per la partecipazione a summer school e corsi post laurea che durassero meno di 120 ore, ma non abbiamo maggiori dettagli oltre al comunicato.

Se volete iscrivervi ad un master o un corso di perfezionamento per cui non avete tutti i soldi che vi servono, un consiglio che possiamo darvi per cominciare è quello di fare crowdfunding tra parenti e amici: dovrete essere motivati e convincenti per raccogliere quello che vi serve, ma sempre meglio tentare!

Vacanze bagnate vacanze rovinate?

Siete venuti in vacanza sulla riviera del Conero per godervi un po’ di mare ma il tempo non vi permette di farlo? Certo sarete dispiaciuti di non poter praticare i vostri sport d’acqua preferiti o stare sdraiati al sole ma avrete la possibilità di trascorrere una vacanza ugualmente interessante.

Un’idea potrebbe essere fare un tour delle attrazioni delle città, visitare musei, mostre ed immergervi nelle tradizioni del luogo in cui soggiornate.

La città di Ancona, ad esempio, offre un’ampia scelta di attrazioni culturali: musei, Chiese, pinacoteche, monumenti, ecc., che potete trovare elencati a questo link.

In base al tempo che avrete a disposizione per visitare la città, potrete scegliere quali di queste attrazioni visitare.

Di sicuro non rinuncerei a visitare la Cattedrale di San Ciriaco, il Duomo di Ancona: è una chiesa medievale in stile romanico con influssi bizantini e gotici, che sorge sulla sommità del colle Guasco; è il simbolo anconetano situato su un’altura sovrastante il porto raggiungibile a piedi partendo dal centro storico con passeggiata in lieve salita ma facile e panoramica.

Poco distante dalla cattedrale avrete la possibilità di visitare il Palazzo del Senato, che si affaccia sull’omonima piazza, a due passi dall’anfiteatro romano, è un palazzo in stile romanico. ll palazzo è oggi sede della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche.

Scendendo ancora un po’ e avvicinandosi al centro storico della città, raggiungerete la splendida Piazza del Plebiscito, nota anche come Piazza del Papa per la presenza della statua Clemente XII. È una piazza dalla singolare forma rettangolare e molto allungata nella quale l’elemento caratteristico è la scalinata, sormontata dalla Chiesa San Domenico, che avvolge la statua Clemente XII, benefattore della città per la concessione del porto franco.

A pochi passi da questa piazza avrete modo di vedere il Teatro delle Muse, il più grande teatro delle Marche. Si trova nel centro della città, nei pressi di uno degli ingressi principali del porto. Vi si svolge una stagione operistica e di balletto, una di musica sinfonica, una concertistica, una di prosa, oltre ad una rassegna jazz.

Scendendo verso il porto avrete poi modo di ammirare altre bellezze storiche di Ancona, come l’Arco di Traiano, l’Arco Clementino, la Mole Vanvitelliana.

Da non perdere assolutamente la spettacolare veduta panoramica sul mare e sulle rupi che si può ammirare dal Passetto, la più nota spiaggia rocciosa di Ancona. Con questo nome si indica anche il rione della città che ha al centro il Monumento ai Caduti.

Ci sono ancora tanti altri posti da visitare nella città di Ancona, li potete trovare qui.

Se poi volete spingervi oltre Ancona, a pochi minuti di macchina, potrete raggiungere le Grotte di Camerano: sorprendenti grotte sotterranee, tutte comunicanti tra loro, corrono lungo il sottosuolo del paese creando una vera e propria città sotterranea.

Se poi volete andare un po’ più lontano vi consiglio di raggiungere Genga, dove si trovano le incredibili Grotte di Frasassi, considerate uno degli spettacoli più affascinanti di tutto il nostro Paese, al loro interno scoprirete sculture naturali di rara bellezza.

Sono grotte carsiche sotterranee che ricadono all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.

Questi ovviamente sono solo alcuni degli itinerari turistico culturali che vi offre la nostra splendida provincia; ce ne sono molti altri. Se volete saperne di più o volete semplicemente qualche mappa o consiglio potete chiedere all’Informagiovani anche inviandoci un a mail a info@informagiovaniancona.com.

Studio estivo per test universitari

Concluso l’esame di maturità molti studenti non hanno finito di studiare, dopo un breve riposo o una meritata vacanza, pensano al futuro e all’iscrizione ad un corso di laurea universitario.

Chi sceglie un corso di laurea ad accesso programmato nazionale deve studiare per affrontare il test d’ingresso, una vera e propria prova di ammissione organizzata dal MIur per accedere a Medicina e Odontoiatria, Medicina in inglese (IMAT), Veterinaria, Architettura, Professioni Sanitarie e Scienze della Formazione primaria.

