NOIleggiamo: il primo appuntamento con “Sia fatta la tua volontà”

NOI leggiamo è l’iniziativa con la quale chi scrive può presentare pubblicamente la propria opera all’Informagiovani di Ancona. Abbiamo pensato a questa iniziativa per dare spazio alla lettura e alla riflessione che questa attività di solito sviluppa. Raccontare storie, oggi, è forse la cosa che più può esserci utile per comprendere quel che ci accade tutti i giorni. Attraverso la lettura di un libro, spesso, riconsideriamo in maniera diversa e originale le cose che ci accadono.

La prima storia che racconteremo sarà quella del romanzo “Sia fatta la tua volontà“, scrittura di esordio di Giuseppe Bommarito edito da Italic Pequod: l’appuntamento è per il prossimo venerdì 4 novembre alle 18 all’Informagiovani. Dirigente bancario, sposato e con una figlia piccola, Gianni Baldoni ha avuto la fortuna di potersi affidare, fin da giovanissimo, a un padre spirituale eccezionale come don Pietro, suo caro amico e prezioso maestro. Ma Gianni non riesce più ad affrontare la vita e le sue difficoltà senza ricorrere alla cocaina: un atto volontario e incosciente al tempo stesso, un meccanismo di difesa che rappresenta l’unico rifugio dal mondo esterno. Cade così nel vortice della droga o, meglio, è la droga che si addentra nella sua quotidianità, intaccando e infettando progressivamente tutto ciò che di bello aveva avuto fino a quel momento: il suo lavoro, il suo matrimonio, sua figlia. Il mutamento che avviene in lui è evidente tanto da alterare la percezione della realtà, di se stesso e degli altri.

Imbrogli sul lavoro, vita sessuale promiscua, dimenticanze nei confronti della famiglia sono sintomi di uno stadio ormai avanzato della dipendenza. Ispirato solo in parte da vicende autobiografiche, “Sia fatta la tua volontà”, romanzo d’esordio di Giuseppe Bommarito, è il racconto di una “discesa agli inferi” lenta ma inesorabile, e del tentativo caparbio e coraggioso di un anziano prete di salvare un’anima che si sta perdendo; è la ricerca umana, fragile e disperata, di una via d’uscita dall’errore, dalla tentazione del male, da un destino che sembra segnato; è un domandarsi perché a volte, forse troppo spesso, l’uomo è (o sembra essere) “lasciato solo”.

E fin qui la sinossi del romanzo. Ma la parte più interessante sarà quella che potremo ascoltare dal vivo. All’incontro sarà presente l’autore che spiegherà come ha pensato ed è riuscito a intrecciare una vicenda reale con una storia di fantasia. A chiederglielo e a dialogare con lui, oltre ai partecipanti, ci saranno Giancarlo Trapanese (scrittore e giornalista RAI), Danilo Tittarelli (dirigente Dipartimento Dipendenze Patologiche Asur Jesi), Francesco Carboni (Caffè Letterario Anconitano), Francesco Vernelli (coordinatore Informagiovani Ancona). Questo incontro, come tutti quelli della rassegna NOIleggiamo,. è aperto a tutti e a ingresso gratuito.

AGGIORNAMENTO: purtroppo, per cause di forza maggiore, questo appuntamento è annullato. Lo riproporremo non appena possibile.

copertina sia fatta la tua volontà

La copertina del libro

Solidarietà con Mani Tese: bastano poche ore

Magari bastasse un sogno, una buona intenzione per fare solidarietà; invece servono anche i fatti, servono soldi.

La forza dell’associazione Mani Tese sta proprio nell’ unire l’altruismo alla capacità di raccogliere denaro e utilizzarlo per progetti concreti.

Torna  “Molto più di un pacchetto regalo”, la campagna natalizia di sensibilizzazione e raccolta fondi rivolta alla clientela delle librerie La Feltrinelli.

L’iniziativa vuole sostenere i progetti di cooperazione internazionale nell’ambito della campagna “I exist” contro le schiavitù moderne.

Verranno supportati il progetto di prevenzione del lavoro minorile e di promozione dei diritti dei lavoratori dell’industria tessile in India, la realizzazione di un centro di accoglienza per bambini e bambine vittime di trafficking in Cambogia e la lotta al traffico di esseri umani attraverso l’istruzione e la salute in Bangladesh.