Le prove si svolgono in contemporanea in tutte le università statati italiane, nel giorno stabilito dal Ministero dell’Istruzione  e reso pubblico  con un decreto ministeriale  già dal 1 marzo, consultabile alla seguente pagina.

Sono disponibili i bandi con gli argomenti dei test, le domande per iscriversi al concorso per l’iscrizione, i posti disponibili nelle facoltà.

Per superare questi test è necessaria una preparazione ad hoc che richiede tempo e dedizione anche durante le vacanze estive. Ad esempio qui all’Informagiovani di Ancona abbiamo ospitato gruppi di studio gestiti dalle associazioni di studenti per le future matricole che si preparano simulando il test d’ingresso.

Per l‘accesso ai corsi di laurea dell’Università Politecnica delle Marche, a parte quelli che hanno l’accesso programmato a livello nazionale, non ci sono prove di selezione, ma è previsto un test di verifica delle conoscenze. Questo è uno strumento di auto-valutazione per gli studenti non vincolante per la futura immatricolazione. La frequenza dei corsi di laurea richiede il possesso di un’adeguata preparazione iniziale costituita dalle competenze linguistiche e dalle conoscenze culturali comuni alle scuole secondarie superiori, nonché dalle conoscenze matematiche di base relative ad argomenti precisi.

La legge prevede una verifica delle conoscenze in ingresso effettuata tramite test la cui partecipazione è obbligatoria e l’eventuale esito negativo non preclude la possibilità di immatricolazione. I test possono essere sostenuti anche in un momento successivo all’immatricolazione, ma il superamento è requisito indispensabile per l’iscrizione agli appelli d’esame del secondo anno di corso. I test possono essere ripetuti. Si consiglia di sostenere i test iscrivendosi con l’apposito modulo. Qualora non venisse superato il test con esito positivo l’università prevede delle attività per colmare il debito formativo e poter accedere agli esami del secondo anno.

Infine completamente diversi sono i corsi di laurea a numero chiuso in cui è la singola università che stabilisce di inserire una prova di ammissione per valutare la preparazione dello studente ed il superamento è vincolante all’immatricolazione.

In questo caso per sapere quando si svolge il test di ingresso, cosa studiare e per trovare le informazioni utili si deve far riferimento alle decisioni prese dall’università di interesse, queste informazioni sono disponibili sulla pagina web del corso di laurea a cui si vuole accedere.

 Non ci resta che augurare un in bocca al lupo a tutti gli studenti che studieranno anche durante le vacanze estive per accedere al proprio futuro!

 

Al cinema d’estate

L’estate è ricca di cose da fare soprattutto all’aperto, per godersi l’aria, il sole, ma anche il fresco la sera. Tra queste una delle più piacevoli a mio avviso è la possibilità di vedere, o rivedere, alcuni tra i migliori film usciti durante l’anno. Tante città offrono rassegne estive di cinema all’aperto e Ancona ne ha due, ormai ben consolidate e che danno non una ma più occasioni di vedere quel bel film che ci eravamo persi durante l’inverno.
Si può scegliere se godersi la visione del film dentro la Mole Vanvitelliana, con la rassegna Lazzabaretto cinema, e così rivedere anche qualche vecchio cult, o allontanarsi un po’ dal centro e andare all’Arena Italia per Tropicittà, in corso Carlo Alberto, e magari concedersi un gelato subito dopo il film.

I film che vorrei consigliare sono molti, ognuno per motivi un po’ diversi.
Tra tanti, sicuramente da vedere è Lady Bird, film d’esordio di una regista dell’83: un racconto sul passaggio dal liceo all’università di una ragazza americana, e fin qui niente di nuovo. Ma Lady Bird è più di un film sul tema della crescita e delle scelte, è un film sull’ascolto e l’attenzione, sul percorso che facciamo nella definizione e la ricerca di noi stessi e di quello che vorremo essere. E’ anche un racconto sulla realtà della difficile scelta dell’università in un paese in cui la mobilità sociale, in maniera tristemente simile all’Italia, è scarsa e difficile, e il valore delle persone viene spesso identificato col valore monetario della scuola che ci si può permettere di frequentare.
Un altro film da non perdere è La forma dell’acqua. C’è tutto quello che potremmo chiedere a un buon film: una storia d’amore, un mostro, un cattivo, un’atmosfera un po’ thriller e un po’ romantica, ma combinate in un mix che rende il film un unico e speciale.