La campagna di solidarietà “Molto più di un pacchetto regalo” è giunta quest’anno alla sua decima edizione.

Si cercano oltre 5000 persone che abbiano voglia di trascorre un Natale diverso.

Sarà sufficiente dedicare un po’ del proprio tempo nelle librerie La Feltrinelli partner dell’iniziativa dal 3 al 24 dicembre 2016.

Il loro compito sarà quello di confezionare i libri e gli oggetti acquistati per i clienti delle librerie.

Ogni punto vendita avrà uno spazio dedicato a Mani Tese, dove i volontari, armati di carta regalo, scotch e decorazioni natalizie, raccoglieranno le offerte di coloro che si faranno impacchettare i regali acquistati.

Tutti possono partecipare alla campagna in qualità di volontari.

Gli unici requisiti richiesti sono di aver compiuto 16 anni e di poter offrire almeno 4 ore del proprio tempo.

Per diventare volontari occorre compilare il form on line indicando le proprie disponibilità di date e città.

Tra le città interessate c’è, come gli scorsi anni, anche Ancona.

I tirocini all’estero del mese

Dedichiamo questo post alla rassegna dei tirocini da non perdere questo mese, in particolare per chi crede sia arrivato il momento di pensare ad un periodo di esperienza di vita e lavoro in un altro paese.

L’ideale è programmare per tempo il periodo di tirocinio, o internship, all’estero: per poter beneficiare al meglio dell’investimento di tempo energie e risorse economiche, è preferibile dedicarsi all’organizzazione dell’accordo di tirocinio, del viaggio, del soggiorno e tutte le necessità collegate (trasporto pubblico, eventuali documenti da tradurre, copertura sanitaria) prendendosi il tempo necessario.

Ma se ci troviamo all’improvviso con una borsa da utilizzare, o se troviamo proprio l’offerta di tirocinio in linea con il nostro percorso professionale? In questo caso può valere la pena concentrarsi sulla candidatura e sull’opportunità scovata, utilizzando tutti gli aiuti e i contatti di cui si dispone: scrivere o telefonare ad amici sul posto, contattare servizi della città in cui andremo, e naturalmente appoggiarci a servizi di informazione specializzati vicino a noi, come Eurodesk  e l’Informagiovani.
Vediamo allora che cosa c’è di interessante in questo momento.
Per laureati con dottorato in Economia o Business Administration – Tirocinio presso l’OMT – Organizzazione mondiale del turismo – Madrid
Durata: 6 mesi
Requisiti: ottima conoscenza dell’inglese, del pacchetto Office e sistema operativo Windows 7, interesse nelle attività delle Nazioni Unite
E’ prevista una retribuzione mensile di 400 euro
Scadenza: 31 Ottobre 2016

Per studenti universitari e laureati – Tirocini presso Radio Free Europe e Radio LibertyPraga e Washington DC
Durata: almeno 3 mesi
Requisiti: buona conoscenza dell’inglese sia orale che scritto
Non è prevista retribuzione e la candidatura deve essere inviata 8 settimane prima dell’inizio del tirocinio

Per studenti universitari e laureati – Tirocini presso la Corte dei Conti europea – Lussemburgo
Durata: 3, 4 o 5 mesi
Requisiti: cittadinanza di uno degli Stati Membri dell’UE, essere studenti in una delle materie di interesse della Corte e avere buona conoscenza di un’altra lingua europea oltre alla propria
Per alcuni tirocini è prevista una retribuzione di 1120 euro mensili
Scadenza: 31 Ottobre 2016

Per laureati – Tirocini presso l’OHCHR – Ufficio dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU – Ginevra
Durata: da 3 a 6 mesi
Requisiti: laurea in Diritto Internazionale, Scienze Politiche, Storia, Scienze Sociali; supporto da parte di una istituzione accademica; buona padronanza di almeno due delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite (inglese, francese, spagnolo, arabo, russo e cinese)
I tirocinanti presso le Nazioni Unite non sono remunerati
Scadenza: 31 Ottobre 2016

Buona fortuna!

Crescere in digitale

Crescere in digitale è un Progetto promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attuato dal Sistema delle Camere di Commercio in partnership con Google, volto a formare giovani NEET (Not Engaged in Education, Employment or Training) che non studiano e non lavorano dai 18 ai 30 anni attraverso training online e sul territorio focalizzati sull’acquisizione di digital skills, e di avviarli a tirocini formativi nelle imprese italiane.

Il progetto si colloca nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”; infatti tutti gli iscritti al progetto potranno beneficiare gratuitamente dei corsi di formazione online e tra coloro che supereranno con successo il test di verifica delle competenze saranno individuati coloro che potranno prender parte alle successive fasi del progetto.

Il primo passo da compiere, quindi, è l’iscrizione al portale Garanzia Giovani.

Nello specifico il progetto si articola in quattro fasi:

  1. formazione online attraverso un percorso istruttivo di 50 ore sugli strumenti e le strategie web per le PMI. Il percorso sarà fruibile sulla piattaforma offerta da Google (www.crescereindigitale.it), con contenuti identificati e certificati dal Comitato Scientifico del progetto;
  2. test online sugli argomenti trattati durante i corsi, attraverso un quiz di 100 domande con risposte a scelta multipla;
  3. laboratori di formazione specialistica per avviare i giovani a un tirocinio oppure ad un percorso formativo mirato all’autoimprenditorialità;
  4. tirocinio presso aziende tradizionali da avvicinare al digitale, organizzazioni d’impresa, agenzie web, grandi imprese.

I tirocini, che avranno durata di 6 mesi e saranno indennizzati (500€ al mese) attraverso il finanziamento del programma “Garanzia, mirano a consentire al tirocinante di sperimentare nel contesto operativo del Soggetto ospitante-azienda le nozioni acquisite nel corso “Crescere in digitale” così da applicarle concretamente al contesto aziendale.

Il tirocinante può supportare l’azienda nell’analisi della presenza on line, nell’implementazione e aggiornamento del posizionamento on line, nell’implementazione e aggiornamento della promozione on line, nell’analisi dei risultati e nell’utilizzo dei social media.

Al termine del periodo di tirocinio, l’imprenditore godrà di un incentivo fiscale fino a 6.000 euro per l’assunzione del tirocinante.

Si può aderire al progetto fino al 31/12/2016.

Carta d’identità elettronica, via la carta!

Nella vita quotidiana, molto più spesso del previsto, ci viene richiesta un’attestazione, un riconoscimento della nostra identità, pensiamo alle varie operazioni che ogni giorno svolgiamo: in banca, alle poste, per un acquisto con carta di credito, per viaggiare, ecc…

Il documento d’identità per eccellenza di cui si parla è la carta d’identità, poi esistono documenti di riconoscimento equipollenti come ad esempio: il passaporto e la patente di guida.

Ma che cos’è la carta d’identità? E’ un documento di identità, munito di fotografia, rilasciato dallo Stato tramite i Comuni, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, con la finalità di dimostrare l’identità personale del titolare.

Grazie al possesso della carta di identità la persona può circolare liberamente all’interno dello stato italiano e dei paesi membri dell’Unione europea e nei Paesi con cui lo stato italiano ha accordi, motivo per cui ogni persona è tenuta ad avere sempre con sé questo documento.

Dal luglio 2016 il Comune di Ancona ha avviato l’emissione della nuova Carta di Identità Elettronica (CIE) , infatti l’amministrazione è stata selezionata dal Ministero dell’interno, come ente di sperimentazione di questo procedimento.

La carta d’identità elettronica è l’evoluzione della cartacea, ha le dimensioni di una carta di credito, è realizzata in materiale plastico ed è dotata di sofisticati elementi di sicurezza e di un microchip che memorizza i dati del titolare.

La durata varia secondo le fasce d’età di appartenenza: 3 anni per i minori di età inferiore, 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni, 10 anni per i maggiorenni

A seguito della sperimentazione sono cambiate le modalità di emissione, vediamo in che modo.

Il cittadino deve recarsi nel Comune di residenza, all’ufficio Servizio Carta d’identità elettronica, munito di una sola foto-tessera, in formato cartaceo od elettronico, su un supporto USB e fornire i propri dati firmando un modulo di riepilogo degli stessi.