Sempre in tema romantico, e tanto per ricordarci che l’amore tra le persone non solo ha tante forme e tanti colori, ma soprattutto ha la stessa forza e sempre scatena la stessa meraviglia, vi raccomando Chiamami col tuo nome. L’ambientazione principale in un casolare di campagna, con i suoi silenzi e le stanze fresche, il tavolo da colazione all’aperto, le piscine naturali da scoprire e in cui nuotare, ci fa amare l’Italia come se fossimo turisti mai stati qui, e il film è in se’ anche una vacanza estiva di quelle sognate e forse, in passato, vissute. A me è piaciuta molto anche la colonna sonora.
Poi non mancate di vedere Tre manifesti a Ebbing, Missouri per la strepitosa protagonista che, sì, a volte è un po’ sboccata, ma è un personaggio che mostra tutta la fatica, il dolore e le tensioni che si porta addosso, nella ricerca, almeno, di un po’ di giustizia.

Ella & John è un simpatico road movie con protagonisti anziani, in una proiezione ironica ma molto realista di quella che potrà essere la degenerazione della nostra memoria, e non solo, quando gli anni avanzano: è un ottimo esercizio di pazienza da fare con la protagonista.

Al cinema d’estate ce n’è per tutti i gusti, potete decidere di dedicare una serata alle migliori animazioni, che sempre più spesso sono pensate anche per gli adulti e no solo per bambini, o esplorare un po’ di storia, scoprendo episodi e personaggi di cui vagamente avete sentito parlare quando si studiava a scuola, ma anche storie sconosciute ma interessanti (L’ora più buia, Il Post).

Qualunque sia il vostro genere preferito, e anche di più se non ne avete perché di solito non frequentate le sale cinematografiche, il consiglio è di andare e lasciarsi sorprendere dalla magia sempre nuova del cinema!

Assistente di studio odontoiatrico: una nuova figura professionale

L’A.S.O., acronimo di Assistente allo studio odontoiatrico, è la nuova figura professionale che va a sostituire quella di assistente alla poltrona in base alla Conferenza 209/2017.

Dal 6 febbraio 2018 questo profilo professionale è riconosciuto dalla legge con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.P.R. che istituisce questa nuova figura come operatore di interesse sanitario in possesso dell’Attestato conseguito a seguito della frequenza di specifico corso di formazione.

L’A.S.O. è una figura professionale che ricopre un ruolo fondamentale all’interno di uno studio dentistico svolgendo attività finalizzate all’assistenza dell’odontoiatra e dei professionisti sanitari del settore durante la prestazione clinica, alla predisposizione dell’ambiente e dello strumentario, all’accoglimento dei pazienti e alla gestione della segreteria e dei rapporti con i fornitori. Non può né deve, invece, intervenire direttamente sul paziente anche in presenza dell’odontoiatra e dei professionisti sanitari del settore. La sua attività prevede quindi una collaborazione fattiva con tutta l’equipe.

L’assistente di studio odontoiatrico può svolgere la propria attività negli studi odontoiatrici e nelle strutture sanitarie che erogano prestazioni odontostomatologiche.

A fronte di tutte queste mansioni che si trova a ricoprire, è chiaro che chi aspira a diventare assistente allo studio odontoiatrico dovrà possedere alcune caratteristiche personali, come capacità di relazionarsi con il pubblico, empatia, precisione, capacità organizzative e di gestione logistica dello studio, capacità di lavorare in autonomia ma allo stesso tempo di lavorare in team e scarsa impressionabilità.

Oltre a queste doti personali dovrà ovviamente possedere anche caratteristiche professionali acquisibili attraverso la frequentazione di un apposito percorso formativo.

Per diventare assistente allo studio odontoiatrico è, infatti, necessario seguire corsi di formazione, autorizzati o finanziati dalle Regioni o dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, della durata complessiva non inferiore a 700 ore suddivise in 300 di teoria ed esercitazioni e 400 di tirocinio. La durata del corso non può comunque superare i 12 mesi.

Per accedere a questi corsi sono sufficienti l’assolvimento dell’obbligo scolastico e la conoscenza della lingua italiana (parlata e scritta).

Al termine del corso e previo superamento dell’esame finale si ottiene la qualifica di Assistente di studio odontoiatrico, valida su tutto il territorio nazionale.

Sono esonerati dall’obbligo di frequenza del corso di 700 ore e di superamento dell’esame finale e quindi dal conseguimento della qualifica coloro che hanno avuto un inquadramento contrattuale di assistente alla poltrona e abbiano lavorato, anche come apprendistato, per un periodo di minimo 36 mesi, anche non consecutivi, negli ultimi 5 anni antecedenti all’entrata in vigore della conferenza 209/2017.

I lavoratori già in possesso di titoli o crediti formativi inerenti alla professione di ASO, potranno pertanto ottenere una riduzione parziale o totale della durata del corso di formazione.

Per avere informazioni su questi ed altri corsi in ambito regionale, potete consultare gli elenchi sul nostro sito alla pagina formazione oppure scrivere a formazione@informagiovaniancona.com.