In caso di primo rilascio si deve esibire all’operatore Comunale un altro documento di identità in corso di validità. In caso di rinnovo o deterioramento del vecchio documento quest’ultimo deve essere consegnato all’operatore. Inoltre il cittadino ha la facoltà di fornire il consenso o il diniego o astenersi rispetto alla scelta della donazione degli organi. Ai maggiori di dodici anni vengono acquisite anche le impronte digitali.

Il documento viene spedito a domicilio dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, entro sei giorni lavorativi oppure può essere ritirato presso il Comune, ma non viene più rilasciato contestualmente al momento della richiesta.

La nuova CIE costa 22,21 euro, che vanno pagati allo sportello comunale prima di avviare la pratica di rilascio.

Chi è in possesso della carta d’identità cartacea non deve far nulla, i documenti rimangono validi fino alla loro naturale scadenza. Tutte le nuove emissioni sono elettroniche visto che garantiscono standard di sicurezza maggiori rispetto al documento utilizzato fino ad oggi.

Un visto per gli USA con la lotteria

Potrebbe sembrare una trovata tutta italiana, quella di poter ottenere un visto da residenti per gli USA, molto ambito, con una lotteria: invece questa è una prassi da tempo utilizzata per dare la possibilità a tutti quelli che non rientrano negli stretti requisiti richiesti per altri tipi di visti, di poter accedere alla cosiddetta Land of opportunities, e per garantire la multiculturalità che da sempre la caratterizza.

Il programma, che chiamiamo per semplicità lotteria, si chiama Diversity Visa Lottery, ed è una sorta di bando che ogni anno viene aperto ad ottobre e si chiude a novembre. In questo periodo è possibile iscriversi al programma per poter poi finire nella lista di persone dalla quale verrà effettuata una estrazione casuale computerizzata di persone a cui verrà dato in premio un visto per vivere e lavorare negli USA.

Il numero di visti concessi è di 50.000 all’anno, distribuiti tra persone provenienti dalle sei aree del mondo, anche se non esattamente da tutti i paesi. Di anno in anno infatti i cittadini di alcuni paesi sono esclusi dalla possibilità di partecipare all’estrazione, in base al criterio per cui da quel paese si è già raggiunta una quota di immigrati che supera una certa soglia. I visti rilasciati ai cittadini di un certo paese non possono superare comunque il 7% del totale.

Il Diversity Visa Lottery non impone limiti di età ai partecipanti, a differenza di molti altri tipi di visti per motivi di studio e lavoro, ma pone comunque due requisiti fondamentali da soddisfare:
1) essere nati in uno dei paesi che rientrano nel programma (questo requisito considera pochissime eccezioni)
2) avere un titolo di studio almeno al livello di diploma, o due anni di esperienza lavorativa negli ultimi cinque anni, in una delle professioni elencate nella Banca Dati Online del Department of Labor, e che riporti una classificazione pari a Zone 4 o Zone 5
La conoscenza della lingua non è menzionata, ma è chiaro che è un filtro quasi automatico dato che solo chi comprende l’inglese sarà in grado di capire ed eseguire esattamente le istruzioni e compilare il form in ogni parte.

Tutta la procedura di iscrizione si fa online al sito predisposto dall’Ufficio Affari Esteri del Dipartimento di Stato, e richiede l’inserimento dei propri dati (e di quelli degli eventuali familiari che, in caso di vincita del/la richiedente, lo/la seguiranno e otterranno un visto con lo status di dependant) compresa una foto digitale con caratteristiche ben definite.
Una volta eseguito correttamente in procedimento di iscrizione, non resta che aspettare l’estrazione e il momento in cui i risultati verranno pubblicati sul sito dedicato (non vengono inviate notifiche via email): per quest’anno le candidature si possono presentare fino al 7 novembre 2016.

Dal 2 maggio 2017 saranno resi pubblici i nomi dei vincitori, ai quali saranno comunicati i successivi passi da seguire per ottenere il visto e poter così pianificare il trasferimento negli States.

Le ultime raccomandazioni prima di cominciare l’iscrizione: prendere bene visione delle istruzioni (disponibili in più lingue con tanto di FAQ), occuparsi personalmente della procedura, e non sottoporre la candidatura più volte nello stesso anno (il sistema rileva i doppioni ed esclude automaticamente il candidato).

E ora, buona fortuna!

Camminare in montagna: quanti benefici!

Camminare in montagna apporta straordinari benefici per la salute, il corpo, la mente e lo spirito. La camminata, infatti, è un’attività fisica molto completa e alla portata di tutti che non ha bisogno di tante spiegazioni, in quanto è un movimento innato nell’uomo. Farlo in montagna, immersi nella natura, a stretto contatto con l’ambiente e lontano dal caos, dallo smog e dal ritmo frenetico della città, aiuta ad amplificarne il beneficio.

Uno tra i benefici della camminata tra i monti, infatti, è proprio quello di riuscire a scaricare le tensioni accumulate nella vita quotidiana e di apportare serenità e felicità. Essere circondati dalla natura, respirare aria con ossigeno rarefatto e pulito, ascoltare il silenzio della montagna, è un’esperienza unica.

Ovviamente, come per tutte le attività fisiche, occorrerà procedere per gradi sia per quanto riguarda il dislivello sia per quanto riguarda la lunghezza delle camminate, in modo da abituare il corpo al nuovo tipo di sforzo.

Un ulteriore vantaggio di questo tipo di attività fisica è che è possibile praticarla durante tutte le stagioni ovviamente con le dovute precauzioni riguardo ai percorsi e con l’abbigliamento e le attrezzature giuste. Ovvio che occorra utilizzare degli scarponcini da trekking, adeguati al tipo di percorso che si vuole intraprendere. Non va sottovalutato nemmeno l’aspetto dell’abbigliamento che dovrà anch’esso essere adeguato e soprattutto a strati. In montagna, infatti, i cambiamenti climatici sono molto repentini e quindi quando ci si prepara per affrontare un’escursione occorrerà tenere conto della possibilità di doversi coprire o alleggerirsi.

Lo zaino sarà il fedele compagno di viaggio; è necessario averlo per riporre i capi di abbigliamento che si tolgono durante il tragitto, per tenere acqua, cibo, cartine e quant’altro.

Un altro vantaggio della camminata in montagna è che è possibile praticarla sia in solitaria sia in compagnia, magari di persone esperte, ed è uno tra gli sport più economici e che danno il massimo in termini di resa fisica.

È anche un’occasione per socializzare e fare nuove amicizie o semplicemente conoscenze con persone che hanno in comune la passione per la montagna. Non occorre di certo andare troppo lontano per riuscire a fare trekking in montagna. Ad esempio ad Ancona da oltre vent’anni esiste l’iniziativa Treno Trekking che organizza escursioni in montagna servendosi di un mezzo ecologico e poco inquinante come il treno. Le escursioni del treno trekking si dividono in: turistiche (segnalate con la lettera T), escursionistiche (E per gli escursionisti, EE per gli escursionisti esperti) e attrezzati (EEA); ovviamente se si è alle prime armi è meglio iniziare con un percorso turistico, adatto anche ai bambini.

Le uscite del treno trekking vengono svolte generalmente la domenica; ci sono però delle uscite che impegnano due giorni (sabato e domenica), come la prossima prevista per il 15 e 16 ottobre 2016. Il programma del treno trekking, sia generale per tutto l’anno sia specifico delle singole uscite, è consultabile sul sito dell’Informagiovani di Ancona alla pagina dedicata. Per partecipare a queste escursioni è necessario acquistare un biglietto o  all’Informagiovani di Ancona  o direttamente alla stazione ferroviaria.

Quando una passione diventa un lavoro di successo!

Ebbene sì, può succedere! È possibile vedere una grande passione che coltiviamo fin da bambini trasformarsi in un lavoro. Certo, direte voi, nulla di strano. Che so, magari fin da piccoli giocavate al dottore con il bambolotto e poi da grandi avete studiato medicina, oppure vi piaceva fare il cuoco con le pentole di mamma e ora lavorate in un ristorante. Un po’ più complicato per chi voleva fare il supereroe, o per chi, che ne so, aveva come passione quella di riordinare tutto. Perché i supereroi non esistono, così come non esistono i bambini che amano mettere in ordine direte voi. E qui vi sbagliate: Marie Kondo era una bambina che amava più di ogni altra cosa mettere in ordine la casa.