Tirocini all’estero di luglio

Ecco la nostra rassegna mensile di tirocini all’estero per studenti e laureati!

Per laureati – Internship settore cultura presso Eurocities – Brussels (BE)
Durata: 6 mesi a partire da settembre
Requisiti: conoscenze di base delle politiche culturali europee e locali, flessibilità, buone capacità organizzative, ottima conoscenza dell’inglese
Retribuzione: 300 euro di retribuzione, rimborso dei costi di trasporto locale, scheda telefonica per chiamate e internet, pasti a prezzi agevolati, rimborso di un viaggio durante il periodo di stage
Scadenza: 17 luglio

Per studenti – Mechanical Engineering Internship_CNC Programmer con ESPA – Newry, Northern Ireland (UK)
Durata: 6 mesi
Requisiti: conoscenza dell’inglese livello B2, essere studenti di ingegneria
Retribuzione: previsto alloggio con utenze pagate e trasporto locale
Scadenza: non indicata

Per laureati – tirocini presso l’ERA – Agenzia Ferroviaria Europea – Valenciennes (FR)
Durata: dai 3 ai 5 mesi, con inizio a ottobre
Requisiti: buona conoscenza dell’inglese e di un’altra lingua europea
Retribuzione: 1.200 euro mensili
Scadenza: 31 luglio

Per studenti – Techincal Student programme presso il CERN – European Organization for Nuclear Research– Ginevra (CH)
Durata: tra i 4 e i 12 mesi
Requisiti: studenti di ingegneria, matematica, fisica applicata, robotica; conoscenza dell’inglese o del francese
Retribuzione: prevista retribuzione mensile, rimborso spese di viaggio e assicurazione
Scadenza: 22 ottobre

Per studenti o neolaureati presso ECML – European Centre for Modern Languages of the Council of Europe –  Graz (AU)
Durata: 6 mesi, con partenza a gennaio
Requisiti: studi attinenti all’area scelta per il tirocinio (amministrazione, logistica, documentazione o comunicazione), ottima conoscenza dell’inglese o del francese, attenzione ai dettagli, flessibilità, motivazione ed efficienza.
Retribuzione: previsto un rimborso spese di 700 euro
Scadenza: 31 agosto

Altri tirocini e opportunità in Europa seguendo il nostro broadcast Eurodesk su Whatsapp e Telegram!

I mestieri dello spettacolo dal vivo

Lavorare nel mondo dello spettacolo dal vivo è per molti un sogno molto lontano, irrealizzabile per i più.

Quando si parla di spettacolo dal vivo si intendono teatro di prosa, lirico, balletto, concerto, musical, cabaret, o qualsiasi intrattenimento che preveda la presenza di uno o più artisti che si esibiscano davanti a un pubblico.

Ogni spettacolo presuppone lo sforzo realizzativo e il concorso di molte e differenti professionalità, ognuna delle quali è indispensabile al conseguimento dell’obiettivo finale che è sempre la creazione di un prodotto artistico di livello, capace di riscuotere il consenso del pubblico.

La realizzazione di uno spettacolo dal vivo è, dunque, un lavoro di gruppo, nel quale le competenze di coloro che non appaiono al pubblico sono importanti tanto quanto il talento di coloro che si esibiscono davanti allo spettatore.

Tante sono quindi le professioni che riguardano il mondo dello spettacolo dal vivo: dalle quelle prettamente artistiche a quelle organizzative per arrivare infine a quelle tecniche.

Quelle artistiche sono svolte da professionisti che partecipano all’ideazione e alla realizzazione dello spettacolo fornendo il loro contributo artistico: regista, costumista, direttore d’orchestra, coreografo, attore, ballerino, cantante, ecc.

Il personale organizzativo è quello che si occupa dell’organizzazione generale dello spettacolo dal punto di vista economico, del casting e della comunicazione.

Infine i mestieri tecnici il cui apporto è fondamentale anche in fase progettuale. Si pensi ad esempio al light designer o all’ingegnere del suono, il direttore di scena, il direttore dell’allestimento, gli elettricisti, i fonici, le sarte, i suggeritori, ecc.

I ruoli per poter lavorare in teatro sono quindi diversi ma la domanda è: come si impara?

Ogni ruolo richiede una formazione ad hoc. A questo scopo rispondono i corsi di formazione finanziati dalla Regione Marche nell’ambito del Progetto SIPARIO BIS BIS (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo).

Oltre a quelli menzionati nell’articolo di cui sopra, sono stati finanziati anche altri corsi volti a formare professionalità artistiche, tecniche e organizzative. Si tratta dei corsi per:

Tutti questi corsi sono ad occupazione garantita per almeno il 40% degli allievi disoccupati.

Come sempre le informazioni sui corsi le trovate nell’elenco corsi consultabile sul nostro sito.