Ogni giorno trovava un modo nuovo per riordinare, studiava tutte le riviste sull’argomento, passava ore e ore catalogando ogni sorta di oggetto. No, non è diventata una massaia con disturbo ossessivo compulsivo per l’ordine, ma una donna di successo. E il suo successo nasce proprio da quella sua strana passione! Ora iniziate a capire anche voi. Avrete sentito parlare del best seller “Il magico potere del riordino”. Un libro ormai venduto e tradotto in tutto il mondo. C’è da ammetterlo, è una lettura interessante, che vede la capacità di riordinare un po’ come uno stile di vita. Riordinare la casa è come mettere a posto la propria esistenza, lasciando andare ciò di cui non abbiamo bisogno, e accogliendo ciò che fa parte del nostro presente, che ci emoziona e ci fa stare bene nel “qui e ora”.

Questa passione per il riordino si è trasformata in qualcosa di più profondo: la capacità di trasmettere agli altri un metodo per migliorare la propria vita. Ci sono persone che dopo aver riordinato da cima a fondo la casa (e da cima a fondo può richiedere anche mesi di meticolosa attività) hanno cambiato lavoro, partner, abitudini. E ringraziano con gioia la loro maestra di riordino. E cosa c’entra una casa ordinata con un nuovo lavoro? O una nuova visione della vita? Beh a sentire Marie Kondo, tutto. Perché è quando impariamo a capire cosa davvero ci piace e ci fa stare bene e ad eliminare ciò che non fa per noi che iniziamo a vivere davvero. E Marie evidentemente aveva chiaro fin da piccola ciò che le piaceva fare! A furia di leggere, tentare, creare e ricreare metodi diversi, Marie ha strutturato un metodo tutto suo in cui è, in effetti,  maestra indiscussa.

Questo l’ha resa famosa in tutto il mondo!!  Il suo libro ci da molte lezioni interessanti, e una di queste secondo me sta proprio nel fatto che se uniamo una grande passione alla costanza, alla creatività, al coraggio di sperimentare, alla tenacia… possiamo andare davvero molto lontano. Quando questa passione aiuta noi e gli altri a stare meglio, ad essere felici il risultato non può che essere un grande successo.

In Germania, non solo per lavoro

Si parla molto di Germania destinazione per chi si sposta per motivi di lavoro, ma è una meta da considerare anche per chi volesse proseguire gli studi all’estero, per esempio in una delle numerose università tedesche.

Anche la Germania partecipa al cosiddetto Processo di Bologna, teso a riformare i differenti sistemi universitari europei, di modo che risultino il più possibile armonizzati e omogenei tra di loro.

Questo progetto prevede la suddivisione degli studi superiori in tre cicli:
Laurea triennale, in Germania chiamata Bachelor
Laurea magistrale o specialistica, in Germania chiamata Master
Dottorato di ricerca, in Germania chiamato Promotion

L’offerta universitaria è in Germania molto ampia e articolata, grazie ad un numero elevato di atenei e altri tipi di istituti universitari, in maniera abbastanza diversa da come accade in Italia. Il portale dedicato alla formazione superiore fornisce anche le informazioni relative a visti, requisiti, e documenti da presentare.

In particolare, in Germania si possono trovare:

· Universität (Università)
· Fachhochschule (Istituto superiore ad indirizzo scientifico)
· Technische Universität / Technische Hochschule (Politecnico)
· Kunsthochschule (Accademia di Belle Arti)
· Musikhochschule (Conservatorio di musica)
· Gesamthochschule (Università unificata)
· Verwaltungsfachhochschule (Istituto superiore per la pubblica amministrazione)
– Pädagogische Hochschule (Istituto universitario per la formazione degli insegnanti)
· Berufsakademien (Accademie professionali)

I corsi universitari si concludono con un esame di diploma (Diplomabschluß), di magistero (Magisterabschluß, specie nelle facoltà umanistiche) o di Stato (Staatsexam, per chi studia giurisprudenza o medicina e per chi vuole insegnare).

Per queste scuole non è previsto il pagamento delle tasse universitarie, ma viene richiesto solo un contributo annuo per il tesserino universitario, il libretto e certificati vari. I corsi universitari durano minimo 8 semestri, e sono divisi in 2 cicli. Gli studenti che terminano il primo ciclo ottengono il diploma di Zwischenprüfung o Vordiplom.

Nei casi in cui l’accesso ai corsi è a numero chiuso, l’ammissione non è regolata dall’università stessa ma da un’autorità centrale (Zentralstelle für die Vergabe von Studienplätzen – ZVS) e viene data in base al voto dell’esame di maturità ed al periodo di tempo trascorso in lista d’attesa. In alcune facoltà sono previsti anche dei test attitudinali ed un colloquio selettivo.

L’Italia e la Germania hanno siglato un accordo per il riconoscimento automatico dei titoli di studio: per poter studiare in un’università tedesca è necessario possedere il diploma di maturità ottenuta dopo 5 anni di scuola superiore. Gli studenti stranieri devono anche dimostrare una buona conoscenza del tedesco e sostenere un test d’ammissione scritto per valutarne il livello. Chi non supera il livello minimo individuato per l’accesso, deve fare un corso alla Volkshochschule della durata di un semestre, e riprovare l’ammissione all’università il semestre successivo; chi invece supera il test a pieni voti si può dedicare ai corsi della materia prescelta offerti dall’università.

Parallelamente a questi corsi di lingua, intensivi e obbligatori, si possono frequentare anche i corsi normali. Per chi intende rimanere più di due semestri oppure completare il corso di studi in una università tedesca, è obbligatorio sostenere il DSH, Deutsche Sprachprüfung für den Hochschulzugang ausländischer Studienbewerber, esame scritto e orale, che presuppone un livello avanzato della lingua. Le università offrono corsi di preparazione per coloro che non riescono a superare l’esame.

Insomma, bisogna impegnarsi parecchio ed essere determinati, ma le università offrono agli studenti stranieri supporto e corsi per l’apprendimento del tedesco, per una migliore e più rapida integrazione.

Gli ITS: percorsi formativi post diploma

Nell’arco della loro carriera scolastica, i ragazzi sono chiamati a compiere delle scelte importanti per il loro futuro, sia scolastico sia professionale. La prima scelta importante viene richiesta già al terzo anno della scuola secondaria di primo grado, quando i ragazzi devono scegliere a quale scuola secondaria di secondo grado iscriversi. In questo le scuole si sono “attrezzate” prevedendo giornate di visita alle scuole superiori allo scopo di far conoscere ai ragazzi l’offerta del proprio territorio. La seconda scelta importante viene affrontata all’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado; anche per i ragazzi di questa età le scuole prevedono visite di orientamento alle università locali volte a fornire una panoramica il più possibile completa dell’offerta formativa accademica.

L’università, però, non rappresenta l’unica possibilità formativa per i neo diplomati; infatti il panorama formativo contempla anche gli ITS Istituti Tecnici Superiori – che rappresentano un canale formativo post secondario parallelo ai percorsi accademici.

Gli ITS sono scuole di alta tecnologia che hanno lo scopo di formare tecnici superiori in aree tecnologiche strategiche del sistema economico -produttivo del Paese, quali la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica, il made in Italy, le nuove tecnologie per i beni culturali e il turismo, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Queste scuole sono costituite nella forma di fondazioni formate da scuole, università e imprese per dare vita ad un’autentica integrazione tra istruzione, formazione e lavoro.

I corsi ITS, che sono gratuiti ma prevedono una compartecipazione alle spese didattiche,  hanno una durata biennale per un totale di 1800 ore, suddivise tra ore di attività in aula e in laboratorio e ore di stage in azienda; lo stage è obbligatorio per almeno il 30% del monte ore complessivo ed è prevista la possibilità di effettuare il tirocinio anche all’estero. Il 50% dei docenti proviene dal mondo del lavoro e delle professioni.

Il titolo rilasciato è un Diploma di tecnico superiore con l’indicazione dell’area tecnologica e della figura nazionale di riferimento, corrispondente al V livello del Quadro Europeo delle qualifiche – EQF.

Accedono ai percorsi, previa selezione, i giovani in possesso del diploma di istruzione tecnica (scuola secondaria superiore), coerente con l’area tecnologica di riferimento; è consentito l’accesso ai candidati in possesso di altri tipi di diploma, previa frequenza di moduli di specifica preparazione, finalizzati a “riallineare” le competenze tecniche specifiche mancanti. Requisiti indispensabili sono una buona conoscenza in informatica e dell’inglese.

Se volete sapere quali corsi ITS sono in partenza in ambito regionale, potete l’elenco corsi gratuiti sul sito dell’Informagiovani alla pagina dedicata.